Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: DestinySwagHope    08/08/2013    2 recensioni
Da piccola ho sempre creduto che ogni ragazza fosse una principessa destinata a vivere la sua favola con il suo bel principe.
Sfortunatamente col tempo ho capito che l’amore è una grande stronzata e che il principe azzurro è gay.
Ho sempre cercato di tenere l’amore alla larga da me, come se avessi costruito un muro attorno al mio cuore.
Non mi sono mai innamorata solo perché la paura di soffrire aveva totalmente condizionato la mia vita.
Stavo bene nel mio mondo fino a quando lui non è venuto a stravolgere tutto.
Che mi stia ritrasformando in una principessa?
Non lo so.
So solo che a lui il termine principe non è che gli si addica molto.
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Lui un criminale che non sa cosa significhi amare..
Lei una ragazza normale che dopo la separazione dei suoi ha smesso di credere nell’amore..
Tutto nasce grazie ad una storia, quella di Romeo e Giulietta.
Riusciranno Ronnie e Justin ad amarsi, o le loro paure prenderanno il sopravvento?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hoooooooooooola :33

Ho avuto problemi con internet, non so il perché ma qui la rete sia tim che wind fanno schifo, quindi ne ho approfittato per portarmi avanti con i capitoli
*DitemiCheMiAmate* <3

Allora, noto che il capitolo precedente ha avuto qualche recensione, che dirvi..
Ho fatto le capriole HAHAHAAHAHAHAH
Vorrei mettere il video ma ahimè non l’ho fatto lol
Così dovrete immaginarmi mentre le ho fatte xD

Anyway, si, Ronniè è molto sfigata lol
Ma ci credete che vorrei avere la sua stessa sfiga? HAHAHAHAH
Sul capitolo di oggi cosa posso dirvi.. ah
LEGGETELO,  LEGGETELO, LEGGETELO!
Questo e i due capitoli successivi sono forse, secondo me, i più intriganti..
Molto probabilmente ci sarà anche un bacio.. il loro primo bacio..
STOP! Ho detto troppo MUAHAHAHAHAHAH
Se volete sapere cosa succederà, dovete solamente leggere e poi, se volete u.u, spolliciare sulla tastiera e lasciarmi qualche commentuccio
*FaGliOcchiettiDolci* *^*
VI avverto che il capitolo è abbastanza lunghetto, quindi armatevi di pazienza e leggete u.u
Vi lasciooo lol
Spero che vi piaccia, vi amo tutte, dalla prima all’ultima che leggono la mia storia..
e se lo volete sapere, Rovena è il mio vero nome xD
lo so, i miei genitori avevano molta fantasia HAHAHAHAHAAAHAH
Ho un’ultima richiesta, poi mi vaporizzo, perché mi sto dilungando troppo HAHAHA
Qualcuna di voi, che avrà per sempre la mia gratitudine, che ne direbbe di farmi un banner? (?)
credo che si chiami così xD (non sono molto esperta di ‘ste cose HAHAH)
Ronnie avete capito come me l’immagino no? ecco, lei e poi Bieber, che è sempre il nostro Bieber (?) xD
Vi adorooo, grazie in anticipo, spero che il banner (?) arrivi u.u
Un Bacioo
Rovenaaaaa :33


                                                                                                                                                       



