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Autore: fivesouls    05/08/2013    4 recensioni
"- mi sono accorta di amarti anche io - mi sussurrò all'orecchio con le labbra che mi scaldavano il lobo e poi me lo baciò - ti amo, zayn .-
e dopo, per la felicità di una prima volta, mi rivolsi verso le sue labbra e la baciai con dolcezza."
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
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*zayn*

era passato un bel pò di tempo da quando sara mi aveva mandato il messaggio in cui mi diceva che quella sera non ci saremmo visti. circa quattro ore dato che erano le 10 di sera e per tutto quel tempo io avevo pensato ad un piano per riuscire comunque a vederla, perchè volevo. un altro lato del mio carattere era quello di essere determinato, mi piaceva portare a termine le cose che mi prefissavo di fare. l'avrei colta sicuramente di sorpresa e fu per quello che non le risposi al messaggio, così da non farle sospettare niente.
data l'ora decisi che era giunto il momento di mettere in atto quello che avevo studiato prima. uscii di casa vestito in modo molto sportivo con giusto un pò di gel per riuscire a far stare sù il ciuffo. cominciai ad incamminarmi verso casa di sara, che conoscevo solo per quanto me ne aveva parlato lei, non essendoci mai entrato.
passati cinque minuti vidi una casa gialla alla mia destra con fuori una fontanella da cui sgorgava dell'acqua che per la luce emanata dalla luna brillava. c'erano anche un dondolo e alcuni alberi. la struttura era circondata da un giardino su cui vi era un sentiero che portava sul retro. 'casa di sara' pensai, ricollegandola alle sue parole.
avevo idea in qualche modo di intrufolarmi dentro per poterle fare una sorpresa senza però farmi vedere dai suoi. non volevo che se la prendessero. sarei partito con il piede sbagliato con loro.
decisi di percorrere quel sentiero con passi silenziosi anche se la presenza della ghiaia rese la cosa più difficile. arrivai di dietro. la cosa che mi colpì di più fu un albero molto grande e imponente che si allungava verso l'alto. esso arrivava con i propri rami ad un finestra che era illuminata da una luce fioca che traspariva dalle tende. qualcosa mi diceva che quella era la stanza di sara. 'come farò ed entrare in casa senza farmi vedere?'
all'improvviso la mia attenzione fu attratta da un particolare; la finestra della camera era aperta e un leggero venticello ne faceva oscillare la tenda. subito guardai l'albero e poi di nuovo la finestra, ripetendo l'operazione un paio di volte.
'fantastico' pensai tra me e me.
mi sarei arrampicato sul grande albero e, possibilmente senza ammazzarmi, mi sarei introdotto nella casa da quella finestra. cominciai a studiare l'albero e i movimenti che avrei dovuto fare per arrivare lassù. quando mi furono chiari cominciai la mia scalata. non fu molto difficile e quando arrivai al ramo che passava proprio di fianco alla finestra, mi stupii delle mie capacità scimmiesche. con dei movimenti un pò impacciati riuscii ad entrare nella stanza misteriosa. fui accolto da una luce soffusa color lilla. si, fortunatamente era la stanza di sara. era incentrata su quel colore che a quanto pareva doveva piacerle un sacco. sui muri vi erano diverse stampe tra cui alcune foto di moda, altre di città del mondo e poi c'era una foto di lei con miri.
non potei trattenere un sorriso alla vista di quella foto. il suo letto era ordinato ma la sua scrivania era tutto il contrario: c'era il mondo sopra. su di essa c'era una foto di sara con i genitori. la presi tra le mani e accarezzai la sua figura attraverso il vetro, sembrava così spensierata. mi sedetti sul letto e diedi vita alla seconda fase del mio piano.
avrei mandato un messaggio a sara dicendole di andare in camera sua perchè l'avrei chiamata. a quel punto mi avrebbe visto. presi il cellulare e scrissi.
'puoi andare in un posto in cui i tuoi genitori non ti sentano? voglio chiamarti.. x'. mandato.

