Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko
Segui la storia  |       
Autore: Ludos98    09/08/2013    5 recensioni
Il liceo è finito e i nostri eroi hanno iniziato il college.Yumi ha fatto la sua scelta:William,però nemmeno lei sa perché.Lei e Ulrich si sentono raramente ma c'è una decisione che lui proprio non può accettare.Proprio quella notte cambierà tutto.O almeno così pensa Yumi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ulrich, William, Yumi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 14: Memories are too important

Quando fallisce la memoria, cos’è che fallisce?

Pov Yumi
Trascorse una settimana da quando avevo deciso di farmi aiutare,e quel giorno mi aspettava la prima seduta. Ero assai nervosa ma,fortunatamente,non sarei stata da sola.
Volevo Ulrich al mio fianco,l’unica persona che non aveva smesso di credere in me nemmeno per un istante.
William era d’accordo,anzi ultimamente i suoi atteggiamenti risultavano strani…come se cercasse di evitarmi. Forse si sentiva trascurato,però non avrebbe dovuto: insomma se non avesse chiamato Ulrich probabilmente quella sera mi sarei buttata dal ponte della fabbrica. Eppure non molto tempo dopo avrei scoperto la verità sui suoi comportamenti.
Nel mentre avevo accostato l’auto di fronte alla casa di Ulrich. Mi mancava il respiro.
E’ una pessima idea.
Fissai più volte il portico e alla fine vinse la paura e decisi di andarmene.
Proprio in quel momento la porta si aprì facendomi fermare improvvisamente.
-Yumi. Come mai da queste parti?-chiese Ulrich.
Mi voltai.
-Ecco… - provai a guadagnare tempo inventando una scusa,ma dopo tutto quello che avevamo passato scelsi di essere sincera.-Oggi ho la prima seduta,e vorrei che tu venissi con me. Non posso affrontarlo da sola.
Lo pregai con lo sguardo. I suoi occhi si illuminarono e sorrise. Ricambiai.
-Certo che ti accompagno!-esclamò come se non aspettasse altro.
Quella risposta mi fece tirare un sospiro di sollievo. Temevo che non accettasse.
Restammo in silenzio e poi ci avviammo verso la macchina.
 
Nel frattempo,a casa Dunbar…
Yumi ancora non poteva saperlo,ma da una settimana William riceveva delle lettere con delle rivelazioni piuttosto interessanti. Appartenevano al diario della ragazza e lui rimase scioccato da ciò che lesse.
La prima fu questa:
“Avevo un piano. Volevo cambiare me stessa,creare una persona senza passato. C’ero quasi riuscita mettendomi con William e aspettando suo figlio. Stavamo anche per sposarci.
Indovina chi è riapparso a confondermi ancora?Si,lui:Ulrich. Lui è il mio grande amore,lo è sempre stato. Me ne sono accorta troppo tardi purtroppo. Ho capito che la vita non è una favola,non può concludersi con un “e vissero tutti felici e contenti”. Non è successo infatti.
In quella lontana settimana di novembre ho perso ogni mia certezza:il bambino,Ulrich e…persino William. Nonostante io non lo ami come amo Ulrich,un po’ ci tengo.”

Inizialmente decise di non preoccuparsi,quelle pagine risalivano a gennaio e molte cose erano cambiate da allora: si erano sposati e vivevano in un’enorme villa.
E se fosse stata tutta una finzione?
“Caro diario,
L’ho fatto. Ho lasciato andare Ulrich e mi sono rimessa con William. Spero che Dio mi ricompensi un giorno per questo voto. Non dimenticherò mai il volto deluso di Ulrich,ma non può saperlo,nessuno deve venirne a conoscenza. L’ho confessato solo ad Aelita,lei è la mia migliore amica.”
William non poteva crederci. Insomma una parte di lui era consapevole del fatto che Yumi non aveva mai smesso di amare Ulrich,però era necessario arrivare a quel punto?
Si sentiva umiliato e anche uno stupido.
La goccia che fece traboccare il vaso fu scoprire cosa accadde realmente durante la festa di fidanzamento.
“Non può essere vero. Ulrich si è presentato a casa ubriaco e mi ha fatto sfigurare davanti a mia suocera. La parte peggiore è che mi ha ferita a una mano,anche se William non lo sa. Come è potuto accadere?Un sacco di domande mi frullano per la testa e tutto ciò a cui penso è che quello non è l’Ulrich di cui mi sono innamorata.”
La rabbia fu la prima reazione,infatti fece cadere il tavolo pieno di scartoffie e camminò nervosamente per il salone mettendosi le mani nei capelli.

