Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: _ayachan_    15/02/2008    26 recensioni
Naruto e Sakura: il giardino dell’Eden; i fratelli Uchiha: il serpente e la mela… Il peccato originale: il tradimento.
"Tutto ciò che credevo sicuro, si sgretolerà tra le mie mani...
Il mio passato, il mio presente, e il mio futuro...
Chi sono io?
Naruto o Kyuubi?"

[Pairing: cambieranno in corso d'opera, anche drasticamente! Threesome, in ogni caso. Molte]
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'eroe della profezia' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Naruto-59

Capitolo cinquantanovesimo

Attesa





Era una stanza buia, piccola e spoglia. Il fascio di luce fioca che attraversava l’aria proveniva dall’unica finestrella che dava a nord – volutamente, per togliergli più sole possibile? – rettangolare, minuscola, sbarrata.
C’era solo una brandina, coperte sottili, e qualcosa che assomigliava orribilmente a un vaso da notte, in un angolo.
Ma almeno non puzzava.
Non eccessivamente.
A Naruto ricordava i corridoi del suo inconscio, quelli in cui era rinchiusa Kyuubi. Se abbassava le palpebre, poteva quasi sentire il plic sommesso delle gocce d’acqua.
Ancora a torso nudo, aveva appoggiato la schiena alla parete fredda e restava a guardare la finestra in alto, con occhi vacui.
Sul suo petto il ciondolo del primo Hokage mandava qualche bagliore, colpito dai raggi grigi del sole, e più in basso, il sigillo si stagliava netto attorno al suo ombelico.
Il sigillo... quel maledetto sigillo.
Oh, ricordava bene il momento in cui era stato riattivato... stava lottando con Kyuubi, in quell’attimo. Erano pari. Poi, le fiamme tutt’attorno erano bruscamente calate d’intensità, lasciando spazio alle tenebre di sempre. Kyuubi aveva lanciato un ruggito, distraendosi. Come un animale ferito, si era voltata ringhiando, e lui aveva agito, senza sbagliare il momento – non lo aveva mai sbagliato, con lei.
Ma non era un idiota, Naruto.
Sapeva cosa significasse riattivare il sigillo.
Morire, semplicemente.
Perché era una tecnica al si là di ogni classificazione, era una tecnica come quella con cui la vecchia Chiyo aveva portato indietro Gaara... era un suicidio, nient’altro.
E quando, di ritorno dall’inferno di fuoco, di fronte ai suoi occhi ancora violacei era comparso Jiraya, aveva capito cosa stava succedendo.
Aveva capito che il suo maestro stava morendo.
Come il terzo Hokage, prima di lui, e come suo padre, ancora più indietro nel tempo...
...Sarebbe stato quasi buffo, se non fosse già stato drammatico.
Lui, lo stupido Naruto, l’unico allievo dell’Accademia che non avesse superato l’esame per tre volte di fila, il pigro, svogliato, goffo studente che non capiva mai niente, improvvisamente aveva compreso ogni cosa, del Sigillo del Diavolo.
Il sacrificio c’era già stato, anni prima. Il Dio della morte aveva avuto la sua anima, non ne aveva bisogno un’altra. Ma la tecnica veniva attivata da un corpo vivo. Da chakra vero. Tanto chakra.
E il vecchio Jiraya aveva già combattuto a lungo...
Basta così!” gli aveva detto, cercando di allontanarlo.
Non aveva pensato alla necessità del sigillo, alla pericolosità di Kyuubi... aveva pensato solo a salvarlo.
Era riuscito a staccare la sua mano appena in tempo, e aveva sorretto il suo corpo mentre la copia che lo tratteneva si dissolveva in un filo di fumo. Lo aveva sentito respirare. Aveva sentito il cuore battere debolmente, sotto la pelle, e si era detto che c’era bisogno di cure mediche..
Poi, la fitta all’addome.
Aveva dovuto posare a terra il corpo di Jiraya, e, bocconi, aveva rantolato per un istante.
Nella sua testa si erano agitate immagini confuse, ricordi suoi e di Kyuubi, frammentati, mescolati... a fatica, aveva guardato la pancia che si sollevava e abbassava affannosamente, contraendosi per il dolore, e aveva visto segni indistinti, di un rosso sbiadito. La tecnica era iniziata, ma non era stata portata a termine, e Kyuubi, com’era nella sua natura, cercava di ribellarsi.
Naruto aveva stretto i denti.
Non è la tua migliore amica.
E’ l’unico regalo di tuo padre.
E’ una parte di te.
Le frasi che aveva sentito sulla Volpe in quei mesi si sprecavano, si contraddicevano... ma lui e solo lui sapeva cosa significasse davvero essere una forza portante.
Solo lui conosceva Kyuubi, e solo lui sapeva fino a che punto fosse pericolosa.
Ma soprattutto, solo lui sapeva fermarla.
«Non così in fretta» aveva ringhiato, stordito.
Poi, senza riflettere, si era lasciato cadere sulla schiena e aveva premuto le sue stesse dita attorno all’ombelico.
Cosa stai facendo?” aveva riecheggiato la voce di Kyuubi. “Smettila!”
Ma lui non l’aveva neppure sentita, perché il sigillo gli stava risucchiando le energie a una velocità spaventosa.
Smettila!” aveva insistito la Volpe, con una nota di panico nel tono. “Ti ammazzerai, e io con te!
Naruto aveva sorriso, rivolto al cielo, nelle orecchie il rumore troppo forte del sangue che scorreva.
«Allora dammi una mano a sopravvivere»
A pensarci bene, era ironico.
Kyuubi lo aveva davvero aiutato.
Probabilmente aveva fatto un calcolo rapido degli anni che gli restavano da vivere, forse si era spaventata, oppure aveva deciso semplicemente di aspettare un altro po’, invece di rischiare.
Ma lo aveva aiutato. Ed ora, se Naruto era vivo, lo doveva a lei.
La sentiva, da qualche parte nel profondo.
Sapeva che era rannicchiata nell’oscurità, dietro sbarre spesse e fredde, dietro un sigillo che ora brillava di colori nuovi e intensi.
Sapeva che diffondeva nell’aria un gorgoglio basso, caldo e minaccioso, e sapeva che le sue code erano avvolte attorno al corpo, ma... solo per quel momento.
Kyuubi aspettava.