*sara*

ero con i miei in salotto sul divano. quella sera stavamo guardando insieme un programma molto interessante quando fui distratta dalla vibrazione del cellulare. lessi il messaggio di zayn. 'e adesso come faccio ad entrare in camera?'
cominciai allora a sbadigliare, attirando l'attenzione di mia madre che mi chiese - hai sonno sara? -
- si, comincio a sentirlo, forse è meglio se vado a letto, un pò di riposo non mi farà male - risposi sfoggiando il mio copione.
- va bene.. allora buonanotte - disse lei dandomi un bacio sulla guancia seguita da mio padre.
cominciai allora a salire le scale cercando di rispondere a zayn. arrivai alla porta della camera e la aprii con l'attenzione sempre sul telefono. andai verso il letto quando all'improvviso il mio sguardo cadde su un paio di scarpe da ginnastica nere.
alzai lo sguardo e rimasi a bocca apera, ci mancava poco che mi mettessi ad urlare ma zayn mi precedette, mettendomi una mano sulla bocca.
- ehi ehi non urlare! ti avevo detto che ti avrei vista stasera -
gli tolsi la mano dalla mia bocca.
- zayn, ma è tardi e poi come hai fatto ad entrare qui? – chiesi perplessa ma allo tesso tempo stupita.
- ho scoperto di essere un'abile scimmia! -  disse ridacchiando.
- ZAYN JAWAAD MALIK!! - .. – sei salito sull’albero?- gli chiesi irata ma non riuscii a nascondere il mio tono divertito.
- e.. ehm si –
- e me lo dici così? - .. – pensa se fossi caduto e ti fossi fatto male –
- sa, sto bene come vedi, la smetti di preoccuparti adesso? – mi chiese sorridendo.
- si, hai ragione.. –
- bè, non dimentichi forse qualcosa? –
- oh –
Gli andai incontro e gli saltai addosso sommergendolo di baci. Era così bello ritornare tra le sue braccia 'ciao zaynie' gli sussurrai con le mie labbra attaccate al suo orecchio.
- comunque c’è da dire che sei pazzo.. –
- si, per colpa tua .. –
Questa sua ultima affermazione mi bloccò il respiro. 'Cosa intendeva dire?' Arricciai il naso.
- nel senso che solo per te posso fare pazzie, non l’ho mai fatto per nessuna ragazza .. –
- oh - .. – zayn .. –
- dimmi –
- tra una sett .. – mi mise l’indice sulla bocca interrompendomi. - si sara.. non lo dire.. –
- ma è così zayn –
- non voglio crederci –
- nemmeno io .. – iniziai a lacrimare.
Mi baciò, io ricambiai il bacio con passione, tanto che non volli più staccarmi.
- ehi ehi, ti prego non fare così, non pensiamoci desso .. – disse asciugandomi le lacrime dalle guance – godiamoci questo momento .. – e mi abbracciò fortissimo. Mi sentivo così bene tra quelle braccia..
- si hai ragione .. – dissi cercando di sorridere.
- allora? So che liam è venuto da te per miri –
- si, gli ho dato le sue chiavi di casa –
- come le chiavi di casa?! – mi chiese sorpreso.
- si, ho sempre la copia – dissi ridacchiando.
- ma perché? - .. – be secondo me si incazzerà come una bestia – disse iniziando a ridere.
- nono, questa volta penso di no –
- dici? Liam mi ha raccontato quello che è successo e scusa se lo dico, ma miri è un po’ isterica e paranoica! –
- ZAYN! Avrà un motivo no?-
- e qual è? .. –
- non posso dirtelo –
- come no? Liam lo sa? –
- si lui si.. - .. – glielo ha detto lei –
- ah capisco  - .. – be quando potrai dirmelo, me lo dirai.. –
- ecco sì –
- ora torniamo a noi –
- si.. dicevamo? –
- che sei bellissima? – disse sorridendomi. Io sorrisi timidamente e arrossii.
- oh malik, sempre che esageri, eh? –
- nient’affatto signorina lenson, è proprio così –
- mmm - .. – vieni con me –
- dove vuoi andare? –
- tu seguimi –
Lo presi per mano, andai verso il balcone e aprii le tende. Ero vestita con un top rosa e dei pantaloni della tuta grigi ma volevo comunque uscire.

