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Autore: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST    16/02/2008    2 recensioni
Lei arrossì. Succedeva tutte le volte e lui detestava ammettere che adorava quella sua reazione.
[claire/sylar]
SPOILER!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claire Bennet, Sylar
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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-Lo odio!-
Questa era la frase che Claire ripeteva da circa mezz'ora all'amico dalla pazienza infinita.
-Si ma dimmi che è successo.-
Il dialogo aveva preso questa piega. Zach chiedeva sempre la stessa cosa per avere la stessa risposta.
L'unica cosa che era cambiata, era che dal divano si erano spostati in camera di Claire.
- Lo odio.-
Zach sbuffò. Forse se avesse provato a formulare diversamente la domanda...
-Stavamo litigando, io gli ho detto stronzo e lui ha fatto finta di volermi baciare alla fine si è levato e mi ha detto che mi piaceva farmi baciare dagli stronzi.- disse la ragazza senza neanche prendere fiato.
Zach l'abbracciò. -E te? che hai fatto?-
Claire diventò rossa. -Niente...sono rimasta ferma come una cretina..mi stava prendendo un collasso.- rise.
-Posso farti una domanda stupida?-
-Dimmi.-
-Come fa a piacerti se lo odi?-
Claire rimase a bocca aperta. E già..bella domanda.



Ha proprio ragione. Sono uno stronzo.
Sylar seduto sul letto, fissava la parete blu davanti a lui.
Era consapevole di essersi comportato male, ma quella faccia da idiota che aveva messo su Claire non se la sarebbe persa per niente al mondo.
Aveva capito che sulla ragazzina faceva un certo effetto, come del resto era successo con Maya. Bastava sfiorarle che diventavano tutte e due rosso peperone.
Ma solo quella ragazzina, viziata cocciuta e permalosa gli faceva quello strano effetto. Non sapeva definirlo.. era strano..pensava di poter perdere il controllo delle sue azioni da un momento all'altro, e il cuore gli andava a 1000.
E lui non poteva permetterselo.
Doveva tornare ad essere il Sylar con annessi e connessi il più presto possibile.
Non era li per divertirsi.
Ma le litigate lo facevano divertire da morire.
-Vado a farmi una doccia.-
Perfetto. Adesso parlava anche da solo.



Zach aveve svuotato la valigia e stava seduto insieme a Claire sul letto dell'ennesima camera degli ospiti.
-Zach devo andare a fare gli allenamenti.-
-Pure di domenica?-
-Si lo so..che palle..aspattami prendo la roba e torno.-
Tornò dopo qualche minuto vestita con la divisa da cheerleader blu e bianca della scuola.
Zachh sorrise. -Mi fa strano vederti questa addosso.-
-Sapessi a me..- mugugnò lei fissandosi le scarpe.
Stavano rivangando i vecchi tempi, ma lei in fondo era consapevole che tra una settimana Zach sarebbe tornato a Odessa e lei alla sua vecchia scuola.
-Dopo gli allenamenti andiamo a fare un giro?- chiese Zach alzandosi e avviandosi con lei alla porta.
Lei alzò le spalle accennando un si.
Scesero le scale, trovando Sylar in pantaloncini stravaccato sul divano.
-Non era rossa?-
Non l'aveva mai vista andare agli allenamenti perciò, l'unica divisa che aveva visto era quella che aveva quando si erano "incontrati" per la prima volta.
-Era.- disse Claire senza guardarlo e andando il più velocemente possibile alla porta.
-Ti sta meglio il blu.-
Claire trasalì e uscì alla svelta fuori casa, seguita da Zach.



Erano più o meno le sei. Allenamenti finiti.
-Mi mancavano i tuoi saltelli, lo sai?- disse Zach con un sorriso.
Lei ricambiò il sorriso.
-ancora scioccata per il complimento di Gabriel?-
-All'incirca.-
-Da come mi raccontavi un sacco di tempo fa, non me lo sarei mai immaginato così...così...- Zach non trovava la parola esatta.
-Umano?- azzardò Claire.
-Si esatto.-
-Bhè..neanch' io.
-Ma che vuoi fare?-
-Niente.-
-Come niente?- a volte Zach era più pettegolo di una ragazza, e il che non era male. Avere un amico gay torna utile.
-Niente che devo fare? Ti ho raccontato di Maya?-
-No.-
Claire raccontò in breve la disavventura di Maya con Gabriel, e Zach non rimase molto sorpreso.
-Vabbè.. me lo sarei aspettato. Ma con questo che vuoi dire? Che hai paura di lui?-
-Non lo so, cazzo! non so dirlo!- Claire scoppiò a piangere abbracciando l'amico.
-Dai qua lo so io che ci vuole..- disse Zach sorridendo.