La memoria è il passato
che vuole continuare ad essere presente?

 
Pov Yumi
Ulrich insistette per guidare e non mi opposi. Quando arrivammo allo studio dello psicologo,quella sensazione di inquietudine pervase di nuovo il mio corpo.
Sapevo cos’era: paura. Paura di affrontare la realtà,di rivivere quei ricordi. Non riuscivo a comprenderne il motivo,pensavo che con la presenza di Ulrich si sarebbe risolto tutto.
Le mie gambe si fermarono automaticamente,senza ricevere alcun ordine dal cervello.
-Che succede Yumi?-chiese preoccupato Ulrich avvicinandosi a me.
Mi prese il viso tra le mani,però lo allontanai bruscamente per evitare di scoppiare a piangere.
Dovevo essere forte. Per lui.
-Io…io non posso. Mi dispiace.-la mia voce si spezzò e cominciai a camminare all’indietro mettendomi una mano sulla fronte.
Invece di perdere la pazienza,Ulrich riuscì a rassicurarmi. Come sempre del resto.
-Ehi,ehi non piangere. Andrà bene,vedrai. Resterò con te tutto il tempo necessario.
Annuii e abbassai il capo.
Sorrisi.
Solo in quel momento mi accorsi di quanto fosse maturato. Un campanello di allarme nella mia testa mi fece ricordare che non era più un uomo libero: era il ragazzo di Aelita,per quanto odiassi questo fatto.
Infatti mi parve strano che lei non avesse avuto voce in capitolo riguardo al nostro “appuntamento”.
Soprattutto dovetti tenere a mente che nemmeno io ero più una donna libera.

Perché ci sono cose che dimentichiamo
e altri ricordi che ci perseguitano
senza mai stancarsi?

 
Entrammo nella sala d’attesa e ci sedemmo su delle poltroncine rosse. Individuai la porta del mio psicologo. A breve qualcuno sarebbe uscito da lì lasciandomi il posto.
Continuai a fissare l’orologio che avevo al polso ansiosa. Ero molto più calma prima di una visita dal dentista.
Ulrich stava leggendo una rivista sportiva e non volevo disturbarlo con le mie paranoie,così rimasi in silenzio a braccia conserte.
Anche se dentro di me urlavo.
-Signorina Ishiyama?E’ il suo turno.-disse la segretaria dalla reception.
Voltai il capo verso l’ingresso e in seguito verso la stanza.
Deglutii.
Mi si leggeva in faccia che ero terrorizzata.
Ulrich mi prese una mano e la strinse.
-Sei pronta?-chiese guardandomi negli occhi.
“No!”Avrei voluto gridare. Ma lui,attraverso i piccoli gesti e il suo sguardo protettivo,mi trasmise sicurezza.
-Si. - ammisi infine alzandomi e preparandomi psicologicamente a ciò che sarebbe accaduto a breve.
 