                                                                                                                                                                                                                             *Ronnie point of view*






<< Ronnie tesoro, dove stai andando? >> m i chiese mia madre affacciando dalla cucina mentre camminavo verso il portone di casa
<< Vado a casa di quel ragazzo  a fare il progetto di inglese >> le risposi  girandomi verso di lei mentre mi mettevo il cappotto davanti allo specchio e mi lasciavo uscire un sospiro guardando la mia immagine riflessa .
Avevo sperato con tutte le mie forze che non arrivassero mai le sei  del pomeriggio, ma sfortunatamente quell’orario tanto atteso –notare il mio sarcasmo- era arrivato e io dovevo sbrigarmi perché ero già in ritardo.
Non potevo permettermi di mettermi ancora di più nei  pasticci.
<< Mamma io vado.. ci vediamo stasera >>
le dissi aprendo la porta
<< Certo, ah mi raccomando Ronnie non fare troppo tardi >>
<< Si mamma.. >>
le risposi chiudendomi il portone dietro.
Iniziai a camminare verso l’indirizzo che mi aveva detto Tayler, non era molto lontano da casa mia e man mano che mi avvicinavo all’incrocio, sentivo la morsa allo stomaco aumentare.
Mentirei se non dicessi che me la stavo facendo sotto dalla paura.
Stavo pensando a tutti i modi possibili che potevano usare per torturarmi, e non potei fare a meno di rabbrividire davanti all’immagine di me legata su un letto in un mare di sangue mentre quei due se la ridevano.
Dovevo seriamente smetterla di vedere film dell’orrore. 
In quel momento non mi stavano di certo aiutando.
Senti il mio cuore perdere un battito quando mi resi conto di essere giunta all’incrocio.
Deglutii pesantemente e incominciai cercare la casa.
Tayler mi aveva detto che era la prima che avrei visto, quindi sarà sicuramente quella azzurrina.
Mi avvicinai al cancello di quella casa e vi entrai dentro, percorrendo la stradina di ghiaia che conduceva al portone.
La casa era curata abbastanza bene e sembrava molto carina per essere la casa di un.. bhe di un criminale.
Suonai il campanello e aspettai che qualcuno mi venisse ad aprire mentre sentii il cellulare vibrare dentro la borsa.
Mi misi a cercarlo mentre sentivo il portone accanto a me aprirsi.
Non guardai nemmeno chi avesse aperto, intenta com’ero a cercare quel maledetto cellulare dentro la mia borsa
<< Senti Tayler, facciamo questo proget…- dissialzando la testa dal cellulare per vedere un faccia che non era sicuramente quella di Tayler -B-bieber? >>  chiesi sorpresa mentre sentivo il respiro mancarmi.
<< Esatto piccola, in carne ed ossa >> disse con quel suo solito sorrisetto bastardo sul viso
<< Tu, tu. Che ci fai qui? Io dovevo fare il progetto con Tayler >> gli dissi entrando in casa, dopo che lui mi fece spazio per entrare, e cercai con lo sguardo il corpo familiare del suo amico.
Sentii la porta chiudersi con un colpo secco dietro di me mentre mi voltai spaventata ,e  vidi Bieber guardarmi mentre contraeva la mascella e serrava i pugni al suo fianco.
OhOh. Questo sicuramente non era qualcosa di buono.
<< Oh, quindi volevi fare la ricerca con Tayler? >> mi chiese mentre si avvicinava a me e restava a due centimetri dal mio viso. Deglutii pesantemente mentre vedevo i suoi occhi scavare dentro i miei come a cercare delle rispose.
<< N-no, no. Io non volevo fare la ricerca con Tayler. A-a dire il vero io non volevo fare il progetto con nessuno dei due.. >> ammisi distogliendo il mio sguardo dal suo, rendendomi  subito conto di quello che gli avevo appena detto.
I suoi occhi erano qualcosa di così ipnotizzante ,che non mi ero nemmeno resa conto che le parole erano uscite dalla mia bocca.
Iniziai a fissare un punto in definito della casa pur di non vedere il suo ghigno soddisfatto, perché ero più che sicura che ci fosse, e fosse proprio li, ben visibile su quelle bellissime labbra carnose a forma di cuore.
Ma che diavolo sto pensando?! 
Svegliati Ronnie, dovresti avere paura di lui e scappare a gambe levate, non pensare a quanto siano carnose le sue labbra!
<< Oh, quindi non volevi avere nulla a che fare con noi? E come mai ,se posso chiedertelo, piccola? >> disse prendendo il mio mento e riportando il mio viso di nuovo così vicino al suo.
Deglutii perdendomi nuovamente nei suoi  occhi. Il mio blu si rifletteva perfettamente nelle sue pozze color caramell..
No, ok. La situazione sta letteralmente degenerando. Non mi aspettavo certamente una situazione simile o che io iniziassi a fare commenti del genere su Bieber.
