•Capitolo II

-Cosa?!- Chiesi sgranando gli occhi.
-Zayn ti sta guard..- Ripetè non distogliendo lo sguardo dietro le mie spalle.
-Ho capito, fai sul serio?- La interruppi confusa.
-Ovvio.- Mi rispose portandosi una patatina alla bocca.
-Sai, quando la Parker mi ha sbattuta fuori.- Iniziai a raccontare ridendo -Ho incontrato Harry e poco dopo è arrivato anche lui.- Spiegai storcendo il naso.
-Davvero? E com'è andata?- Mi guardò maliziosa.
-E' odioso!- Commentai irritata guardando altrove.
-Cosa?! Zayn Malik, odioso? Quel...quel Dio sceso in terra, andiamo Abbie!- Sgranò gli occhi alla mia affermazione.
Stavo per parlare ma mi anticipò.
-E' così...attraente..- Disse sognante.
-Esternamente sarà anche un Dio Cleo, ma ha un carattere di merda!- La guardai disgustata.
-Come puoi dire questo?!- Obiettò irritata.
-Beh forse perchè è il miglior amico di mio fratello? Forse perchè ogni santo pomeriggio porta il suo bel faccino in casa mia? Forse perchè non mi ha minimamente pensata quando ho cercato di parlargli? E poi ho fatto anche una figura di merda grazie a Niall- Iniziai a diventare rossa in viso ricordando l'accaduto.

Le raccontai ogni cosa e lei non faceva altro che ridere facendomi sentire ancora più ridicola e stupida.
-Hai finito? Già mi sento un'idiota normalmente.- Enunciai bevendo un altro sorso di coca cola.
-Ed è quello che sei. Proprio con la bocca spalancata?- Rise attirando l'attenzione di alcuni ragazzi.
-Cleo!- Sbottai a denti stretti.
-Va bene la finisco.- Disse continuando a ridere silenziosamente.
-Andiamo dai.- Mi alzai poggiando la borsa in spalla.
-Di nuovo!- Le rivolsi uno sguardo confuso -Zayn ti sta guardando di nuovo!-
-Smettila di guardarlo o se ne accorgerà. Ci vediamo oggi? A casa mia alle quattro?- Proposi controllando il cellulare.
-Va benissimo, ci vediamo dopo- La salutai e mi diressi da Harry.

Una volta lì, dissi un timido 'ciao' a tutti mi salutarono con un cenno di mano ma  Zayn mi sorrideva.

Era proprio strano quel ragazzo...secondo me aveva il ciclo.

-Vai a casa piccola?- Mi domandò Harry distogliendomi dai miei pensieri.
-Non chiamarmi così davanti i tuoi amici, farai una brutta figura.- Gli sussurrai ironicamente.
-Smettila.- Sorrise scuotendo i suoi ricci.
-Comunque sì, ci vediamo dopo.- Dissi notando lo sguardo di Zayn fisso su di me.

***

-Com'è andata tesoro?- Chiese mia madre entrando in salotto.

Sospirai guardando Harry.

-Benissimo..- Mentii facendo un enorme e finto sorriso.
-Avrai di nuovo una pagella brillante quest'anno?- Mi chiese speranzosa.
-Beh sì soprattutto in fisic..- Farfugliò Harry guardandomi.
-Certo mamma!- Alzai la voce guardandolo con aria truce, il quale sorrise e se ne andò di sopra.
-Vado a farmi i compiti adesso.- Mi congedai dandole un veloce bacio sulla guancia cominciando a salire le scale.
-Bene, io e tuo padre andiamo a fare un po' di spesa e stasera ceniamo fuori quindi tocca a te cucinare.-
-Perfetto!- Dissi sarcastica.

Corsi di sopra e mi fiondai nella camera di mio fratello.

-Ti giuro che se dici una parola sei morto.- Ringhiai puntandogli un dito contro alzando la voce -Oh...c-ciao Zayn.-

Zayn?!

-Ehilà.- Disse ridendo ancora per la mia scenata.

Da quando mister simpatia mi salutava? Giuro che non ci stavo capendo nulla.

-Hai capito?!- Mi rivolsi di nuovo ad Harry.
-Certo piccolina.- Disse portando una mano nei miei capelli, ma lo fermai in tempo.

D'un tratto squillò il mio telefono.

-Cleo! Ma dove diavolo sei?-
-Non è che potresti andare in camera tua?- Interruppe mio fratello.
-Shh zitto.- Dissi facendo ridere Zayn che ricevette un pugno da Harry.
-E per quale motivo? Cleo è sabato...e va bene a domani.- Attaccai dispiaciuta.
-Cosa c'è?-
-Non verrà e stasera non potremo uscire..uff è pur sempre sabato che cavolo!- Sospirai dirigendomi verso la porta.
-B-beh potresti venir..- Zayn fu interrotto da Harry che gli diede un pugno sulla spalla, li vidi con la coda dell'occhio.

Quella scena mi fece tremendamente male, insomma sapevo che a Harry non facesse piacere che io conoscessi i suoi amici, ma diamine ci trovavamo nella stessa casa e a momenti piena di ragazzi, non potevo fare l'emarginata tutto il giorno!
Uscii sbattendo la porta violentemente, Harry sapeva che c'era qualcosa che non andava e più tardi sarebbe sicuramente venuto a chiarirlo.

***

Erano passate anche le 6.00, avevo appena finito di studiare...e la noia si stava facendo sentire eccome. Era sabato e sicuramente sarei rimasta a casa da sola, visto che i miei ed Harry sarebbero usciti.

Ero intenta nel mio ennesimo sbadiglio quano la porta si aprì velocemente.

-Zayn?- Sobbalzai spaventata.
-Oh porca p...ehm scusam...cioè..eh..non stare lì impalata e mostrami il bagno.- Disse strafottente.
-Se non moderi i termini te la faccio fare addosso.- Gli risposi fredda incrociando le braccia.
-Rompiscatole, sta zitta e dimmi dov'è il bagno.- Sbottò acidamente.

Ma come faceva ad essere così antipatico?

-Mister simpatia sei ventiquattro ore su ventiquattro in questa casa e non sai dov'è il bagno?- Gli chiesi alzando un sopracciglio.
-Mister Simpatia?- Chiese arricciando il naso.

Arresa gli andai incontro uscendo dalla porta -Allor..-

-Cosa state facendo?!- Urlò Harry salendo le scale.
-Diamine!- Sentii sussurrare Zayn.
-Ehi calmati! Gli stavo solo indicando il bagn..-
-Infondo a sinistra- Si rivolse a Zayn freddo, il quale mormorò qualcosa e se ne andò.

Così rientrai in camera mia, con l'intenzione di chiudergli la porta in faccia....era quella la mia intenzione...ma lui mi seguì.

-Cosa stavate facendo?- Chiese piuttosto arrabbiato.
-Non farai sul serio, gli stavo solo mostrand..-
-Vi stavate baciando?- Chiese ad alta voce.

A quell'affermazione avvampai.

-Ma sei impazzito? Non è successo nulla!- Alzai la voce.
-Ti piace per caso?- Continuò imperterrito.
-Chi quell'idiota?- Ruotai gli occhi al cielo ridendo sarcastica.
-Abbie lui non fa per te, è più grande ed è mio amico! Smettila di fare la bambina e poi...tu..a lui non piaci!- Disse abbassando lo sguardo sulle sue scarpe.
-Beh credo che tu abbia frainteso, a me Zayn non piace e smettila di dire cazzate.- Sputai fuori.
Mio fratello sospirò, poi uscì chiudendo la porta alle sue spalle.