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Autore: Locke    16/02/2008    8 recensioni
Bella ed Edward.Un amore proibito.Ma Edward se ne è andato.Ha abbandonato la sua Bella,ed ora lei è stata misteriosamente trasformata in una vampira.Una vampira rabbiosa e vendicativa.Una vampira apatica,vuota,priva di vita e d'amore.Cos'è successo alla Bella di cui Edward si era innammorato?Cos'è successo alla tenera ed impacciata umana che si scioglieva dinanzi al sorriso del suo angelo?Edward non lo sa.Il tempo passa,ma Bella rimane sempre uguale.Sempre apatica,sempre indifferente a tutto e a tutti.Ma è davvero così?Cos'è successo in realtà quando Bella era sola?
Fanfic narrata dal pov di Edward.Leggete e scopritelo
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 capitolo

I primi tempi credevo che fosse solo una fase.Credevo che fossi sconvolta dalla trasformazione,stordita dai tuoi nuovi poteri:i sensi potenziati,la forza sovraumana…
Non ricordo quello che avevo provato.
La mia vita umana mi appariva sfocata,i ricordi sono sbiaditi,e questa vita,quest’esistenza immortale plasmata dall’incessante sete di sangue,è l’unica che conosco.
È normale la sua reazione.
Normale.Ha solo bisogno di tempo.Di tempo per abituarsi alla sua nuova condizione.
Ma la tua non era una reazione normale.
Dovevi essere sconvolta dalla tua nuova forza,magari eccitata o inebriata dai tuoi nuovi poteri.
E soprattutto dovevi desiderare il sangue.
Sangue.I primi tempi il sangue è l’unica cosa che conta.
L’unico pensiero che ci osessiona,che detta impulsi irrefrenabili e che guida le nostre menti inesperte.
Invecie tu eri tranquilla,immobile.
Immobile permettevi ad Alice di giocare con il tuo corpo.
Immobile lei ti vestiva come una bambola,ti acconciava i capelli in una moltitudine di treccine,e colorava le tue guancie con del belletto profumato,per riprodurre quel caldo rossore che mai più avrebbe sfiorato la tua pelle di ghiaccio.
Sembravi calma.Fin troppo calma e tranquilla.
Ce ne siamo accorti in ritardo.
Eravamo fin troppo felici di riaverti fra noi,viva,e non logorata dal desiderio di uccidere.
Troppo felici per accorgerci che eri cambiata,che non eri più la Bella che avevamo conosciuto.

Entro silenzioso nella tua camera.
Non ti accorgi di me,o forse fai solo finta.
Non lo so.La tua mente,proprio come quando eri umana,rimane per me è un luogo inaccessebile.
Stai seduta su una sedia,immobile a fissare il vuoto.
Appari così dannatamente fragile,così indifesa…
Assurdo
.Ora come ora,probabilmente sei più forte di me,addirittura più forte di Emmett.


Mi fa male.Mi fa incredibilmente male.
Ogni volta che ti osservo,vedo l’apatia,il disinteresse,la freddezza.
Sembri come svuotata.Un guscio vuoto,privo di speranza,che attende impassibile di avvizzire lentamente.
Alcune volte vorrei scuoterti,prenderti per le spalle e gridarti di smettere,di reagire in qualche modo.
Di abbandonare quest’atteggiamento passivo che ti distrugge giorno per giorno.
Altre invecie,vorrei riempirti di baci e di tenere carezze,abbracciarti e consolarti,riscaldare il tuo bianco corpo che ora è diventato freddo e gelido come il mio.
Vorrei baciarti fino a farti dimenticare tutta la sofferenza,tutto il dolore che hai dovuto sopportare.
Eppure tu non me lo permetti.
Ogni volta che ti accarezzo,che ti sfioro anche minimamente ti ritrai spaventata...Non riesci a guardarmi negli occhi.
Non riesci più ad incontrare il mio sguardo,anche solo per un istante.
Perche fai così Bella,perche?
La Bella che ho amato avrebbe combattuto fino alla fine.
La Bella che conoscevo era sempre così energica ed entusiasta,dolce ed impacciata,pronta a battersi per per difendere ciò in cui credeva,per salvare una persona cara.
