7 Gennaio 2013 Era una mattina qualunque, Charlotte quella notte aveva dormito poco e niente come da qualche giorno a questa parte ma non se lo poteva permettere perché oggi avrebbe ripreso i ritmi delle lezioni all’università ma soprattutto avrebbe rivisto quel ragazzo che le aveva rapito il cuore con un semplice sorriso ma di cui ancora non conosceva il nome. Ore 5.00 am Ero davanti alla finestra già da qualche minuto osservando il tempo cambiare con una tazza di cioccolata calda. Ero ancora nel pigiamone o meglio dire in una felpa di Josh presa in prestito tempo fa e con una culotte. Mentre sorseggiavo ascoltavo nel mio mp3 la mia canzone preferita riprodursi : little things. Per me aveva un grande significato quella canzone perché in parte o completamente mi rappresentava, rappresentava quella persona che cercavo di nascondere dietro un comportamento da dura ma quando ne avevo la possibilità crollavo e solo quel ragazzo con cui ho vissuto tutta la mia vita fino ad ora, meglio noto come mio fratello, ne era a conoscenza. Alle 6.00 l’andai a svegliare e gli portai la colazione in camera con tanto di pane e nutella, spremuta di arance e un bicchiere d’acqua, la sua colazione preferita. C: Buongiorno fratellone. – gli lasciai un bacio sulla guancia e mi stesi sul letto insieme a lui che mi abbracciò-. Sembrerà strano il nostro rapporto ma sono sempre stata la sua piccolina.. Rimasi li finché non finì la colazione, tolsi il vassoio e lo portai in cucina lavando la tazza e il piatto, subito Dopo mi recai in bagno, feci una doccia comprendendo anche i capelli che ero solita lavare ogni giorno.. ne uscì una ventina di minuti dopo vestita e profumata. Presi la borsa e uscì di casa seguita da mio fratello che iniziava un nuovo lavoro come segretario in un studio medico, non era proprio il suo sogno però lo avrebbero pagato abbastanza bene da mantenere la casa, me e se stesso. Anche io lavoravo ma come cameriera in un locale frequentato solo la sera ma ciò non bastava a mantenere il fitto. -Appena uscita dalle lezioni universitarie mangiai un piccolo panino a volo e mi recai subito al corso di Fotografia. Fu li che il mio cuore esplose, ascoltava musica nelle sue cuffiette e sorrideva, quel sorriso che mi aveva fregato più volte. Mi sedetti sul muretto e iniziai a leggere un libro.