Era sabato mattina e il sole filtrava dalla finestra. Ed io? China sul mio computer intenta a scrivere una mail a chiunque si occupasse di trasmettere le pubblicità della lines seta e della veet. Adesso mi devono spiegare cosa minchia c’è da ridere mentre ti fai la ceretta,neh? E’ una pubblicità del tutto senza senso,ma continuano a trasmetterla mese dopo mese anche ora che sta arrivando l’autunno e si sa che è solo una rottura di coglioni mettersi a soffrire,tanto i peli ricresceranno e tu sembrerai sempre e comunque un cactus.
Poi quell’altra:ma vi pare possibile che una donna di quarant’anni o anche di più con il sangue che le scorre ininterrottamente e tutti i dolori vari se ne va tranquillamente in bicicletta ridendo assieme alle amiche anche loro mestruate?
Ogni riferimento a fatti che stanno accadendo a me in questi cinque giorni è puramente casuale.
“Posso?” la voce di Molly interruppe la mia concentrazione.
“Tanto se ti dico di no,entri lo stesso” risposi brusca.
“Ho controllato il calendario sorellina,ti serve qualcosa?” disse dolcemente,ma cosa credeva di fare? Calmarmi? Non ci sarebbe riuscita.
“Sto bene” risposi seria,poi spostai lo sguardo da lei al computer e di nuovo dal computer a lei.
“Anzi no,mi potresti portare una torta cioccolato e panna con canditi all’arancia e piccoli scoiattolini gommosi sulla superficie?” domandai sorridendo.
“E dove la vado a prendere io?” chiese confusa.
“Ma che cazzo ne so. Mi hai chiesto se volevo qualcosa e io ti ho risposto. Bene,adesso vorresti rimangiarti la parola? Eh no cara mia. Quindi se non vuoi finire tre metri sopra il cielo..cioè no,quello è il film di Moccia. Volevo dire se non vuoi finire tre metri sotto terra ti conviene muovere il culo e andare a prendermi quella fottuta torta,grazie”
Chiuse la porta senza rispondere e la sentii urlare per tutta la casa ‘le sono venute,non aprite quella porta’. La solita esagerata,mica ero così nervosa. E’ una cosa più che normale volere una torta cioccolato e panna con canditi all’arancia e piccoli scoiattolini gommosi sulla superficie alle otto di sabato mattina.
Ero così stanca da non avere nemmeno la forza di scendere in cucina a fare colazione.
“La colazione è il pasto più importante della giornata”  affermava il mio cervello.
“vaffanculo” rispondeva il mio corpo.
“C’è Kim?” chiedevano alla porta.
“Non ti conviene,ha le sue cose” Liam dalla stanza affianco dispensava consigli al povero sfortunato venuto a trovarmi.
Ci fu qualche minuto di silenzio.
“Nemmeno a te conviene farti i cazzi miei,Liam” urlai da dentro.
“Allora c’è?” la voce di Harry alla porta continuava a insistere.
“No,è morta” risposi sarcastica.
La porta si aprii lentamente e una chioma riccia vi si affacciò.
“Entra coglione” oggi chissà perché avevo la voglia di chiamare tutti e tutto coglione. Ecco perché non avevo in programma di uscire.
“Come stai?” disse impaurito.
“Come una che è stata investita da una parata di carnevale con tanto di ballerine brasiliane che ti sbattono il sedere in faccia”
“Oh,a meraviglia quindi. Io ti ho portato la colazione” disse porgendomi un sacchetto bianco. A volte mi dimenticavo di quanto potesse essere dolce il mio migliore amico.
Presi il sacchetto e diedi un’occhiata dentro. C’erano due cornetti e due brioches.
“Se il tuo intento è farmi ingrassare ci stai riuscendo” esclamai afferrando un cornetto. Poi mi accorsi di essere proprio di fronte allo specchio e osservai il mio riflesso.
Senza un motivo preciso iniziai a piangere in modo isterico. Il volto di Harry divenne preoccupato.
“Sono brutta” dissi tra i pianti.
“Ma come cazzo ti viene?” esclamò confuso.
“Alison è molto più bella di me,puttanatroiasucchiacazziingoiasperma,ma bella. Ecco perché lui preferisce lei. E poi sono anche grassa” dissi tutto di getto. Non capivo cosa mi stesse succedendo. Anzi si,lo sapevo,ma adesso i miei ormoni stavano esagerando.
“Dai non dire così” mi porse un fazzoletto di stoffa. Aggrottai le sopracciglia.
“Sul serio Styles? La gente non va in giro con i fazzoletti di stoffa in tasca dal 1864,se non ci credi chiedi ai fratelli vampiridaorgasmo Salvatore” se non stessi piangendo come una cogliona probabilmente gli avrei riso in faccia,invece presi il pezzo di stoffa con un’espressione riluttante sul viso e mi soffiai il naso come un vero scaricatore di porto.
“Tieni,grazie” finii porgendogli il fazzoletto.
“Puoi tenerlo” si affrettò a dire con faccia schifata.
“Allora mi puoi dire cosa ti sta succedendo?” continuò.
“Ma niente,il pianto isterico mi viene normale quando le ovaie si divertono a farmi scherzi.
Un leggero rossore comparve sulle sue guance. Era incredibile come i ragazzi si mettessero in imbarazzo parlando di questi argomenti. Per me era una cosa naturale.
“Perché arrossisci? Insomma,l’avrai studiato anche tu come funziona anche se sei maschio. Insomma,ti devo fare il disegnino:l’ovetto una volta al mese..si schiude?” domandai.
