PRIMI PERICOLI
- Capitolo 4° -
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- che state facendo? Non sapete che è proibito venire giù di
qua?-
Quell’essere che era apparso dietro a loro era niente meno che Georgi
Huznestov, il prefetto che viaggiava sempre assieme a Hito Schneider.
-che ci fai tu qui?-chiese Brooklyn che era sbiancato in un nanosecondo;
- ci hai fatto prendere un colpo… -continuò Mystel mentre cerc=
ava
di farsi passare la tensione;
-…e ci hai fatto perdere le tracce di quel che stavamo inseguendo- Al=
ex
sembrava l'unico realista, e l'unico a non essersi spaventato, o almeno
dimostrava di non essersi spaventato;
-mi piace perché state facendo voi la predica a me, cosa che dovrebbe
essere l’esatto contrario- commentò il prefetto per poi cominc=
iare
lui a fare la predica: - e posso sapere cosa stavate cercando, proprio qui =
al
terzo piano?-
-stavamo inseguendo un fruscio-confessò Alex guardando il punto donde
era sparita l’ombra;
-sarà stato Mercy, (tradotto all’italiana pietà)(hai
copiato il nome del cane di Andrea di camera caffè Nd tutti) (e allo=
ra?
Mica ha il copyright NdMe) il cane del custode- Georgi cercava di distrarli
dalla loro teoria di andare a zonzo per i corridoi invece che andare a dorm=
ire;
-il cane del custode non è ad altezza umana…era qualcuno
come…-cercò di esprimersi Alex, anche se venne subito interrot=
to
dal prefetto che era stanco e voleva andare anche lui a letto;
-si, si, adesso vi conviene andare a letto, siete stanchi e vi capisco
e…-
-CI STAI PRENDENDO PER IL CULO? GUARDA CHE NOI ABBIAMO…- quando Alexa=
nder
si incavolava tutta la Venartis lo sentiva, di fatti la sua voce aveva
rimbombato per tutta la scuola;
-calmati Alex…facciamo come ci viene richiesto, non voglio beccare al=
tre
punizioni-anche se a malincuore seguì il consiglio del suo migliore =
amico
e, fissando torvo il prefetto, tornò nel dormitorio assieme a Brookl=
yn
che non aveva ancora spiccicato parola da quando era sbucato il prefetto.
Entrò in camera sua stravolto e trovò Key ancora sveglio,
sdraiato sul letto e con le braccia dietro alla testa;
-che ti è successo? Hai la faccia che sembra un cencio che è
uscito dal bucato…(pianta lì di copiare
le battute hai promessi sposi NdTutti), hai visto un fantasma?-gli
domandò mettendosi seduto sul letto;
-peggio…comunque te lo spiego domani, se ‘sti due si svegliano =
ci
tritano- spiegò Brooklyn che non vedeva l’ora di dormire, era
stanco morto e oltrettutto aveva incontrato quella sagoma poco rassicurante=
;
-invece tu me lo racconti adesso, e fregatene di quei due lì-
Brooklyn, anche se pur di mala voglia, raccontò all’amico cosa=
gli
era successo poco prima, senza tralasciare l’infarto che gli aveva fa=
tto
prendere il fratello di Boris.
-e chi credi sia quella sagoma?-chiese Key molto interessato al discorso, p=
ur
essendo le tre di notte;
-Alexander pensa sia stato Vandemar, ma io non credo, secondo me è s=
tato
qualcuno inerente al college…-ipotizzò Brooklyn, mentre si
infilava il pigiama;
-come fai ad esserne sicuro?-gli chiese Key sempre più interessato al
discorso;
-perché camminava furtivamente, credo volesse rubare
qualcosa…-rispose, mentre si infilava sotto le coperte;
-e cosa? Cosa c’è qui nel college di così
prezioso?-cercò di pensare Key mentre rispondeva ad un messaggio
ricevuto;
-non lo so e non mi interessa per ora, ora voglio dormire che sono stravolt=
o-
Concluse Brooklyn per poi addormentarsi, si erano già fatte le tre e
mezza e il mattino seguente si dovevano svegliare alle otto. Per intanto qu=
ella
notte nessuno pensò all’ombra vista la sera prima, anche se qu=
el
“nessuno” aveva un nome.
