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Autore: BluePhantomhive    10/08/2013    4 recensioni
[PRIMI CAPITOLI IN FASE DI RISCRITTURA]
Salve a tutto il Fandom Pokèmon!
Rieccomi tornata con una fic sempre dedicata a dei Pokèmon Leggendari (Ma dai .-. ndTutti).
Questi due Pokèmon sono Reshiram e Zekrom.
Allora... La storia è ambientata nel 1832 quando Unima era divisa in due schieramenti: lo schieramento degli Harmonia e quello dei Phoenix, due casati che sono sempre stati in conflitto. C'era stato un periodo di pace, ma poi tra loro scoppia una guerra che coinvolgerà, non solo gli esseri umani, ma anche i Pokèmon.
Dal Capitolo 1:
La festa era ormai incominciata. Ero pronto a chiudere le porte, visto che tutti gli invitati erano arrivati, ma qualcuno mi fermò. Io aprii la porta abbastanza per vedere chi fosse e fu allora che la vidi. Era una ragazza bellissima vestita con un lungo abito bianco che le lasciavano le spalle nude e un'apertura vertiginosa le scopriva quasi tutta la schiena. I capelli bianchi, quasi sull'argento, sciolti che le cadevano sulle spalle, il rossetto rosso le valorizzava le belle labbra carnose e la maschera bianca e argentata metteva in risalto il color rosso rubino dei suoi occhi.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Capitolo 11: Passato
 
-Rhue
Mi trovavo ancora in quel luogo buio e l'unica cosa che riuscivo a fare era sperare di uscire da lì.
Mi strinsi le ginocchia al petto e chiusi gli occhi.
All'improvviso sentii una voce alle mie spalle.
-Che fai? Dormi?-
Mi voltai e vidi la mia copia con un sorriso beffardo dipinto sul volto.
-Ciò che faccio non ti riguarda!- dissi ritornando nella posizione in cui mi trovavo prima.
Ci fu un attimo di silenzio, poi si mise davanti a me, incrociò le braccia al petto e, con il suo solito sorrisino, mi disse: -Stai pensando a Kaito, vero?-
Non appena sentii il nome di Kaito, alzai di scatto la testa e la guardai.
-Non è vero!- mentii. L'unica cosa che riuscivo a pensare era al suo magnifico sorriso.
Però il sorrisino beffardo della mia sosia scomparve dal suo viso e si fece improvvisamente seria.
-Menti.- disse con calma glaciale
Abbassai lo sguardo e lei sospirò.
-Ricordo ancora quando anche io pensavo all'uomo che amavo.-
La guardai incuriosita. Davvero si era,o per meglio dire, mi ero innamorata di un altro uomo nella mia vita passata?
-Ti posso fare una domanda?- dissi cercando di nascondere la mia esitazione
La mia parte passata mi guardò e annuì frettolosamente.
Feci un respiro profondo per prendere coraggio, poi dissi: -Chi era l'uomo che amavi? Sai... Non ricordo nulla del passato...-
Lei mi guardò malinconica.
-Preferisco non ricordarlo.-
Tra noi cadde il silenzio, ma poi mi chiese: -Perchè me lo chiedi?-
-Perchè non ricordavo di essermi innamorata di un uomo nella mia vita passata e inoltre... Non faccio altro che pensare alla frase che mi ha detto prima... "L'amore è solo un illusione che porta alla disperazione."... Per dire una frase del genere vuol dire che hai sofferto molto per amore.- risposi, alzandomi e guardandola negli occhi.
Abbassò lo sguardo, pensierosa. Poi mi guardò e disse: -Seguimi.-
Lei iniziò a camminare a passo svelto e io la seguii. Dopo pochi minuti arrivammo davanti ad una piccola porta rossa. Improvvisamente la porta si aprì da sola, cigolando, e un fascio di luce ci investì in pieno. La mia me passata mi prese per il braccio ed insieme varcammo la soglia della porta. Poco dopo lei mi lasciò e notai che stavo fluttuando nell'aria.
-Dove ci troviamo?- chiesi
Lei senza guardammi disse: -Questo è il luogo dove si trovano tutti i tuoi ricordi, anche quelli che riguardano me.-
Annuii e subito intorno a noi si materializzò un gigantesco giardino e alle spalle di esso si trovava un enorme palazzo.
-Come tu ben saprai... Noi, quando non esistevano ancora i due casati rivali, eravamo un unico essere con Zekrom, l'essere degli ideali. Però le cose iniziarono a cambiare quando l'ultimo Re di Unima era prossimo alla morte e i suoi unici eredi erano due gemelli...- iniziò la mia sosia e all'improvviso si sentirono due voci maschili.
Mi avvicinai un pò verso la fonte delle due voci e vidi due ragazzi sui quindici anni che giocavano con una specie di palla di cuoio, tutta rovinata.
Quello che aveva la palla in mano aveva gli occhi rossi e i capelli castani, con un ciuffo riccioluto che gli cadeva sulla fronte. L'altro invece, quello che si preparava per il tiro, aveva i capelli neri e gli occhi verde acqua. Quando notai il suo viso notai una certa somiglianza con Kaito e Kai... Infatti a guardarlo meglio sembrava proprio loro due messi insieme. Era una cosa che mi toglieva il fiato, ma non sapevo se era per il fatto che lui assomigliasse a Kaito e al suo amico, o perchè era estremamente bello.
