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Autore: PVC_ANANAS    06/08/2013    6 recensioni
“Harry smettila di fare giri di parole e parla , se ti può aiutare mi siedo pure su questa cavolo di panchina basta che mi racconti tutto.” Rispose lei sedendosi sulla panca dietro di lei mentre mi indicava di sedermi vicino a lei .
“Ecco , ti ricordi quella sera in cui eravamo andati al luna park e io decisi di tornarmene a casa prima? –lei annuii senza capire dove stavo andando a parare – Appena giunto a casa non feci rumore per evitare di svegliare mia madre che credevo dormisse , ed invece appena aprii la porta della sua camera da letto trovai mia madre con un uomo nudi “ Dissi io riportando alla mente quei momenti .
“E allora? Tua madre è una donna vaccinata e dopo il divorzio con tuo padre non c’è niente di male se si vede con un altro uomo “ Disse lei innocentemente , senza capire.
“Quell’uomo era tuo padre “ Sputai tutto velocemente forse per non fermarmi di nuovo a pensare se fosse giusto che Eli lo sapesse , in quell’anno mi ero posto quella domanda tante , troppe volte.
“C-cosa?”Chiese lei confusa , doveva ancora capire cosa le avevo appena detto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ELI POV.


 “Niall dov’è finito Louis? Il treno per Londra partirà fra un’ora e noi siamo ancora qua ad aspettarlo.” Dissi io stufata. La settimana prima avevo perso ai rigori contro ‘capelli a scodella’ e così dovevano venire a Londra con me. Peccato che quell’imbecille fosse in ritardo e ho il terrore di perdere il treno per colpa sua.

Mi ha detto che sarebbe arrivato a momenti, non ci resta che aspettare.” Rispose mio cugino mentre prendeva i borsoni di entrambi.

“Lo sai che se lui arriva in ritardo noi perdiamo il treno vero? Lo sapevo che dovevo chiamare un taxi, mica fidarmi di Louis, quello avrà preso la patente con i punti che regalano al supermercato!”

A queste parole Niall scoppiò a ridere, proprio in quell’istante una macchina color grigio metallizzato si fermò davanti a noi, doveva essere Louis.

Ci avvicinammo all’auto e io dissi:

“La puntualità te la sei mangiata a colazione per caso?”

“Simpatica, davvero simpatica…” Rispose facendo una smorfia.

“Dai muoviti, che siamo già in ritardo.” Dissi sedendomi del posto di dietro, dato che quello accanto al guidatore lo aveva già occupato mio cugino.
Lungo il viaggio misi una bellissima canzone ‘coming home’ di Diddy e Dirty money.

“I’m coming home
I’m coming home
tell the World I’m coming home
Let the rain wash away all the pain of yesterday”

 
Quelle parole erano stupende e rappresentavano alla grande ciò che provavo in quel momento.

Il treno arrivò puntuale alla stazione di Londra, dove ad attenderci c’erano mio padre e Liam.

“Ciao!” Dissi io appena li vidi e mi avvicinai a loro per salutarli.

“Come va piccola ?” Chiese mio padre.

“Tutto bene, loro due sono Niall mio cugino e Louis un amico del biondo”  Dissi indicandoli.

“Perché non sono anche un tuo amico?” Chiese ‘capelli a scodella’.

“Non ti ho ancora perdonato dopo la brutta figura che mi hai fatto fare col bidello , ricordalo: sei qua solamente perché ho sbagliato un maledetto calcio di rigore” Risposi.

“Ragazzi, voi dormirete nella stanza degli ospiti, e mi raccomando, Eli è la mia bambina, non vi azzardate a toccarla.” Disse mio padre.

“Sono suo cugino! Non potrei assolutamente fare qualcosa con lei.” Rispose Niall scioccato dall’insinuazione fatta da mio padre.

“E io ho vent’anni, sarei un pedofilo: lei è minorenne!” Disse Louis per difendersi.