Nei pressi dell’Accademia c’era un bar frequentato più che altro dai ragazzini e dai professori.
Era un locale niente affatto speciale, con un’insegna un po’ sbiadita, dai vetri leggermente impolverati. La maggior parte degli introiti veniva dagli alcolici e dai dolci a poco prezzo, e di sicuro non veniva consumata per migliorare l’estetica dell’ambiente.
C’erano dei tavolini sparsi qua e là, ma erano per la maggior parte deserti. Una luce morbida e aranciata si posava sulle pareti e sulle sedie, e il barista stava al bancone e giocava a briscola contro sé stesso, tenendo una sigaretta storta tra le labbra.
Tutto era stranamente silenzioso, in quel tardo pomeriggio, e il bar era più vuoto del solito.
Ma c’era la saletta riservata.
In fondo a destra, a pochi passi dai bagni, una porta con il cartello Privato restava a malapena socchiusa, lasciando trapelare qualche tintinnio vago. Di tanto in tanto, il barista gettava una delle sue occhiate in quella direzione, e poi tornava alle carte.
All’interno della stanzetta, molto più piccola del resto del locale, c’era un innaturale sovraffollamento, e un ancor più innaturale silenzio.
Seduti sulla panca e sulle sedie che correvano attorno all’unico tavolo – ottenuto unendone due – otto giovani shinobi erano immersi ognuno nelle proprie riflessioni; e se Choji masticava le sue patatine al solito ritmo, e Shikamaru fissava il soffitto con le sopracciglia corrugate, Kiba invece buttava giù qualcosa che assomigliava terribilmente a un bicchiere di qualche alcolico; Hinata al suo fianco occupava un angolo della propria sedia fissando la sua aranciata senza vederla; Shino, imperscrutabile come sempre, forse aveva smesso di respirare; lo sguardo di Neji era più grigio del solito, circondato dai capelli neri, e Rock Lee fissava con turbato desiderio il bicchiere tra le mani di Kiba. Infine, seduto in un angolo, Sai studiava con aria assente la sigaretta vicina all’estinzione che stringeva tra indice e medio, e Akamaru storceva il naso da sotto il tavolo a causa dell’odore acre del fumo.
Nessuno parlava.
Tutto ciò che si sentiva nell’aria era il rumore dei denti di Choji e il tintinnio del ghiaccio di Kiba.
All’improvviso l’Inuzkuka sbatté il bicchiere ormai vuoto sul tavolo, facendo sobbalzare tutti.
«Cazzo» se ne uscì, digrignando i denti. «L’hanno messo dentro»
«...Che pretendevi?» mormorò Neji ricomponendosi, a bassa voce. «Ha distrutto mezzo ospedale, raso al suolo quasi un ettaro di foresta, e sconfitto due sannin. Ed è noto cosa ne pensa delle regole e dell’autorità. Come minimo il Consiglio se la starà facendo addosso»
«Sì, ma l’hanno preso gli Anbu!» insisté Kiba, passandosi una mano tra i capelli. «Quelli non ci vanno leggeri!»
Nonostante la sua simpatia per Naruto fosse drasticamente diminuita negli ultimi tempi, Kiba era un tipico esemplare di essere umano che nelle difficoltà si nobilita. E, davanti alla prospettiva delle mille diverse torture con cui gli Anbu – si diceva – trattavano i loro prigionieri, non poteva fare a meno di sentirsi in pena per Naruto, e ricordarlo solo come l’amico delle ‘cazzate in libertà’. Un flash del cranio di Ibiki Morino continuava ad apparire e scomparire davanti ai suoi occhi, strappandogli un brivido.
«Non devono ottenere nessuna informazione da lui» mormorò Shikamaru, senza muoversi dalla panca e senza smettere di guardare il soffitto. «Vogliono solo essere sicuri che non perda di nuovo il controllo»
«Ma ormai ha il sigillo!» si fece sentire la voce di Hinata, mentre la sua padrona sprofondava la testa tra le spalle e si nascondeva dietro la frangia scura. «Ormai Kyuubi non può più...»
«In teoria, sì» la interruppe Sai, espirando lentamente un sottile filo di fumo. «Il sigillo non è onnipotente, e questa volta non è nemmeno stato creato nella maniera canonica... Nessuno sa come agirà»
Calò un silenzio carico di angoscia.
Tutti ricordavano le macerie dell’ospedale, e il corpo di Sasuke.
Tutti ricordavano e tutti tremavano all’idea di rivivere una cosa simile.
«Naruto... come può...» sussurrò Hinata, con voce incrinata. «Perché ha dovuto sopportare tutto questo da solo?»
Kiba le scoccò un’occhiata stizzita.
«Perché non è un fallito» mormorò Neji, con un sorriso amaro. «Non piange sul destino immutabile, ma va avanti... va sempre avanti» Si lasciò sfuggire un mezzo sospiro. «Ora capisco perché durante l’esame di chuunin mi ha detto quelle cose»
Mentre di nuovo calava il silenzio, la ruga sulla fronte di Shikamaru si approfondì, e l’intero viso si irrigidì lentamente.
Più ci pensava, e più l’ipotesi che Naruto fosse figlio del quarto Hokage gli sembrava assurda.
Logicamente era impossibile.
Se Naruto fosse stato il figlio di Yondaime avrebbe avuto un trattamento nettamente diverso al villaggio. Glielo avrebbero detto, lo avrebbero detto a tutti. Il figlio di un eroe è eroe di diritto, o qualcosa di simile.
E invece Naruto... era sempre stato additato, o guardato con disprezzo. Fin da piccolo, Shikamaru aveva captato tra i discorsi dei grandi una nota fredda quando parlavano del piccolo, solitario Uzumaki. Ma, ora che ci ripensava... era una nota fredda e spaventata...
Forse avevano paura di lui per via di Kyuubi?
Forse il demone aveva superato l’eroe, nelle loro menti?
