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Autore: Lost on Mars    10/08/2013    9 recensioni
Lily Potter e Scorpius Malfoy stanno insieme, riusciranno a portare avanti la loro relazione nonostante tutto? Tra risultati degli esami, cene di famiglia, fratelli e cugini usciti finalmente allo scoperto cresceranno insieme.
Perché un rapporto non è fatto solo di baci e carezze, ma di sacrifici, di determinazione e di tanta fiducia.
Dalla storia:
«Eri una ragazzina in questa foto, guardati.» E così dicendo le cinse la vita con un braccio.
«Tu avevi appena quindici anni…» Disse Lily accoccolandosi al suo petto. «E adesso ne hai ventitré.»
Già, aveva ventitré maledettissimi anni, aveva avuto il coraggio di dissezionare corpi e non aveva il fegato di chiedere alla sua ragazza di sposarlo.
«Lils, c’è tuo padre?» Chiese di botto Scorpius.
«Credo sia a lavoro adesso, perché?» Rispose Lily divertita.
«Oh, nulla. Dovrei parlargli.» Borbottò di rimando Scorpius.
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Seguito di “Carpe Diem – La vita è imprevedibile e gli adolescenti lo sono ancor di più”
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/ Teddy, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Carpe Diem.'
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14 Febbraio 2025.
 


 
Quando Lily aveva letto in bacheca che la gita a Hogsmeade si sarebbe tenuta sabato 14 Febbraio, era combattuta sull’avere due diverse reazioni.
La prima era quella di deprimersi nel suo dormitorio perché il suo ragazzo non frequentava più la scuola, e di conseguenza non avrebbero potuto andarci insieme.
La seconda era quella di rovinare il San Valentino con un’occhiata truce a tutte le coppiette che le sarebbero passate accanto.
Optò per la seconda, perché la prima le ricordava troppo il comportamento dei Grifondoro rammolliti e lei era tutto tranne che una Grifondoro rammollita. Lo diceva anche lo stemma verde e argento sulla divisa, dopotutto.
Si avviò in Sala Comune dato che le sue compagne di dormitorio non c’erano, e vi trovò l’ultima persona che avrebbe voluto vedere al mondo.
Paula Harvey era seduta su uno dei divani di pelle nera con le sue amiche. Rideva così sguaiatamente che Lily ebbe l’impulso di lanciarle qualche fattura e di farla stare zitta.
Però decise di evitarla e si diresse verso l’uscita, dicendosi che a pancia piena avrebbe avuto tentazioni meno omicide.
Certo, se Paula avesse tenuto la sua bocca da oca chiusa.
«Vai ad Hogsmeade, Potter?» Le chiese con un tono più che strafottente. Lily si girò e quel che ottenne fu un radiografia dalla testa ai piedi. «Non mi pare che tu abbia un ragazzo.»
Lily serrò i pugni, lei un ragazzo ce l’aveva eccome. Il problema era che Scorpius aveva finito Hogwarts l’anno prima, e adesso studiava per diventare Medimago.
«Neanche a me risulta che tu ne abbia uno, Harvey.» Rispose Lily di rimando.
«Già. Ma io, a differenza tua, ho delle amiche con cui andarci. Tu chi ci trascinerai, i tuoi cuginetti Grifondoro?» Disse ancora Paula, aggiungendo una risatina però.
Lily si disse di calmarsi. Dopotutto, se l’avesse ammazzata sarebbe stata mandata ad Azkaban senza processo, o peggio, sarebbe stata espulsa.
E a quel punto avrebbe preferito di gran lunga i Dissennatori che i rimproveri epici di sua madre: almeno i Dissennatori stavano zitti.