-Loro sono i due gemelli di cui ti stavo parlando... Quello con gli occhi rossi è il Principe Leon, il secondo. L'altro invece è il Principe Christian.-
Mi voltai verso di lei.
-Scusami... Ma loro cosa c'entrano con l'uomo che amavi?- chiesi non capendo il senso di tutto quello
-C'entrano eccome. Io mi innamorai...- esitò un attimo, poi continuò -... del Principe Christian, eroe degli ideali.-
Da quell'affermazione rimasi basita.
-Quindi ti eri innamorata... del tuo avversario?-
Annuì.
-Anche se lui era mio nemico lo amavo comunque... E anche lui mi amava.-
La guardai sorpresa, ma all'improvviso lo scenario mutò e ci ritrovammo in un enorme sala circolare, circondata da tante vetrate. Dal bellissimo cielo stellato che si poteva ammirare, capii che era notte. Poi qualcuno entrò nella sala e ordinò al suo Pokèmon di fare luce. Dopo pochi minuti tutte le candele della stanza si accesero, dandole un'atmosfera magica. Potei infine vedere il volto della persona e del Pokèmon che erano entrati in sala. Erano un Emboar e il Principe Christian, però molto più grande, quasi sui trent'anni.
Christian, seguito dal suo Pokèmon, si sedette alla scrivania, che si trovava di fronte ad una libreria stracolma di libri. Dopo pochi minuti, però, si sentì qualcuno bussare ad una delle vetrate. Lui si alzò di scatto e corse verso la vetrata, ma prima di aprire si guardò intorno e ordinò al suo Pokèmon di uscire dalla stanza e di evitare di far entrare persone perchè voleva essere lasciato solo. Una volta che Emboar uscì dalla stanza, lui aprì la porta e una persona con addosso un mantello bianco con un cappuccio entrò frettolosamente.
Quando Christian chiuse le porte della vetrata, la persona si tolse il cappuccio e notai che ero io.
-Cosa ci fa qui? Ti ho detto tante volte che non devi venire qui.- disse lui a bassa voce per non farsi scoprire
La mia me del passato si voltò verso di lui, gli mise le braccia la collo e, con voce dolce, disse: -Ma avevo tanta voglia di vederti.-
-Però se vieni qui da me ti scopriranno, soprattutto Leon... E non voglio che soffra.-
-Non ti preoccupare! Tuo fratello non scoprirà nulla, fidati!- disse lei facendogli l'occhiolino
Lui sorrise e la strinse a se. Dopo un pò le accarezzò il viso.
-Lo sai che ti amo, vero?- disse con dolcezza.
-Ti amo anche io.- disse lei e i due si baciarono.
Vedere quella scena mi lasciò senza fiato. Mi ero innamorata di un Harmonia, nonchè mio nemico. 
Poi i due si sciolsero dal bacio e lei disse: -Resterai sempre con me, vero?-
Lui sorrise.
-Certo! E ti proteggerò. Anche a costo della mia vita. Non lascerò che ti accada nulla di male.-
A quelle parole mi venne in mente la promessa che mi aveva fatto Kaito. 
Poi Christian la prese in braccio e insieme si stesero sul letto, baciandosi e scambiandosi paroli dolci e tenere.
-Quella fu la notte più bella della mia vita. Credevo avrebbe mantenuto la sua promessa... Credevo in lui, ma in fondo l'amore è cieco.- continuò la mia copia
-Poi cosa successe?- chiesi curiosa di sapere come andò a finire.
Mi guardò.
-Venimmo scoperti... Da Zekrom.-
Ci fu un cambiamento, ma questa volta ci ritrovavamo sempre nella stessa stanza, solo che era mattina.
La mia me del passato e Chistian stavano dormendo, quando qualcuno bussò alla porta.
-Principe Christian! Sono Zekrom, è ora di alzarsi.- 
Non ricevendo alcuno risposta, bussò di nuovo, con più insistenza.
-Per favore, Principe. Si alzi, ha un sacco di cose da fare stamattina. Non mi costringa ad entrare.- disse di nuovo Zekrom da dietro la porta.
Passarono un paio di minuti e Zekrom da dietro la porta, disse: -Mi ci avete costretto voi!-
Con un colpo potentissimo aprì la porta e si precipitò nella stanza. Quando lo vidi, rimasi di sasso... Era identico a Kaito. I capelli neri, gli occhi azzurri e il fisico robusto... Però i capelli di Zekrom erano lunghi e raccolti con un codino e alcune rughe sul viso gli davano un aria anziana,anche se si vedeva benissimo che non lo era per niente. Fece un paio di passi e si fermò di stucco di fronte al letto.
I due, che si erano svegliati per il rumore forte, si coprirono con il lenzuolo, cercando di trovare una scusa plausibile.
