1x03 All the Lines Before We Left
Se
c’è una cosa che odio nelle persone, questa
è la falsità.
Prima di cominciare con le idiozie, voglio raccontarvi un breve
aneddoto,
realmente accaduto, che non centra niente con la storia e che non fa
nemmeno
ridere, ma cui ho bisogno di parlare e sentire pareri.
La mia migliore amica ha deciso di fare un colloquio per
l’importante società
che si occupa della vendita di Koala nei supermercati. E’ una
compagnia molto
importante, la Marketoala, e tutti
sanno che è difficile entrare a farne parte, a meno che non
si abbiano lunghe
gambe pelose.
Lei, ovviamente, ha un bel gruppetto di peli amici sulle cosce, ma non
abbastanza
da poter fare tale mestiere. Ciononostante, non ha voluto darmi ascolto
e ha
deciso di provarci lo stesso… Il fatto è che
anche mia nonna è intenzionata a
fare questo lavoro.
Come risolvere? Senza dire niente, ho deciso di pregare il Dio delle
Cacche, ovvero
Cacallah, affinché
Pasquale venisse cacciata a calci in
culo da questo Paese e venisse deportata in Africa, lì dove le scimmie dotate di
cervelli radioattivi
potessero molestarla giorno e notte.
Ho anche tentato di dissezionarle la faccia ed incollarla su mia nonna,
tuttavia i risultati non sono stati produttivi… anzi, direi
disgustosi come
vedere la mamma di tua mamma con una placenta nelle narici.
L’unica cosa che posso fare è aspettare e vedere
come andrà.
Beh, penso di aver finito, in fondo non volevo nessun consiglio. Vi sto semplicemente
prendendo per il culo, già
da mezza pagina ormai.
P.S. Tutti quelli che sono curiosi di conoscere l’avvincente
fine della
storyline “Pasquale VS.
Nonna”,
possono inviare un SMS al Cacca.08 scrivendo il numero di volte al
giorno in
cui fanno la Cacca Rosa. Se il numerò sarà
considerato sufficiente, un
fattorino vestito da Cacca Rosa Gigante vi leggerà il resto
del racconto direttamente
a casa vostra su un Elegante e Raffinato Rotolo di Carta Igienica!
Per qualsiasi info o reclamo rivolgetevi alla Trolling
Corporation.
Torniamo al dunque (un dunque che non c’è mai
stato).
La Cacca Rosa Gigante, dopo avermi confessato che se potesse mi
sparerebbe in
bocca, mi spiegò che non era un fantasma, ma
bensì la manifestazione della mia
Coscienza e, in quanto tale, solo io potevo vederla.
Adesso, cercate di mettervi nei miei panni: mi trovavo in una
situazione
piuttosto difficile da accettare per vera, tanto difficile che decisi
di
stilare le mie solite ipotesi:
A) mia nonna mi droga nel sonno
B) discendo da una generazione di fattucchiere
C) tutto questo non esiste ed è solo un sogno che sto
facendo sul gabinetto
mentre cago
D) questo mondo era originariamente governato da Cacche Giganti.
Tra tutte, l’ultima mi era sembrata sicuramente quella
più plausibile, così mi
feci coraggio e diedi ascolto alla massa informe davanti a me.
**
Dopo aver saputo la Grande Rivelazione sulla proiezione della mia
coscienza,
niente più fu come prima. La mia vità
cambiò in modo radicale.
Prima di tutto, cominciai a sentire il bisogno di cagare almeno
ventinove volte
al giorno. Mia mamma mi guardava con occhi increduli, pensando che
fossi
indemoniato dal Diavolo delle Cacche, mentre mia nonna mi chiamava
“il piccolo
masturbatore cronico”. A quell’età non
conoscevo ancora il significato della
parola “masturbazione” (non è vero, lo
conoscevo eccome), ma sapevo che essere
chiamato in quel modo non era un complimento.
Un altro cambiamento fu rappresentato dal fatto che il mio corpo
reagiva
diversamente alle sensazioni esterne. Prima, quando ero spaventato,
cominciavo
a sudare freddo, mentre adesso sprigionavo un alone di merda
insopportabile.
Ricordo che una volta la professoressa di Storia, quella che
aveva due
vagine, mi chiamò all’interrogazione ed
io non sapevo un bel niente. Zero
assoluto, visto che il giorno prima ero stato troppo impegnato a fare la cosa di quella parola di cui non
conoscevo il significato.
Quando mi alzai dal banco, rigorosamente l’ultimo della
classe, e mi diressi
alla cattedra di Double Vagina cominciai ad
innervosirmi parecchio,
tanto che tutto questo innervosirsi mi portò a sudare
freddo… cioè, manifestare
puzzolenti e malvagi odori da tutte le parti del corpo.
Ebbi anche una nota sul registro: l’alunno
NonSono CazziVostri mostra una scarsa conoscenza dell’igiene
fisica e pertanto
gli consiglio caldamente di lavarsi il culo prima di venire a scuola, a
meno
ché non voglia essere sospeso per oltraggio alla pubblica
decenza.
Io, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, ci
rimasi di… merda, menomale che
Pasquale era lì e poté stringermi la mano con la
sua, smaltata di rosso.
Ah, che ragazza secsi Pasquale, peccato che fosse una tale
stronza… anche se
bisogna dire che era parecchio
richiesta tra i miei amici.
Tirando le somme, vi ho raccontato questo episodio per farvi capire che
avere
una Cacca Rosa Gigante come coscienza non è mica tutto ROSA
e fiori! Bisogna
accettare dei compromessi, adattarsi ad una nuova vita, essere disposti
a
sacrificare il proprio ano in nome di forza maggiori e così
via.
Spero che voi abbiate compreso il mio fardello rosa, perché
io vi reputo
pronti. Eh si, vi reputo davvero pronti a sopportare il peso delle
parole che
sto per dirvi: l’episodio Caccoso più scioccante
della mia vita.
Allora, nel 1665 mi trovavo a… Ops, mi sono appena ricordato
che la scorsa
volta qualcuno di voi ha osato lamentarsi dicendo che il capitolo era
troppo
breve.
Beh, sapete che vi dico? Ficcatevi questo cazzo di capitolo in culo e
ditemi se
ci entra o no, vi accorgerete se è breve o se a voi piace
semplicemente
lamentarvi!
O magari avete un
culo enorme?
Io sento troppo caldo per continuare a scrivere, ci vediamo dopo le
vacanze,
luridi figli di puttana!
Continua a Settembre con un nuovo
Caccoso Capitolo!