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Autore: tjred    08/08/2013    6 recensioni
Janet non era mai stata forte. Era consapevole del fatto che non lo sarebbe mai stata. Era consapevole del fatto che era debole, distruttibile con poco. Era consapevole del fatto che tutti la prendevano per il culo. Era consapevole del fatto che prima o poi sarebbe crollata, del tutto. Ma non sapeva che una persona le avrebbe potuto cambiare la vita. Non sapeva che una persona l'avrebbe potuta salvare.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A part of myself.

Le lacrime cominciarono a rigarmi le guance, dopo aver sbattuto violentemente la porta alle mie spalle, ed essermi accasciata per terra, nel freddo pavimentoo. Scoppiai in un pianto isterico, pieno di dolore e delusione. Non avevo mai pianto così, non avevo mai pianto così per un ragazzo. Ma a dirla tutta, era anche la prima volta che piangevo per un ragazzo. I miei genitori non erano in casa, così non mi sarei dovuta subire uno dei soliti, irritanti discorsi nei quali mi facevano notare quanto avessero avuto ragione su Josh. A loro non piaceva affatto Josh. Non gli era mai piaciuto sin dalla prima volta in cui lo videro. Ma ame non era mai importato. Sapevo che Josh era un ragazzo di cui potersi fidare. Non li avevo ascoltati, aveo voluto sfidarli. Senza che loro potessero condizionarmi. Avevano sempre cercato di proteggermi, isolandomi e tenendomi lontana da qualunque cosa avrebbe potuto ferirmi o farmi del male. Ma di certo, questa iperprotettività andava bene finchè ero bambina,ma non adesso che sono un'adolescente. Certamente a mia vitanno è e non potrà mai essere sempre e solo rosa e fiori. " Soffrire fa parte della vita ", era quello che avevo detto durante una delle nostre solite discussioni riguardanti Josh, ma era anche quello che avevo sempre pensato. " E voi non potete di certo impedirmi di viverla", dissi prima di salire di corsa nella mia camera, l'unico luogo in cui mi sentivo realmente protetta, dove i miei genitori non poteva entrare e dirmi cosa fare e come comportarmi. Ma quel giorno, mentre stavo piangendo tutti i loro discorsi non erano più insensati. Ero sempre stata contro il pensiero dei miei gentiori, ma in quel momento non potevo far altro che dargli ragione. Se li avrei ascoltati e non mi sraei messa contro di loro, adesso non sarei qui a versare lacrime sul pavimento. Il cellulare che avevo in tasca, cominciò a vibrare. Quando lo presi, vidi il suo nome sullo schermo. La rabbia prese il sopravvento. " Vaffacunlo, stronzo " urlai, qualche secondo prima di gettare il telefono sul letto. Mi alazai da terra, asciugandomi le lacrime con la manica del maglione, dirigendomi verso la parete tappezzata dalle foto mie e di Josh. Cominciai a strapparle e gettarei piccoli pezzi strappati, in un angolo della stanza. Successivamente, mi diressi verso l'armadio e lo aprì quasi violentemente. per prima cosa presi una felpa, che addosso a me sembrava gigantesca, e la gettai vicino a quel cumulo di carta stracciata. In quel momento volevo solo far sparire ogni cosa che riguardava Josh.Non che servisse a qualcosa. Ma in quel momento non mi importava se era una cosa utile o meno. Nel giro di un quarto d'ora avevo strappato tutte le foto, le lettere, ripulito l'armadio e mi ero tolta dal collo la collana che mi aveva regalato. Nel ciondolo, c'era incisa una " J " incastrata in un'altra " J ". Le nostre iniziali, in poche parole. Credevo di essermi sbarazzata di ogni suo regalo o oggetto che potesse ricordarmi la nostra relazione, quandomi ricordai che mancava un'ultima cosa: il mio diario. Aprìil cassetto del comodino accanto al letto, e presi quel piccolo quadernetto, chiamato anche diario,  in cui erano custoditi i nostri ricordi, i nostri segreti. Aprì il diario e lì, proprio nella prima pagina, c'era una nostra foto con sotto una piccola dedica da parte sua. Vedendo la foto e leggendo quella dedica formata da parole che un tempo mi sembravano sincere, mi venne un groppo in gola, che sparì dopo aver deglutito. Chiusi subito il diario. Uscì dalla mia stanza, scesi velocemente le scalee , quando arrivai all'ingresso, uscì dalla porta. Mi diressi verso un cassonetto poco lontano da casa mia . Quando arrivai lì, mi fermai di colpo. Guardai perl'ultima volta quelpiccolo quadernetto che avevo tra le mani. Lo presi e lo gettai dentro il cassonetto, gettando nello stesso tempo una parte dei miei ricordi, una parte del mio cuore, ma cosa più importante, una parte di me stessa.

Salve:)
Allora, ci ho pensato molto prima di pubblicare questa storia,
Perchè mi vergognavo da morire, non cheidetemi il perchè lol.
Comunque è solo il primo capitolo questo, e so che non ci capirete nulla,
Ma nei prossimi capitoli si farà chiarezza.
Spero che il capitolo vi piaccia, e spero che recensiate, Questo è solo il primo capitolo quindi è piccolino, ma i capitoli successivi saranno molto più lunghi:)
Un bacio tjred xx
  
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