-Zekrom... Non è come credi.- disse Christian
-Non è come credo... Eppure vedo una ragazza esattamente identica a Reshiram nel vostro letto.- disse con molta calma
-Non identica a lei, bensì è lei in carne ed ossa.- disse la me passata quasi con orgoglio
Zekrom, questa volta rivolta a lei, disse: -Come ti è saltato in mente? Lo sai bene che è contro le regole innamorarsi di un essere umano!-
-Regole? Quali regole?- chiese Christian, ma nessuno dei due fece caso alla sua domanda.
-Il Re Arceus chiuderà un occhio! In fondo al cuore non si comanda!- disse lei prendendo il vestito e mettendoselo addosso
-Chiudere un occhio?! Ti porterà davanti alla corte e ti giustizierà!- disse Zekrom
Poi prese un respiro profondo e con calma assoluta tornò a Christian: -Si sbrighi, ha molte cose da fare. Poi se non le dispiace, vorrei parlarle... Ed è urgente.-
Zekrom si avviò verso la porta e se ne andò. Non appena si chiuse la porta alle sue spalle, Christian si alzò dal letto e incominciò a vestirsi.
-Scusami. Ora vorrà avere qualche spiegazione.-
Finì di vestirsi, diede alla mia me passata un bacio e se ne andò.
-Passarono un paio di giorni ed io e Christian non ci vedemmo. Poi un giorno recevetti una sua lettera dove mi diceva di incontrarlo nella villa che si trovava nel boschetto vicino al suo palazzo. Io andai di corsa, perchè mi mancava tanto. Però successe una cosa che non mi aspettavo proprio...- continuò la mia sosia e il luogo cambiò per l'ennesima volta. Questa volta ci trovavamo nell'atrio di una villa.
Lentamente la mia parte passata, con il suo solito mantello, aprì il portone ed entrò.
-Reshiram!- esclamò Christian dalla cima delle scale
Lui scese di corsa le scale e l'abbracciò.
-Mi sei mancata tantissimo!- disse tenendola stretta tra le sue braccia
-Anche tu mi sei mancato!- disse lei ricambiando l'abbraccio.
Poi si sentirono del passi provenire dal piano superiore.
-Cosa è stato?- chiese lei sciogliendo l'abbraccio
-Non è niente. Sarà stato qualcuno della servitù.- disse Christian, prendendola per le spalle e dandole un bacio sulla fronte per tranquillizzarla.
All'improvviso le porte della villa si aprirono ed entrò Zekrom, accompagnato da un piccolo esercito e alcuni anziani saggi. Tutti rimasero impietriti.
-Voi che ci fate qui?- chiese Christian con un filo di voce
Nessuno rispose alla sua domanda, però uno degli anziani saggi si fece avanti e, indicando la mia me passata, disse irritato: -E lei che ci fa qui?-
Christian guardò prima l'anziano saggio, poi lei, in cerca di una spiegazione plausibile.
Poi il suo sguardo cambiò.
-Guardie... Catturatela!-
Immediatamente le guardie la catturarono, cercando di tenerla ferma.
-Ma cosa...- disse lei senza distogliere il suo sguardo da quello del Principe. Sul volto di Christian poi si dipinse un sorriso beffardo.
-Credevi davvero che ti avessi condotto qui per incontrarti? Mi dispiace, ma era una trappola e tu ci sei cascata!- disse con un tono talmente gelido che fece accapponare la pelle, poi con un gesto della mano ordinò alle guardie di portarla via.
A quelle parole le guancie di lei si rigarono di calde lacrime, mentre i suoi occhi divampavano per la rabbia. Poi incominciò ad urlare.
-Come hai potuto farmi questo?! Avevi giurato che mi avresti protetto, invece mi hai ingannata! Avevi detto che mi amavi, ma era tutto una menzogna! Ti odio Christian Harmonia! Ti odio e ti odierò per sempre! E sappi che la mia vendetta sarà tremenda!- detto ciò fu trascinata via dai soldati.
Finito di vedere tale spettacolo, mi voltai verso la mia sosia e dissi: -Come ha potuto fare una cosa del genere?-
Lei scosse la testa.
-Non lo so.-
-Non potevi capire se stava mentendo?- chiesi
-Non potevo farlo. Essendo l'eroe degli ideali, non potevo leggere dentro di lui.- rispose tenendo gli occhi bassi
-Ah...- dissi annuendo, facendole capire che avevo compreso il concetto, poi feci un'altra domanda.
-E cosa è successo dopo?-
Sospirò.
-Mi rinchiuse nelle segrete e mi torturò per due mesi per sapere la prossima mossa del fratello, ma io non dissi nulla. L'unica cosa che feci fu piangere e ribadirgli i sentimenti che provavo per lui, ma freddo come la roccia, rimase impassibile.
-Poi?-
-Uccisi il mio torturatore e scappai. Era l'unica cosa che mi venne in mente di fare.-
Rimasi senza parole. Come poteva un uomo mentire così spudoratamente?
-E cosa hai fatto a Christian?-
Sul suo volto tornò il sorrisino beffardo.
-L'ho ucciso.-
La guardai sconvolta. Alla fine si era vendicata del torto subito.