*zayn*

La seguii.
- non penserai mica di andare fuori vestita così -
– vieni - mi disse seria.
- sa, prenderai freddo se vai fuori così –
- ho detto vieni –
Ero stupito ma la seguii fuori.
- ma.. –
- baciami –
- eh? –
- BACIAMI – ordinò. Non stavo capendo. In quel momento mi sentivo estremamente in imbarazzo e non sapevo come reagire ma mi piaceva il suo modo di fare. Era appoggiata di schiena alla ringhiera del balcone, mi prese le mani e me le mise sui suoi fianchi e mi avvicinò a sé.
- baciami! – mi ordinò di nuovo ma dolcemente, guardandomi negli occhi.
Non ci pensai due volte e lo feci subito. Si capiva che desiderava tanto quel bacio, c’era qualcosa sotto ma non volevo staccarmi assolutamente da lei. Nel suo bacio c’era qualcosa di profondo, di passionale e sensuale. Quella non era la sara che conoscevo, la sara timida e insicura.. con me era diversa. Mi voleva, io volevo lei. Con me aveva perso tutte le sue insicurezze, questo mi rendeva felice. Sorrisi ma non mi staccai comunque da lei. Le sue mani mi accarezzavano i capelli, le mie i suoi fianchi. Non pensavo si potesse provare così tanto con un bacio, non pensavo si potessero dire tante cose con un bacio.. non pensavo si potesse provare così tanto sentimento con un bacio. Questa ragazza mi stava facendo vivere la sensazione più bella della mia vita, mi stava stravolgendo, lei mi stava cambiando.
Ci staccammo delicatamente, ma lei teneva ancora gli occhi chiusi.
- zayn .. – mi disse dopo aver preso fiato.
- n ..n .. non dire niente, ti prego –

