Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ale e franci    10/08/2013    1 recensioni
"Il biondino si avvicinò per chinarsi a raccoglierli e me li porse gentilmente. Mentre ci alzammo le nostre teste si scontrarono leggermente, picchiai la testa contro la sua, il suo cappello cadde per terra e i suoi occhiali scivolarono sul naso.
'Oh, grazie..' dissi distratta recuperando l'ultimo libro da terra.
Rimango meravigliata nel vedere un paio di occhi luminosi azzurri davanti a me, non è possibile, quel ragazzo è..è Niall Horan!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un rumore proveniente dalle scale dal piano di sopra ci fa distaccare pian piano finchè non ci è udibile una voce: “Aaw, che bello avete fatto pace” Lucy sorridente scende le scale fermandosi sugli ultimi gradini.
Non do risposta, Lucy alza le sopracciglia: “Avete fatto pace vero?” chiede avendo paura, io e Niall ci limitiamo a sorridere.
“Non so, tu credi che dovrei perdonarlo?” domando retoricamente mentre appoggio una mano sulla spalla del biondo prendendola in giro.
“Ha ha, sei sempre così simpatica. Guarda che io mi preoccupo per voi, allora state di nuovo insieme?”.
Ci penso un po’ su, osservando Niall che mi implora di dargli una risposta decisa: “Veramente…” lui mi fissa con degli occhioni dolcissimi, è impossibile resistergli.
“Ci devo pensare” ho sbalordito tutti, persino me stessa. Ho detto davvero così? In realtà non voglio prendere decisioni così affrettate, dire che ‘stiamo insieme’ o ‘rimetterci insieme’ non è ancora del tutto definito, visto che non so se prima lo eravamo. Siamo solo due ragazzini che si piacciono a vicenda, forse, ma non potrò mai dimenticare i momenti passati con lui e ho l’impressione che ne vivrò altri. Ho solo bisogno di capire quanto lui ci tiene a me, io credo di avergli già detto tutto quello che provo da quando l’ho incontrato, lui è stato ad ascoltarmi ma ora, vorrei che mi stesse affianco se è davvero forte quello che prova per me.
 
- Arrivata la sera -
 
Ormai è sera, il sole è calato completamente ed è buio, Niall è tornato a casa sua ormai già da un bel paio di ore fa, abbiamo passato la giornata chiacchierando di tutto e di più come normali amici senza dover ritornare sulla questione della lite, per evitare altre delusioni.
Sono le 23:45 e siamo ognuno nei propri letti, io penso solo a lui e che domani andrò direttamente di persona a ringraziarlo, a dirgli che gli credo, distraendomi dal freddo infernale che fa questa sera, la finestra è leggermente aperta, passa un soffio di vento gelido che mi fa rabbrividire. Cerco di chiudere gli occhi con la forza, visto che non ho proprio voglia di dormire, girandomi da un lato e poi da un altro per una decina di volte, dopo un po’, il sonno comincia a farsi sentire e mi addormento prima leggermente, qualsiasi suono sarebbe in grado di svegliarmi.
Sobbalzo letteralmente mettendomi seduta di colpo, nel sentire un rumore, un qualcosa che colpisce il pavimento.
Mi alzo dal letto con cautela, un pochino spaventata, cercando qualcosa di ‘sconosciuto’ e investigando su ogni singola mattonella; da lontano individuo qualcosa; mi avvicino e adocchio una pietra bella grossa avvolta da un foglietto mantenuto da un elastico.
Rimango sbalordita, rimuovo quest’ultimo e prendo il pezzetto di carta bianco un po’ stropicciato, lo apro lasciando cadere il sasso per terra; una sola parola è scritta, semplice e chiara: ‘Affacciati’.
Senza pensarci due volte, mi catapulto vicino alla finestra, col foglietto racchiuso e accartocciato nel palmo della mia mano.
E’ buio e quasi non riesco a distinguere bene le figure, però non ho nemmeno il tempo di scrutare tutta la visuale in cerca di qualcosa, che i miei occhi si riempiono di felicità vedendo Niall con una chitarra a tracolla, illuminato solo da tanti lampioni e la luce basta e avanza per vederlo perfettamente: i suoi capelli biondi, il suo sorriso che è comparso di colpo vedendomi. Ma è pazzo a venire fin qui a quest’ora con questo freddo mortale? Mi affaccio, sembriamo Romeo e Giulietta.
“Ehi, ma che ci fai qui a questa ora?” Sussurro per non svegliare nessuno, sorridendo come un’ebete ma allo stesso tempo arrabbiata perché si sta congelando.
“Sai perché sono qui…” Dice avvicinandosi di più per farsi sentire meglio, mentre parla esce del fumo dalla bocca.
“Niall, io…non stare lì fuori al freddo, sei pazzo? Ti verrà la febbre!”
“Shh!” Fa poggiando l’indice sulle sue labbra. “Non parlare ora, prima ascoltami…” Sussurra posando le sue dita sulla chitarra e punzecchiando le corde con le punte, iniziando a riprodurre il suono pian piano. ‘Shh! Certo no? Dovrei lasciarlo fare e prendersi una broncopolmonite, non ci sta con la testa’ penso.
Lo osservo incantata, ancora incapace di credere a ciò che sta succedendo, questo ragazzo pur di farsi perdonare farebbe qualsiasi cosa, è tremendamente dolce ma anche testardo.
Questa musica, questa melodia, la conosco, sono le note di More Than This. L’ho già detto che è dolcissimo? Ecco, non è dolcissimo, è super dolcissimo, è fantastico, nessuno prima d’ora aveva fatto questo per me, sto per commuovermi per l’ennesima volta, ho la lacrima facile.
Niall comincia a pronunciare quelle meravigliose parole, con la sua voce altrettanto meravigliosa e angelica:
“I'm broken, do you hear me?
I'm blinded but you are everything I see,
I'm dancing alone,
I'm praying that your heart will just turn around,
and as I walk up to your door,
my head turns to face the floor,
cause I can't look you in the eyes and say.”
 
