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Autore: Roxar    15/02/2008    2 recensioni
Robyn e Joy, due diciassettenni in una frenetica New York, per eccellenza città immortale, alle prese con i pregiudizi, le umiliazioni, feste, ragazzi, passati dolorosi e sogni di ogni genere. Questa è una fanfiction roundrobin scritta da me e Sakura03, avviso tutti coloro che si accingono a leggere che sarà una YURI, perciò se non gradite il genere non leggete, oppure fatelo se ne avete voglia ma nel caso voi rimaneste disgustati o altro, vi invito a NON COMMENTARE, dal momento che non vi obbliga nessuno a farlo! Vi ringrazio per la gentilezza e per l'attenzione e spero che vi atteniate all'avvertimento e speriamo nel vostro appoggio. Un bacio e buona lettura.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6 – I Like Her But I Can’T Now...Or Not?
 
 
 
Oh Robyn, non mi sembra vero. Io e te, sdraiate sul letto, abbracciate, baciandoci tranquillamente.
Con uno scatto felino, mi posiziono tra le sue gambe, mettendole le braccia dietro al collo, con una sensualità che non avrei mai creduto di possedere.
 
Mi avvicino per baciarla, la vedo protendersi verso di me, ma mi fermo, posso fare di meglio.
Mi sfioro le labbra con l’indice, passandolo poi sulle sue labbra e percorrendo tutto il profilo del suo corpo: lungo il collo, tra i seni e giù verso la pancia, fermandomi sul bordo della gonna.
 
Vorrei continuare ma qualcosa mi frena, questa infondata vergogna mi trattiene, non ne capisco il motivo; io la amo, lei mi ama, siamo sole in casa e suo padre non tornerà. Per giunta ci illumina solo il bagliore della città.
E allora? Robyn, perché le tue labbra che sfiorano, accarezzano e mordono le mie non riescono a convincermi?
Alla fine mi arrendo al mio fottuto moralismo: faccio risalire la mano, adagiandola sulla sua spalla che premo contro il muro, per raggiungerla ancora di più, in profondità.
 
La sento abbandonare quel contatto, la voce pervasa dall’eccitazione.
-Joy... Che succede?- mi dice portando una mano tra i miei capelli.
-Niente.. – poi decido di essere sincera – qualcosa mi trattiene...-
Le rispondo con tono sommesso, quasi a volermi scusare.
Sorride maliziosa, prendendomi una mano e portandola velocemente verso la sua intimità.
 
Mai provato tanto imbarazzo.
 
Ci pensa il cellulare a salvarmi. Così, lei blocca la discesa delle nostre mani, liberandomi e sussurrandomi un “la prossima volta non scappi”. Le sorrido, rispondendo al cellulare.
Ecco che mia madre torna a rompere le palle.
-Si si ho capito, va bene, ciao..- le dico chiudendo forte il telefono e rimettendolo in tasca.
 
La guardo sospirando e allargando le braccia, quasi a dirle “Non ci posso fare niente!” .
E lei lo capisce, si alza e viene verso di me, sbattendomi lievemente contro il muro e baciandomi più aggressivamente, insinuando la mano sotto la mia maglietta.
-No Robyn non adesso...-le dico cercando di mantenere il mio autocontrollo che va invece a farsi fottere.
Ma lei non mi ascolta, anzi, mi sbottona i jeans infilando la mano all’interno dei miei slip.
Mi scappa un grido sommesso, avverto un dolore che va crescendo di secondo in secondo.
-No Robyn basta...Mi fai male...- le dico spingendola via e accasciandomi leggermente.
-Oddio Joy scusami!- mi dice abbracciandomi, baciandomi sulla guancia destra.
-Non fa niente...-le dico più scostante allontanandomi, afferrando giubbetto e chiavi, e andando via.
 
-Ciao ci vediamo, Robyn...-la saluto chiudendo la porta della sua camera.
 
 Mi metto in cammino, tristi passi mi accompagnano verso casa.
Sento una voce chiamarmi poco più distante. Non la riconosco, ma sono sicura che è Robyn.
-Senti Rob...- dico, ma mi blocco subito vedendo la figura dietro di me.
 