“Papà stai tranquillo, fosse per me sarebbero ancora a Doncaster in questo istante.”

“Ammettilo Eli, hai sbagliato il rigore di proposito vero cugina?” Disse Niall.

“Non vuoi veramente sapere la risposta.” Risposi.

A quelle parole tutti scoppiarono a ridere.

“Liam gli altri dove sono?” Chiesi rivolgendomi all’altro mio cugino… Oh mamma, ora avevo a che fare con due cugini, fossero almeno normali.

“Non sono potuti venire…Li vedrai domani sicuramente, ora sono le otto di sera e ognuno aveva già un impegno, però ti salutano e ti mandano un bacio.” Rispose Liam sorridendomi.

“Non fa nulla, tanto siamo stanchi dal viaggio e andremo subito a casa a dormire, così domani ci potremo divertire. Quindi voi due –dissi indicando Louis e Niall-  Fate poca confusione stasera che voglio riposare capito? Sennò mi dovrete trovare un altro posto dove dormire.”

“Messaggio ricevuto” Rispose Louis.

“Ok, dai Eli andiamo a casa così potrete riposare.” Affermò mio padre mentre tutti e cinque ci avviammo verso l’auto parcheggiata vicino alla stazione.

Arrivati a casa io entrai per prima e lì vidi tutti i miei amici in salotto con dei strani cappelli in testa. Attaccata alla parete c’era la scritta ‘ben tornata’. Corsero tutti ad abbracciarmi e a dirmi che gli ero davvero mancata…

“Ben tornata Eli, non sai quanto ci sei mancata!” Disse Emily abbracciandomi.

“Anche voi mi siete mancati tutti!” risposi.
Mio padre uscì di casa dicendo:

“Questa è la tua serata, divertiti, io mene vado, buonanottte piccola.”

“Grazie papà, buonanotte.”

Dopo aver abbracciato e salutato tutti quanti, uno per uno, mi accorsi che ancora una volta Harry non c’era.

Ma questa volta non mi avrebbe rovinato la festa, ero tornata a casa, e nulla mi avrebbe reso triste, non in questo momento.

Alzammo la musica al massimo e iniziammo a ballare sulle note di ‘wake me up’ di Avicii… quella canzone era bellissima e mi faceva scatenare.

Ester e Zayn si affiancarono a me e iniziarno a raccontarmi tutto quello che era successo in queste due settimane di mia assenza.

“Emily e Liam hanno litigato di nuovo, perché tuo cugino ha avuto nuove avance verso di lei, per fortuna però non ha ceduto, anzi, forse Liam non te l’ha detto ma quando ha provato a baciarla lei le ha mollato un bel ceffone.” Esclamò Ester tutta entusiasta.

“Davvero?” Domandai io con la bocca spalancata dallo stupore.

“Già!”

“So quanto sia stato difficile per lei farlo, ma è stata la cosa migliore per tutti quanti, conosciamo Liam e lui non cambierà mai.” Dissi io curandomi che né mio cugino né Emily fossero nei paraggi per poter ascoltare ciò che stavo dicendo.

“Poi abbiamo Sarah che non ha grandi novità, solo che un po di giorni fa si diceva in giro che lei avesse avuto un bacio con una ragazza rossa, ma lei ha sempre negato…” Continuò Ester.

“Mi state dicendo che per tutta la scuola Sarah è lesbica?” Domandai io.

Esattamente.”

“Wow…”

“Poi ci siamo io e Zayn che diciamo ehm…be ecco…” Continuò Ester.

“Che stiamo insieme” A finire la frase fu proprio Zayn.

“Possibile che in due settimane succedano tutte queste cose?” Domandai io del tutto sorpresa.

“A quanto pare è possibile” Rispose Ester sorridendomi.

“Ah, in ogni caso congratulazioni, siete una bella coppia.” Dissi, ero sincera, e poi avevo sempre notato che quei due non erano indifferenti l’uno all’altro.

“Grazie” Disse Ester.