 
Pov Aelita
Qualcuno suonò il campanello violentemente e fui costretta a interrompere i miei studi per andare ad aprire.
Chi è il cafone che mi disturba in pieno pomeriggio?
Mi ritrovai davanti William e non ero affatto sorpresa. Sapevo che prima o poi sarebbe venuto.
Quindi non è così stupido!
Avevo lasciato delle tracce affinché potesse capire chi fosse il mittente delle lettere,e finalmente ci era arrivato.
-Devi darmi delle spiegazioni,non ti pare?!-esclamò sconvolto agitando i fogli che aveva in mano.
Lo feci accomodare sul divano e non dicemmo nulla per qualche minuto.
Ero seduta di fronte a lui e ci separava un tavolino. Mi sentivo in imbarazzo,infatti continuavo ad abbassare il capo o a guardare altrove.
Fu lui a parlare.
-Sapevi tutto fin dall’inizio. Ecco perché mi schernivi così prima della festa.-cominciò sospirando.
Lo fissai e trattenni una risata.
-Davvero tu credi che l’abbia fatto per questo?Io non ti ho mai sopportato William,credo sia chiaro no?-dichiarai e socchiusi gli occhi.
Chinò il capo intuendo a cosa mi riferissi.
-Sei proprio una tipa rancorosa vedo. Sono passati sei anni per l’amor del cielo!-sbottò esausto appoggiando con forza una mano sulla coscia.
A quel punto smisi di essere sarcastica e lo squadrai.
-Pensi che sia stato facile dimenticare la tua faccia inquietante mentre cercavi di buttarmi nel Mare Digitale?-si ammutolì,avevo colpito nel segno-Ho avuto gli incubi per mesi ma no,non l’ho fatto per vendicarmi.

Avere esperienza è in realtà
avere buona memoria.

-Allora perché?Spiegami. – insistette incrociando le braccia al petto.
Mi portai una mano sulla fronte incredula e scossi la testa. Mi ero sbagliata: William era davvero così stupido.
Non che fosse cambiato negli anni,sia chiaro.
-Perché alla fine dei giochi Yumi e Ulrich staranno insieme. Loro si appartengono,sono fatti l’uno per l’altra. Anche quando Yumi stava con te,non ha mai smesso di pensare a lui. Certo il diario si interrompe al vostro matrimonio,ma le sue azioni dimostrano che continua ad amarlo.
In realtà William conosceva la verità,solo che non voleva ammetterlo. Non con me almeno.
-Credimi,hanno fatto un sacco di errori però l’amore supera tutto. Non puoi impedirlo,si ritroveranno sempre.
William annuì e si chinò in avanti.
-E tu che faresti al mio posto?-domandò innocentemente.
Lo guardai stupita.
Mi stava chiedendo un consiglio?Lui?
A quanto pare si.
E’ buffo,pensare che un tempo eravamo nemici.
-Lascerei che accada quel che deve accadere.-nella mia voce c’era un filo di tristezza,perché più o meno era quel che avevo fatto.
Il Bel Tenebroso si alzò di scatto e mi guardò con un’aria da pazzo. Per un istante,temetti che potesse farmi del male.
-No!Prenderò questa ipotesi in considerazione solo se sarà Yumi a confermarlo!-esclamò.
Provai a dissuaderlo ma lui mi zittì varcando la soglia e sbattendo furiosamente la porta.
Lo vidi allontanarsi,e se avessi saputo che era l’ultima volta probabilmente non sarei stata tanto dura.
 
 
Pov Yumi
La stanza non era molto grande e chi l’aveva allestita doveva aver avuto un pessimo gusto. I mobili erano così antiquati. Eccetto quel divano nero in pelle sul quale mi trovavo io. Poi c’era questo signore anziano seduto su una sedia girevole,che mi fissava.
Teneva in mano una penna e un block notes per appuntare tutti i miei squilibri mentali.
-Signora Dunbar giusto?-si accertò.
-Ishiyama,ma può chiamarmi Yumi. – risposi a tono incrociando le gambe.
Non avrei mai permesso che qualcuno mi chiamasse col cognome di William. Mi chiamavo Yumi Ishiyama,non mi interessava che fossi sua moglie o meno.
Corresse il cognome e cominciò a farmi il terzo grado.
-Allora Yumi cosa ti porta qui?
Feci un respiro profondo e cominciai.
-Ho iniziato ad avere degli attacchi di panico,ma non li definirei proprio così. Sono dei ricordi che mi tornano alla mente e poi il cuore batte all’impazzata come se volesse uscire dal petto.

