9.
Gerard’s
P.O.V.
Ero invaso
da uno strano senso di ottimismo, era come se ci fosse una barriera che
mi
separava dalle cose dolorose e mi riparava da queste.
La
felicità mi inebriava, lasciando impresso sul mio volto
un’insolito sorriso.
Mi sentivo
come se avessi appena ricominciato a vivere, come se tutto
ciò che era stata la
mia vita prima di innamorarmi non esistesse più.
Vivevo in
un mondo in cui c’eravamo solo io e Frank, la persona che
amavo.
Era notte
fonda e io, come al solito, osservavo la meravigliosa creatura davanti
a me,
mentre dormiva.
Vedevo
abbastanza bene al buio, potevo permettermi di scrutare il movimento
dei suoi
muscoli e l’espressione del suo viso.
Ogni tanto
sussurrava parole incomprensibili, ma era bellissimo… ed era
mio. Beh, insomma,
mio si dice di un oggetto, quello
che
voglio dire è che i suoi sentimenti erano per me, il suo
amore era mio.
Frank
dormiva senza maglietta, con solo i boxer addosso, il lenzuolo spesso
gli
scivolava lungo il corpo, scoprendogli il petto, mi perdevo ad
osservare i
disegni dei tatuaggi sul suo busto, mi vietavo mentalmente di toccarlo,
non
volevo che lui si svegliasse, non volevo che spezzasse quella magia.
Avrei
voluto farlo, toccare il suo corpo, tracciare con le dita le linee dei
tatuaggi, sentilo rabbrividire sotto il mio tocco gelido. Ma poi avrei
di
sicuro perso il controllo.
Oh, al
diavolo il controllo!
Dal fondo
del letto gattonai verso di lui e mi misi al suo fianco. La finestra
era
aperta, la luce candida della luna entrava dai vetri e illuminava il
suo corpo,
in modo da farlo sembrare ancora più bello, sempre se questo
era possibile, la
bellezza in persona non poteva sembrare più
bella.
Allungai
una mano verso di lui, ma mi fermai a metà strada,
perché lui ebbe un sussulto
nel sonno ed ebbi paura che si fosse svegliato.
Quando fui
sicuro che stesse ancora dormendo, appoggiai la mano sul suo petto,
scorrendo
piano la linea dei muscoli, e lo accarezzai. La sua pelle era calda e
liscia,
mi sembrava di essere in paradiso e toccare le nuvole. Si
svegliò.
“G-Gerard…”
Si sedette appoggiandosi sui gomiti.
“Scusami,
non intendevo svegliarti.” Sussurrai.
“Che
stai
facendo?” Guardò la mia mano, ancora posata sul
suo petto, la ritirai, sentendo
subito la mancanza di quel calore sotto i polpastrelli.
“N-nulla…”
Risposi. Lui rise, divertito dalla mia risposta imbarazzata.
“Non
facevo nulla, torna a dormire.” Dissi, cercando di mantenere
la voce ferma e
non perdermi nei suoi occhi.
“No,
preferisco stare sveglio a guardarti…” Stavolta
fui io a ridere.
Passarono
momento troppo veloci, in cui ognuno di noi si fermò a
studiare il corpo
dell’altro, la sua espressione, i suoi occhi.
Poi si
mosse verso di me, cercando le mie labbra, gliele donai, in un bacio
lungo e
profondo, che ci tolse il respiro.
“Uhm,
è
strano baciarti, lo sai? È come mangiare un gelato freddo
sotto il sole
bollente, freddo con caldo, è strano, finchè non
ci si abitua…” Disse,
impossessandosi du nuovo delle mie labbra, subito dopo.
“Però
devi
ammettere che ti piace!” Sorrisi, sfiorando le sue labbra.
“Si,
ma
ora vorrei qualcosa di più…”
“C-che
cosa?” Chiesi esitante, conoscevo già la risposta,
ma speravo ancora di
sbagliarmi.
“Gee,
vuoi
fare l’amore con me?” Chiese tutto d’un
fiato.
“Frank,
sei l’unica persona al mondo che può chiedere una
cosa del genere.” Risposi,
ridendo e accarezzando i suoi fianchi con le mani, adoravo la sua pelle
calda e
il suo profumo era inebriante, come una droga per me, mi distraeva
dalla
realtà.
“E’
così
strano?”
“Certo,
di
solito una persona non chiede se l’altra vuol fare
l’amore con lui, lo fa e
basta.”
