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Autore: EmilyG66    07/08/2013    0 recensioni
[NiGHTS into Dreams...]
E se Nights tornasse a Nightmaren? Se Reala riuscisse a catturala Wizeman che le farebbe? Accetterebbe le sue condizioni? Jackle riuscirà a far schioccare la scintilla tra i suoi due migliori amici? E come farà?
I personaggi di questa storia non appartengono a me ma a Nights journey of dreams e Nights into dream sponsorizzati dalla Sonic Team.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Reala era ancora attaccato testa a testa e labbra a labbra con Nights, fermo e impassibile proprio come lei.
:- Ecco così.
Quel bacio poteva legarli, ma non era intenzionale.
Finite le parole di Jackle i due nightmaren provarono a staccarsi.
Il giullare arancione tolse le mani per cominciare a correre via inseguito da un arrabbiatissimo nightmaren rosso.
:- JACKLE! SE TI PRENDO GIURO SU WIZEMAN CHE TI UCCIDO!! NON RESTERA’ NIENTE DI TE’!!!
Così i due nightmaren volarono per tutto il castello e quando, ovviamente, Reala raggiunse Jackle furono guai, un massacro.

Intanto Nights era rimasta impietrita e non osava muoversi.
Come un fantasma era entrata nella sua stanza e si era messa a riflettere seduta sul letto.
-Oh no. Jackle, quel pazzo stupido mi ha fatto baciare Reala. Come si è permesso! E adesso cosa faccio? I miei sentimenti per lui saranno cambiati? Un bacio nightmaren è in grado di legare ma non so se questo conta, non era volontario.
Nights si sdraiò sul letto pensando e pensando, poi la sera non fece cena.

Come previsto Reala infuriato gonfiò di pugni, calci ed altro Jackle che fu salvo solo grazie a Wizeman che aveva visto tutto e, per non perdere uno dei suoi fedeli nightmaren, aveva detto a Reala di smettere e che ci avrebbe pensato lui.
Jackle sarebbe potuto rimanere ferito per un mese o più se il nightmaren rosso non si fosse fermato subito, o peggio sarebbe potuto morire.
Però infondo se le era cercate.

Lontano dalla camera di Jackle Reala si trovava nella zona allenamenti e aveva fatto scappare tutti i nightmaren di secondo e terzo livello.
Era di pessimo umore.
:- Non me lo ha fatto uccidere! Si rende conto che ciò che ha fatto deve essere punito?! Questo non è stato divertente!
Per distrarsi dall’uccidere chiunque altro Reala andò a caccia di Ideya.

Nights nella sua camera si tolse la maschera, mise la sua solita veste lilla e se ne andò a dormire solo dopo aver suonato un po’ il suo flauto.
Picchiare Jackle non era la soluzione giusta, anche se lei era arrabbiata con lui.
Domani gli avrebbe parlato.

Appena sveglia Nights andò nella camera di Jackle e vedendo com’era ridotto gli disse incrociando le braccia:- Fammi indovinare…Reala ti ha preso! Come mai sei ancora vivo? Sai che non devi scherzare col fuoco, specialmente se la fiamma è rossa e si chiama Reala.
Jackle sorrise disteso sul suo letto fluttuante.
:- Se non era per il maestro Wizeman sarei già morto. Sei qui per darmi il colpo di grazia?
Ridacchiò.
Nights si avvicinò al letto e si mise seduta.
:- No non mi va molto. Sono venuta a chiederti perché lo hai fatto.
:- Fatto cosa?
:- Perché ci hai fatti baciare, sai che non si può!
:- è la stessa cosa che ha detto Wizeman, e solo che stareste benissimo insieme e poi credo che tu a lui piaccia molto, anche se non lo dimostra e si comporta male.
:- Si certo come vuoi.
Rispose non curante Nights alzandosi.
:- Bene io me ne vado a più tardi.
:- Ciao, ciao Nights.
La salute Jackle.

Nights non credeva ad una sola parola di quello che le aveva detto Jackle e volando fuori decise di andare alla montagna dei gioielli.
In fondo era anche il posto preferito di Reala.
Sapeva che se l’avrebbe visto non avrebbe reagito in maniera logica, insomma, come ti devi comportare con qualcuno che hai appena baciato?
Qualcuno di cui hai sentito il profumo e visto le sue emozioni riflesse nei suoi occhi.
:- Nights?
Qualcuno di cui senti la voce come se ti stesse dietro…un momento, veniva veramente da dietro di lei!
Nights di scatto si girò per vedere Reala avanzare e poi fermarsi a qualche metro da lei.
:- Reala, cosa ci fai qui?
:- Potrei farti la stessa domanda.
:- Mi annoiavo e così prima ho fatto una visita a Jackle e poi sono venuta qui. L’hai conciato molto male.
:- Colpa sua!
Rispose sibilando e riprendendo a camminare verso di lei.
:- Non doveva fare ciò che ha fatto! Sei d’accordo anche tu, vero? Non poteva e non lui.
:- Hai ragione, si sono d’accordo.
I due nightmaren erano così vicini che potevano sentire il respiro dell’altro.
I loro occhi si incontrarono brevemente e Nights si allontanò da quelli di Reala troppo chiari.
:- Reala per favore, non starmi così vicino.
-Troppo vicino. È vero. Bacialo. No, abbraccialo. No, non fare niente. è sempre un nemico. Ma ti piace. No che non ti piace. A lui piaci. A lui non piaci.
:- Perché?
Chiese lui malizioso pensando di far scattare il suo ardore per lui.
Intanto si avvicinò di più, erano distanti a pochi centimetri.
Intanto nella testa di Nights c’erano voci contrastanti.
Stava per venirle il mal di testa quando finalmente parlò per se stessa.
Si chinò e baciò Reala sulle labbra che, accidentalmente, aveva già assaporato.
Lui rimase colpito e forse voleva fare altro ma non doveva o poteva, sembrò però contraccambiare lievemente.
Nights si staccò e gli rispose.
:- Ecco il perché.
Ammise la nightmaren viola diventata rossa, triste e imbarazzata.
Non sapeva cosa fare.
Il giullare rosso invece la guardò, sorrise un po’ e poi volò via.
Nights in quel momento si sentiva confusa e una stupida.

Reala volò via nella sua stanza e si sedette sul suo trono rosso e nero.
Non pensava che Nights l’avrebbe baciato intenzionalmente e non pensava che gli sarebbe piaciuto.
Non aveva fatto niente ma in un certo senso aveva ricambiato e si sentiva strano.
Forse in quel modo una piccola parte di loro due si era legata.
E se fosse stato uno scherzo da parte di Jackle per vendicarsi?
Doveva scoprirlo, così andò in camera sua e cominciò ad interrogarlo.
Lui però non sapeva di cosa stesse parlando.
Reala sperò solo che il maestro Wizeman non sapesse niente di niente.
Venne però a conoscenza che Jackle aveva fatto in quel modo per avvicinarli e si arrabbiò di più.
Non gli serviva aiuto se voleva conquistare una nightmaren e in particolar modo Nights.
Non era un inetto, sapeva come agire.
Solo non poteva.
E forse, forse non avrebbe mai potuto.
Andò a fare colazione.
Nights ritornò verso l’ora di pranzo.
Entrambi pranzarono e non si guardarono.
Non si scambiarono una parola.
E probabilmente non si stavano neanche pensando.
Jackle era ancora mezzo rotto e non riusciva più a giocare a carte.
Ormai non poteva più fare niente, e visto il risultato neanche ci avrebbe più provato.
  
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