Ora sembra che non te ne importi niente.
Come se avessi rinunciato ancor prima di iniziare,ancor prima di comprendere appieno i limiti della tua condizione vampirica.
Ti sei arresa.E nullla ha più importanza per te.
Nulla.Ne le mie parole,ne la mia presenza.
Sembri tollerare a malapena la mia vicinanza come quella degli altri.
Non hai bisogno noi.
E ciò che mi fa ancora più male è che non hai bisogno di me.
No,sono io ad avere bisogno di te.Io che ho un disperato ed egoistico bisogno di te.
Non posso vivere senza di te.Non posso accettare di abbandonarti,di perderti per sempre.
Per questo non riesco a lasciarti.Anche se vedo l’indifferenza,anche se so che sei rimasta solo per semplice abitudine.
Non posso.
“Bella?”ti chiamo in un sussurro.
Ti volti lentamente.Sei bellissima.
Il desiderio di baciarti è irresistibile,ma non oso…
Non oso per paura della tua razione.
Del ribrezzo,dei tremiti che ti scuotono il corpo,se qualcuno osa invadere la tua intimità.
“Dovresti andare a caccia.Domani ci trasferiamo in Nevada.
Non credo sia un bene rimanere in astinenza troppo a lungo.
Annuisci.Non sembri assetata.O meglio non più del solito.
Ti osservo attento e scrupoloso,in cerca di qualche segno rivelatore.
Eppure ciò che vedo è solo la tua pelle bianca,le occhiaie che come tizzoni incandescenti ti marchiano il viso,e due scuri occhi marroni,profondi ed impenetrabili.
“Andiamo?”
Ti alzi rapida.È inutile avvertire gli altri.Alice avrà gia previsto tutto...
Ci avviamo verso la foresta.Camminiamo silenziosi.
Mi stupisco ancora nel vederti così agile,così aggrazziata,come se mi aspettassi di vederti inciampare da un momento all’altro.
Ridicolo.
Ci inoltriamo sempre di più nel fitto della vegetazione.
Ovunque la natura regna sovrana.Alberi imponenti e rugosi,muschi e licheni,arbusti verdeggianti che invadono il sentiero.
Nessun umano si inoltra in questo territorio da più di un anno.
Nelle sconfinate terre dell’Alaska,è la natura a dominare incontrastata.
Eppure tu sembri perfettamente integrata in un ambiente del genere.
Cammini rapida e flessuosa,con delle movenze quasi feline.
Arrivati al limitare di una radura mi fermo ad aspettarti.
Non permetti a nessuno di vederti cacciare.
Non abbiamo mai affrontato l’argomento,eppure mi hai fatto intendere benissimo che non gradivi la mia compagnia.
Ne mia,ne quella degli altri.
Ti osservo.Per un istante torni quasi ad essere la vecchia Bella,timida e dolce.
Sembri intenta a riflettere.Dopo un po’ mi guardi.
Per la prima volta mi dedichi un po’ d’attenzione.
Non so se ascolti quello che ti dico.Quando stai seduta immobile,o quando fissi vacua un punto indistinto,inizio a parlarti.
Non mi aspetto una tua risposta.Non oso sperarla.
Siamo quasi riuscire a trovare un compromesso.
Non cerco di essere invadente o di costringerti a prendere delle decisioni,e tu intanto mi permetti di starti vicino,di osservarti mentre rifletti solitaria.
Credo che mi sopporti più degli altri.Alice o Esme non riescono a vederti quando cadi in quello stato,o a parlarti senza ottenere una vera risposta.
Io mi ci sono abituato.Sopporto il tuo silenzio,grato almeno di poterti osservare di tanto in tanto,di condividere con te almeno questo.
All’inizio,te ne stavi sempre rinchiusa in camera e questo mi faceva impazzire.
Cercavo in tutti i modi di farti tornare come la Bella umana,di costringerti a provare una qualche mozione,una nuovo entusiasmo.
Era inutile.
Ora ho imparato a sopportarlo.Ho imparato a conviverci,e a sperare in qualche piccolo miglioramento.