-Anche se per l'esattezza...- aggiunse poi -Uccisi prima la moglie davanti a lui e poi l'ho ucciso.-
-Moglie?- dissi sorpresa
-Con la guerra gli anni passano in fretta.- disse semplicemente
-Quindi anche Leon si sposò?-
Scosse la testa.
-No. Ma ebbe molte relazioni. In particolare con una concubina, da cui ebbe un erede. Ora però basta. Hai saputo abbastanza. Torniamo indietro.- disse e incominciò ad avviarsi verso la porta rossa. Mentre la seguivo, ripensai a quello che mi aveva raccontato, alla promessa di Christian e al fatto che lui non aveva mantenuto, e subito mi saltò in mente Kaito. Aveva giurato che non mi avrebbe riportato da mia sorella e alla fine mi consegnò a lei. Senza volerlo la cosa si era rpetuta, quindi... Non mi dovevo più fidare di Kaito?
All'improvviso incominciò a mancarmi il fiato ed un freddo glaciale invase il mio corpo. Cosa mi stava succedendo? Le gambe cedettero e caddi per terra. Alzai lo sguardo per chiedere aiuto, ma la vista mi si annebbiò e le parole mi morirono in gola.
Cosa mi stava succedendo?
Improvvisamente si sentì un tuono in lontananza. Poi un altro e un altro ancora, come se si fosse scatenata una tempesta. Poi il freddo che attanagliava il mio corpo scomparve e la vista tornò normale. Mi alzai per capire cosa fosse successo, quando un tuono mi colpì. Per il forte colpo caddi per terra e chiusi gli occhi. L'ultima cosa che sentii fu un forte calore alla labbra.
 
Quando ripresi i sensi, sentii sotto la mia pelle della morbida seta, poi delle voci, anche se non capivo bene quello che dicevano. Poi sentii delle risate. Lentamente aprii gli occhi e notai di essere in una stanza ben illuminata. Finalmente ero riuscita ad uscire da quel luogo buio. Mi alzai e vidi che intorno a me c'erano delle persone, ma riuscivo a vedere solo immagini sfocate.
Una volta messa a fuoco la vista, riuscii a vedere il viso dolce e gentile di Virizion.
-Ben svegliata, Principessa Rhue!- disse con un sorriso
Poi qualcosa mi arrivò addosso. Guardai e vidi Tornadus e Thundurus che mi abbracciavano.
-Che ci fate voi qui?- chiesi stralunata
-Sono venuti per chiederci aiuto!- rispose una voce maschile alla mia destra che riconobbi subito. Era Kai. Quando mi voltai verso di lui per guardarlo, notai che aveva qualcosa di strano. Nonostante il sorriso, aveva gli occhi molto tristi. Aprii bocca per dire qualcosa, ma mi fermai non appena i miei occhi si posarono sul ragazzo di fianco al Principe Harmonia.
Kaito mi guardava, in attesa.
-Ciao, Rhue!- disse con un sorriso
-Ciao...- dissi io
Con il mio tono di voce distaccato il sorriso di Kaito scomparve.
-Finalmente si è svegliata, Principessa Rhue!- sentii improvvisamente
Mi girai di sbotto e vidi un ragazzo bellissimo, dai capelli biondi e due occhi azzurri che brillavano come due diamanti. 
-Noi non ci conosciamo! Io sono Josh Diamond, oracolo e Principe della regione di Sinnoh!- si presentò il ragazzo facendo un inchino.
Immediatamente notai la sua eleganza e raffinatezza. Rimasi affascinata da lui, in particolare dalla luce che emanavano i suoi occhi. Però c'era qualcosa di strano in lui. Come se nascondesse qualcosa.
-Piacere di conoscerla, Principe Josh.- dissi 
-Mi chiami semplicemente Josh!- disse mostrando un sorriso malizioso, ma allo stesso tempo disarmante.
-Allora Lei mi dia del "tu".- dissi ricambiando il sorriso
Poi sentii un commento provenire dalla parte di Kai.
-Dongiovanni!-
Poi i miei occhi caddero su Kaito e notai che aveva una strana espressione... Come se si fosse ingelosito.
-Non ti preoccupare. Non te la porto via dopo quello che hai fatto per lei!- disse Josh mettendo una mano sulla spalla di Kaito e ridendo di gusto.
Kaito si spostò indispettito e il viso tutto rosso. Volevo capire cosa avesse fatto, ma non indagai oltre.
-Senti, Kai... I tuoi genitori sono liberi? Sai... Vorrei salutarli. Sono delle persone così gentili.- dissi, ma il viso di Kai si rabbuiò e, senza dire una parola, se ne andò.
-Kai!- esclamò Kaito per fermarlo, ma lui si chiuse la porta alle sue spalle.
Kaito sbuffò, poi rivolto ai presenti, disse: -Vado con lui!-
Detto ciò, se ne andò anche lui.
-Ma ho detto qualcosa che ha dato fastidio?- chiesi
Tutti mi guardarono con tristezza, tranne Josh che rimase impassibile.
-Cosa è successo?- gli chiesi per cercare di capire la situazione
Lui mi guardò e, dopo un paio di minuti di esitazione, mi rispose: -Due giorni fa... I sovrani Harmonia sono morti!-
A tale affermazione rimasi di stucco.