Poteva essere, sì.
Poteva essere, ma faceva schifo.
«Lo lasceranno andare» disse all’improvviso Choji, con tono tranquillo.
Sette paia di occhi si puntarono su di lui, con espressioni che andavano dall’incredulo, allo stizzito, al perplesso.
«Ha salvato il grande Jiraya» spiegò l’Akimichi, con un sorriso. «E anche Sasuke. E poi ha preso Orochimaru il traditore. Nonostante i danni, alla fine si è rivelato utile. Senza contare che... l’Hokage lo adora, no?»
«Salvato Sasuke?» ripeté Kiba sprezzante.
«La volpe avrebbe potuto ucciderlo ad occhi chiusi» spiegò lui. «Se è vivo è perché Naruto è intervenuto in qualche modo, ne sono sicuro. E infatti alla fine ha trattenuto Kyuubi da solo»
«Sì, ma non basta» bofonchiò Shikamaru. «Il Consiglio avrà paura, adesso. Nell’ipotesi peggiore...» lasciò scemare la voce, abbassando lo sguardo.
«Nell’ipotesi peggiore?» chiese Lee, trattenendo il fiato.
«Lo rinchiuderanno» rispose Shino, cupo. «Per sempre»
Hinata sussultò sulla sedia, e strinse il bicchiere tra le dita fino a sbiancarsi le nocche; il cuore minacciò di fracassarle la cassa toracica nel suo battito convulso.
E Kiba, naturalmente, se ne accorse. E la sua pena per Naruto scemò di qualche tacca.
Fu in quel momento che sentirono bussare alla porta della saletta, e tutti girarono la testa come un sol uomo.
«Posso?» chiese la voce di Asuma, bassa e familiare, mentre la sua figura compariva sulla soglia.
«Allora? Che succede?» chiese Rock Lee ansiosamente, con le folte sopracciglia corrugate fin quasi a incontrarsi. «Hanno deciso qualcosa?»
«Sono ancora in riunione» rispose il jonin, facendosi avanti. Alle sue spalle, Ino spinse la testa oltre il suo braccio e cercò Sai con gli occhi. Quando vide la sigaretta tra le sue dita fece una smorfia e scoccò un’occhiataccia al maestro Asuma. «Tralascerò i particolari, perché ci sono frasi che potrebbero disturbare la vostra sensibilità – credetemi, è possibile» continuò lui ignorandola. «Ma diciamo che Naruto lo vedo bene»
«Cioè?» indagò Kiba.
«Cioè l’Hokage si sta battendo in sua difesa»
«S-Solo l’Hokage?» balbettò Hinata sbiancando.
Ma Asuma sorrise, a metà tra il rassicurante e il sardonico. «Non diresti ‘solo’ se l’avessi vista in Consiglio... quella donna è spaventosa» commentò.
E mentre lui parlava, Ino sgusciò silenziosa fino a Sai, sedendosi al suo fianco. Senza una parola, prese il mozzicone di sigaretta del jonin e lo affondò nel posacenere con insolita veemenza, spegnendolo.
Shikamaru le scoccò un’occhiata rapida. Sembrava in forma. Gli fece piacere.
«Quando pensa che arriveranno a una conclusione?» chiese Neji ad Asuma.
«Domanda divertente» rispose lui sfoderando il pacchetto delle sigarette e prendendone una tra le labbra. «Non prima di domani, a voler essere proprio ottimisti» bofonchiò accendendosela. «Ma prevedo altri giorni di discussioni»
Nella sala il malumore si intensificò, insieme all’ansia.
L’Hokage poteva anche essere una donna spaventosa, ma avrebbe retto tutte quelle ore contro l’intero Consiglio?
Senza farsi accorgere, Ino lanciò uno sguardo verso Shikamaru. A parte la preoccupazione per Naruto, sembrava che stesse bene. Le fece piacere e la intristì allo stesso tempo.
D’istinto, si fece leggermente più vicina a Sai e cercò la sua mano. Quando la trovò, posata sulla panca, fece scivolare le dita tra le sue e la strinse, piano, gentilmente, alla ricerca di calore.
Lui mosse appena gli occhi nella sua direzione. Poi alzò il mento verso la porta.
«Asuma» chiamò, omettendo il ‘maestro’ che tutti gli avevano sempre riservato, e guadagnandosi per questo occhiate astiose da Shikamaru e Choji e sbalordite dagli altri.
Ma il jonin non sembrò nemmeno notare la mancanza di rispetto, e in effetti non la vide proprio: gli altri ragazzi non potevano saperlo, ma nominalmente lui e Sai erano allo stesso livello, da quando lo shinobi della Radice si era unito alle fila dell’Hokage.
«Hn?» fece vago, inspirando dalla sua sigaretta.
«Me ne offri un’altra?» chiese il moro, accennando alla cicca tra le sue labbra.
«...Ci stai prendendo gusto, eh?» mormorò il jonin, sfilando il pacchetto dalla tasca.
«Ecco, lo sapevo!» insorse Ino. «Non ti azzardare a farlo, maestro Asuma! Il fumo uccide! C’è anche scritto sui pacchetti, che cavolo! Non puoi ammazzarti da solo, almeno?! Perché devi offrirle in giro?»
Asuma si affrettò a rimettere le sigarette in tasca, mentre la bionda continuava con la predica, infervorandosi parola dopo parola.
Avrebbe voluto dirle che era stato Sai il primo a chiederla, e che lui non c’entrava niente, ma ritenne più opportuno chiudere la bocca e aspettare che Ino sbollisse. Guardando gli altri, che fingevano elegantemente di non esistere per non darle modo di coinvolgerli, capì di aver fatto la scelta giusta.
Trattenendo un sospiro, decise quindi di abbandonarsi a piacevoli fantasie domestiche, e si perse pensando a Kurenai che lo aspettava a casa insieme al piccolo Tobi... quella sera, probabilmente, avrebbero lasciato il figlio ai nonni. Insomma, bisognava pur festeggiare la sopravvivenza, no?
Anzi... se solo non si fosse lasciato convincere da Kakashi a parlare con i ragazzi al posto suo, in quel momento sarebbe già stato nel suo beneamato nido.
Ma che diavolo aveva il copia-ninja da fare di così urgente?