Anche un sorriso,o un lieve segno di interesse.
Forse ora hai deciso di parlarmi.
“Non è necessario che mi aspetti”esiti per un attimo.
“Starò via un po’ più del solito.Voglio fare una caccia abbandondante,prima di partire.”
“Oh,vuoi che ti accompagni?”chiedo senza riflettere.
Ti irrigidisci.
“No,non sarà necessario...”sussurri fredda.
Sparisci in un balenò.
Rimango a fissare la tua immagine svanire.
Mi muovo lentamente.Mi sento improvvisamente stanco.
Torno a casa.Non ha senso aspettarti.Non corri nessun pericolo.
Non hai bisogno di me.
Ripercorro
il solito sentiero.Arrivo in casa dopo qualche minuto.

Trovo Alice comodamente accoccolata sul divano di pelle nera.
“Ciao Alice”
“Oh ciao Edward.Non ti avevo sentito...”
Scuote la testa e sorride.
Quasi nessuno riesce a coglierla di sorpresa,la mia sorellina vampira.
Dov’è Carlisle?”le chiedo.
Non riesco percepire ne i suoi pensieri ne il suo odore.
Noi vampiri,con i sensi potenziati dal sangue tenebroso,siamo in grado di udire e di vedere dettagli che gli umani non possono percepire.
Esme è in biblioteca,mentre avverto ad ovest la presenza di Rose e di Emmett,che cacciano per la foresta.
“Oh è andato con Jazz.Credo che dovevano comprare delle valigie per il viaggio o qualcosa del genere..”
Scrolla le spalle.
Comunque perche?Dovevi dirgli qualcosa di importante?È successo qualcosa?”
La vedo preoccupata.Inizia ad osservare timorosa la mia espressione.
I suoi pensieri corrono inevitabilmente a Jazz e a Bella.
Già,Bella.Speravo di parlare con Carl.
Forse è l’unico in grado di aiutarla.
L’unico in grado di penetrare le sue barriere di ferro,di convincerla a combattere,a non lasciarsi sprofondare nell’oblio.
A quanto pare io non sono abbastanza.Non sono in grado di fare niente per lei.
Sono inutile.Anzi,i miei stupidi tentativi sembrano ottenere soltanto l’effetto contrario.
Alice legge i miei pensieri e mi sorride triste.Vedo il dispiacere offuscarle lo sguardo,il bel viso da elfo contratto in una espressione afflitta.
Sospiro.
A volte non sopporto l’intimità forzata del legame telepatico.
Vorrei poter tenere questi pensieri solo per me.Non che abbia da nascondere qualcosa ad Alice.
Non lei,così dolce e premurosa,sempre preoccupata per Bella.
Eppure il fallimento,la vergogna mi bruciano l’animo.
Perche mi domando ossessivo?Perche Bella rifiutà qualsiasi contatto?
Perche non sopporta che la tocco?
Ringhio rabbioso.Non posso fare assolutamente niente.
“Vedrai Edward si riprenderà.”mi consola Alice
Dalle tempo.Ha solo bisogno di riambientarsi un po’...
Tempo.Ma quanto tempo le serve?
Almeno se parlasse con qualcuno,se ci dicesse cos’è successo.
Io non ho il coraggio di chiederglielo.
All’inizio pensavamo che non fosse bene pressarla,costringerla a rivivere la trasformazione,quei momenti dolorosi.
Eppure forse sarebbe stato meglio.Meglio di questa apatia.
Se almeno mi parlasse...
“Lo so Edward.Ma non è colpa tua”
Già.Peccato che la verità è che è solo colpa mia.
Se non l’avessi lasciata,o meglio se non l’avessi mai conosciuta...Sarebbe stato meglio.
Non sarebbe mai divenuta un mostro.Una potenziale assassina logorata dal bisogno di uccidere.
Non avrebbe dovuto sopportare il dolore atroce della trasformazione,il veleno che come un liquido incandescente penetrava ne suol sangue,bruciava il suo corpo in un fuoco invisibile.
Non avrei mai dovuto parlarle.Le avevo distrutto la vita.
