5.
DI DISSENNATORI E GESTI
Rose si ritrovò in una grande prato illuminato dalla luce fioca della luna.
Delle grandi carrozze erano trainate da quelli che sembravano cavalli invisibili, ma lei sapeva benissimo che erano dei Thestral.
Vide sua madre scendere agilmente dalla carrozza, con grazia, seguita da Ron e Harry. Quest'ultimo era un po' pallido.
Poi sentì una voce strascicata ed euforica.
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Malfoy diede una gomitata ad Hermione per bloccare la strada a Harry sui gradini che portavano al castello.
Ma, Rose guardò meglio e notò che quella, in effetti, non era proprio una gomitata.
Nel buio totale, nessuno se ne accorse, tranne lei e sua madre.
Malfoy con un braccio cingeva da davanti la vita di sua madre e con un dito le sfiorò leggermente il seno nascosto nella divisa.
Lei si aspettava che sua madre protestasse, gli lanciasse una fattura o gli urlasse contro, cosa che avrebbe fatto lei.
Ma Hermione si limitò ad arrossire, come sempre, cosa che, alla luce fioca della luna si notò appena.
Malfoy fece un sorrisetto soddisfatto, ma nessuno parve notarlo.
Aveva una smorfia soddisfatta e gli occhi gli brillavano di malizia.
Suo padre e zio Harry dovevano aver sicuramente pensato che quell'espressione fosse rivolta a loro, ma Rose pensava che si sbagliassero. Il gesto di Malfoy non era casuale, ne era certa e questo la fece ribollire di rabbia.
Non capiva perché sua madre non reagisse.
<< Togliti di torno, Malfoy >> borbottò Ron con la mascella contratta.
<< Sei svenuto anche tu, Weasley? >> esclamò Malfoy ad alta voce << Quel brutto, spaventoso Dissennatore ha fatto paura anche a te, Weasley? >>.
Vide il braccio di Malfoy lasciare la vita di sua madre.
E poi la scena cambiò...
Angolo Autrice:
Mi rendo conto che questo capitolo è molto breve, ma il ricordo in sé, non era lungo e quindi mi sembrava inutile dilungarmi con parole vuote.
Aspetto, ansiosamente, le vostre recensioni, ciao :)