-Alex non ci posso credere, tu stanotte non hai dormito per pensare a cosa
corrispondesse quella figura?-chiese stupito,Mystel il mattino seguente;
-senti, non è normale che compaia un’ombra misteriosa qua al
college, dovrebbe essere protetto e invece chi ci ritroviamo? Vandemar...- =
spiegò Alex mentre si metteva il gel, stranamente quella mattina era=
no
in orario;
-ancora? ma perché ti ostini a credere sia lui? e poi cosa cazzo sar=
ebbe
venuto a fare qui?-gli domandò mentre faceva i compiti che si era
scordato di fare il giorno prima;
-bhè, ci sono più di un motivo per il quale lui sarebbe venuto
qua-rispose Alex intento ad infilarsi il maglione senza scompigliarsi la
pettinatura;
-tipo?-chiese Mystel girandosi verso l’amico;
-bhè, primo per ammazzare il preside...-spiegò con un sorrisi=
no
vago intanto che si rimetteva a posto qualche ciuffo che si era scompigliat=
o;
-ma certo...e il preside non se ne accorge- commentò incredulo mette=
ndo
via un libro;
-...e sentiamo, quale sarebbe il secondo motivo?-chiese in parte incuriosito
mentre si infilava il mantello per erbologia;
-per ammazzare te...-scherzò Alex;
-ma vaffanculo Alex -gli disse l’amico lanciandogli il mantello, poi =
si
incamminarono alla volta della serra; quella mattina facevano lezione con le
ragazze e nella serra c’era molta confusione;
la professoressa Brown, una maga bassa, bionda e grassoccia, riuscì =
ad
ottenere il silenzio solo quando minacciò di dare un voto negativo a=
chi
avrebbe continuato a chiacchierare.
Quella mattina avevano il compito di trasportare una rara pianta in un altro
vaso, fatto ciò ne avrebbero commentato le caratteristiche. Ma prima=
di
cominciare, l’insegnante pose una domanda all’intera classe.
-sentiamo chi mi sa dire con parole sue cos’è il biodo,
sarà questa la pianta che interreremo-
Un gran brusio riempì l’intera stanza, alcuni studenti sfoglia=
vano
il libro per cercare la risposta, altri che cercavano di non intercettare lo
sguardo della professoressa, ma solo uno tra tutti gli alunni alzò la
mano sapendo esattamente cosa fosse quel vegetale.
-prego signor Ivanoff-
-allora, il biodo appartiene alla classe dei monocotiledoni, è una
pianta erbacea delle “Sparganiacee” con rizoma strisciante, ha =
le
foglie coriacee erette e infiorescenze a pannocchia, il suo nome scientifico
è “ Sparganium erectum” e fu scoperta nel 1727- concluse
sorridendo alla professoressa;
-benissimo, a fine lezione ti metterò un voto altamente positivo- di=
sse
la maga rivolgendosi a Yuri e ricambiando il sorriso; poi si rivolse alla
classe: -tanto per dimostrarvi come si studia-
Poi la professoressa cominciò a spiegare come si interrava la pianta,
perché ogni pianta andava travasata in maniera differente, altriment=
i si
rischiava di produrre l’effetto contrario di quello che doveva
realizzare.
Però, in fondo all’aula, c’era qualcuno che come al soli=
to
non seguiva la lezione e commentava negativamente l’intervento fatto
pochi attimi prima da Yuri.
- “a fine lezione le metterò un voto altamente
positivo…”- esclamò Alex cercando di imitare con la voce=
la
professoressa;
-certo sono capaci tutti di studiarsi i libri a memoria e poi ripeterli, se
avessi voglia sarei buono anch’io- continuò il biondo mentre
prendeva la pianta e la “sbatteva” nell’altro vaso;
-spiegazioni....cazzo ci vuole a travasare una pianta da un vaso all’=
altro...se
fossero solo qui le difficoltà in questo mondo-continuò a
lamentarsi Alex;
-lascialo perdere...cazzo ma perché esiste erbologia? guarda mi si
è tutta incastrata la terra sotto le unghie...-anche Mystel si lamen=
tava
ma per un altro motivo, lui non era abituato a cose del genere, a casa sua
aveva il giardiniere che si occupava di fare quello che stavano facendo lor=
o in
quell’ora.
-signor Coverdale, ma le pare la maniera di travasare una pianta?-lo
sgridò la professoressa che aveva notato il modo in cui l’aveva
gettata nel vaso;
-prof..è ‘na pianta-commentò sbuffando mentre si subiva=
la
predica dell’insegnante.