Se almeno mi amasse ancora.L’avrei aiutato a sopportare la sete di sangue.
Avrei condiviso con lei gli oscuri anni tenebrosi.
E invecie non mi amava.
L’avevo condannata ad un’esistenza infernale.
Forse era attratta da me solo perche ero un vampiro.
Bello ed irragiungibile.Proibito.
Ma ora che la magia si è infranta,ora che ha compreso il prezzo da pagare per quest’esistenza di perfezione,che ha sperimentato sulla propria pelle il dolore e la perdita...
Mai più umana.Mai più.
E ora,ai suoi nuovi occhi da vampiro,non le appaio più meraviglioso ed irragiungibile.
Non più il suo angelo delle Tenebre.
Il suo corpo è freddo e duro come il mio.La sua pelle è di gelido ghiaccio.
Gelido ghiaccio,sono i suoi occhi caramellati.Gelido ghiaccio è il suo cuore di pietra.
Gelida è la sua esprespressione mentre caccia,mentre annusa frenetica alla ricerca di sangue.
Ho creato un mostro.Ancora più terribile degli altri vampiri…
E lei mi odia per questo.Mi odia per averle strappato l’anima,per averle negato la via al paradiso...

“No Edward non è così”mi sibila Alice.
Smetti di incolparti non è stata colpa tua.Bella non è un mostro.E sopratutto non ti odia.Ne sono sicura”
Come fai ad esserne sicura?Io non sono sicuro più di niente.
E allora perche?”le chiedo disperato.
“Edward mi dispiace.Forse...”
Si interrompe e rimane a fissare imbambolata il vuoto.
Una visione.
Una serie di immagini balena nella sua mente.Immagini spaventose.
Immagini che io sono costretto a condividere.
“Edward!”mi urla Alice.
Non mi sono accorto che ho iniziato a correre verso la foresta.
“Edward…”continua ad urlarmi Alice.
Non la ascolto.Niente ha importanza.Corro disperato verso la radura.
Intanto rivivo mentalmente la visione di Alice.
Vedo i tre orsi,che ti assalgono minacciosi.
Vedo i loro denti affondare nella tua carne,lacerarti i vestiti.
Una paura irrazione mi invade.
Paura.Terrore di perderti.Terrore di arrivare troppo tardi.
Continuo a correre.Raggiungo la radura.
I tre orsi ti attaccano furiosi,e ti piombano addosso.
All’improvviso però a scena cambia.
L’incubo della visione svanisce e tu reagisci,mentre io osservo impotente la tua battuta di caccia.
Uno di loro ti azzanna un braccio.Non sembri accorgertene.
Con facilità estrema gli spezzi il collo.
Un ruggito si diffonde nella foresta.Un ruggito di dolore.
Affondi i tuoi denti nella sua carne.Il sangue inizia a scorrere,invade l’aria,ti cola sul mento fino ad imbrattarti i vestiti.
Dopo qualche istante rivolgi il tuo sguardo verso gli altri orsi.
Uno sguardo famelico.I tuoi occhi neri brillano come carboni ardenti.
La tua pelle,illuminata dal sole,risplende come un diamante.
Come frammenti di diamanti che assorbono la luce fino a formare un arcobaleno di colori.
Predatrice.L’eccitazione è quasi palpabile.
Chi è ora il cacciatore?Chi la preda indifesa?
Sembri una Dea.Non più una Dea dormiente,ma una Dea vendicatrice,temibile e fatale.
Agguanti il primo orso.Lo sollevi da terra,e lo imprigioni fra le tue braccia.
Iniziate a rotolarvi nel terreno.
La terra ti si impiglia nei capelli,i massi e i pezzi di roccia che incontrano il tuo cammino si sgretolano come polvere.
Continuate a combattere.
Affondi nuovamente i denti nel collo dell’orso.
Questa volte ti interrompi prima di ucciderlo.
Ti sollevi maestosa,l’orso geme ferito.Con le mani,gli perfori il petto.
Rimango ad osservarti orripilato,mentre le tue mani gli rovistano nel petto,e la tua bocca si sporge fino a succhiare direttamente dal cuore.
Abbracci l’’animale,lo circondi con il tuo corpo.
