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Autore: DraconisStrega    06/08/2013    3 recensioni
Hermione ormai è cresciuta, ma nonostante ciò fa delle scelte sbagliate, di cui poi si pente. La sua vita le sfugge di mano, è confusa e spaventata, e ferita dall'uomo che ama, Draco Malfoy. Ma sa di non essere sola, Ron Weasley, l'uomo che dovrebbe amare è li con lei. Non le resta che far finta che non sia mai accaduto, è giusto così.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Draco si alzò presto quella mattina, prima del solito, aveva intenzione di prendere un boccata d’aria e di fare una passeggiata prima di iniziare le lezioni. Si preparò velocemente, indossò uno dei suoi completi, si pettinò i capelli biondi e uscì dalla sua stanza.

Prima di andare a fare la passeggiata decise di passare dal suo ufficio, aveva lasciato lì il suo mantello che quella mattina gli sarebbe servito a causa dell’arietta fresca del mattino.
Prese dalla sua tasca destra dei pantaloni la chiave, e aprì la porta. Era tutto come l’aveva lasciato, il mantello era appeso all’appendiabiti, i suoi libri erano sulla scrivania. Ma qualcosa sembrava fuori posto, per Draco non fu difficile capire cos’era.

Una lettera era appoggiata al centro della sua scrivania, si avvicinò e la prese in mano. Sopra la busta, in corsivo era stato scritto il suo nome. L’aprì e vide che conteneva una lettera molto corta, e scritta a mano.


Riesci davvero a vivere così? Non te le poni certe domande? Oh, io lo farei di certo.

Quante cose che non sa questo ragazzo eh.

Ma io so tutto.

E anche tu le saprai, te lo assicuro.

                                                               X


Draco era perplesso, che cosa non sapeva, chi aveva scritto quella lettera. Era preoccupato come potevano entrare nel suo ufficio e lasciare la lettera, se questo era chiuso a chiave?

Draco prese la lettera, la piegò e se la mise in tasca. Afferrò il mantello  lo indossò e poi si precipitò fuori dal castello. Arrivò sulla sponda del lago nero, e si sedette sul bordo di questo.

Era molto turbato, chiunque avesse scritto quella lettera lo conosceva bene o comunque sapeva qualcosa che lo riguardava. Pensava a tutto quello che aveva fatto in passato, per cercare di capire a che cosa si riferisse ma non ci arrivava. Voleva liberarsi di quella lettera, per dimenticarsi di averla ricevuta.

Ma si alzò di colpo attraversò il giardino per rientrare, e si precipitò dall’unica persona con cui poteva parlare
.
Bussò alla porta del suo ufficio, una voce gli fece segno di entrare e lui spalancò la porta e poi la richiuse. «Signor Malfoy, che sorpresa» disse la McGranitt, facendo segno di accomodarsi. Si sedette di fronte alla donna che lo stava osservando, «Scusi il disturbo, ma le devo parlare» Draco era preoccupato, glielo si leggeva in faccia.

«Qualche problema con gli studenti?» chiese la Preside, Draco fece segno di no con la testa, «No, il problema è un altro. Stamattina ho ricevuto questa, ma non so chi l’abbia scritta». Tirò fuori dalla tasca la lettera leggermente stropicciata, e la diede alla McGranitt che la lesse velocemente.

Il viso della Preside si corrugò e si tolse gli occhiali, «Dove l’ha trovata questa?» chiese lei, «Nel mio ufficio questa mattina» rispose Draco.
La McGranitt restituì la lettera nelle mani di Draco senza staccare gli occhi dai suoi, «Non so chi possa averla scritta, ma non deve temere stasera potrà eseguire un incantesimo per proteggere il suo ufficio. Nel caso ne riceva altre non si faccia scrupoli a venire da me, ovviamente non sembra niente di pericoloso quindi non si preoccupi» disse lei sorridendo al ragazzo.

Lui ricambiò il sorriso, si sentiva leggermente sollevato dalle preoccupazioni che lo affliggevano , ma non dalle domande che lo tormentavano. Salutò la McGranitt e si congedò, avrebbe passato la giornata come se quella lettera non fosse mai arrivata o almeno ci avrebbe provato.

La McGranitt si alzò dalla poltrona su cui era seduta, e andò verso la sua enorme libreria che stava alle sue spalle. Prese un vecchio libro, dalle enormi dimensioni e lo pose sulla sua scrivania. La copertina era marrone e un po’ impolverata, si vedeva che veniva utilizzata poche volte all’anno.

Lo aprì cercando tra le pagine qualcosa che sapeva fosse contenuto all’interno di esso e poi si fermò. Aveva trovato quello che stava cercando, i suoi dubbi erano più che fondati adesso. Il libro dei nomi non mentiva mai, era quel libro che veniva utilizzato quando il Preside invia le lettere d’ammissione ad Hogwarts. Esso si aggiorna magicamente ogni volta che un mago compie undici anni, e il nome rimane scritto per sempre anche dopo la morte di esso.

Non aveva sbagliato a leggere quell’estate, era tutto vero e qualcuno sapeva quello che adesso sapeva anche lei. Sulla pagina destra del libro sotto una decina di nomi c’era il suo, Daniel Michael Malfoy (Weasley).
Quel ragazzino era il figlio di Draco Malfoy, ma lei ovviamente doveva mantenere il segreto perché già qualcun altro era a conoscenza di questo segreto e lei doveva proteggere quel bambino da chiunque minacciasse di dire la verità.
Doveva assicurarsi che Daniel non ricevesse niente del genere, era una notizia troppo difficile da dire a un bambino, era una cosa che avrebbero dovuto dirgli i suoi genitori al momento più opportuno.
Provava tenerezza verso di lui, Daniel era così innocente non sapeva che era la vittima di un segreto che una volta svelato lo avrebbe fatto star male.

**

Daniel si svegliò alle cinque del mattino, perché non riusciva a dormire. Non voleva svegliare Jared e tutti gli altri, così prese un libro e si mise a leggere. Per le otto però Jared lo trovò addormentato con un libro pesante sul petto, molto probabilmente non aveva retto tanto e dopo poco era ritornato nel mondo dei sogni.

«Dan, questa è per te» disse Jared passando una piccola busta che stava sul suo comodino al suo amico,Daniel  guardò la busta perplesso perché sapeva che la posta la portava Larrie a colazione e non si riceveva in camera da letto.


Sulla busta  color panna c’era scritto il suo nome in corsivo Daniel M. L’aprì e tirò fuori un piccolo foglietto anch’esso scritto a mano.

Tutto quello in cui credi è sbagliato, tu non sei quello che credi.

Io so chi sei, se lo vuoi sapere devi solo chiedere

e io te lo dirò.

                                                                                             X


Daniel la buttò a terra spaventato e la fissava come se avesse paura di quello che c’era scritto. Jared la sollevò da terra e la lesse, per un attimo i due ragazzini si guardarono senza dire una parola. Erano sorpresi e impauriti allo stesso tempo.
 



Ciao a tutti! Ecco il trentottesimo capitolo della mia storia. Spero che vi piaccia! Un bacio, Draconis
  
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