Uno si aggrappa ai ricordi,
o i ricordi si aggrappano ad uno?
Ti catturano e non ti lasciano.
Cosa vogliono i ricordi?
Perché insiste tanto la memoria?

 
-Mi sembra comprensibile: sei nella fase della negazione,ti rifiuti di accettare qualcosa e il ricordo ti perseguita come se lo stessi ancora vivendo.-disse gesticolando con una mano.
Scossi la testa.
-Non sto negando di avere un problema,altrimenti non sarei qui.-mi sporsi in avanti-Solo che non so quale sia.
Lui scrisse qualcosa e poi si sfilò gli occhiali.
-Vedi Yumi la maggior parte dei miei pazienti è nelle tue stesse condizioni. Quindi perché non mi racconti cosa ti turba?
Oh se dovessi iniziare staremmo qui fino a Pasqua del prossimo anno.
Mi sdraiai sul divano perché lo avevo visto in un sacco di film.
-La verità dottore è che…ho fatto abuso di alcol e stavo quasi per buttarmi da un ponte. Tutto ciò è accaduto perché non sono soddisfatta della mia vita. Non lo sono da 3 anni circa. I miei mali provengono da varie fonti,anche io ne faccio parte.
Lui restò colpito ma mantenne la serietà professionale.
-E quel ragazzo che ti ha accompagnata?E’ tuo marito?
Magari.
-Oh no…Ulrich è…E’ complicato.-risposi sorridendo.-Abbiamo avuto una storia travagliata dai tempi del liceo,poi io ho scelto William e lui si è messo con Aelita,la mia migliore amica. Adesso siamo amici.
Non riuscivo a tenere a freno la gelosia quando raccontavo quella vicenda. Era inevitabile.
-Ho come l’impressione che ti importa di Ulrich più di quanto dici.
Aveva c’entrato il bersaglio. Possibile che anche uno sconosciuto si accorgeva dei miei sentimenti?
Deglutii e tornai a sedermi.
-Senta io sono venuta perché speravo che potesse sistemare la mia vita!Io non so come farlo,quindi non so mi somministri una pasticca e finiamo questa stupida seduta!-sbottai stufa.
Anche se era solo la reazione nell’ascoltare la verità. Nonostante tenessi molto a Ulrich,quelle parole mi ricordavano costantemente i miei errori. Non potevo manipolare il tempo per sistemare le cose,ma una soluzione doveva esserci.

La memoria è come un puzzle:
schedine, pezzi di ricambio
che ognuno deve riordinare...