Kakashi rientrò nel suo appartamento mentre il sole morente lo tingeva di un arancio accecante, colorando pareti e mobili dai toni ben più anonimi.
Nell’ingresso, dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, rimase fermo per un istante.
Era ancora vivo, dopotutto.
Quand’era uscito di casa, quella mattina, non ci avrebbe scommesso. E invece non solo era salvo, ma era anche sano, e addirittura aveva tre allievi. Ex allievi, ormai.
Inspirò a fondo, chiudendo gli occhi.
Dopo Sasuke e il suo tradimento, pensava che il peggio fosse passato. Non avrebbe mai immaginato di dover inseguire Kyuubi nel corpo di Naruto, con tanto di Orochimaru annesso... e invece era accaduto.
E, per quanto alla fine le cose si fossero risolte nel – quasi – migliore dei modi, riusciva a capire perfettamente che essere tornato a casa con tutti gli arti attaccati al posto giusto era davvero un miracolo.
Sentendo la stanchezza della tensione piombare sulle sue spalle, appoggiò la schiena alla porta.
Aveva sbagliato qualcosa? Aveva fallito come maestro? O si trattava solo di sfortuna, di inevitabilità? Quanta parte aveva nell’attuale complicato carattere dei suoi allievi più problematici?
«Bentornato» disse una voce in quel momento.
Kakashi riaprì gli occhi e, in fondo al corridoio, vide... un incendio.
No, non è esatto.
Capelli rossi, mossi, ribelli, circondati dalla luce abbagliante del sole. E, nel mezzo, occhi di un blu scuro come il mare che divoravano ogni luminosità, inghiottendola.
Haruka sorrideva, con quel suo ghigno sottile che era a metà tra un benvenuto e una presa in giro, e per un attimo a Kakashi sembrò quasi di essere di nuovo davanti a Kyuubi, davanti alle sue code infuocate e roventi... gli sembrò di rivederne il fascino pericoloso, ma senza il terrore che di solito lo accompagnava.
«...Sei rimasta qui tutto il giorno?» le chiese, senza muoversi, tacendole che era tornato il prima possibile nella speranza di trovarla ancora lì.
«No, ho fatto un giretto nella foresta, prima che tornassi» ribatté lei in tono casuale.
Kakashi le gettò uno sguardo interrogativo.
«L’Hokage ha radunato qualcuno di fidato e ci ha mandati a dissimulare le tracce» spiegò lei. «Non ho capito bene cosa sia successo, considerato il disastro, ma gli ordini erano di far pensare a un combattimento tra ninja. Ho sentito volare il nome di Orochimaru il traditore, è possibile?»
Kakashi sospirò, staccando la schiena dalla porta. «Sì, più o meno...» borbottò.
Haruka non sapeva che Kyuubi era sigillata all’interno di Naruto, e lui non se la sentiva di diffondere ulteriormente il segreto del suo allievo. Già troppe persone ne erano venute a conoscenza, quel giorno.
«Tutto bene?» si informò lei, studiandolo mentre lui si avvicinava. «Non sembri ferito»
«Non ho nemmeno preso parte al combattimento» ribatté lui, mentre la raggiungeva.
Haruka si fece da parte e lo seguì in cucina, fermandosi sulla soglia. Lo vide aprire il frigo e prendere una lattina di birra, e poi lo vide abbassarsi la maschera e bere senza preoccuparsi di darle le spalle. Ormai cosa c’era più da nascondere, in effetti? Quella notte lei aveva studiato a lungo e approfonditamente ogni centimetro del suo viso, tanto da poter pensare – non senza un certo autocompiacimento – di conoscerlo meglio del suo proprietario. Sicuramente di apprezzarlo di più.
«Allora la mia presenza non è necessaria?» chiese, appoggiandosi con la spalla allo stipite, e sfoderando un sorriso ironico. «Niente crocerossina improvvisata?»
Kakashi allontanò la lattina dalle labbra e le gettò un’occhiata obliqua. «Crocerossina?» ripeté, neutro.
«Beh, certo, pensavi fossi qui per altri motivi?» domandò Haruka sbattendo le palpebre con un’occhiata fintamente sorpresa.
Lui sospirò, posò la birra sul tavolo, e senza dire nulla le si avvicinò, lasciando solo pochi centimetri tra i loro corpi.
Era più alto di lei, tanto che Haruka dovette sollevare leggermente il mento per continuare a guardarlo; ma la cosa non sembrava dispiacerle: a dispetto delle apparenze, amava sentirsi protetta.
Kakashi si chinò appena verso di lei, fermandosi a un soffio dal suo viso.
«Per avere una crocerossina, avrei scelto Rin» mormorò.
Negli occhi di Haruka brillò un lampo di divertimento. Senza prendersela, sollevò un braccio e fece correre la mano dietro alla sua nuca, alla ricerca del nodo del coprifronte. Lo trovò, lo sciolse, e glielo sfilò, gettandolo sul tavolo con noncuranza.
«Vorresti farmi ingelosire?» chiese, spingendosi con le labbra fino al suo orecchio, sfiorandolo con il respiro.
«Ci riuscirei?» ribatté lui, premendo il corpo contro il suo, scoprendo che quella sensazione gli era mancata.
Haruka sorrise, e fece scivolare le mani sulla sua schiena, sentendo le sue labbra posarsi sul collo.
«E cosa te ne verrebbe?» sussurrò, stringendo le dita sulla divisa da jonin.
Kakashi non rispose più.
Risalendo lento lungo la linea del collo, fino all’orecchio, e poi alla tempia, gli sembrò che il suo proposito di sacrificio per Naruto fosse qualcosa di parecchio stupido. Mentre sfiorava con i suoi baci la pelle di Haruka, e mentre le sue mani le accarezzavano lente i fianchi, si rese conto che morire senza poterla rivedere gli sarebbe spiaciuto molto più del previsto.
Chiuse gli occhi, appoggiando la fronte alla sua.
Lei lo lasciò fare, e gli sfiorò gentilmente una guancia.
«Sei stanco?» sussurrò.
Kakashi non rispose, combattuto tra la spossatezza e l’istinto, e allora fu Haruka a interpretare i suoi desideri. Prendendolo per le spalle, lo allontanò con delicatezza.
«A nanna, eroe» disse sorridendo.