Ci stavo
girando intorno, evitando appositamente di dargli una risposta,a nche
se sapevo
che alla fine sarebbe stato inevitabile. La verità era che
avevo paura, come al
solito avevo paura di fargli male, ero sicuro che non avrei saputo
fermarmi,
avrei potuto ucciderlo.
Anch’io
morivo dalla voglia di unirmi a lui, di sentirlo finalmente mio e di
sentirmi
parte di lui, ma avevo terrore di me stesso e del mio poco
autocontrollo.
“Comunque
sia, qual è la tua risposta?” La sua domanda mi
riportò alla realtà e mi sbattè
davanti alla faccia una scelta.
“I-io,
non
è che non voglia,
però…”Iniziai.
La mia
frase fu interrotta dalle sue labbra, che si spostarono sul mio collo,
baciando, leccando e mordicchiando la mia pelle diafana.
“E’
solo
che…” Le sue mani forti mi spinsero
all’indietro, facendomi cadere pesantemente
sul materasso, e le sue labbra ritornarono alla loro interminabile
tortura,
stavolta sfiorando il mio petto e la mia pancia.
“Frank…”
Non ascoltava neanche una parola di ciò che cercavo di
dirgli, non voleva
sentire scuse.
“Frank!
Fermati un secondo…” Dissi, stavolta a voce
più alta.
“Cosa
c’è?” Chiese lui, sbuffando e
sporgendosi sopra di me, appoggiando le mani
sulle mie coscie e facendomi scorrere un brivido lungo la schiena al
solo
contatto. Era inginocchiato fra le mie gambe.
“Ho
paura…per
te, perché potrei farti del male. Ecco, non penso che sarei
in grado di
fermarmi.”
“Rilassati,
so che non mi farai male, e se succederà, sono pienamente in
grado di
allontanarti dal mio collo prima che sia troppo
tardi…”
Annuii,
aveva fatto ciò che speravo, mi aveva rassicurato.
Lentamente
salì con le mani dalle mie gambe al basso ventre,
accarezzando la mia erezione
attraverso il sottile tessuto dei boxer.
Poi
tornò
a baciare la mia pancia, era stranissimo sentire la sua lingua
solleticare la
mia pelle, era stranissimo, ma stupendo.
Cercai i
suoi occhi, e quando li trovai gli mandai un’occhiata come a
voler dire
“Sbrigati.”. Lui lo fece.
Con un
lento movimento rimosse i miei boxer, lasciandomi completamente nudo su
quelle
lenzuola calde. Non mi ero mai sentito così nudo in vita
mia, era anche un
sentimento interiore, come se fossi improvvisamente debole, sotto il
suo
comando, impotente. Si prese qualche minuto per osservare il mio fisico
e io lo
lasciai fare, stava tracciando mentalmente una mappa del mio corpo,
osservandolo nel suo splendore e nel suo desiderio.
Potevo
vedere i suoi occhi scintillare, colmi di uno sconosciuto desiderio,
mai
provato prima, un desiderio verso un uomo, verso un’amico,
verso di me.
Senza che
io me ne accorgessi si ritrovò nudo anche lui, il suo corpo
ora aderiva al mio,
scaldandolo ed eccitandolo. Passammo qualche minuto a sfiorarci, a
esplorare
ognuno il corpo dell’altro, assaporandone ogni centimetro,
carichi di
desiderio.
“Frank,
ti
prego…” Sussurrai, non sarei più
riuscito a trattenermi per lungo.
Le sue
mani si spostarono sulle mie gambe, divaricandole, per avere maggior
accesso.
Avevo paura, ma sapevo che sarebbe passato.
Accarezzò
la mie erezione con un tocco leggero, finchè non si
sistemò alla mia antrata,
fissando i miei occhi come a chiedere il permesso. Annuii e lasciai
ricadere la
testa all’indietro, n mezzo ai cuscini.
Avrei
accolto qualunque sensazione, bella o brutta che fosse, mi bastava
soltanto
sentirlo dentro di me.
Lentamente
si si spinse all’interno. All’inizio fece male, la
sensazione era una delle più
strane che avessi mai provato. Avevo voglia di dirgli di fermarsi, di
bloccare
il suo movimento e il dolore che scaturiva da esso, ma non lo feci,
dovevo
essere paziente e sopportare.
“Ti
sto
facendo male?” Chiese esitante.
“N-no…”
Mentii io.