-Come sono morti?!- dissi con un filo di voce
-Il Re si è sacrificato per proteggere Kai da un colpo di Azula e...- lo fermai non appena sentii il nome di Azula
-Aspetta... Azula è stata qui?-
Josh annuì.
-E con lei c'era un esercito intero.- disse Virizion
-Anche Landorus era con lei!- esclamarono i due gemelli all'unisono
-Quindi è stata una vera imboscata.- dissi incredula
Tutti i presenti annuirono.
-E c'è dell'altro.- disse Josh con uno sguardo talemente serio che mi fece paura. Quando, però, riuscì a catturare il mio sguardo continuò.
-C'eri anche tu con lei... Con le sembianze di Reshiram.-
 
-Kaito
Rhue si era appena svegliata e avevo paura... Paura che ora non mi avrebbe più trattato come prima per non aver mantenuto la promessa fatta... Ma fui costretto! Io ero solo uno scudiero. Non mi potevo mettere contro una Regina. Ora però ero preoccupato per il mio migliore amico, che soffriva per la morte dei genitori. Dovevo aiutarlo. Era mio dovere farlo. Così, una volta uscito dalla stanza dove alloggiava Rhue, mi misi ad inseguirlo. Più volte cercai di fermarlo, ma lui continuava a correre, fino a quando non lo persi di vista.
Incominciai a vagare per il palazzo, ma non riuscii a trovarlo. Poi mi venne in mente un posto in cui poterlo trovare quasi sicuramente... Nella stanza delle vetrate.
Era la stanza più bella di tutto il palazzo. Era una stanza circolare e al posto dei muri c'erano tante vetrate. Quando eravamo piccoli, io e Kai ci divertivamo a giocare, perchè era una stanza molto spaziosa, nonostante ci ripetessero di non giocare lì perchè era vietato.
Corsi verso quella stanza e, quando aprii la porta, lo trovai che giocava con Tommy.
Vederlo giocare con il fratellino, lo faceva apparire spensierato.
-Sapevo che ti avrei trovato qui.- dissi catturando la sua attenzione.
Lui mi guardò, mentre accarezzava i piccoli ricci verde acqua del fratello.
-Ha gli occhi e i capelli di mia madre, non trovi?- mi chiesi tornando a guardare il piccolo Tommy, che giocherellava con le dita del fratello.
-Sì, però negli occhi ha un alone azzurrino. Ma non è questo il punto.- dissi sedendomi anche io accanto al piccolo.
Il mio amico mi guardò, in attesa di sapere di cosa volevo parlare.
-I tuoi genitori sono morti e tu devi andare avanti per la tua strada. Non puoi piangerli per sempre.- dissi e Kai distolse lo sguardo, irritato.
-Senti...- dissi spazientito -Se proprio non vuoi farlo per te, per me, per Unima... Fallo per tuo fratello! Il tuo sogno... Il tuo ideale era quello di riportare Unima alla libertà che secoli fa aveva e che poi fu compromessa. Se non vuoi far realizzare questo sogno per te, almeno fallo per Tommy... Dagli un posto in cui vivere una vita felice, non in guerra. Ti prego!-
Non riuscivo ad immaginarmi Tommy crescere in una regione in cui si combatteva la guerra. E finalmente, con le mie parole, riuscii a convincere il mio amico. Non disse nulla, ma lo capii dalla sguardo.
Poi prese Tommy in braccio, si alzò e si avviò verso la porta.
-Dove stai andando?- chiesi
Lui si fermò, si voltò e mi disse, con sguardo deciso: -Devo fare una comunicazione importante. Vieni con me?-
Con un sorriso annuii e lo seguii.
Con passo svelto ritornammo nella stanza di Rhue, ma non appena varcammo la soglia della porta notammo che non c'era nessuno. Così chiedemmo ad una domestica dove fossero andati e lei ci disse che Josh aveva portato Rhue nel luogo in cui c'erano le rovine del palazzo. Per poter vedere tutte le rovine c'era un solo luogo: il balcone del terzo piano.
Salimmo le scale e andammo sul balcone. Vedemmo Virizion, i gemelli, Josh e Rhue che fissavano senza dire una parola le macerie. Poi si sentii qualcosa che disse Rhue, che non riuscii a capire, ma dal suo tono capii che si sentiva in colpa. Aveva ricordato che era stata lei a creare tutto quel casino. Dovevamo attirare la loro attenzione, ma nessuno dei due aveva il coraggio di intromettersi, però ci pensò Tommy, che, con il suo pianto, attirò la loro attenzione.
-Kai! Dove ti eri cacciato?- chiese Virizion che si avvicinò a Kai e prese in braccio Tommy per farlo calmare.
-Volevo passare un pò di tempo con Tommy.- disse Kai semplicemente.
Rhue non appena vide il piccolo Tommy, si avvicinò e, accarezzandogli una guancia, disse: -Chi è questo piccino?-
-E' il mio fratellino. Si chiama Tomas, ma puoi chiamarlo Tommy.-
-E' proprio un bel nome.- disse continuando ad accarezzare il piccolo, che, nel frattempo, si era calmato.
Poi guardò Kai.