Nel prossimo capitolo:

A torso nudo, coperto di sudore, si mosse agile sui piedi, da un fianco all’altro. Saltellò, a pugni colpì l’aria un paio di volte, e poi sferrò un calcio nel nulla, facendo frusciare le foglie dei cespugli poco distanti. La foresta osservava il suo allentamento in silenzio.
Bene. Era caldo.
Senza perdere il ritmo, si avvicinò al tronco contro cui si esercitava di solito e provò un paio di colpi veloci. Il legno risuonò di thud sordi là dove la corteccia era più rovinata, ma non si incrinò. Era antico, era resistente. Fino a quel giorno Rock Lee non era mai riuscito a scalfirlo.
Mentre lui respirava a tempo e ponderava ogni pugno e ogni calcio, con occhi attenti e infuocati, a qualche passo di distanza Tenten era seduta su un masso con il mento appoggiato alle mani.










*      *     *   *    ȣ    *   *     *      *

Spazio autore

Questo avrebbe dovuto essere il penultimo capitolo.
Poi, però, ho scoperto che mi era venuto lungo sedici pagine, e mi sono detta che era veramente troppo...
...anche perché nei miei programmi doveva essere lungo 8-10 pagine, e l'ultimo 12-15.
Ora, capite bene anche voi che quello che doveva essere il sessantesimo ed ultimo capitolo,
sarebbe venuto spropositatamente lungo.
Quindi, nonostante i miei programmi, mi vedo costretta a smembrare le parti.
Il che comporta che esisteranno altri capitoli come questo in cui succede poco o niente...
...Ma, dato che da qui ha inizio di fatto la conclusione,
sappiate che spesso le scene che leggerete saranno il congedo vero e proprio dei personaggi.
Nello specifico, oggi dite addio a Haruka, Hiashi, Ino, Sai, Shino, Asuma e Choji, perché credo che non ne parlerò più.
(E non pensiate che le 'faccende in sospeso' siano una mia dimenticanza...)
Visto che in questi tre giorni mi sono scritta ben sedici pagine, ho ritenuto opportuno mettere di nuovo la preview...
Per la vostra gioia, nel prossimo capitolo ci sarà l'ultima comparsa di Tenten!
E finalmente conoscerete il suo misterioso segreto!
(aggiornamento domenica o lunedì, non so con esattezza...)