Più o meno le tre di notte. Sylar sul divano, facendo i suoi "allenamenti". Ma i risultati ancora non vedevano la luce.
Sentì le chiavi girare nella toppa. Pensò che dovevano essere tornati. Sentì ridere istericamente la ragazza che non riusciva ad aprire neache la porta. Ci pensò lui.
Vide Zach e Claire totalmente ubriachi, che tentavano di reggersi a vicenda, mentre ridacchiavano.
-Bravi complimenti.- ironizzò tirandoli dentro.
Claire gli faceva ancora ciao con la mano e a Zach gli si chiudevano gli occhi. -Io vado in camera perchè ho sonno e domani mi devo svegliare e devo..- zach cominciò a parlare e Gabriel gli diede uno schiaffetto dietro la testa per farlo stare zitto. Claire si sdraiò sul tappeto e Zach tentava barcollando di raggiungere le scale.
-Pure da Baby sitter ai ragazzini devo fare.-
Gabriel sbuffò e aiutò Zach ad arrivare fino in camera e poi tornò giù di corsa e andò da Claire che fissava il soffitto.
-Non sono una ragazzina..- cominciò Claire girandosi verso di lui. Aveva la parlantina lenta per via della sbornia.
Sylar si mise vicino a lei cercando di convincerla a alzarsi e andare a dormire. Lei invece non ne voleva saprere di schiodarsi dal pavimento.
-Dai che se ti vede tuo padre ti uccide.- provò lui sperando di convincerla.
-Difficile.- rise e si mise seduta.
-Dai su.- continuò lui, con tono calmo e prendendola per le spalle.
Lei gli si buttò in braccio, lasciandolo spiazzato. -No, voglio stare qua.-
Lui alzò le spalle. Tanto quando le sarebbe passata, sarebbe andata via prendendolo a calci.
Si appoggiò al muro ancora con lei in braccio.
-Ho freddo..- piagnucolò lei. -Abbracciami...- continuò cantinelando ogni sillaba.
Una parte di lui gli diceva di lasciarla li e andarsene a letto. L'altra parte di lui, quella più convincente e carismatica, gli diceva di rimanere li e fare quello che lei gli chiedeva.
La strinse, sentendo i pensieri contrastanti che gli frullavano in testa.
Provò ad addormentarsi, ovviamente senza riuscirci.



Il mal di testa talmente forte svegliò la ragazza. Si sentiva stringere ma al buio non riusciva a distinguere la figura. Sentiva solamente un profumo familiare.
-Ti sei svegliata.-
Quella voce che le soffiò nell'orecchio la fece rabbrividire. Avrebbe riconosciuto quel tono in mezzo a una folla urlante.
Fece mente locale e ricordava vagamente di quando lei e Zach avevano comnciato a bere.
-La testa..- fu quello che riuscì a tirare fuori.
Lui le mise una mano in fronte. Ripensò a quello di cui stava parlando prima. E un brivido quasi impercettibile le percorse la schiena. Un brivido di paura.
-Tranquilla.- le sussurrò lui dandole un bacio in fronte.
Diventò rossa, ma al buoi lui non se ne accorse.
-Dov'è Zach?- domando per sviare.
-In camera sua.-
E lei cosa ci faceva sulle ginocchia di Gabriel? Si morse il labbro. Si preoccupava di quello che poteva aver detto o fatto.
-Perchè sono in braccio a te?-
-Hai detto che avevi freddo e volevi essere abbracciata.- disse lui sorridendo, ma lei non lo poteva vedere.
Lei diventò magenta e pensava che era diventa di un rosso così acceso che si potesse vedere anche al buio.
Lui omise di dire che due o tre volte aveva provato a sfilargli la maglietta.
Quella se la sarebbe giocata in un altra delle loro litigate, pensò bastardo.
In fondo era perennemente combatutto da due sentimenti contrastanti.
-Nient'altro?- chiese preoccupata.
-No.- mentì lui rimettendo il solito ghigno.
Lei si alzò. Non si sentiva più le gambe. Farfugliò un buonotte, anche se erano le 5 del mattino, e si avviò per le scale. La testa le pulsava così forte, da non farle sentire i passi di lui, che le veniva dietro.
Prima di aprire la porta della stanza si accorse della presenza dietro di lei.
Avendo ancora la scusa della sbronza, lo abbracciò. Forse non le sarebbe più capitato, visto come stavano le cose. -Buonanotte.- disse lei con la faccia appiccicata al torace di lui.
Lui s'inchinò e le diede un bacio a fior di labbra -'notte.- e si allontanò per andare in camera sua.
Lei rimase a guardare la figura di lui con tre dita sulla bocca. Si chiese se anche lui non si fosse sbronzato o qualcosa di simile.
Qualunque cosa fosse, domani mattina serebbe tornato quello di sempre.




rieccomi!
ringrazio tantissimo
Mala_tenera
Ino chan

spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo!
un bacione!!
  
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