Quelle due ore di erbologia sembravano non finire più, tutti quanti
erano esausti e quando ormai non speravano più che la campana suonas=
se,
finalmente trillò.
L’ora seguente l’avevano libera e, dato che era una giornata
particolarmente soleggiata, i ragazzo decisero di andare nel cortile per
rilassarsi dopo quell’ora pesante.
Si sedettero su di una collina che dava sul mare, tirava un leggero ventice=
llo
che non era né troppo caldo né troppo freddo, l’odore di
salsedine attirava gli olfatti dei ragazzi. Mystel, appoggiato ad un albero,
contemplava il cielo, era limpido a parte una nuvola di passaggio che ogni
tanto copriva per pochi istanti il cielo, Alexander si era addormentato
appoggiato ad una spalla del suo migliore amico, cullato dalla brezza marina
che gli scompigliava leggermente i suoi capelli biondi.( ke carino
^\\\\^…ndme)
Poco più distante a loro, distesi sull’erba, c’erano Bro=
oklyn
e Nadia, stavano chiacchierando del più e del meno quando la ragazza
pensò fosse l’occasione ideale per dichiararsi.
-senti Brook, io ho cercato tante volte di dirti quello che ti starò=
per
dire..spero solo che qualcuno non s’intrometta anche stavolta- Nadia
tirò un sospiro, se non l’avesse fatto in quel momento
probabilmente non ci sarebbe più riuscita; però non si sentiva
del tutto pronta, il cuore cominciò a batterle forte e iniziò=
ad
avere le vampate di caldo;
-tranquilla, mancano più di 40 minuti dall’inizio
dell’ora…-la rassicurò lui continuandola a fissarla in
quegl'occhi color oro; forse il suo sguardo, forse la sua tranquillit&agrav=
e;
ma qualcosa la spinse a fare quel passo che non riusciva a compiere.
-senti io...-non riusciva a trovare parole per dirgli che lo amava, cos&igr=
ave;
fece la sua prima pazzia d’amore: lo baciò; Brooklyn inizialme=
nte
rimase leggermente sorpreso, non se lo aspettava ma quel bacio lo
ricambiò, infondo non era una brutta ragazza, era gentile e aveva pr=
eso
più volte le sue difese, non c’era motivo perché lui
rifiutasse.
-scusa io non..-cercò di spiegare la ragazza appena si staccarono, ma
lui la zittì con un altro bacio; Nadia si sentiva al settimo cielo,
finalmente aveva trovato qualcuno che ricambiava i suoi sentimenti, e poi e=
ra
dolce e sensibile, proprio il ragazzo che voleva per lei.
Quei quaranta minuti che li separavano dall’inizio della lezione vola=
rono
via come foglie al vento e, se non ci fosse stato Key ad avvertirli,
probabilmente sarebbero andati avanti ancora per molto.
Il ragazzo, un po’ imbarazzato, si schiarì la voce e disse:
-ehm...piccioncini?!staccatevi che l’ora sta per cominciare-
Brooklyn e Nadia si alzarono di colpo arrossendo e, sorridendo nervosamente=
a
Key, entrarono mano nella mano nel college.
Purtroppo al secondo piano i due ragazzi si dovettero separare perché
lei aveva trasfigurazione proprio a quel piano mentre Brooklyn aveva matema=
tica
al settimo piano.
Fortunatamente la professoressa di matematica aveva capito che i ragazzi er=
ano
un po’ assonnati e stanchi, così lasciò liberi gli ulti=
mi
10 minuti di lezione, per prepararsi all’ultima ora di lezione:pozion=
i.
Il professore, appena entrarono in aula, disse loro di dividersi in gruppi =
da
quattro, poi ci pensò su e i gruppi li fece lui, così che
Brooklyn, Key,Boris e Yuri , si ritrovarono nello stesso gruppo.
Baker annunciò che il loro compito consisteva nel creare
l’antidoto contro il veleno dei topi; il gruppo che avrebbe finito per
primo si sarebbe guadagnato un voto maggiore.
Rilessero più volte la pagina, finché Yuri diagnosticò=
che
seguendo quel procedimento, non sarebbero mai e poi mai riusciti a finire la
pozione entro l’ora,dato che richiedeva molti ingredienti e il
procedimento era molto lungo; così consigliò di andare due o =
tre
pagine indietro dato che ce n'era una identica ma più semplice.