*miri*

Mi staccai da lui e guardai verso il basso. Non riuscivo a sostenere il suo sguardo.
- sto attendendo una tua risposta – disse sfiorandomi il mento con le dita.
Alzai la testa al suo tocco e lo guardai negli occhi, quei begli occhi color nocciola.
- ehmm.. ecco .. perché era una situazione abbastanza imbarazzante liam.. - dissi.
- ma perché? È stato dolce invece – rispose con un sorrisino malizioso.
- la parola dolce non è contemplata nel mio vocabolario ahahah – dissi scoppiando in una risata.
- magari tu non l’hai ancora scoperta ma fidati che c’è ... –
- bah se lo dici tu.. –
- sisi dico dico.. eee.. comunque vuoi rispondermi alla domanda? – disse facendo intendere che si aspettava delle spiegazioni su quello che avevo detto nella chiamata non intenzionale. Non sapevo cosa dire, non ero solita confessare i miei sentimenti a qualcuno però liam doveva sapere, non mi andava di nascondergli qualcosa. Così presi fiato e cominciai.
- beh è molto semplice da capire come cosa.. anzi credo che si sia capito dalla telefonata.. è evidente che mi piaci, liam, sennò non trascorrerei tutto questo tempo insieme a te.. – dissi guardandolo in faccia.
Il suo volto si era dipinto di un piccolo sorriso mentre mi ascoltava; a quel punto dovevo andare avanti.
- tu mi fai sentire apprezzata per quello che sono, cosa che solo tu e sa sapete fare.. mi sento felice quando sono con te e questa è davvero una cosa molto importante per me.. tu sai praticamente tutto eppure non ti sei allontanato da me e di questo non posso che ringraziarti.. grazie liam – conclusi con gli occhi puntati sul piumone.
Sentii subito un peso addosso, era lui, il suo abbraccio mi aveva sommerso inaspettatamente.
- ma non dirlo neanche! Io ci sarò sempre per te, questo te lo devi stampare bene nella testa – disse accarezzandomi i capelli.
Dopo molto tempo mi sentivo amata.. nel suo abbraccio mi sentivo protetta. Sarei potuta rimanere lì per ore.
Dopo qualche minuto ci staccammo. Il suo sguardo si spostò da me a qualcosa sul piumone ma non sapevo cosa. Mi girai e lo capii.. il mio mp3! ‘cavolo non l’ho spento presa dalla situazione ed è rimasto acceso per tutto questo tempo!’ pensai.
Lui lo fissò con una faccia incuriosita e dopo poco fu tra le sue mani.
- eeehi che fai? – protestai essendo un po’ gelosa delle mie cose.
- mmm vediamo un po’ che musica ascolta la signorina.. – disse cercando di sfuggire da me che cercavo invano di prendere l’mp3 dalle sue mani.
Lui si divincolava e intanto cominciò a leggere i titoli degli autori della mia playlist. 'oddio che imbarazzo!' pensai tra me e me.
- mmm vediamo un po.. adele, bruno mars, katy perry, demi, rihanna.. mmm belli dai.. per adesso .. - disse con un sorrisino.
- dammi immediatamente quel coso! – ordinai ma con tono giocoso.
- e no eh! – disse ad un certo punto.
- che c’è? – chiesi un po’ preoccupata.
- tutto ma i the wanted no! – mi guardò con faccia perplessa.
- AHAHAHAHAH dai glad you came è carina! – dissi ridendo.
- dopo questa guarda.. - disse cercando di fare il serio, cosa che però non gli riusciva.
Scorse ancora la lista e si fermò per un attimo a contemplare lo schermo. 'cosa avrà letto?'
Prese le cuffiette, le snodò e me ne porse una. L’altra se la mise nell’orecchio.
- cos’è? – chiesi curiosa.
- ssshh.. ascolta – mi zittì.
Appena partì la musica spalancai gli occhi. La riconobbi subito. L’avevo scaricata il giorno che ero andata ad assistere alle loro prove perché mi era piaciuta un sacco. Era little things.
Per tutta la strofa iniziale liam mi guardò negli occhi e nel momento in cui parti il ritornello cominciò a cantare sotto voce.
'i won’t let these little things slip out of my mouth. But if I do, it’s you, it’s you, they add up to, I’m in love with you and all your little things'.
'Cosa significava tutto questo?' Sapevo solo che quella canzone mi metteva i brividi. Era davvero bella. Liam mi vide in un momento di imbarazzo e allora si avvicinò. Si sporse verso l’orecchio e..
- i’m in love with you and all your little things – ripetè.
Era difficile che mi emozionassi così tanto ma in quel momento ero davvero felicissima. Volevo urlare al mondo intero quanto tenessi a quel ragazzo.. e così quando fu ancora vicino a me..
- cause it’s you, it’s you, oh it’s you – sussurrai in risposta.
Speravo davvero avesse capito finalmente ciò che provavo per lui.
Lui spalancò gli occhi.
- ripetilo – mi implorò.
Ero rossa fuoco, ero in grado di incendiare qualunque cosa mi si fosse avvicinata.
- cosa? – in realtà avevo capito benissimo.
- quello che hai appena detto –
Feci segno di no con la testa.
- ti prego – disse in tono supplichevole e guardandomi con  gli occhi lucidi. Sapevo che non potevo scappare al suo sguardo, ai suoi occhi, alla sua bocca, alla sua voce tremendamente sensuale. Mi passai un dito sulle labbra.