“OKAY,HO CAPITO. Non c’è bisogno” disse ormai di un colorito molto vicino al rosso gambero.
Presi uno dei tanti cuscini che avevo sul letto e glielo lanciai in faccia,scoppiando poi a ridere. Cantai vittoria troppo presto perché subito dopo si avventò su di me.
“Ti prego..il ..il solletico..NO!” provai a balbettare tra le risate.
“Devi dire “Harry Styles è il ragazzo più bello e simpatico dell’universo” esclamò sorridendo in modo malvagio.
“Mai!” gridai.
“Allora continuo” disse. Ormai non ce la facevo più a ridere,già avevo mal di pancia di mio.
“Okay, lo dirò” urlai per riuscire a farmi sentire.
“Avanti” mi incitò.
“H- Harry Styles è il ragazzo più bello e simpatico dell’universo,contento?” mi sforzai.
“Ora va meglio,non sapevo soffrissi così tanto il solletico” disse lasciando la presa.
“Ora lo sai ed è meglio per te che non ci riprovi perché potrei staccarti gli attributi maschili alla velocità della luce,prima che tu riesca a dire ‘salame’” finii tenendomi stretto l’addome con le braccia.
Annuì toccandosi il pacco.
“Ancora non mi hai spiegato a cosa devo questa visita di sabato mattina,visto che non c’è scuola e non hai bisogno di un passaggio” esclamai d’un tratto.
“Ma niente,volevo solo augurare una felice giornata al mio fiore di campo preferito” rispose sorridendo e mostrando le fossette. Dio quanto era adorabile,ma non mi convinceva.
“Eh no,brutto lecchino. Io ti conosco,tu vuoi qualcosa. Parla o taci per sempre” dissi a tono.
“Ma no che dic…okay, adesso ti spiego” disse incrociando le gambe sul letto e prendendo un cuscino in mano.
“Sono tutta orecchie” incrociai le braccia.
“Il fatto è che ho bisogno di un favore” provò.
“Eh no,non te la do solo perché sei in astinenza,scordatelo. Vai a pagarti una prostituta..e poi non potrei nemmeno dartela” risposi alzando la voce e agitando le braccia.
“No,no Kim ferma. Non ho bisogno di questo,mi devi solo aiutare con una ragazza” finii.
“Una ragazza?” domandai incuriosita. Possibile che ogni ragazzo venisse a chiedermi consigli su come conquistare qualcuno? Tra un po’ mi sarei messa un pannolone e sarei andata in giro a scoccare stupide frecce sul culo delle persone.
Ma cosa minchia stavo dicendo?
Ritorniamo alla realtà. Mi diedi un’occhiata per convincermi di non indossare un pannolone e puntai gli occhi su Harry.
“Si,ti ricordi di Niall?” chiese.
“Fammi indovinare:vive anche lui qui giusto?” domandai di rimando.
“Esatto” rispose.
“Non dirmi che si è fatto l’intervento e adesso è una donna e tu hai preso una cotta per lui. Oh dio,Harry vai con i trans. Non me l’aspettavo da te” aprii la bocca in una ‘o’ e lo fissai sbigottita.
“No,frena di nuovo Kim. Dannazione fammi finire un discorso per una volta” si mise le mani nei capelli.
Io annuii facendo il segno della bocca cucita e lui continuò.
“Ha una sorella e mi piace. Lei è diversa da tutte le altre,mi incuriosisce” finii.
“E vorresti che io ti facessi da intermediaria. Ok,ho capito” dissi per poi essere avvolta dalle braccia di Styles.
“Si stasera” continuò.
“Stasera?” chiesi scioccata.
“Si stasera,alla festa di Adam”
“Ma io non posso” protestai.
“Cos’è stasera c’è la luna piena e sei un lupo mannaro che non puoi venire?” domandò infastidito.
“No..” cazzo,non avevo proprio in programma di uscire stasera in queste condizioni.
“Dai,almeno cambi aria e poi sbaglio o Adam ti aveva invitato di persona?” coglione.
“Si,ok. Sicuro che ci sarà?” mi arresi.
“ Certo,non se ne perde una” disse convinto.
“Spera per te che sia carina,altrimenti mi sarò lavata senza motivo”




Scusaaaaaaaaaaaate cwc
No,non c'è scritto sucate. Si,c'è scritto scusate.
Non aggiorno da settimane e mi dispiace così tanto,anche se non è che mi cagano in molti,però..
Dicevo sto cercando di parlare un po' di più qui sotto anche se sarà difficile visto che sono abituata ai 140 caratteri di twitter.
Okay,bando (?) alle ciance (?).Questo capitolo è un po' di passaggio,ma spero vi piaccia. Racconta un po' la mia storia una volta al mese,è un'autobiografia,ecco.
Ho fatto di tutto per pubblicare stasera,anche se ci sono stati un paio di cali di tensione,ma l'ho fatto per voi *lacrimuccia*.
Aniwaaaaaaaaaaaay,per il prossimo capitolo avevo pensato a qualcosa di molto raawrr e badaboom e spadadada,però non so ancora cosa. 
Vi prometto di aggiornate al più presto,scusare me ma non essere colpa mia. Essere colpa di telefilm che appassionare me. E si,ho finito di parlare come la cogliona. 
Se volete seguirmi su twitter sono @itsunsetvojce 
ps non so se va il link.
ADDIO.