Il tuo corpo preme contro il suo,la suua pelliccia rossastra,spicca contro il candore della tua pelle.
Succhi implacabile,mentre nel bosco i tuoi gemiti di piacere si mescolano con quelli dell’animale ferito.
L’altro animale,sconvolto ed attirato dal sangue,ti attacca rabbioso,ma i suoi artigli non scalfiscono minimamente la tua pelle di pietra.
Dopo aver finito di bere,osservi implacabile anche l’ultimo animale.
Con uno scatto fulmineo lo colpisci inarrestabile.
Anche questa volta gli perfori il petto,ma vinta dell’eccitazione arrivi a strappargli il cuore.
Un urlo spaventoso rimbomba nella foresta.
Un urlo che non può competere però con la visione di te,che tieni il suo cuore ancora palpitante fra le mani,con il sangue che ti scende copioso sulle braccia,e le labbra che carezzano dolcemente quell’organo vitale.
I tuoi denti penetrano quei teneri tessuti.
Assaggiano deliziati il sangue.
Continui a succhiare e a succhiare,fino a quando sazia non smetti di bere.
All’improvviso annusi l’aria.Ti volti verso la mia direzione.
I tuoi occhi sono spaventosi.Incredibilmente grandi in confronto al tuo viso.
Le pupille dilatate al massimo,le occhiaie che insieme al sangue danno colore alla tua carnagione argentata.
“Edward”bisbigli sorpresa.
È forse paura che balena nei tuoi occhi?
Le tue mani stringono ancora il cuore dell’orso.
Ti avvicini lentamente verso di me.
Non so che aspetto posso avere.
Non sono in grado di controllarmi,non sono in grado di riflettere.
“Edward”mi chiami ancora.Sembri spaventata.Da cosa poi?
“Andiamo a casa?”chiedi cauta.
Casa?Abbiamo forse una casa?
È un secolo che esisto.
Un secolo,che ho visitato mezzo mondo,che ho vissuto in centinaia di luoghi diversi,fingendomi ragazzo,fingendomi adulto,prima fratello e poi figlio.
Un secolo di tenebrosa solitudine,e di sovraumana potenza.
Ma non ho mai avuto una casa.Mai un luogo nel quale ritornare.
Mai un luogo da bramare,da desiderare di rivedere.
Niente mi è più famigliare e al contempo lo è tutto.
Ho forse mai avuto una casa?
Si risponde la mia mente.Quando vivevo a Forks avevo una casa.
Quando Bella mi amava avevo un posto dove ritornare.
“Si,Certo”mi sento rispondere.
“Torniamo a casa”


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Woh quante recensioni.Alloooora:
@Ringrazio di cuore Camoeight per il gentile commento.
@ M y r t l e,Matydreamer:Grazie.Cmq anche a me piacciono molto le storie narrate dal pov di Edward.
Non solo leggerle ma anche scriverle.Matydreamer per i primi capitoli userò solo il punto di vista di Edward.
Ma non ti preoccupare farò narrare anche a Bella,anche perchè per spiegare meglio quello che le è successo,preferisco il suo pov dato che mi da un approccio più personale.
@Midnight Dream,speednewmoon:Grazie anche voi.Siete troppo gentile(me arrosisce tutta)
Ihihi sono contenta che siate curiose..Prima o poi si capirà quello che è successo a Bella(me gongola)
@Giuggiolina,Ransie:Veramente non merito tanto.Che commenti dolci che mi avete lasciato.
Non immaginate quanto piacere mi facciano.E anche se so di non meritarmeli(bah addirittura la Meyer?!!)non posso negare che mi riempono il cuore di gioia
@gold eyes:Tesoro grazie anche a te.In effetti anch'io volevo vedere una Bella un pò diversa dalla solita.
Così mi sono decisa(e divertita)a creare questo tipo di personaggio.Apatico,rabbioso,insensibile.Sono tanto ma tanto contenta che tu lo abbia apprezzato.

Cmq ancora grazie a tutte.Siete state gentilissime.Spero continuerete a seguire e a commentare la mia storia.
Un abbraccio Locke
  
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