- it’s you, oh it’s you - .. – i’m in love with you, liam –
Lui rimase a bocca aperta. Una lacrima gli rigò il viso. Iniziavo a preoccuparmi.
- liam.. - .. – liam, stai bene? – lo guardai preoccupata.
- l.. l’hai detto –
- si, l’ho detto e.. e te lo ripeto - .. – S.. SONO INNAMORATA DI TE LIAM JAMES PAYNE – dissi tutto d’un fiato.
- ce l’hai fatta - … - ti stai aprendo ai tuoi sentimenti.. per me –
- si, per te – dissi mentre gli asciugavo le lacrime delicatamente - tu mi hai sconvolta senza far nulla –
Mi bloccò la mano che gli stava asciugando la lacrime, abbassò lo sguardo e la baciò su tutte le nocche. Gli presi il mento con l’altra mano e lo alzai verso di me cosicchè i suoi occhi incrociassero i miei.
- non fare nulla, chiudi gli occhi, ora tocca a me –
Lui era immobile, non capiva cosa intendessi, mi avvicinai a lui e gli posai un bacio sulle labbra. Non reagiva come gli avevo detto e in un certo senso la cosa mi piaceva perché volevo dimostrargli che per me lui era importante. Gliene diedi un altro, poi un altro, poi un altro ancora. Scesi verso il collo e li gliene lasciai parecchi. Mi staccai e lo guardai.
- ora posso farlo io? – mi chiese.
- non resisto a tanta dolcezza, payne –
- tu prova – mi disse, mettendomi una mano sopra gli occhi affinchè li chiudessi.
- non sono un tipo obbediente io, ti avverto –
- non avevo dubbi – disse teneramente.
Iniziò lo stesso percorso che feci io su di lui. Arrivò al terzo bacio e fallì la sua missione siccome gli presi la testa fra le mani e ricambiai a pieno il suo bacio. Lui non si lamentò. Ci staccammo.
- posso toglierti la camicia? –
- o.. o.. oh certo – mi guardò sbalordito.
Sapevo che il suo pensiero stava andando oltre, ma così feci. Riuscii a toccargli il petto per sentire il suo cuore battere forte, batteva per me.
- togliti le scarpe - gli ordinai tranquillamente e lui le tolse.
- aspettami qui –
- cosa vuoi fare? –
- adesso lo vedrai –
Andai in bagno a cambiarmi. Mi misi i pantaloncini sempre della tuta e una maglietta a mezza manica. Mi sistemai i capelli in una coda leggera che lasciava andare qualche ciuffo sulle mie spalle. Quando tornai, vidi liam in giro per la stanza a guardare le mie foto e ogni tanto si soffermava su qualcuna. Quando mi vide, rimase di nuovo senza parole e non capii perché lo fece. Aveva in mano il quadro che avevo sul comodino che conteneva una mia foto spontanea con sa nella quale ridevamo.
- bella eh? – gli chiesi giusto per rompere il momento di shock in cui era caduto – è la prima foto che ci siamo fatte insieme appena ci siamo conosciute –
- s.. si lo è tantissimo, è bellissima - .. – e c.. che bella che sei quando ridi –
- ehi payne, allora mi farai sempre i complimenti d’ora in poi visto che rido sempre – dissi sorridendo e prendendogli dalla mano il quadro per rimetterlo al suo posto.
- oh.. ancora meglio –
Lo presi per mano e alzai le coperte così da farci spazio. Mi infilai prima io sotto e poi lo trascinai dietro di me, senza staccare lo sguardo dai suoi occhi.
- posso dormire abbracciata a te stanotte? – gli chiesi mettendogli un braccio intorno al bacino per avvicinarlo a stringendolo a me - ne ho veramente bisogno –
- mi sarei offeso se non me l’avessi chiesto – mi disse portando l’altro braccio intorno a me e facendomi appoggiare la testa sul suo petto. Sentivo il battito del suo cuore e il calore che emanava la sua pelle. Mi sentivo al sicuro, sapevo che quel ragazzo, perfetto a tutti gli effetti, non avrebbe potuto farmi niente di male, mi stava cambiando in modo positivo. Lo guardai e gli sorrisi; circondai una sua gamba con la mia. Rimanemmo così e parlammo per tanto tempo. Ad un certo punto lui si mise a cantare. La sua voce era come una freccia che mi andava dritta al cuore. Ogni nota che pronunciava la sua bocca per me era un brivido infinito.
- amo la tua voce – gli dissi io quando finì di cantare 'kiss me' di ed sheeran.
Si abbassò verso la mia testa e mi stampò un bacio sulla fronte e poi sulle labbra.
Iniziammo a parlare di nuovo, lui mi raccontò della sua famiglia, della sua vita di prima e di quello di adesso. Parlammo della formazione del gruppo, dei tour fino a quando non arrivammo all’allarme rosso *bipbipbip*
- ma io non voglio che ti preoccupi assolutamente delle nostre fans –
- liam come faccio? Sai con quanti milioni di ragazze ti dovrò condividere? Sai quante ragazze mi odieranno perché ti ho portato via da loro? –
- maaa.. siamo un po’ gelose? – mi chiese ridacchiando.
- io? Gelosa? - .. – ma và, no –
Mi alzò la testa e mi guardò come per dire 'non ti credo'.
- si, lo sono da morire! – confessai.
- ma no, non devi esserlo, sei tu che hai il mio cuore –
Gli sorrisi, lo strinsi più forte a me.
- e tu hai il mio, liam -