-Kai... Mi dispiace per prima. Non sapevo cosa fosse successo ai tuoi genitori, quindi... Ti chiedo umilmente scusa. Anche per averti distrutto metà del palazzo.- disse dispiaciuta
Kai scosse la testa.
-Non ti preoccupare. Ora è tutto a posto.- disse
-Sicuro?- chiese Josh
-Sì. Inoltre sono venuto qui per dire una cosa importante.-
Lo guardarono tutti con fare interrogativo.
Kai chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Poi incominciò a parlare.
-Come vuoi sapete siamo in guerra e Azula, ogni giorno che passa, non fa altro che ditruggere tutto ciò che le sue mani toccano, quindi... Ho deciso di affrontarla! Per Unima, per tutti i suoi abitanti e, in particolare, per Tommy. Libererò la regione di Unima, in modo da dare a Tommy un luogo dove vivere in libertà. Non voglio che soffra per una stupida guerra. Quindi diventerò il Re degli Harmonia e libererò Unima da quest'agonia, fermerò Azula e la ucciderò per vendicare la  morte di mio padre!-
Finito il discorso tutti lo guardammo. Sbalorditi.
Ero orgoglioso di lui. Finalmente aveva preso la sua decisione e ora era più determinato che mai a portare a termine il suo scopo. All'improvviso si sentì qualcuno applaudire alle nostre spalle.
Ci voltammo e vedemmo il Generale e Terrakion, con occhi fieri e orgogliosi.
-Avete sentito tutto quello che ho detto?- disse Kai sorpreso
I due annuirono.
-Sì e siamo molto fieri di te.- disse Terrakion
-Finalmente hai preso una decisione. Bravo!- disse il Generale con un sorriso. Cosa rara fatto da lui.
-Comunque dobbiamo dire una cosa.- disse il Generale tornando serio
-Abbiamo parlato con i saggi e hanno deciso la data del funerale dei tuoi genitori.- annunciò Terrakion
-E quando ci sarà?- chiesi impaziente
-Dopodomani.- rispose Josh
Mi voltai verso di lui sorpreso. In fondo non mi dovevo sorprendere. Era un oracolo, era ovvio che sapesse il giorno.
-Esatto. E c'è di più.- disse Terrakion
-Cioè?-
-Verrai incoronato quello stesso giorno.-
 
-Josh
Finalmente dopo due giorni, Rhue si era svegliata e Kai aveva preso una decisione ed era uscito dal suo stato vegetativo. Ero fiero di lui. La situazione si stava muovendo e tutto procedeva per il meglio.
L'unica cosa da fare, però, era convincere Kai ad essere incoronato il giorno in cui ci sarebbero stati i funerali dei suoi genitori.
-Che cosa?! Non posso essere incoronato quando i miei vengono seppelliti!- urlò Kai con ira e passandosi una mano tra i capelli.
In fondo lo capivo... Anche io non avrei mai accettato di essere incoronato Re quando dovevo salutare per sempre i miei. In più... Una cosa del genere mi è capitata e sono scappato a gambe levate.
-Abbiamo provato a far cambiare loro idea, ma sono stati irremovibili. Hanno detto che a causa della guerra non possono aspettare troppo tempo per incoronarti perchè hanno paura che Azula ci attaccherà di nuovo molto presto.- spiegò Terrakion
Non avevano tutti i torti. Avevano paura di un altro attacco e ci voleva un Re su cui appoggiarsi.
-Sappiamo che è una cosa un pò brutta, ma non hai altra scelta che fare come dicono.-
Kai si grattò la testa, rassegnato.
-Va bene.- acconsentì ma si vedeva che la cosa non gli andava giù
-Bene. Ora andiamo dai saggi per iniziare i preparativi.- disse Cobalion uscendo dalla stanza seguito da Terrakion.
-Vado anche io con loro. Così li potrò aiutare.- dissi e li raggiunsi.
Avevo notato qualcosa di strano negli occhi di Cobalion e di solito quando qualcosa dentro di me si allerta la mia sensazione è sempre giusta.
All'improvviso a metà del tragitto il Generale si fermò di colpo.
-Cha hai?- chiese Terrakion
-Mi sono ricordato di una cosa. Vi raggiungo dopo.- disse e se ne andò
Era strano questo suo comportamento. Così raccontai la stessa scusa a Terrakion e senza farmi vedere, lo seguii con passo veloce. Cobalion si recò in camera sua e da una lettera prese un foglietto e uscì. Quando fu abbastanza lontano, entrai e presi la lettera. Cercai di capire chi l'avesse mandata, ma sulla busta non c'era scritto nulla e il sigillo che la chiudeva era stato rimosso. Così lessi la lettera.
 
"Caro Generale Cobalion,
Ho notato la vostra estrema abilità in battaglia e vorrei farle una proposta.
Incontriamoci nel bosco alle nove di sera da soli. Vi ho allegato una mappa del luogo esatto dell'incontro.
L'aspetto.
A.P."