Ogni tanto, guarda la chitarra per qualche secondo per poi ritornare con lo sguardo su, verso di me, così per qualche minuto, fino ad arrivare quasi alla fine della canzone:
“When he lays you down, I might just die inside,
it just don't feel right,
cause I can't love you more than this…
Yeah.
When he opens his arms and holds you close tonight,
it just won't feel right,
cause I can't love you more than this…
Yeah.
When he lays you down, I might just die inside,
it just don't feel right,
cause I can't love you more than this…
Can't love you more than this.”
 
Conclude sorridendomi dolcemente e guardandomi negli occhi anche se è lontano, mentre io sembro ipnotizzata e non distolgo lo sguardo da lui nemmeno per un secondo.
“Ora puoi dirmi quello che vuoi…” Sussurra tornando serio. “Però, prima vorrei che tu capissi che quel che provo per te è vero e che non ti ho mai mentito.”
“Aspetta…” Dico tornando dentro e iniziando a commuovermi.
Indosso una giaccone invernale da mettermi e una sciarpa, esco dalla camera -in pigiama- e scendo le scale rapidamente, apro la porta d’ingresso e la socchiudo, visto che non ho le chiavi per rientrare dopo, tutto ciò stando attenta a non fare il minimo rumore.
Vado verso sinistra, dove si vede la mia finestra ed intravedo Niall da lontano, gli corro incontro, mentre lui sfila la chitarra e la lascia cadere a terra; quando sono abbastanza vicina, mi lancio su di lui, abbracciandolo più forte che posso e scoppiando in un mare di lacrime, tanto da bagnargli la spalla destra, su cui ho poggiato la testa.
“Niall, non devi spiegarmi niente. Non dovevo trattarti in quel modo all’inizio, infondo non puoi farci niente, sono io la stupida, non tu. Ti credo, perché penso non esista una persona più sincera di te.” Dico singhiozzando, ancora stretta a lui, più di prima.
“Non sai quanto mi stai rendendo felice. Non dire che sei stupida, hai reagito come avrebbe fatto chiunque.” Sussurra al mio orecchio, per poi dividerci. “Non sopporto vederti piangere…” Afferma asciugando le mie guance. “Mi sei mancata, anche se per poco, non sai quanto ho sofferto credendo di aver fatto la più grande cretinata del mondo e non poterti parlare nemmeno per un minuto, sembravo assente, ma io vedevo e sentivo tutto, anche quando siamo usciti tempo fa.”
“Cioè… io mi ingannavo da sola, in questi giorni cercavo di auto convincermi di non aver bisogno di te, oppure di non cercarti, in realtà ho sempre voluto mollare da parte il mio orgoglio, invece ogni giorno tentavo di non pensarti, ci riuscivo, ma per poco.”
“Non voglio perderti.” Dice abbracciandomi di nuovo, per un po’ di tempo. Mi distacco, noto la sua giacca leggermente aperta, mi ricordo che ho ancora in mano la sciarpa e gliela fascio attorno al collo in modo che non possa aver freddo. Lui mi ricambia con un sorriso premuroso.
“Sai, ora ne ho la certezza, ho capito che…” lo fisso per un minuto senza parlare ammirando il ragazzo che mi ha sempre resa orgogliosa di lui e pensando a tutti i pezzi del puzzle che si ricompongono. Il suo sguardo curioso si accentua, sorrido leggermente, un giorno, un giorno saprà.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ale e franci