Non ci voleva proprio. Matt, il mio ex ragazzo. Finita in un modo a dir poco squallido.
Sorpreso a letto con la mia migliore amica, a casa sua. Ha tentato di chiedermi scusa per mesi, ma alla fine si è arreso. Non mi aspettavo proprio di rivederlo, soprattutto stasera
-Ciao Joy...Come stai?- mi dice sorridendomi imbarazzato. Quel sorriso un po’ impacciato che mi ha fatto innamorare.
-Insomma...Tu come stai?- gli domando fredda e con scarso interesse ad essere sincera.
-Bene. Vai a casa?- mi chiede indicando le chiavi che stringo in mano.
-Ah..Beh si.- gli dico, tornando con la mente a poco prima.
-Posso accompagnarti? Ho la macchina qui vicino.- mi dice sorridendo.
-Grazie, volentieri.- infondo, non c’è niente di male no? Io non lo amo più giusto?
La strada scorre veloce sotto di noi, osservo le linee bianche che mi riporteranno a casa.
La macchina si impunta improvvisamente sotto casa mia.
-Eccoci.- mi dice sorridendo, non spegnendo il motore.
-Già. Grazie per il passaggio.- gli dico, ma non faccio in tempo a dirgli altro, che lui preme dolcemente le sue labbra sulle mie.
 
Rispondo leggermente a quel bacio, e poi...Robyn...la sua voce, il suo sorriso, il suo sguardo.
Lo allontano, scendendo velocemente dall’auto e sgattaiolandomi infiltrandomi velocemente in casa mia.
Che diavolo ho fatto?
 
Vado in camera mia, tuffando la testa nel cuscino, concedendomi alle lacrime.
Il cellulare vibra nella mia tasca. Un sms.
 
Joy, scusami.
Non avrei dovuto reagire
così, non avrei dovuto spingermi tanto.
Ti prego non odiarmi,
fatti sentire ok?
Un bacio, ti amo.
 
Robyn, ore 23.46
 
Scoppio a piangere ancora di più. L’ho tradita, l’ho tradita con Matt. Beh, forse tradito è un parolone.
Solo un misero bacio. Nulla a che vedere con i suoi.
Però non posso mentirle.
Decido di chiamarla.
Squilla, squilla. Risponde!
-Ciao Joy! Non sai quanto speravo di sentirti!-
-Devo dirti una cosa.-
-Ah....si ok dimmi!-
-Vedi...Matt mi ha accompagnato a casa... E mi ha baciata...E io ho risposto...- le dico, ogni frase come una lama. Scusami Robyn, ti sto facendo male...Perchè sono così stronza?
-Ah...beh...ma tu mi ami?- me lo chiede a bruciapelo, non sicura...
-Certo!!- le grido quasi, mentre la mia voce è ancora rotta dal pianto.
La sento sorridere.
-Buonanotte.- ascolto prima di sentire il continuo bip della chiamata terminata.
Torno ancora a piangere.. Che cosa ho fatto? Non volevo forse anche io far parte di lei?
No, non ci sto a terminare così. Se non mi vuole più dovrà dirmelo in faccia!
 
Mi rialzo, nonostante l’ora, e inizio a correre verso casa sua. Dopo quarto d’ora buono di corsa, finalmente sono sotto casa sua.
Citofono, sento il cancello aprirsi.
Percorro velocemente la scala, e lei mi aspetta in cima.
Il suo volto è serio, triste. Gli occhi arrossati, deve aver pianto.
-Robyn, scusami. Tengo troppo a te. E se vuoi lasciarmi dimmelo in faccia.- le dico deciso.
Lei sorride scuotendo la testa.
-No cosa dici?!?- mi dice ridendo.
L’abbraccio, chiudendo la porta con un calcio. Ci strusciamo, ci baciamo ovunque, percorrendo il corridoio verso la sua camera.
Ci gettiamo sul letto, spogliandoci con estrema velocità, restando ognuna a contemplare il corpo dell’altra.
Le divarico le gambe, e con un movimento involontariamente sensuale, mi ci posiziono nel mezzo.
 
E ora Robyn, a te la prossima mossa...
   
 
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