Però si rese anche conto che Paula aveva ragione. Lei non aveva delle amiche. Insomma, conosceva Janet perché era in squadra con lei e condividevano il dormitorio, ma non erano molto amiche. Con le gemelle Snow le capitava di parlarci solo di sera o di mattina presto, appena sveglie o prima di andare a dormire.
E ora che Albus, Scorpius e Rose erano andati via a lei rimanevano soltanto i suoi cugini Fred, Dominique – che quell’anno avrebbero avuto i M.A.G.O. – Hugo, Roxanne e Louis.
Basta.
Sospirò ed uscì senza rispondere a Paula in nessun modo. Se prima era depressa adesso si sentiva anche peggio.
Andò in Sala Grande, anche se sapeva che non avrebbe messo molto sotto i denti. Dopo parecchi minuti passati ad osservare un toast, decise di prenderlo e di imburrarlo a dovere.
Stava per addentarlo quando sentì le inconfondibili voci di Fred e Roxanne entrare schiamazzando nella Sala Grande. Perciò si vide costretta ad alzarsi per calmare quei due dato che Rose non c’era più.
«Fred, Roxanne! Volete smetterla di fare tutto questo chiasso? C’è gente che cerca di mangiare qui.» Li rimproverò quando giunse al tavolo dei Grifondoro.
«Questa cosa riguarda principalmente te, Lily!» Di disse di rimando Roxanne, rossa in viso. Aveva un dito puntato contro la cugina e l’altro ad indicare la lettera che suo fratello Fred teneva in mano.
Lily aggrottò le sopracciglia. «Io?»
«Sì! La lettera che ha Fred è indirizzata a te, vuole leggerla ma io gliel’ho impedito.» Disse Roxanne incrociando le braccia al petto.
«Fred, la lettera.» Disse Lily sospirando, tese una mano verso il cugino ma non ricevette nulla. «Fred!»
«Lily è una ragazza, non penso che voglia che altri leggano le sue lettere, quindi ridagliela.» Roxanne si avventò sul fratello riuscendo quasi a strappargli la lettera di mano, quando Lily li separò.
«Rox, potrebbe anche essere la mamma, se così fosse non avrei problemi a farla leggere a Fred.» Disse Lily per calmare un po’ i suoi cugini.
«Ma è questo il punto! Non è della zia Ginny.» Disse Roxanne.
«E di chi è?» Chiese Lily guardando Fred accigliata.
«Andiamo Lils, non penso che tu e Scorpius Malfoy vi confidiate dei segreti di stato nelle lettere, no?» Disse Fred con un sorriso malandrino stampato sul volto.
Il volto di Lily si colorò, ma non per imbarazzo, bensì di rabbia. Gli istinti omicidi erano tornati, e stavolta stavano per abbattersi su Fred Weasley.
«Fred Weasley Junior!» Iniziò Lily attirando molti sguardi dagli studenti. In genere, nessuno chiamava Fred così. La maggior pare della volte era “Weasley” o semplicemente “Fred”. Talvolta capitava che qualcuno – specialmente Roxanne – lo chiamasse sia per nome che per cognome, ma nessuno, nessuno aveva mai aggiunto quel “Junior”.
«Dammi quella lettera.» Scandì ogni parola, ogni sillaba.
Fred le fece la linguaccia – e quel ragazzo aveva diciassette anni? –  «Scordatelo.» E così dicendo corse via dalla Sala Grande.
Quando lo raggiunse, in cortile, gli saltò addosso e i due diedero inizio ad una lotta alla babbana in cui la povera lettera aveva rischiato più volte di venir calpestata e strappata.
Lily ne uscì vincitrice, nonostante Fred fosse più grosso e più allenato di lei, Lily sapeva come usare un ramo caduto a terra e ringraziò il fatto di essere una Battitrice.
«Mangia la polvere, cuginetto!» Gli disse prima di correre via verso i sotterranei. Appena entrò in Sala Comune, non si rese nemmeno conto che Paula Harvey e le amiche oche erano ancora lì; si accomodò su una poltrona e iniziò a leggere, immaginando la voce di Scorpius mentre diceva quelle parole.
 
