Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: SherryKyuubiNoYoko    08/08/2013    4 recensioni
-È arrivato il momento di ricordare a queste persone la furia della maestosa volpe a nove code!- fece poi alzò una mano e con forza la sbatté a terra –Kuchiyose No Jutsu!-
Sarà una fanfiction Yaoi quindi se non vi piace il genere non leggete.
Spero vi piaccia.
Per ora ha un raiting arancione ma può diventare rosso.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hashirama Senju, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Tobi, Tobirama Senju
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Threesome | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2

Desclaimer: Non possiedo Naruto ne i suoi personaggi. La storia è solo frutto della mia fantasia prendendo in prestito i personaggi e il contesto dal capolavoro di Kishimoto-sama.
Avviso: Voglio ricordare che questa storia conterrà spoiler. Non mi assumo alcuna responsabilità per aver rovinato la sorpresa a qualcuno.

QUATTRO ANNI DI INFERNO DOPO…

Un Naruto con i capelli lunghi nello stesso taglio di Hashirama stava davanti ai suoi sensei.
-L’allenamento è finito, Naruto. Ora è compito tuo continuare con il nostro progetto! Ti abbiamo insegnato tutto quello che potevamo e il tuo sharingan è ormai allo stesso livello di quello di Madara! Ti abbiamo aiutato a controllare i poteri del Kyuubi e siamo molto fieri di te! Ricordati tutto quello che abbiamo detto e trova il ragazzo Uchiha che è il lascito di Madara!- disse Tobirama.
-Sì, sensei!-
-Naruto, il mio mokuton è molto riconoscibile. Appena ti ritroverai davanti all’Uchiha mostraglielo e lui capirà. Madara dovrebbe averlo avvertito. Buona fortuna!-
Il jinchuuriki del Kyuubi annuì e per la prima volta da quattro anni si ritrovò nella realtà.
Era nella valle della Fine sulla testa di Hashirama.
“Mi sembra che un cambio di vestiti sia in ordine. Dopo di che ho bisogno di una maschera e poi trovare il lascito di Madara-sama!”

KONOHA. NELLO STESSO TEMPO…

Uchiha Sasuke si trovava davanti alla lapide insieme al suo sensei.
Subito dopo aver ucciso Naruto, Sasuke cambiò completamente. Cominciò a comportarsi come lui e a mettere un po’ di arancione fra i suoi vestiti. Certo, erano solo le bende attorno alle gambe e i guanti senza dita ma era ancora dell’arancione.
Cominciò ad allenarsi come un forsennato per uccidere Orochimaru, la causa per cui aveva ucciso il suo migliore amico lasciando perdere la sua vendetta contro Itachi fino a quando non avesse ucciso l’Hebi sennin. Tuttavia non si fece accecare più dall’avidità e dal potere. Cercò in tutti modi di raggiungere la vetta senza trucchi o scorciatoie.
Kakashi accanto a lui sospirò “Sensei… Obito… Rin… Naruto… perdonatemi. Non sono riuscito a proteggere nessuno di voi. Per di più Sasuke ha ucciso un suo compagno come è successo a me. Sensei… se solo avessi allenato Naruto e non l’avessi lasciato a se stesso forse non sarebbe morto. Perdonami per non essere stato un bravo fratello maggiore per tuo figlio. Quel che peggio e che i cittadini di Konoha sono in festa per la morte di tuo figlio anche dopo quattro anni. Spero solo che perdonerai Konoha per le sue azioni contro il tuo bambino!”
I pensieri di Sasuke erano rivolti al suo migliore amico “Una volta che ucciderò Orochimaru potrai riposare in pace, dobe! Spero solo che mi perdonerai per essermi fatto corrompere dal potere del sigillo maledetto. Spero che ti faccia piacere sentire che l’ho fatto sigillare in modo permanente. Non lo voglio questo potere. Mi sto prendendo cura di Sakura, so che non l’avresti lasciata nelle mani di nessun altro!”
-Andiamo Sasuke. Dobbiamo incontrarci con Sakura e Sai!- disse Kakashi.
Il moro annuì e i due scomparvero in un vortice di foglie.

NELL’UFFICIO DELL’HOKAGE

Senju Tsunade firmava diversi documenti mentre due bottiglie di saké erano davanti a lei. Una era vuota e l’altra aveva ancora un po’ di liquido dentro.
Dalla morte del suo fratellino/nipotino/figlio non era più la stessa.
L’unica cosa di cui era grata era che la collana maledetta fosse ormai scomparsa insieme a Naruto. Non avrebbe più causato la morte di nessuno vicino a lei.
-Shisho!- fece una voce davanti a lei.
Haruno Sakura stava davanti alla sua insegnante con una pila di nuovi di documenti.
-Sakura lascia i documenti e va via. Oggi è il giorno in cui il mio bambino è morto. Lasciami in pace!- fece l’ubriaca Godaime.
-Shisho, Naruto non vorrebbe che ti riduca in questo modo. Per favore shisho!-
-Va via Sakura. Non voglio vedere nessuno oggi!-
Sakura sospirò sconfitta e uscì dall’ufficio.
Tsunade si riempì il bicchiere e bevve tutto in un sorso.