Rassicurato,
iniziò lentamente a spingere dentro di me e presto il dolore
si trasformò in
piacere e mi abituai a quella sensazione che prima mi era sembrata
così strana.
Dovetti
combattere contro l’istinto di morderlo, sarei riuscito a
trattenermi, se solo…
“Mordimi,
adesso.” Disse lui.
Merda. E ora?
Me lo stava anche chiedendo, per quale stupido motivo me lo chiedeva?
Lo
avrebbe eccitato ancora di più, ma avrebbe potuto anche
ucciderlo. Non diedi
segni di assenso e inarcai la schiena, gemendo.
Le sue
mani mi spinsero il petto verso il materasso e mi offrì il
suo polso, in modo
che potessi morderlo, dato che la posizione mi impediva di arrivare al
suo
collo. Chinai la testa di lato e chiusi gli occhi, avrei dovuto
resistere
ancora per poco, perciò mi rifiutai di morderlo. Non volevo
sentire il sapore
del suo sangue, non volevo sentirlo scorrere nella mia bocca, volevo
solo
ascoltare la sua voce che urlava il mio nome.
Il suo
polso si spinse in direzione della mia bocca e la sete mi constrinse a
morderlo. Sentii Frank gemere sopra di me, mentre lo facevo. Continuavo
a
succhiare lentamente quel liquido caldo e intanto il mio piacere
cresceva.
Dopo qualche
minuto lo sentii venire dentro di me, allora mi staccai dal suo polso e
ascoltai la sua voce calda e incrinata urlare il mio nome. Venni
anch’io,
urlando il suo.
Il suo
corpo si accasciò sopra di me, esausto e senza fiatoe mi
accarezzò la guancia,
cercando di respirare normalmente.
“Sei
tiepido…” Mi fece notare. Io mi toccai la guancia,
poi il collo e il petto, il
freddo glaciale aveva davvero lasciato il posto al quasi-calore. Era la
prima
volta dopo mesi in cui potevo sentire il caldo invadere la mia pelle,
ed era
successo grazie a lui.
“Grazie.”
Dissi semplicemente, trascinandolo sotto le coperte ed accarezzandogli
i
capelli, finchè non si addormentò di nuovo.
Oddio!
Non posso credere di averlo davvero scritto, datemi un pizzicotto!!
Faceva schifo, vero?!
Thanks to:
SadSong:
hihi Ti piacciono
i Paramore?! Quella sera ascoltavo solo quella canzone…xD
Sono felice che ti
sia piaciuto, speriamo che questo non sia da meno, poi beh, early
sunsets è la
mia canzone preferita dei My chem, come non metterla prima o poi?! Sono
felice
che ti sia piaciuta la scena finale, adoro descrivere quando lui lo
morde!!
hermy_posi: uuuh
amore ma
shiau, prima pensavo al 14, adesso pensi a ciò che forse
farai Mercoledì, dio,
spero davvero che le cose vadano per il meglio, sono felice che ti
piaccia e
che pensi a TM, vuol dire che pensi a cose bellexD
Isult: hihi
il cameriere
omofobicooxD anche io mi sarei messa a fare le foto, poi gli avrei
chiesto se
gli andava di fare una cosa a tre hihi, così, tanto per
fare…eeeh avevi detto:
chissà che succede!xD ed ecco che succede muhahahaha hihi
che carini
blaise_sl_tr07:
teneri idioti, neh! Sono
pucci loro, e si amano tanto, come hanno dimostrato in questo
capitolo!eheheh
spero che sia di tuo gradimento!xD
MiKeYwAy4EvEr:
Io
soffrirei le pene dell’inferno per Gerard, tu no? E darei
tutto il mio
sangue per potergli anche solo stringere la mano e ringraziarlo..aww
sono sweet
anch’io staseraxD
my chemical vavvy:
L’amore trionfa sempre, magari fosse vero…grazie
mille per il
complimento, mi piacciono i complimenti…e a chi non
piacciono!!spero che ti
piaccia anche questo capitolo…
JessEmo:
Ma
ciao anche a te, cara nuova
lettrice…sono felice che la mia fanfi ti piaccia un casino e
beh, anche io mi
farei mordere da Gee, io mi farei dissanguare da lui…spero
che ti piaccia anche
questo cap!!
Aww
grazie di cuore a tutte, spero di riuscire ad
aggiornare presto…
Vi
amo ♥
Julia