“E Harry? Non è venuto neanche oggi…” Domandai io abbassando lo sguardo.

“Gli avevo detto che stasera tornavi e ti facevamo questa festa, ma lui è rimasto indifferente. Non so cosa dire Elisabeth, in questi giorni non è mai uscito, passava la giornata chiuso in camera ascoltando musica, non ha mangiato praticamente nulla e Anne non sapeva più che cosa fare.” Disse Zayn.

“E con te ha parlato ogni tanto?” Domandai.

“Una sera si è sfogato con me, dicendo che era stato uno stupido a non venirti a salutare e che infondo gli mancavi, ma non ti sarebbe mai venuto a cercare perché sei stata tu ad averlo rifiutato…” Disse Zayn.

“Ma io non l’ho rifiutato!” Esclamai forte.

“Questo è quello che dice lui!”

“Ma non è vero!”

“Ma non lo devi dire a me, devi parlare con lui, io sulla fronte non ho scritto ‘messaggero’ nel caso non ve ne foste accorti tutti e due.” Ribattè Zayn.

“Hai ragione, ma io sono troppo orgogliosa per andarci a parlare, è lui che non è venuto a salutarmi quando sono partita!” Dissi alzando leggermente il tono della voce.

“Ma sei tu che lo hai respinto dopo il bacio!” Rispose Zayn.

“Non ti azzardare a difenderlo eh.” Si intromise Ester.

“Scusa amore.” Disse il moro mettendole una mano sul fianco.

“Bravo sottomettiti.” Esclamai ridendo.

Dopo quella chiaccherata tornammo tutti in pista.

A mettere la musica era Louis, sinceramente non mi fidavo neanche un pochino, ma lo lasciai fare.

Dopo circa due ore di balli sfrenati uscii di casa per andare a prendere una boccata d’aria.

Mentre ero in giardino vidi qualcuno dall’altra parte della strada che fissava casa mia.

Mi avvicinai piano piano chiedendo:

“Ehi, ciao, chi sei?”

Ma nessuno rispose, continuai ad avvicinarmi finchè non capii chi era.

“Harry che ci fai qui?” Domandai quando a dividerci erano oramai poco più di due metri.

“Nulla…” Rispose lui abbassando lo sguardo.

“Nulla? Non sei neanche venuto a salutarmi quando stavo per partire.” Dissi io, finalmente lo avevo davanti agli occhi e volevo dirgli tutto quello che pensavo, tutta la delusione che provavo a causa del suo comportamento.

“Tu invece? Hai detto che quel bacio è stato un errore, tu ti credi migliore?” Domandò lui alzando lo sguardo.

Non sapevo cosa rispondere alla sua domanda, no, non mi credevo affatto migliore, mi sentivo uno schifo, perché io in realtà non pensavo quello che gli avevo detto, ma era la cosa migliore per entrambi…

“Potevi venire pure venirmi a salutare…” Dissi io guardandolo negli occhi verdi. Cambiai argomento, attaccai deviando la sua domanda.

“Potevi pure non illudermi..” Ribattè lui. Mi guardava negli occhi, fissi sui miei.

“Non l’ho fatto…” Risposi continuando a fissarlo.

“Stai scherzando vero?” Domandò lui scioccato dalla mia affermazione, ok forse aveva ragione, anzi, senza forse: lui aveva ragione.

“Ok hai ragione…” Dissi abbassando lo sguardo.

“Lo so perfettamente di aver ragione. Credevo che quel bacio fosse stato speciale, unico, speravo che nel modo in cui mi hai baciato, in cui mi stringevi volessi farmi capire che mi  volessi,  volessi avermi, volessi che diventassimo un bellissimo noi Disse lui buttando tutto fuori, si stava sfogando, stava buttando fuori tutta la delusione, la rabbia che a causa mia stava provando.

“Quel bacio E’ stato speciale, quel bacio E’ stato unico, e io ti volevo, volevo averti, volevo che diventassimo noi Risposi.