CASA UMINO…

Umino Iruka fissò il soffitto con la foto di Naruto fra le braccia.
Oggi erano quattro anni che il suo figlio/fratellino era morto.
Quando aveva saputo la notizia non era uscito di casa per sei mesi. Molti dei suoi studenti sarebbero venuti ma nessuno era stato in grado di farlo uscire dalla sua stanza.
Al settimo mese però riuscirono a convincerlo ad uscire ma l’anno successivo, all’anniversario della morte di Naruto si rinchiuse nella sua stanza per i due giorni prima della sua morte e i due giorni successivi.
Tirò su una foto che ritraeva lui, Naruto e il Sandaime e la fissò con nostalgia “Naruto!” pensò.
Si mise su un fianco arricciandosi in una palla tenendo la foto premuta al petto chiudendo gli occhi.

CON JIRAYA

Jiraya sospirò sconfitto. Il suo figlioccio era morto e lui non era nemmeno riuscito a passare nemmeno un mese con lui. Come aveva potuto essere così negligente? Lasciar stare i suoi doveri di padrino e tornare poi dodici anni dopo con la pretesa di allenarlo.
Era stato uno sciocco. Se solo l’avesse incontrato prima… se solo l’avesse allenato come Minato e Kushina avrebbero voluto… forse Naruto sarebbe ancora vivo.
Sorseggiò il suo saké da un piattino aspettando l’arrivo di uno dei sui contatti deprimendosi sempre di più.
Sperò che il suo contatto arrivasse presto perché non sapeva fino a quando poteva resistere pensando al suo figlioccio. Il solo lascito del suo vecchio allievo, Minato.

CON NARUTO…

Il jinchuuriki del Kyuubi uscì dal negozio di vestiti felicemente. Portava un lungo mantello nero con cappuccio e una bellissima maschera azzurra con due fori per gli occhi. I capelli non erano più lunghi. Era andato dal barbiere e si era fatto tingere i capelli dello stesso colore di Hashirama e se li era fatti tagliare. Non gli piacevano i capelli lunghi. Lo infastidivano parecchio. Gli andavano sempre davanti al viso accecandolo così decise di tagliarli come li aveva prima di essere ‘ucciso’ da Sasuke. C’era solo una piccola differenza. Le ciocche davanti erano leggermente più lunghi ricordando un po’ la pettinatura del Yondaime Hokage.
Sospirò camminando per le strade di Nami No Kuni. Era felice di vedere che il paese si era ripreso dopo la tirannia di Gato. Certo era soddisfatto per aver contribuito a capovolgere la situazione.
Finalmente giunse al ponte che Tazuna aveva costruito e sorrise –Il Grande Ponte Naruto, eh?- esclamò divertito “Sembra che ho lasciato un forte impatto su queste persone!” pensò “Devo trovare un modo per mettermi in contatto con il lascito di Madara-sama. Ma prima andiamo a Konoha e vediamo se possiamo terminare quello che hanno iniziato diciassette anni fa!” si incamminò verso Konoha con un sorriso sinistro sul volto “Questo dovrebbe richiamare l’attenzione del mio compagno d’avventura!” arrivò a Konoha due giorni dopo. Era il tramonto e l’ex-biondo ora moro si diresse verso il monte degli Hokage senza farsi vedere da nessuno.
Sia Jiraya che Tsunade erano a Konoha e non vedeva l’ora di affrontarli “Kurama… sei pronto a fare una replica di diciassette anni fa?” chiese ridacchiando malignamente.
-Finalmente avrò la mia dolce vendetta!- replicò il bijuu.
“E la cosa bella è che non puoi essere sigillato in nessun altro dato che sei dentro di me! Sei praticamente impossibile da fermare comunque userò il mio sharingan per renderti immune al mokuton e agli altri sharingan. Non preoccuparti avrai tutte le tue facoltà mentali. Io sarò solo una fastidiosa vocina nella testa!”
-Molto bene ma se mi tiri un brutto scherzo divorerò la tua anima!- esclamò.
Certo erano diventati amici, ma Kurama odiava lo sharingan con una passione sfrenata.
“Come al solito ti fai annebbiare la mente dallo sharingan!” rispose giungendo sulla testa di suo padre.
-Bene padre… spero che non ti darà tanto fastidio se termino quello che hai interrotto anni fa. Certo mi piange il cuore ma è per il bene del mondo!- disse e si sedette nascondendosi tra i capelli spinosi del Yondaime e attese che calasse la notte.

Continua....

Eccomi qui con un nuovo capitolo.
Abbiamo avuto uno squarcio della vita a Konoha dopo la morte di Naruto.
Non temete per questi quattro anni saltati metterò diversi flash-back nel corso della storia.
Voglio ricordare che questa sarà una Threesome e Yaoi. Ci sarà probabilmente qualche spoiler qua e la ma io l'ho già messo tra gli avvertimenti percui non mi assumo alcuna responsabilità.
Ringrazio coloro che hanno recensito e che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti, seguite e ricordate.
Al prossimo aggiornamento.
A presto
SherryKyuubiNoYoko
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: SherryKyuubiNoYoko