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Autore: Leeert    09/08/2013    4 recensioni
Dalla storia:
Stavano bene quei due, sembravano fatti su misura, nessuno poteva dividerli.
Sempre allegri e si facevano voler bene da tutti. Come fossero delle calamite d’amore, riuscivano a sorridere sempre.
E poi avevano un ottimo rapporto con le famiglie.
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Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Secondo capitolo.
Via dei Fiori;


 Faceva ogni notte lo stesso sogno. Era davvero incredibile come tutti i particolari fossero esattamente come la volta precedente. Più che un sogno quello però, assomigliava ad un incubo.
C’era lui, lui e suo padre. Lo sfondo era troppo sfocato per riuscire a riconoscerlo, forse una città o un posto in periferia… Chissà.
Restava il fatto che era inquietante rivedere Nicolas dopo 4 anni; Forse un po’ invecchiato, sempre la solita folta barba gli copriva il mento e quella testa, ormai prossima alle calvizie, gli sembrava quasi più spenta.
Il padre diceva al ragazzo di stare bene e di non preoccuparsi per lui perché sarebbe stata solo una perdita di tempo. Piuttosto doveva pensare alle gemelline, Genni e Hodi ed occuparsi della madre.
Morgan, tutte le volte, decideva di corregli incontro, come per abbracciarlo.
A quel punto il sogno terminava e il ragazzo si svegliava con gli occhi rossi e pieni di lacrime, sembrava che avesse appena pianto.
 
Da sveglio Morgan, segnava tutto sul suo ‘libro dei ricordi’. Lo teneva da quando aveva all’incirca l’età delle sorelle: 10 anni.
Quel quaderno è pieno di foto, pensieri, frasi, amori mai rivelati e persino dediche strappate dai diari scolastici. Insomma, la sua vita racchiusa in quei fogli a quadretti.
La copertina era verde, tipo il colore dell’erba; e Morgan, all’età di 17 anni, per renderlo più adatto a lui ci aveva attaccato alcune foto che ritraevano lui e due suoi amici: Luigi, conosciuto una sera di qualche anno prima in discoteca e Sebastian, un vecchio amico dell’asilo ritrovato poi all’liceo; In un angolino spuntava anche la foto di Helena.
Morgan aprì il quaderno e si rese conto che ormai era una settimana che andava avanti la stessa storia. A quel punto prese una decisione, chiamò la madre e le raccontò tutto.
La donna gli disse solamente che era normale e che non doveva aver paura, anzi, se l’avesse risognato doveva abbracciarlo prima che iniziasse a parlare.
Il ragazzo non capiva il perché ma annuì e torno in camera sua.
 
Squillò il telefono; era  Sebastian.
Voleva incontrare Morgan per raccontargli un problema che lo ‘affliggeva dentro’, così aveva detto.
Morgan c’era sempre stato per i suoi amici, come loro avevano fatto con lui. Ripose il diario nel cassetto della scrivania, prese la felpa e uscì.
Sebastian lo stava aspettando al solito posto: il giardino di Via Dei Fiori. Era il posto meno tranquillo e allo stesso tempo più accogliente sulla faccia della terra.
 Morgan si sedette sulla panchina vicino ad un ciliegio, mentre l’amico era appena stato al bar di fronte a loro e stava sorseggiando un Estathè rigorosamente al limone.
I due si guardarono, in silenzio, senza dirsi niente. Per un momento gli occhi di Sebastian sembravano pieni di odio,rabbia e furia omicida.
Il ragazzo spiegò al fidato amico che aveva appena rotto con la storica ragazza con cui stava da 6 anni.
Quella mattina lei lo aveva chiamato dicendo che era già qualche settimana che notava uno strano cambiamento in lui, che a lei piaceva ben poco.
Sebastian continuava a bere la sua bibita, ormai quasi finita, mentre Morgan continuava a fissarlo, immaginandosi la scena. Doveva aver passato proprio dei bei momenti con Silvia prima che lei lo lasciasse. Ma ora non esisteva più nessuno “loro”, nessun “ti amo” tra i due solo Sebastian e Silvia. Nessun  amore. Niente di niente.  
Non proprio niente, Sebastian ancora provava qualcosa di forte per l’ormai ex ragazza. Qualcosa che non sarebbe svanito con una semplice chiamata. Qualcosa che solo ad una persona che sia ma follemente si può dare. Era Solo amore. Quello vero, quello che provavano Morgan e Helena l’uno per l’altro. Quello che sarebbe durato per sempre.
Ma Silvia non la pensava così. L’aveva amato con tutta se stessa ma lo riteneva troppo geloso. Lei voleva avere la sua vita, le sue amicizie, le sue abitudini; Diceva che la gelosia di Sebastian la stava ‘imprigionando’ e la cosa non le piaceva affatto.
 
Morgan,per incoraggiarlo un po’ disse all’amico che c’erano tante altre belle ragazze nel mondo, e che non occorreva disperasi per una che non valeva. Di scatto si bloccò. Voleva rimangiarsi le sue ultime parole “..non c’è bisogno di disperasi per lei, non ne vale la pena..” Sapeva che non era così. Sapeva che il mondo di Sebastian era Silvia e qualsiasi cosa la riguardasse.  Sapeva anche che era stata la prima ragazza a farlo sentire importante ed era l’unica che c’era sempre in ogni momento, bello o brutto.
 «Scusami, non era quello che intendevo.. »
Sebastian abbozzò un sorriso, si vedeva che sopra quelle labbra erano cadute lacrime. Lacrime di chi stava perdendo tutto.
Morgan si alzò, raccolse l’Estathè dell’amico e lo mise nel cestino per la spazzatura dietro lo scivolo.
Si girò verso Sebastian, che lo stava seguendo e lo abbracciò.
 «Grazie amico, non saprei come fare senza di te. E da questa mattina che non provo tanto affetto verso qualcuno. Ti voglio bene.»
   
 
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