*zayn*
 

- lasciami parlare per favore.. - disse sara rattristandosi.
- ok.. - dissi guardando il suo cambiamento di umore.
- io.. io.. - cominciò con una voce che sembrava sul punto di rompersi da un momento all'altro - non ti voglio lasciare.. adesso che ti ho trovato.. non voglio dividermi da te - finì cominciando a singhiozzare e buttandosi su di me. non potei fare altro che stringerla più forte che potevo perchè sapevo che tutto quello che aveva detto fra poco meno di sette giorni si sarebbe avverato. non lo volevo, no.. e vederla star così mi faceva ancora più male dentro tanto che anche a me scese una lacrima che però raccolsi subito con un dito, per cercare di non far vedere a sara che stavo così anche io, per cercare di darle forza.
- troveremo una soluzione, te lo prometto.. - le sussurai nell'orecchio, tra i capelli. lei alzò lentamente la testa, guardandomi con il volto pieno di lacrime. - ti prego non fare così.. - mormorai baciandola laddove l'acqua salata le rigava il viso - non mi perderai, questa è una promessa - finii fermamente.
- ti amo, zayn - disse guardandomi con gli occhi lucidi, che erano ancora più splendidi dopo che aveva pianto.
- anche io, non sai quanto - le dissi e dolcemente un leggero bacio sulle labbra capendo che ormai ero totalmente innamorato di quella ragazza.
- hey! ma tu stai tremando - dissi accorgendomi dei movimenti di sara - prendi questa -  aggiunsi togliendomi la giacca nera che indossavo e gliela misi sulle spalle.
- oh, grazie ma così tu gelerai - disse a bassa voce.
- no tranquilla, io sto bene così - le sorrisi spostandole una ciocca che le era caduta davanti agli occhi.
- sediamoci qua, ti va? - mi chiese indicandomi un divanetto che c'era dietro di noi.
- certo - dissi sedendomi e facendola stare sulle mie gambe. sara prese una coperta che era lì e ci coprì entrambi. eravamo abbracciati sotto un cielo pieno di stelle, uno spettacolo.
- hai visto quante stelle ci sono stasera? - le chiesi rimanendo incantato a guardarle.
- si! adoro guardare il cielo stellato.. mi rende felice! - disse lei diventando rossa. non potei non sorridere pensando ala sua semplicità. era stupenda. rimanemmo abbracciati così per ancora un pò fino a quando una voce non ci interruppe.
 
*sara*

 
sentii chiaramente la voce di mia madre che salutò mio padre. 'oh merda!' pensai. sapevo benissimo cosa stava per succedere: come ogni sera prima di andarsene a dormire, doveva passare a controllare se era tutto apposto e, pensando che io stessi dormendo, a darmi un bacio sulla fronte.
- zayn, merda! devi andartene! subito! - dissi facendo uno scatto e tirandomi sù, tirai sù anche lui.
- ma che succede? - chiese lui, giustamente, confuso.
- sta per arrivare mia madre e mi ammazza se ti trova qui! muoviti! - dissi spingendolo verso l'albero che era attaccato al mio balcone.
- cazzo! si, mi muovo! mi muovo! - disse, cominciando a salire sull'albero.
- non ti ammazzare per favore - dissi in tono ironico.
- non potrei.. io sono una scimmia! - finì di pronunciare quella frase quando mise male e un piede e scivolò atterrando di schiena in giardino.
- merda! - dissi trattenendo una risata, sapevo che il piano non era alto e che quindi non si sarebbe fatto tanto male - sei tutto intero? - chiesi.
- mai stato meglio - disse in tono ironico, tirandosi sù e massaggiandosi la schiena. mi mandò un bacio con la mano e io ricambiai e dopo mimò qualcosa che mi fece intendere che ci saremmo sentiti più tardi. dopodichè scomparve dalla mia visuale.
dovevo muovermi per non farmi sgamare da mia madre. chiusi il balcone cercando di fare il più piano possibile, piombai dentro come un razzo e spensi la luce.. sentivo i passi di mia madre sulle scale: era una corsa contro il tempo. mi infilai tutta vestita sotto le coperte e cercai di coprirmi il più possibile, così da non far vedere che non ero in pigiama. appena misi la testa sul cuscino, mia madre aprì la porta e avanzò lentamente verso il mio letto e si sedette sul bordo. mi accarezzò il viso e mi stampò un bacio sulla fronte, ignara come sempre che io in realtà ero sveglia. quando faceva così era tenera.
tirai un sospiro di sollievo quando chiuse la porta. presi istintivamente il cellulare e cercai il numero di zayn.
'fiuuu per un pelo! come va la tua schiena, scimmietta?' mandato. mi rispose subito.
'bene bene, non è stato niente! o almeno, non c'è nulla di rotto ahah meno male, temevo ti beccasse e ti mettesse in punizione a vita :')'
'naaah, siamo stati bravi. grazie della serata.. ti amo e non smetterò mai di dirtelo' mandato.
'anche io sara, ora vai a riposarti.. ci sentiamo domani bellezza, dolce notte :) x' realizzai solo in quel momento che avevo indosso ancora la sua giacca. mi accocolai su di essa, stringendola a me e così, dopo alcuni dolci pensieri sulla serata, mi addormentai.
 