Cioè gli avevo appena detto quello che lui si voleva sentire dire: la verità.

“Io non ti capisco! Se davvero è come dici tu, allora perché mi hai detto quelle cose?” Chiese lui confuso.

“Perché dobbiamo farci così male? Ho fatto tutto questo, tutte quelle parole, tutte quelle bugie, solamente per evitare di combattere contro la distanza che ci avrebbe fatto soffrire. Io ora vivo a Doncaster e tu qui, ci vedremo una volta ogni due settimane, credi che avrebbe funzionato? Credi che saremmo stati abbastanza forti da sopportare tutto ciò?” Chiesi, volevo fargli capire le mie buone intenzioni.

“Lo hai fatto per questo?” Domandò lui alzando lo sguardo.

“Già…” Risposi sincera mentre misi una mano sul polso dell’altra.

“Bene, allora se è così ti dico una cosa: sì, credo che avrebbe funzionato, anche se tu ora vivi a Doncaster e io qui, anche se ci saremmo visto una volta ogni due settimane e sì, credo che saremmo stati abbastanza forti per sopportare tutto questo… Ma tu hai fatto di testa tua, come sempre, non ti interessa sapere cosa ne pensano gli altri, non pensi che potresti farli soffrire, che potresti farli piangere per giorni chiusi in camera, non pensi che per una sola volta qualcuno possa risolvere la situazione, che abbia un’idea migliore della tua, che riesca a rendere felici entrambi…” Disse lui tutto d’un fiato.

“E ora che lo sai, dimmi come si può risolvere la situazione, dimmi se hai un’idea migliore, dimmi come farai a rendere felici entrambi… Dimmelo.” Risposi mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio sinistro.

“Vuoi davvero che te lo dica?” Domandò lui sorridendomi.

Io annuii e lui si avvicinò a me fino a quando a dividerci erano solamente cinquanta centimetri circa.

“No, non voglio parlare, sprecare fiato per nulla, meglio passar ai fatti.” Continuò Harry.

Continuava ad avvicinarsi a me dopo quelle parole finchè le nostre labbra si sfiorarono.

“Forse hai ragione, meglio passare ai fatti.” Esclamai, sentivo il suo fiato vicino a me, le nostre labbra si erano sfiorate poco prima, e io avevo deciso di lasciarmi andare…

Annullai le distanze fra di noi con un bacio, uno bello, passionale, uno…. Magico. Come il primo, ma questo non sarebbe stato l’ultimo, era una promessa.

Questa volta a benedire quel bacio non c’era la pioggia, no questa volta e benedire quel bellissimo contatto eravamo noi stessi.

Io mi distaccai da Harry e dissi:

“Scusa, sono stata una stronza a dire quelle cose, ma credevo di farlo solamente per il nostro bene, per non soffrire.”

“Non ti preoccupare, ora tu sei mia, e non te ne andrai, non te lo permetterò, non di nuovo.” Disse lui baciandomi di nuovo.

“Me lo prometti?” Domandai sorridendo.

“Assolutamente.”
 
 
 
 

Ciao ragazzeeee
Ok, come avete visto stavolta ho aggiornato
Presto, amatemi (?)
volevo avvisarvi che non so precisamente
Quando aggiornerò nuovamente perché
Verso sabato (circa, dipende da quando
Papà smette di lavorare) io parto per la Calabria,
quindi forse riuscirò a postare un altro capitolo,
ma non ne sono certa, spero che non vi dimenticherete
di me nel frattempo.
Passiamo al capitolo: allora i ragazzi sono tornati a Londra
E come vedete sono cambiate mooolte cose.
Ed infine c’è stata la nuova unione di Eli e Harry *-*
Ok mi dileguo, non prima di aver ringraziato chi legge
Questa ff, grazie mille, se volete lasciare una recensione fate pure.
Ora mene vado seriamente, un bacio
Anna <3<3
 
 
 

 
 
 
 
 
  
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