Non si poteva negare che fosse bello, quello l’avevo sempre detto ma.. Basta Ronnie!  Riprenditi! Fai qualcosa!
<< Io.. io, emm –dissi levandomi dalla sua presa e allontanandomi- dove hai il materiale? Dobbiamo iniziare a fare il progetto >> abbassai la testa per coprire le mie guance che erano sicuramente diventate di un rosso scarlatto mentre lo sentivo ridere.
Bene, avevo fatto anche la figura della timida ragazza impacciata.
Cosa che io non sono. Grande  Ronnie.
<< Oh, il progetto. Sai cosa? Hai ragione. Iniziamo a farlo. Io e te dopo dobbiamo parlare di tante cose. >> disse sorridendomi sghembo mentre mi sorpassava salendo le scale che portavano al piano di sopra.
<< Seguimi su.. >> disse mentre io ero rimasta bloccata a fissarlo ancora al primo gradino.
Cavolo, era così bello e aveva un sedere così ,così...
Ho seriamente bisogno di uno psicologo.
Che fine hanno fatto tutte le immagini delle possibili morti raccapriccianti che mi ero immaginata?
Dove era finito Bieber con l’accetta in mano che mi inseguiva minacciandomi di tagliarmi la testa?
Era possibile che mi fossi dimenticata di tutto questo solo guardandolo negli occhi?
La situazione aveva veramente dell’assurdo. In questo momento io dovrei scappare a gambe levate spaventata a morte da lui. L’avevo visto sparare ad una persona cazzo!
Eppure, ero come bloccata. Non riuscivo a stargli lontana. Era come se fosse una calamita.
Non so il perché. Credo che tutto sia iniziato quando Daisy mi ha detto che lui mi fissava..
Oh Daisy. Che cosa avrei dovuto raccontarle appena tornata a casa?
A quest’ultimo pensiero scossi la testa e rialzai lo sguardo su di lui che mi osservava da sopra le scale in attesa che lo seguissi.
Mi ero talmente immersa nei mie pensieri che non mi ero nemmeno accorta che mi avesse aspettato.
Mi affrettai a raggiungerlo, fino a quando non si fermò davanti ad una porta.
‘’ Ci siamo. Questa sarà sicuramente la camera delle torture ‘’ pensai mentre sentivo il fiato mancarmi.
Un secondo prima pensavo che non avrei mai potuto separarmi da lui, l’attimo dopo ho paura persino di stargli accanto.
Credo proprio che soffro di bipolarismo.
<< Su entra >> disse vedendo l’esitazione sul mio viso
Entrai trattenendo il fiato e restai sorpresa quando mi accorsi che ero entrata in una comune camera da letto.
<< Questa è camera mia >> mi disse osservandomi  mentre io ero troppo intenta a guardarmi intorno.
<< Oh, questa non è casa di Tayler? >> risposi curiosa mentre mi sedevo sulla sedia.
<> disse contraendo di nuovo la mascella. Credo proprio che gli dia fastidio quando gli chiedo di Tayler, perché poi.. Mah i ragazzi!
<<  Iniziamo questo progetto. >> disse sedendosi accanto a me, risvegliandomi dai miei pensieri, mentre io uscivo il libro di Romeo e Giulietta dalla borsa e lui prendeva dei fogli.
<< Uh Romeo e Giulietta.. Credo che questa storia ti piaccia tantissimo, come a tute le ragazze.. -mi disse strappandomi il libro dalle mani – amore di qua, amore di la. Voi ragazze siete troppo sdolcinate >> si mise a scuotere la testa a mò di rassegnazione.
Questa volta fu il mio turno di serrare la mascella e stringere i pugni.
Ancora con questo stupido argomento dell’amore. Ma che diavolo avevano tutti?!
Me lo sarei aspettato da Daisy, non certo da lui.
<< Stai tranquillo. Io sono tutto tranne che sdolcinata Bieber >> dissi riprendendomi il libro dalle sue mani e aprendolo sulla pagina che ci aveva detto il professore, senza degnarlo di uno sguardo
<< E come mai scusa? Non sogni anche tu una storia d’amore del genere? >> mi chiese guardandomi confuso.
Si vedeva che era uscito solo con gallinelle che gli riempivano la testa di stronzate sull’amore o che gli avevano detto ‘’Justiiiiii io ti amooo’’ dopo che lui le aveva scopate.
Ma se mi considerava una gallinella, poteva seriamente andare a farsi fottere, di certo io non avrei sprecato il mio tempo a fargli capire che si sbagliava. Sarà bello come il sole, ma io con gente come lui non voglio averci nulla a che fare. Questo l’ho sempre detto  e sempre lo ripeterò.
Mi sono già cacciata in grossi guai a causa sua e di certo non voglio cacciarmene in altri.
Mi girai verso di lui che ancora attendeva una risposta e biascicai un ‘’NO’’ mentre prendevo un penna ed un foglio
<< Perché? >> mi chiese curioso. Si stava interessando un po’ troppo a me e questo non andava bene.
Deglutii e lo guardai in modo cagnesco
<< Non sono affari tuoi. Iniziamo questa ricerca e basta. >> gli dissi incitandolo con gli occhi a prendere i fogli che erano sul letto.
Mi diede un’ultima occhiata confusa prima di prendere i fogli e mettersi sul letto, facendo cadere la stanza in un silenzio imbarazzante.