-…è la stessa pozione ma con dosi differenti…-tent&ograv=
e;
di spiegare al gruppo, anche se non aveva l'attenzione da parte tutti i
componenti;
-ma il prof. ci ha detto di fare quella di pagina 152…-osservò
Brooklyn ritornando a qualche pagina avanti;
-…ma il prof ha anche detto che chi l’avrebbe finita per primo
avrebbe ricevuto un voto maggiore…-spiegò, calmo, rimettendo a=
lla
pagina che aveva detto;
-…ma io non voglio ricevere un voto barando…-questa volta fu Bo=
ris
a rigirare le pagine in avanti;
-…ma non bariamo, la semplifichiamo e basta-si stava innervosendo, e
stavano anche perdendo tempo prezioso;
-semplifichiamo? Secondo me stiamo imbrogliando…-continuò
testardamente Boris, che evidentemente non gli interessava di ricevere un v=
oto
maggiore;
-e allora? anche se fosse? non vuoi ricevere un voto più alto degli
altri?-chiese ad alta voce, cosa che tutta la classe si voltò, per l=
oro
fortuna il professore era uscito un momento;
-non me ne frega niente di un voto maggiore, poi Beker ce l’ha con noi
per tutta la vita perché imbrogliamo mentre creiamo
antidoti…-continuò alzando a sua volta la voce.
-e allora sapete che vi dico? preparatevela da soli questo cazzo
d’antidoto…-concluse scaraventando per terra il calderone,
metà della classe si girò per il rumore sordo che aveva provo=
cato
l'oggetto cadendo; mentre Yuri uscì sbattendo la porta e dirigendosi=
nel
dormitorio.
-…se volevate attirare attenzione ci siete riusciti..-osservò
Brooklyn guardandosi attorno, tutti gli sguardi erano verso loro.
-ma era lui che sbraiava-continuò Boris, senza abbassare il tono di
voce.
-si come adesso, chi è che sta urlando?- disse Brooklyn mentre
raccoglieva il calderone e cercava, con Key di fare quella benedetta pozion=
e;
anche se quando furono a metà il professore tornò in aula
annunciando che il tempo era scaduto. Ovviamente i primi ad essere riusciti=
a
terminarla erano stati Alexander e Mystel.
-..però a quanto vedo, tra di voi non c’è stata nessuna
“aquila”, se solo voi foste andati tre pagine più indiet=
ro,
vi sareste di certo, semplificati la vita -il gruppo di Key rimase paralizz=
ato
e fissarono con uno sguardo omicida Boris, che si sentì tirato in ca=
usa.
La pagina di qui parlava il professore era quella che Yuri aveva mostrato al
suo gruppo, ma che non era riuscito a farsi ascoltare.
D’un tratto la porta si spalancò, e apparve il custode, bianco=
in
volto, annunciando, con voce tremula che i ragazzi non potevano andare nei =
loro
dormitori perché...
-…perché? Perché…sembra sia stato avvistato Vande=
mar-
Il professore di pozioni non credeva alle parole del custode, la sorveglian=
za
era massima sia dentro che fuori dal college,(si vede...NdMe) non sarebbe
potuto entrare, come aveva fatto?
Si recarono dalla Miller per controllare se era vero ciò che aveva d=
etto
il custode e Purtroppo la professoressa di Divinazione, guardando nella sua
sfera magica, dovette confermare le parole di ...(nome custode), i ragazzi =
non
potevano andare nel loro dormitorio.
Baker annunciò che la sua lezione era finita, li lasciò liber=
i,
ricordandogli che non dovevano andare nel dormitorio.
-ragazzi… Yu era diretto nel dormitorio…, vero?-domandò
Brooklyn ai suoi due compagni, con aria tesa;
-come fai ad esserne certo?-chiese Boris in parte interessato al discorso;<=
br>
-perché è l’unico posto in cui i professori non lo becc=
ano-
…continua…
-CIAU ^___^, SONO TORNATA A SPACCARVI LE BALLE…SONO INDECISA SE FAR
LASCIARE LE PENNE A YU, OPPURE NO TIPO: BROOKLYN ARRIVA SU E TROVA IL COMPA=
GNO
MORTO STECCHITO COME UNA...-
YURI:-PROFERISCI UN’ALTRA PAROLA E FILI DRITTA
NELL’ALDILÀ…-
-SI SCUSA…PERMALOSO IL RAGAZZO…SCHERZAVO IO…IN UN CERTO
SENSO… =3D P
(VABBÈ..COMMENTATE…THANKS =3D )