*liam*
 

erano le 3 e mezza e noi stavamo ancora parlando.. il tempo volava così come le nostre parole che non volevo finissero mai.. era così bello parlare con lei.
- quindi tu mi vuoi dire che ti hanno rifiutato una volta a xfactor? - mi chiese girandosi di colpo verso di me, sbalordita.
- eh sì.. - ... - per simon non ero ancora pronto per riuscire ad andare avanti e sostenere una carriera così importante -
- ma come? cioè, io non ci crederei neanche se lo vedessi -
- perchè lo dici? -
- liam! la tua voce è qualcosa di meraviglioso, davvero - ... - è profonda, è sensuale, è passionale.. mi fa venire i brividi, in poche parole -
- davvero tutto questo? -
- se potessi, ti ascolterei cantare per sempre -
la guardai negli occhi, le sorrisi e la baciai. sì, la baciai perchè ero felice per come stava cambiando, per come si stava aprendo, per come cerca di esprimersi.. si stava fidando di me, aveva smesso di provare vergogna dei suoi sentimenti, voleva finalmente viverli.
- perchè stai sorridendo? - mi chiese con un fare tenero.
- perchè sono felice -
- anche io lo sono -
- lo so, questo lo so -
 
*miri*
 

*yaaawn* sbadigliai fortissimo e liam subito si accorse che il sonno mi stava sovrastando.
- ehi principessa, hai sonno eh? - disse mentre mi accarezzava i capelli.
- nono, ma che dici? -
- puoi dormire se vuoi.. -
- n.. - ... - nono, io .. - ... - voglio stare sveglia con te ancora un pò -
- io non penso tu ce la faccia -
- ehi, che vorresti dire payne? - ... - guarda, che io posso tutto - dissi sbadigliando ancora e ancora.
- se lo dici tu miri ahah -
- liam, promettimi una cosa - dissi d'un tratto.
- dimmi! -
- tu non mi lascerai più da sola, vero? -
- c.. certo miri, questo te l'avevo fatto capire, no? -
- sì, ma io ho bisogno di saperlo sempre - ... - me lo prometti? -
- te lo prometto - mi rispose e mi stampò un leggero bacio sulla fronte.
- io sopporterò tutto per te, promesso -
- lo so che lo farai -
- bravo bambino! - esclamai dandogli dei colpetti sul petto e risi.
 
*liam*

 
- heeey! ti stai prendendo gioco di me per caso? - dissi facendole leggermente il solletico sullo stomaco.
- ahahah, nono davvero, ti prego, il solletico no - mi implorò tra le risate.
- ma se a malapena ti ho sfiorata ahahah! -
- si ma io lo soffro tantissimo -
- non si è notato ahahah -
- payne.. - ... - se continui ad accarezzarmi il braccio però così mi addormento -
- dormi piccola -
- ma io voglio restare con te! - protestò.
- resterai con me adesso, oggi, domani, dopodomani, sempre -
- si è vero - ... - ma.. - disse ma poi si interruppe.
- ma? -
- eh? - disse sbadigliando e chiudendo gli occhi, si vedeva che non ce la faceva più.
- tu mi hai detto ma.. -
- ah si.. - ... - c'è.. -
- dormi ora, domani me lo dici.. buonanotte principessa! -
- s.. sì - mi disse poco concentrata.
continuai ad accarezzarle i capelli e capii che si era quasi addormentata. per alcuni minuti ci fu un silenzio esasperante ma questo fu interrotto dalla sua voce.
 
- ti amo, liam - disse stringendomi a sè senza accorgersi e stampandomi un bacio sul petto. cadde poi in un sonno profondo.
spalancai gli occhi, non ci potevo credere. lo ha detto, finalmente. ero consapevole del fatto che non era in sè quando l'ha detto a causa del sonno, ma ero davvero felicissimo. era quello che pensava in quel momento.
- anche io ti amo.. anche io ti amo - le sussurrai all'orecchio e rimasi un pò ad osservarla, sorridendo. sentivo il suo respiro, il calore delle sue labbra sul mio petto nudo. non riuscivo a smettere di guardarla, mi sentivo nel posto più sicuro al mondo con lei. dopo un pò, dopo i pensieri che mi passarono per la testa, mi addormentai anche io.

 
  
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