                                                                                                                                                                                                                                                          *Justin point of view* 



Passai l’intero pomeriggio a fissarla. Cavolo, era così bella.
Forse lei non si ricorda, ma io ciò già provato con lei.
 Mi ricordo che ad una festa ci ho provato spudoratamente e lei, bhè mi ha mandato a fanculo con un sonoro schiaffo.
Credo che sia da quel momento che ho iniziato ad avere una piccola fissa per lei.
Forse è dovuto al fatto che non solo è bella ma è anche una tipa tosta, o forse ho questa fissa per lei solo perché mi ha rifiutato.
E’ stata la prima ragazza che mi ha rifiutato e credo, come dice Tayler, di averla presa come una sfida personale.
Mi toccai la guancia  e ridacchiai al ricordo. Era proprio sbronza a quella festa.
La vidi guardarmi confusa, mentre ricominciava a scrivere qualcosa su quello stupido libro.
Prima quando le avevo detto che  anche lei sognava una storia d’amore come quella di Romeo e Giulietta, mi  si era avventata contro.
Volevo scoprire a tutti i costi il perché, quella ragazza mi intrigava in una maniera assurda.
In più,  avrei approfittato dell’occasione che avrebbe dovuto passare molto tempo con me, dato che aveva visto cose che non doveva vedere.
Se la polizia in quei giorni non era venuta a cercarci, significava che lei non aveva detto una parola, e questo le avrebbe fatto acquistare molti punti con i ragazzi.
Tuttavia però, sapevo che la calma di quel pomeriggio sarebbe andata a farsi fottere non appena avrei tirato fuori l’argomento. Anche se non aveva parlato, dovevo assolutamente capire cosa aveva visto. E dal modo in cui mi ha guardato lunedì mattina a scuola, credo che abbia visto anche troppo.
Mi passai una mano tra i capelli frustrato, posando poi lo sguardo su di lei, che stava scrivendo le ultime cose.
Ormai il progetto era terminato.
Era il momento di sganciare la bomba.

                                                                                                                                                                                                                  *Ronnie point of view*


<< Abbiamo finito >> disse stiracchiandosi sul letto
<< Abbiamo? Bieber, guarda che ho fatto tutto io –gli dissi inarcando un sopracciglio- tu non hai mosso un dito. Sei stato tutto il tempo a guardarmi! >> esclamai sbuffando.
Che faccia tosta, non solo non aveva mosso un dito, ma aveva pure il coraggio di dire di essere stanco dopo che era stato quasi due ore a guardarmi scervellarmi per quella ricerca, mentre lui era seduto sul letto e ogni tanto ridacchiava da solo, guadagnandosi delle occhiate confuse da parte mia.
Non capivo proprio cosa ci trovasse di così divertente, se sapevo che avrei passato un pomeriggio così sarei rimasta a casa a farlo da sola il progetto.
Avrei evitato molti problemi..
<< Calma calma piccola, non c’è bisogno di scaldarsi così tanto >> disse alzando le mani a mo di difesa.
Lo fulminai con lo sguardo infischiandomene che lui fosse il ‘’famigerato Justin Bieber’’ colui di cui tutti dovevano avere paura.
Aspettate. IO soprattutto dovevo avere paura di lui.
Avevamo, anzi avevo, finito il progetto, quindi questo significava che dovevamo ‘’parlare’’.
Oh mio Dio. Dovevo andare via da quella casa al più presto.
<< Bhe.. la ricerca è finita e io dovrei tornare a casa.. Ciao >> dissi raccogliendo le mie cose velocemente senza incontrare il suo sguardo. Mi infilai la giacca e stavo quasi per uscire quando mi sentii bloccare per un polso.
Mi girai di scatto per trovarmi davanti un Bieber che mi sorrideva maliziosamente.
<< Non così presto bambolina. >>