 
-Mi hai scambiato per un farmacista?Non hai bisogno di pasticche per mettere a posto la tua vita. La soluzione è qui dentro-indicò il cervello.-Ma soprattutto qui.
Indicò il cuore.
Trattenni le lacrime,mi ero ripromessa di non essere debole.
-Io voglio essere felice dottore,ma non so più come si fa.
Lo psicologo stava per rispondere ma lo squillo del mio telefono glielo impedì.
Era William.
Inizialmente pensai di ignorarlo,infondo era vietato usare oggetti elettronici durante le sedute.
Afferrai il cellulare pronta a cliccare la casella “Rifiuta”,invece rimasi a fissarlo.
-E’ William,mio marito.-dissi guardando di sottecchi il terapista.
-Rispondi,potrebbe essere importante. - suggerì.
Respirai profondamente e accettai la chiamata.
-William?Sono alla seduta,non posso trattenermi.-gli comunicai tutto d’un fiato.
Sentii dei singhiozzi provenire dall’altro capo del telefono.
Silenzio.
Aggrottai le sopracciglia.
-Che succede?Perché stai piangendo?
Tirò su col naso e trovò la forza di parlare.
-So tutto Yumi. - quelle parole mi fecero gelare il sangue.-Quindi,ti prego,dimmi che non è vero. Dimmi che non sei arrivata a tanto.
Chiusi gli occhi. Stavolta fui io ad ammutolirmi.
Gli bastò per andare su tutte le furie.
-Ti sei divertita?Immagino le risate che ti sarai fatta mentre mi prendevi in giro. I miei più sinceri complimenti. Sai,speravo che finalmente ti fossi innamorata di me. Era un’enorme bugia. Hai sempre pensato a Ulrich.
Misi le mani nei capelli. Non sapevo cosa dirgli,aveva tutto il diritto di essere arrabbiato.
-Non esagerare. Il nostro è un amore diverso.
Mi interruppe e disse una frase che mi devastò:
-Basta Yumi. Basta. Forse avrei dovuto lasciarti morire su quel ponte. Non voglio più vederti. Addio.
Chiuse così velocemente la chiamata che non ebbi modo di ribattere. Rimasi lì seduta su quel divano per circa tre secondi prima di reagire.
Uscii alla velocità della luce da lì e andai nella sala d’attesa.
Ulrich era ancora seduto su quella poltrona rossa.
Sorrisi e lui ricambiò quando mi vide,ma si spense subito perché si accorse che ero stravolta.
-Dobbiamo andare a casa,adesso. William ha scoperto tutto e ho paura che faccia qualcosa di brutto.
Intuì la preoccupazione nella mia voce e non se lo fece ripetere due volte.
 
 
Entrai in casa e mi parve così fredda,così vuota. Mi guardai intorno e non c’era nessuno,nemmeno le cameriere.
Su un mobile del salone trovai la fede e accanto i documenti del divorzio.

La memoria ha vita propria;
non è la persona, ma lei
che sceglie cosa lasciar morire nell’oblio
e cosa mantenere in vita.

Il mio telefono vibrò. Sperai fosse William,ma mi sbagliavo.
-Signora Dunbar?-domandò una voce profonda.
-Si sono io.-risposi col fiato sospeso.
 

This is the way you left me,
I'm not pretending.
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending.
This is the way that we love,
Like it's forever.

 
-Sono un agente di polizia. C’è appena stato un incidente aereo,suo marito è morto.



Angolo dell'autrice.
Buona sera people! Mi dispiace per l'ora,ma per impegni vari potevo pubblicare il capitolo solo adesso.
Inizio col ringraziare tutti voi per il sostegno e l'affetto che mi trasmettete attraverso le recensioni. Questa storiella è quasi al termine e spero che in futuro vi comporterete allo stesso modo.
Ora vi fornirò qualche spiegazione sugli ultimi scioccanti avvenimenti.
The Vampire Diaries è sempre nei miei pensieri,infatti grazie alla battuta di Stefan (Memories are too important) mi è venuto in mente il titolo.
Le scene Ulumi vi avranno fatto sorridere ma tutto è stato rovinato dalla morte di William. Non avete avuto un miraggio guys,il Merluzzo è stecchito sul serio. Non pensate che adesso Yumi andrà dritta da Ulrich: non sarà così.
Mi sono divertita a scrivere anche la scena della seduta. Era un mix di tristezza,nostalgia e sarcasmo. Immaginatevi quel poraccio dello psicologo che avrà pensato "Certo questa è proprio sfigata!".
Ok torniamo a noi.
Inizialmente la scena tra Aelita e William non doveva esserci,ma in seguito ho cambiato idea. I discorsi della Puffa continuano ad essere i più belli,volevate farle una statua ammettetelo!
Scusate se non mi dilungo troppo ma ho lavorato per tutto il giorno a questo capitolo quindi vado.
Ci sentiamo nelle recensioni!
Come al solito sono qui per qualsiasi cosa --> https://www.facebook.com/ludos.efp

-Ludos98
 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko / Vai alla pagina dell'autore: Ludos98