Cara Lils,
Quando ti arriverà questa lettera sarà San Valentino, e io non ho avuto il tempo di farti un regalo, mi perdoni?
Qui le cose vanno alla grande, insomma, non pensavo che per diventare Medimago si dovesse lavorare e studiare così tanto, ma va bene. Mi piace questo lavoro e credo che continuerò a farlo fino alla fine.
Come va ad Hogwarts? Ora che non ci sono più io mi chiedo in che condizioni sia la squadra e da quali primini sia infestato ora il mio dormitorio, ugh.
Spero che tu stia bene e che nessuno ti dia fastidio. Mi manchi, Lils, per questo ho deciso di venire ad Hogsmeade oggi (cioè domani). Mia cugina, che è al settimo anno adesso, mi ha detto che la gita è fissata proprio per il quattordici, curiose le scelte della McGranitt, non trovi?
Quindi niente, ti aspetto davanti ai Tre Manici di Scopa verso le undici.
A presto.
 
Tuo,
Scorpius.
 
Lily si illuminò, sorrise e non si accorse quasi del «Non vai più ad Hogsmeade, Potter?» Che Paula le rifilò.
Prima di uscire, però, non si fece scappare l’occasione di risponderle a tono.
«Sì che ci vado, con il mio ragazzo. Sai, lui non frequenta più Hogwarts e mi aspetta direttamente lì. Ci si vede in giro, Harvey.» E così dicendo, prese il mantello dove l’aveva lasciato e si catapultò fuori dalla Sala Comune.
Erano quasi le undici, non si era neppure accorta di essersi svegliata così tardi quella mattina, quindi fece una gran corsa per arrivare ad Hogsmeade in tempo.
Scorpius era arrivato con dieci minuti d’anticipo, accidenti a lui e alla sua maledetta ansia!
Aveva le mani affondate nelle tasche del cappotto e il viso nascosto nella sciarpa nera, si trovava proprio davanti ai Tre Manici di Scopa e ogni tanto rivolgeva un’occhiata speranzosa verso il castello.
Sorrise quando vide avvicinarsi una figura dai capelli rossi, la sciarpa verde e argento attorno al collo e il mantello messo alla bell’e meglio per la fretta.
La guardava avvicinarsi e per lui Lily, anche con i capelli scompigliati dal vento, con il viso rosso per il freddo e per la fatica, col fiatone e tutto il resto, rimaneva bellissima.
Non disse niente quando gli si avvicinò, lei si limitò ad abbracciarlo più forte che poteva. E non importava che lui non le avesse fatto regali, il più bel regalo che potesse ricevere era  lì accanto a lei.
«Sei diventata più alta, lo sai?» Le disse lui accarezzandole i capelli.
«Hogwarts senza di te è una noia mortale, mi manchi tantissimo.» Lily aveva stretto Scorpius in un altro abbraccio e non accennava a lasciarlo.
«Anche tu.» Rispose Scorpius. Rimasero l’uno stretti all’altro per un’infinità di tempo, Lily si riprese solo quando sentì lo stomaco brontolare. Dopotutto, per prendere quella lettera non aveva toccato cibo.
«Andiamo a mangiare da qualche parte?» Chiese Lily stringendo la mano di Scorpius.
«Certo! Dove vuoi andare?» Scorpius le sorrise.
«Basta che non mi porti da Madama Piediburro, sai che sarei capace di cruciarti.» Scherzò Lily, anche se Scorpius non colse l’ironia. Dopotutto, Lily sarebbe stata davvero capace di farlo.
Stavano per entrare ai  Tre Manici di Scopa quando Lily sentì la voce che quella mattina l’aveva fatta tanto arrabbiare.
Paula Harvey scherzava con le sue amiche per le vie di Hogsmeade.
«Ma quella non è Paula Harvey? La ragazza che non mi ha dato pace finché Albus non l’ha strigliata a dovere?» Chiese Scorpius indicandola.
«Sì, proprio lei.» Rispose atona Lily, stava per trascinare Scorpius nel locale quando sentì la frase che fece scattare la scintilla.
«La Potter mi ha detto che sarebbe andata ad Hogsmeade con il suo ragazzo, ma lui casualmente non frequenta più Hogwarts. Vi rendete conto che bugia colossale? Mi farò due risate quando la vedrò camminare da sola»
Lily strinse la mano di Scorpius così forte che per un attimo pensò di avergli bloccato la circolazione. «O peggio, con i suoi cugini!»
«Lily, non fare cazzate.» L’ammonì Scorpius a bassa voce.
«Lily Potter non fa cazzate. Lily Potter si vendica e basta.» Così dicendo Lily si chinò a raccogliere un piccolo sassolino che era a terra. Lo tirò verso Paula che venne colpita alla schiena, questa infastidita si girò e vide una Lily Potter sorridente che stringeva convulsamente la mano di uno Scorpius Malfoy alquanto confuso.
Dopodiché Lily si voltò e si alzò sulle punte dei piedi, e baciò Scorpius nel modo più passionale possibile.
Senza pensarci due volte Scorpius rispose al bacio mettendo le mani sui fianchi di Lily e avvicinandola al suo corpo. Un po’ perché era felice delle attenzioni che gli riservava la sua ragazza, un po’ perché non ci stava capendo niente, ed era sicuro che quello non era il momento di fare domande.
Quando Lily interruppe il bacio riprese Scorpius per mano ed entrarono nel locale, fu allora che la lampadina si accese nel cervello di Scorpius.
«Sei davvero una Serpe.» Le sussurrò all’orecchio mentre si incamminavano verso un tavolo libero.
«A proposito, buon San Valentino, amore.» Disse Lily rivolgendogli un sorriso sincero.




NdA:
Buongiorno miei prodi! Tutto bene?
Dunque, questa mattina mi sono alzata troppo presto per i miei standard, ma è tutta colpa dei piccioni che fanno casino sul mio balcone ç_ç
Ed eccoci arrivati a San Valentino! *^* Non amo particolarmente questa festa (chissà perchè), però anche se fossi fidanzata mi farebbe schifo comunque perchè io odio le cose sdolcinate e romantiche, ecco perchè non mi vedrete mai scrivere un qualcosa di eccessivamente mieloso da far rischiare il diabete a chi lo legge (e a chi lo scrive)
Bando alle ciance, vi è piaciuta la vendetta di Lily? Dopotutto, non è una Serpeverde per nulla, ehehe.
Premetto che come Eleanor Zabini nella precedente fan fiction, Paula è stata creata per essere odiata e ricoperta di insulti, le voglio male anche io çç
Detto ciò, domani parto e sarò senza internet fino al 16 (che destino crudele) quindi se non risponderò alle recensioni non sono morta, ahahaha. Per fortuna che c'è il mio cellulare con la 3G :3
Vi saluto e alla prossima! Baci,
Marianne

 

   
 
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