Rhymes: eh sì, qui ci vuole lunga et esauriente spiegazione... Prima di tutto, Naruto non poteva piantare un casino con Sakura nel mezzo dello scorso capitolo, con gli Anbu attaccati al fondoschiena e Orochimaru che rischiava di scappare. Secondariamente, una delle caratteristiche principali di Naruto, che pure io non condivido, è l'ossessione per Sasuke. Detto francamente, se fossi stata in lui già alla fine della prima serie lo avrei mandato al diavolo e dimenticato - o, se proprio incappava sui miei passi, preso a calci nel... Ma Naruto non è così. Non so che diavolo avesse in mente Kishi quando lo ha creato, ma lo stereotipo del "ragazzo che non molla mai, mai, mai, ma proprio mai" è incarnato nel biondino. E' lui, punto. E' stupidamente convinto che Sasuke se ne sia andato perché traviato da Itachi e Orociok, e non - come invece è - perché idiota e deficiente, e non si arrenderà finché non lo avrà riportato indietro, perché è convinto - davvero convinto - che il Sasuke con cui litigava a dodici anni sia da qualche parte sotto il viscido bastardo serpentoso che è ora (e sto parlando del manga). A questo punto, mi sembra improbabile che Kishimoto prima o poi spezzi il legame tra i due, anche perché so che dopo la seconda non ha intenzione di scrivere altre serie, ed è ragionevole supporre che farà finire tutto - o quasi - bene. Passando a Sinners, invece, è ovvio che io non abbia chiuso la faccenda con le tre parole dello scorso capitolo. Quello è stato il primo impatto, nient'altro, e prima della fine ce ne sarà un secondo, e solo allora vedrai come ho intenzione di giocarmela. Ciò detto, capisco che il primo istinto di chiunque sarebbe di dirmi "cretina, come può Naruto starsene così tranquillo davanti a Sakura?". La mia risposta è altrettanto secca: sono passate solo poche ore, ma nel frattempo è successo di tutto. Leggendo uno non se ne rende conto, ma quando ti trovi a dover sconfiggere un demone, salvare il tuo maestro, recuperare il suo amico e - nel frattempo - sopravvivere, una cosuccia come un tradimento non dico passi in secondo piano, ma viene abbastanza ridimensionata. Non scompare, no, perché non è una cosa che possa scomparire, ma può attendere. E Naruto ha solo 18 anni, forse, ma nel mondo in cui vive ha imparato a crescere in fretta. Per quanto sembri strano anche a me che l'ho scritto, Naruto è maturato, e maturità significa non lasciarsi andare a schizzi improvvisi solo perché si è arrabbiati. Per quello c'è Kyuubi. E lui sa - lo ha visto - quanto sarebbe problematico lasciarsi andare con lei. A tutto questo unisci la sua assurda convinzione che quando gli altri sbagliano sono sempre in qualche modo scusabili, e otterrai il motivo per cui Naruto non ha fatto a pezzi Sakura (cosa che mi sembra, tra l'altro, molto improbabile in ogni caso... a meno di un coinvolgimento massiccio di Kyuubi) A questo punto spero di aver spiegato sufficientemente le mie ragioni fino a qui. Per tutto il resto, ti lascio leggere i prossimi capitoli... e se ti chiedi come mai questa lunga sviolinata, sappi che è solo perché voglio che il mio "fan n°1" (chissà? forse da questo momento non più... :'() capisca le mie motivazioni dalla prima all'ultima. Nonostante tutto, questa non è una fic scritta per sfogare le mie aspirazioni alla Mary Sue, come ha detto qualcuno. Anzi, ho persino la presunzione di voler sembrare realistica... nei limiti del realismo del manga, ovviamente.
Julia83:
guarda, sono veramente felice di essere alla fine... perché qui tu mi stai indovinando un po' troppe cose! XD Hai detto bene, il rapporto tra i membri del team sette non può tornare idilliaco, come se nulla fosse accaduto, e d'altro canto non c'è tempo perché Naruto trovi un nuovo amore, a meno che io non abbia un colpo di testa e salti all'improvviso di due anni in avanti! (cosa che non farò, ti dico subito) Mi chiedi della coppia Naruto-Sakura, eh... Guarda, non starò a dirti se mi piace o no. Dico solo che scrivendo questa fanfic tante volte mi sono trovata in bilico sull'indice di gradimento... ma fin dal primo capitolo le cose dovevano andare così come sono andate (e andranno), punto. Capirai il perché, fidati... Ti dico soltanto che non c'erano altre possibilità, e che non ho mai pensato di modificare la trama. Con tutto ciò, mi rendi davvero felice dicendo che sono riuscita a rendere bene la coppia! Grazie, non ci contavo, quasi! XD Bacio!
Jenna Uchiha: titoli di canzoni, eh... Vediamo un po': Amaranth e Eva dei Nightwish, poi Angels, Memories, Somewhere, The Howling e Stand My Ground dei Within Temptation, I Walk Alone di Tarja, The Red di Chevelle, Goodbye e My World degli SR-71, Sparks di Tori Amos, Hana Kagari di Yumi Shizukusa... ma anche Red Fraction di Mell, ed Everytime We Touch di Cascada (attenzione, ce ne sono milleuno versioni!) Questi sono solo quelli che mi vengono in mente a memoria, magari prossimamente scavo ancora un po' nelle canzoni del pc!
Hipatya: wow, mi lusinghi profondamente! I complimenti su Naruto sono tutto ciò che ho sempre bramato in effetti, e leggere un commento tanto entusiasta mi riempie di orgoglio! Grazie infinite, dico sul serio! >_<
arwen5786: le domande non ti rendono affatto patetica. Se mai, rendono me particolarmente sadica! Ma chi ha mai detto che sia un male? (ghgh) Chissà? Può darsi che alla fine di tutto sarai più serena e rilassata del previsto. Oppure no. Ma va beh, chissà cosa succederà prima della fine? Ho visto l'immagine, l'ho salvata, diffusa, largamente commentata... ma purtroppo per te la scena tra Jiraya e Tsunade l'ho già scritta, e non ho intenzione di cambiarla! Riguardo ai tuoi presentimenti... Sì, probabilmente accadrà qualcosa di triste, perché non può essere tutto rose e fiori, ma lo scoprirai tra poco... abbi solo un po' di pazienza... Ah, visto? Per un po' staremo ancora insieme su Sinners, mi sa... le cose mi si sono allungate! -.-
sammy1987: mi spiace, questo capitolo è stato anche più corto del solito! Ma sedici pagine erano davvero troppe! Comunque, dato che Jiraya è vivo e che dovrà ancora comparire prima della fine, ti dico di sperare ragionevolmente in una sua scena con Tsunade... mentre Orociok è pure eliminabile, ora. U_U Non è che mi interessi molto della sua sorte, anche se dovrò dire che fine ha fatto! XD
maninja87: sigh, perché tutti mi chiedete quali coppie preferisco? :'( Per favore, lasciamo questo argomento alla fine, così non togliamo sorprese (per quanto possano ancora esserci...)! Comunque, sappi che, al di là delle coppie che amo, io voglio provare a scrivere di tutto. In Redenzione c'è anche una InoShika, che di solito non tollero minimamente, e mi dicono pure che sia venuta realistica... Per cui non basarti su ciò che leggi per stabilire i miei gusti! In ogni caso mi impegno per rendere tutto plausibile! (e Sasuke sì, lo odio. Questo te lo posso dire. Lo odio ancora di più dopo la puntata di oggi... Anche se a sette anni era proprio carino, maledizione! ç_ç) Oh, non prendere il comportamento di Naruto nello scorso capitolo per Bontà d'Animo... prendilo più come un atteggiamento più maturo del solito, perché lui è buono sì, ma non scemo. E lasciar passare a Sakura il tradimento sarebbe da imbecilli. Non che, a mio avviso, un tantino OOC. Ciò detto, se ha perso la "Sakura" che amava, resta però da vedere come si comporterà con la "Sakura-chan" che è rimasta...