 
Chi era questa A.P.? Dalla calligrafia compresi che era una donna, ma le iniziali non mi dicevano nulla. E poi... Perchè aveva preso la mappa quando erano solo le undici della mattina? Chiusi la lettera, la rimisi dov'era e uscii. Non sapendo dove fosse andato Cobalion, mi diressi verso la sala dove si eranno stabiliti i saggi, visto che la precedente sala era stata distrutta da Reshiram. Per tutto il tempo aiutai Terrakion e il pomeriggio la mia mente non pensava altro che a quella lettera. Che l'aveva scritta? Cosa gli voleva proporre? Avevo un brutto presentimento.
Arrivò la sera e alle otto ci riunimmo per la cena. Con estrema puntualità si unì anche Cobalion. Con tranquillità, Terrakion informò Kai su come si sarebbe svolta la cerimonia di incoronazione e, arrivate le nove di sera, Cobalion si alzò dal tavolo.
-Cobalion... Dove vai?- chiese Terrakion
-Devo fare una cosa molto importante.- rispose e se ne andò.
Volendolo seguire, mi alzai dal tavolo e dissi: -Scusatemi, ma mi sono ricordato che devo fare una cosa che mi ha chiesto la mia fidanzata.-
Mi alzai per andarmene, ma una domanda di Kai mi fermò.
-Hai la fidanzata?!- disse sorpreso
Mi girai, irritato perchè mi stava solo facendo perdere tempo, ma senza farlo notare, risposi: -Sì... Cosa che dovresti avere anche tu, visto che sei il futuro Re degli Harmonia.-
Detto ciò, lui tornò al suo cibo, rosso per la vergogna, e io potei seguire Cobalion.
Velocemente mi diressi verso il giardino in cerca del Generale. Quando lo vidi entrare nel bosco, corsi e non appena lo raggiunsi, lo seguii nascondendomi di volta in volta dietro ad un albero.
Non vedevo l'ora di sapere chi fosse il mandante della lettera e la sua proposta. Nella mia mente si ripeteva continuamente un unico nome che avesse le iniziali A.P., però volevo avere la conferma e lo stavo per avere. Ma quando ero arrivato nel cuore del bosco persi di vista Cobalion. Mi girai intorno. Come avevo fatto a perderlo di vista? All'improvviso sentii un rumore dietro di me, ma non feci in tempo a girarmi che qualcuno mi colpì alla testa e io caddi privo di sensi.
 
-Kaito
Il Generale e Josh si erano comportati in modo strano per tutto il giorno. Volevo sapere cosa stesse succedendo, ma preferii lasciar perdere. Dovevo stare accanto al mio amico e infondergli coraggio, inoltre dovevo sistemare le cose con Rhue. 
Da quando si era svegliata mi aveva trattato freddamente. Sicuramente era arrabbiata con me per il fatto di non aver mantenuto la promessa che le avevo fatto ed io mi sentivo davvero in colpa. 
Finita la cena, Rhue si alzò e si diresse verso il giardino per prendere una boccata d'aria fresca.
Io la seguiii in modo da poterle parlare.
-Rhue! Aspetta!- dissi e lei si fermò
Non appena la raggiunsi la guardai negli occhi. Il cuore incominciò a battermi all'impazzata. I suoi occhi erano così belli da togliermi il fiato.
-Ti... Devo dire una cosa importante.- dissi
Lei annuì e, mentre parlavo, iniziammo a camminare insieme.
-Io...- iniziai con un pò di timore. E' come se tutto il mio coraggio fosse sparito all'improvviso.
-...Ti chiedo scusa.- conclusi tutto d'un fiato.
Rhue mi guardò sorpresa.
-Scusa per cosa?- chiese
Abbassai lo sguardo.
-Per non aver mantenuto la promessa.- dissi dispiaciuto
Lei distolse lo sguardo, amareggiata.
-Io non volevo consegnarti a tua sorella, ma se non avessi ubbidito mi avrebbe giustiziato! Non sai quanto mi senta in colpa.- dissi con le lacrime agli occhi, ma lei mi trafisse con uno sguardo gelido, quasi di rimprovero.
Però non fu il suo sguardo a spezzarmi il cuore, bensì le sue parole.
-Non è vero!- disse fredda e distaccata
Proprio in quel preciso istante un fulmine squarciò il cielo e incominciò a piovere.
-Cosa?- dissi con un filo di voce
-Tu menti! Non ti sei mai sentito in colpa! Avevi sempre voluto riportarmi da Azula! Ti volevi liberare di me!- disse con rabbia
Scossi la testa.
-Ti sbagli! Io davvero non volevo rimandarti da Azula! Sono stato costretto!- dissi e ringraziai la pioggia per aver nascosto le mie lacrime che, calde, scendevano ininterrottamente.
Trattenni un singhiozzo per non farle capire che stavo piangendo come un bambino.
-Non ti credo!- disse fumante di rabbia
Come poteva non credermi se era Reshiram, l'essere della verità? Dicevo la verità e con i suoi poteri poteva capirlo! Perchè invece diceva che mentivo? Era strano.
Poi la disperazione mi fece dire una cosa che mi sorprese.
-Come posso mentirti se ti amo alla follia?-
A quella dichiarazione improvvisa lei rimase basita.
