06/08/2013
2 recensioniLA RAGAZZA DI CARTA
Per una volta nella sua vita era felice, e tutto dipendeva da quella bimba.
Si era sentito finalmente se stesso e orgoglioso di poter dire di aver fatto felice una persona.
Era fiero di se stesso…
Non l’avrebbe dimenticata facilmente, perché dopo tanto tempo gli ha ridato il suo sorriso che tanto amava mostrare.
Gli sarà per sempre riconoscente…
La testa era leggera e nella sua mente scorrevano solo le immagini di Felicity e i suoi dolci occhi curiosi.
L’ultima frase che le rivolse era veramente vera.
Si era innamorato di quella piccola creatura perché gli ricordava la semplicità.
E ora che l’ha fatto tornare quello di un tempo, non può fare che proteggerla.
Era vivo, sentiva l’adrenalina nelle vene e questa volta non erano stupide sostanze ma era felicità…
Dopo tanto tempo mandò la musica al massimo fregandosene dei vicini, li avrebbe mandati una volta tanto a vaffanculo non sentendosi in colpa.
E nonostante questo sia un comportamento scorretto si sarebbe lasciato andare.
Ballava pazzamente per il corridoio dell’appartamento, e i suoi pensieri –come la scorsa notte- non erano tristi erano –come lui desiderava definire- colorati…
Basta!
Si era stancato di vivere in bianco e nero, e solo ripensando a ciò che solo si diceva la scorsa notte diventava furente di rabbia.
D’ora in poi sarebbe stato il Zayn Malik di qualche anno fa.
Ma il suo disegno lo avrebbe terminato… perché è ciò che gli restava dell’amore…quello vero.
E ancora non si capacitava di quanto potesse essere penoso solo ieri dicendo quelle cose…
Era un ventenne e di comportarsi in questo modo aveva poco tempo, poteva tornare quello dell’altra sera quando la sua vita sarebbe giunta al termine.
Ma lui voleva sprizzare gioia da tutti i pori!
Continuava a muoversi e ballando come un festaiolo stando con i suoi allegri boxer gialli fosforescenti, basta con il grigio!
La porta continuava a suonare imperterrita e lui scocciato andò ad aprire…
Davanti a lui si ritrovò una donna sui quaranta che continuava a blaterare del rumore.
Quando la donna si accorse che avevano aperto la porta arrosi violentemente nel vedere il ragazzo in quello stato.
Abbassò lo sguardo dalla visione e se ne andò via mentre uno Zayn divertito se la rideva sulla porta.
Da quanto non rideva così!
Ok!
Forse essere così libero, non andava poi così bene.
E intanto tra se ripensava, “controllati Zayn, non fare lo scemo!”.
Gli balenò nella testa l’idea di copiare le sue sorelle quando alla mattina dovevano vestirsi, e per placare la sua coscienza si disse che imitando le sorelle non si sarebbe mai vestito da donna!
Oddio che orrore!
Si può veramente pensare di vestirsi da donna?
Ha avuto una visione molto “schioccante/traumatizzante”, lui vestito da donna, ribrezzo.
Però deve dire che non era poi così male, un bel culo ce lo aveva, e la manicure con i franch non gli stava abbastanza bene.
Stop Now!
Ha appena fatto un apprezzamento sul suo culo, sapeva la parola di un tipo di unghie – aveva tre sorelle, è normale!- e si dava al femminile della bella.
Ha appena scoperto una cosa scioccante….
È VANITOSOOOOOOO!!!!
Zayn Malik in versione Zayna Malika sembrava una zingara!
Come mi potrei chiamare in versione femminile?
V-e-r-o-n-i-c-a M-a-l-i-k-a
F-A-N-T-A-S-T-I-C-O-!
Riprendendosi dal suo stato di trance, prese i suoi vestiti – comprendenti una giacca, maglia a scollo a “V” e dei bellissimi pantaloni a vita bassa completando con le sue scarpe preferite- pronto per la sua sfilata casalinga!
E …. 5…6…7….8!
Luci!
Accese le luci del corridoio, abbassò la luce – rendendola fioca- con la manopola.
Camminava come i modelli su quelle sfilate che guardavano le sorelle in televisione la domenica, mentre lui seduto – stravaccato- sul divano si annoiava – dava qualche sbirciatina- mentre le sorelle urlavano “O che figo!” mentre lui borbottava “sono più bello io!”.
Fece varie prove, con tutti abbinamenti diversi.
Andò verso lo specchio a figura intera, si girò a destra e sinistra fece qualche apprezzamento ma continuava a non piacersi.
Chiamare sua sorella Donya la migliore in campo.
° Chiamata al Telefono°
- Ciao Donya!- mormorò il moro.
- Ciao Zayn, cosa ti porta a premere il tasto di chiamata?-
- Non so cosa…- sussurrò imbarazzato.
- Fammi indovinare… Non sai cosa metterti!- urlò lei sovrastando la voce del fratello, contenta che il ragazzo le avesse chiesto aiuto.
- Mi vuoi aiutare o preferisci urlare come una matta?!- chiese ironico.
- Ok! Mettiti….- la ragazza spiegò cosa potesse indossare e lo saluto.
- Qualche volta vai a trovare mamma e papà ok?- chiese lei.
- Senz’altro!-
- Bye Bye butterfly! – disse Donya.
- Ma dove l’ hai sentita? – chiese scioccato Zayn.
- Lo diceva Safaa!- gli raccontò.
- Mai più!- disse il ventenne.
- Cosa?- chiese la sorella confusa.
- Quella frase!- chiarì lui.
- Ok ok! Ciao vanitoso – disse con voce bambinesca.
- Si si ciao sistah!-
° Chiamata Finita°
Perfetto! Pensò.
Zayn Malik il ragazzo dal sorriso luminoso…