Maobh: anche se dovessero fare un processo a Naruto, non sarebbe sicuramente pubblico, come quello per Sasuke. Ricorda che Tsunade vuole tenere nascosto questo suo piccolo "problemino", e cercherà di sbrogliarsela da sola con il consiglio... Per il resto, grazie mille per i complimenti e gli auguri! Gli esami li vedo grigissimi, ma in qualche modo me la caverò... Spero! XD
izayoi007: benvenuta su queste pagine! Bramavi di farti traviare dai miei suggerimenti fuorvianti e dai miei accenni malvagi, vero? Allora, premetto che avevo già visto il tuo nome tra i preferiti, e che vederlo anche nelle recensioni mi rende davvero felice! Ma più di tutto mi fa gioire sapere che ti piace ciò che scrivo, e mi lusinga profondamente! 52 capitoli sono una bella botta, mi congratulo e mi levo tanto di cappello! Sapere che sei riuscita ad arrivare fino in fondo nonostante la lunghezza mi fa sentire molto felice, e mi fa sperare che, dopotutto, io non sia una completa incapace! (sì, ormai suona come falsa modestia, ma che ci posso fare? E' una frase che mi parte in automatico!) Poi, sapendo che i pairing attuali non sono i tuoi preferiti ma che comunque segui la storia... eheh, mi sciolgo! XD E' la cosa che fa più piacere, dopo i commenti lunghi ed esaurienti come il tuo! Quindi, ancora grazie, e spero di risentirti prima della fine! ^_^ PS: non so quanto tu lo voglia, ma se ti va sono disponibile per un regalo di compleanno il primo marzo! Chiedi pure!
Rory_chan: OROINO? Ma cos'è, l'ultimo incubo partorito da Moccia? °_° Per carità, già la OroSaku è inquietante, ma una OroIno potrebbe bloccarmi la crescita! T_T Jiraya e Tsunade avranno il loro giusto siparietto, tranquilla, ma il finale "happily ever after" sarà un po' mutilato, come vedrai... non è finito tutto bene per tutti...
Kaho_chan: soffice è la parola perfetta per descrivere il mio Naruto! Tralasciando il fisico scultoreo (*ç*) e l'aria malandata (*ç*), per me Naruto è sempre un peluche. Lo strapazzerei di coccole dal mattino alla sera! (e la descrizione dei suoi capelli nella tua NaruSaku è stata qualcosa di divino, che ho apprezzato davvero tantissimo!) I tuoi commenti sul ritmo, poi, sono stati meravigliosi! Mi hanno fatto brillare gli occhi come non mai! (e il fan club lo fondiamo eccome, ma con uno slogan diverso! XD In fondo anche Kyuubi deve essere molto morbidosa e strapazzabile... *_*) Oh, saluta Haruka in questo capitolo... perché di lei, né della sorella saprai più nulla...! ^_^ (sorriso malvagissimo e inquietante, che non dovrebbe farti presagire nulla di buono...)

Di nuovo, e me ne dispiaccio davvero, saluti striminziti ( :'( ) a: Ino_Chan, sonja, Killkenny (probabile... ma non è mai stato un mostro d'arguzia, Orociok...), tonyesp (certo, nella tragedia del ritrovamento di Jiraya, Hinata salta addosso a Naruto... Molto realistico. -.-), Hila92 (montagna? ** Wow, spero ti sia divertita!), roby chan (Orcomario è quello che preferisco! XD), kimi (il tuo commento sulla maturità di Naruto è stato il più gradito!), trinity87 (il tuo commento sulla maturità era azzeccatissimo, non ché graditissimo! Era esattamente quello che volevo dirti!), DuniettaS (la faccenda di Tenten al prossimo capitolo! E per Kiba e Hinata... attendi, attendi...), gohan4ever, Talpina Pensierosa, kage_naru89 (l'ipotesi NaruSasu è un po' estrema, in questa fic... XD Dopo tutta la menata con Sakura al vertice del triangolo, uno dei due se lo prende il confettino!), lale16 (grazie mille per i complimenti! E il tuo contatto mi fa molto piacere, infatti l'ho accettato! XD).


Aya
  
Leggi le 26 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: _ayachan_