                                                                                                                                                                                                                                                   *Justin point of View*


La guardai prendere in fretta e furia tutte le sue cose, cercando di andarsene il più velocemente possibile.
Non era stupida, anche lei aveva capito che era arrivato il momento di parlare, ma non poteva scapparmi, non adesso.
<< Bhe.. la ricerca è finita e io dovrei tornare a casa.. Ciao >>  disse mentre stava per uscire dalla porta, ma
riuscii a bloccarla appena in tempo. Questa volta non mi sarebbe scappata.
<< Non così’ presto bambolina –dissi prendendola per il polso-io e te abbiamo alcune cosucce di cui parlare. >> la guardai maliziosamente mordendomi un labbro.
<< Di che cosa dobbiamo parlare Justin? La ricerca è finita.. >> disse cercando di liberarsi dalla mia presa.
la guardai sorpreso, era la prima volta che mi chiamava Justin.
Le sorrisi, prima di attirarla vicino a me
<< Smettila di farmi fare sempre le stesse domande, sai perfettamente cosa voglio sapere >> dissi guardandola intensamente negli occhi
<< Io.. Io >> disse abbassando lo sguardo
Gli rialzai la testa con due dita e riagganciai i nostri sguardi. Non volevo metterle paura, volevo solo sapere.
<< Piccola –dissi accarezzandogli una guancia- non devi avere paura. Voglio solo sapere cosa hai visto l’altra notte nel bosco >> dissi scrutando l’espressione sul suo viso.
La sentii deglutire profondamente prima di rispondere
<< Ho, ho visto te e Tayler e un uomo. Poi.. poi >> disse bloccandosi mentre riabbassava lo sguardo
<< Poi? >> dissi incitandola a continuare mentre sentivo il sangue ribollirmi nelle vene
<< Poi ho visto te con.. con una pistola in mano e q-quell’u-uomoo a terra che si teneva il braccio s-sanguinante >> disse levandosi dalla mia presa e abbassando lo sguardo
MERDA!  Aveva visto tutto!Non riuscii a controllarmi e sferrai un calcio alla sedia accanto a me mentre la sentivo sussultare e deglutire
<< Mi dispiace io, io no volevo ved.. >>
<< L’hai detto a qualcuno? >>
dissi guardandola intensamente negli occhi mentre sentivo la rabbia crescere.
Non sapevo se ero più arrabbiato per il fatto che lei mi avesse visto sparare a quell’uomo, o se essere arrabbiato per il fatto che lei avesse paura di me.
<< C-cosa? >> mi chiese guardandomi per un secondo negli occhi e abbassando subito dopo lo sguardo.
Posso giurare di averla vista con le lacrime agli occhi, ma in quel momento ero troppo arrabbiato per farci caso
<< Hai capito bene. L’hai detto a qualcuno? >> le domandai riprendendola di nuovo per il polso, mentre la sentivo incominciare a tremare sotto la mia presa
<< Io, veramente .. >> disse tremando
<< TU COSA!? >> le gridai rialzando il suo viso e portandolo nuovamente a pochi centimetri dal mio.
Avevo ragione, aveva veramente gli occhi lucidi.
Cercò di liberarsi nuovamente dalla mia presa mentre scoppiava a piangere. Sentii una morsa allo stomaco mentre vedevo le lacrime sgorgare dai suoi occhi.
Piangeva a causa mia.
<< Scusa, scusa io, io.. >> dissi cercando di scusarmi con lei mentre provavo a riafferrarla per il polso, ma lei schivò il mio tocco e mi si mise a gridare contro
<< NO! NON L’HO DETTO A NESSUNO CHIARO?! ADESSO LASCIAMI IN PACE! >>mi disse gridandomi contro mentre continuava a piangere.
La vidi asciugarsi le lacrime e girarsi verso la porta, aprendola e scappando al piano di sotto
<< ASPETTA RONNIE! ASPETTA! >> le gridavo dietro, mentre scendevo velocemente le scale per cercare di fermarla.
La vidi accelerare cercando di raggiungere la porta di casa, mentre questa si apriva
<< Justin, sono a casa! >> disse mia madre rientrando con mia sorella.
Non potevano rientrare un po’ più tardi?!
<< Oh chi è questa.. >> disse mia madre indicando Ronnie, ma lei non la lasciò terminare di parlare che si precipitò fuori di casa come un fulmine.
Lei stava scappando da me.
Cercai di raggiungerla, ma proprio mentre stavo per uscire, venni bloccato da mia madre
<< Justin, che cosa diavolo sta succedendo?  Perché quella ragazza stava piangendo? >> mi chiese mia madre bloccandomi confusa, mentre indicava la figura di Ronnie che apriva il cancello ed usciva da casa mia
<< Niente mamma, poi ti spiego –le dissi come se fosse vero- sto uscendo! >> dissi prendendo la giacca e correndo il più velocemente possibile.
Dovevo raggiungere Ronnie.
  
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