-Non è... Possibile.- disse con un filo di voce
-Invece è vero! Perchè non mi credi?- chiesi ma lei si limitò a scuotere la testa
-Non ti credo! Non ti credo!- erano le uniche cose che si limitava a dire.
-Ma perchè?- chiesi avvicinandomi a lei, ma Rhue mi spinse e se ne andò correndo
-Aspetta! Dimmi almeno perchè!- urlai, ma lei non rispose.
E così, dopo un pò, rimasi solo, sotto la pioggia.
Perchè era andata a finire così? Gli parlo sinceramente e lei non aveva fatto altro che dire "non ti credo". Ora, insieme alla tristezza, si espandeva in me una rabbia irrefrenabile, pronta ad esplodere.
Mi misi le mani nei capelli e incominciai ad urlare e, insieme a me, anche i fulmini.
 
Passarono i giorni e il giorno dell'incoronazione arrivò. Non mi ero ripreso del tutto dopo l'incontro con Rhue, ma dovevo sorridere per il mio amico. Aveva bisogno di essere incoraggiato, anche se un sorriso non bastava, ma era il massimo che potessi fare in quel momento.
Mancava un'ora all'inizio della cerimonia e io stavo aspettando Kai di fronte alla porta che si apriva sulla Sala del Trono. Dopo una breve attesa, arrivò Kai.
-Allora? Come sto?- chiese
Io lo guardai. Aveva indosso un abito simile a quello che aveva indossato al suo ventesimo compleanno, solo che era ricoperto di medaglie e rifiniture dorate sui bottoni e sulle spalline che univano all'abito un lungo mantello blu notte, come la giacca. Mentre il pantalone era nero.
Com'era vestito sembrava davvero un principe.
-Stai benissimo.- dissi sfoderando il miglior sorriso che il mio repertorio potesse offrirmi
In quel preciso istante arrivò Rhue in un bellissimo abito bianco dalla gonna ampia, senza spalline e ricoperto di brillanti. I capelli raccolti in uno chignon decorato lateramente da delle rose nere, i ciuffi che le circondavano perfettamente il viso e sulle labbra il rossetto rosso.
Era bella da mozzare il fiato. Kai, notando le rose nere, disse: -Grazie!-
Lei sorrise.
-In fondo è anche il funerale dei tuoi genitori. Volevo metterli sul vestito, ma non stavano molto bene.- disse
Kai annuì, riconoscente. Poi Rhue disse: -Comunque sono venuto qui per sapere dove fossero Josh e il Generale. Terrakion li sta cercando.- 
Scossi la testa.
-Mi dispiace, ma non li ho visti. Per la verità è dalla scorsa cena che non li vedo.- dissi
-Oh... Allora li vado a cercare da un'altra parte. Ci vediamo.- disse e se ne andò.
Dopo pochi minuti, dalla sala si sentirono il suono delle trombe e il breve discorso del Capo dei Saggi che annunciava l'inizio della cerimonia. Dopo il discorso, entrarono le salme del Re e della Regina. Poi aprirono le porte a Kai che seguì silenziosamente le spoglie dei genitori.
La cerimonia era stata allestita nella sala del trono, essendo l'unica stanza grande rimasta dopo l'attacco di Azula. La sala era stata decorata con molti fiori bianchi, in particolare rose e gigli, i fiori preferiti della Regina Alicia.
Chi l'avrebbe detto che Josh, insieme a Virizion, avesse creato delle composizioni così belle da dare alla sala un aspetto così elegante e solenne.
Dopo un paio di minuti, arrivammo alla piattaforma dove furono messi i genitori e al centro c'era la sedia del Re dove si sedette Kai. Io mi misi alla sua sinistra e fu solo allora che vidi le persone che si trovavano dentro alla sala. Erano più di mille! Tutte quelle persone erano venute alla cerimonia? Guardai Kai. Non sembrava per niente agitato. Forse lui era abituato a vedere tante persone.
In fondo quando eravamo piccoli, lui partecipava alle feste con i genitori, mentre io restavo fuori dal palazzo, nella stalla, insieme ai miei amici Pokèmon.
Feci un respiro profondo, per calmarmi, e scrutai tra la folla in cerca di Virizion e la vidi in prima fila, seduta accanto a Rhue.
Dopo che tutti i presenti si alzarono, il Capo dei Saggi, che aveva anche la funzione di sacerdote, iniziò la cerimonia.
Prima di tutto incominciò la ricordare a tutti i presenti delle imprese del Re Iroh e dell'amore che la Regina Alicia riservava al marito, a Kai e a tutti i suoi sudditi.
-E infatti oggi salutiamo a malincuore e con tristezza questi due sovrani, che ci hanno saputo governare con saggezza. Però, anche se stiamo per dire addio al nostro amato sovrano, acclameremo un nuovo re che, con l'aiuto del Leggedario Pokèmon Zekrom, libererà la regione di Unima e ci porterà alla vittoria!-
Il Saggio si diresse verso un piedistallo dov'era appoggiata una corona scintillante. La prese e si mise dietro Kai. Lentamente la mise sulla testa del mio amico e non appena la lasciò disse:
-Ora, acclamate tutti, il nuovo Re degli Harmonia. Il Re Kai!-
E tutti i presenti si inchinarono.
   
 
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