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Autore: Allegra_    10/08/2013    7 recensioni
"Noemi, per tutti conosciuta come Noe, è una sedicenne fiorentina che ha solo un pilastro portante nella sua vita: l'amore che provano verso di lei i suoi amici ed i suoi familiari, i quali la sostengono sempre e la accompagnano in ogni sua mossa.
Ma il suo equilibrio inizierà a rompersi man mano dopo la separazione dei suoi genitori ed il suo trasferimento a Torino, città nella quale Noe imparerà cosa significa amare ed essere amata davvero."
Spero vi piaccia, mi sono impegnata davvero molto per scriverla, quindi lasciate una recensione se avete cinque minuti, ve ne sarò grata
Genere: Commedia, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo
 

 
<< Promettimi che non ci faremo più del male, Fra’ >>
<< Te lo prometto, amore mio >>

***

<< Pronto? >>
<< Ciao Noe, sono mamma >>
<< Che vuoi? >>
<< Incontrarti >>

***

<< Tesoro, devo dirti una cosa >>
<< Che succede papà? >>
<< Ho una fidanzata >>

***

<< Ehm … Noe? >>
<< Che c’è Mic? >>
<< Sono incinta >>

***

<< Quindi adesso tu e Ste’ state insieme? >>
<< Esatto … non arrabbiarti ti prego >>
<< Perché dovrei? Va tutto bene Hill >>

***

<< Buon diciottesimo compleanno, amore mio >>

***

 
Sono passati due anni da quando ho preso una broncopolmonite a furia di starmene sotto la pioggia incessante della Londra notturna.
Ed inutile dire che è successo di tutto.
Non avrei mai creduto che la mia vita potesse rivoluzionarsi totalmente come invece è successo.
Ma andiamo per gradi.
Prima di tutto, quei due scellerati di Micaela ed Edoardo l’hanno davvero fatta grossa e pertanto la famiglia Frittaldi si ritrova un iperattivo pargoletto a girare per casa.
I genitori dei due hanno accolto la notizia in maniera migliore rispetto a quanto era stato previsto, a patto che i miei migliori amici si sposino una volta compiuti i diciotto anni.
Io e Mic abbiamo ovviamente già scelto il vestito ed il luogo per la cerimonia, bisognerà soltanto avere l’approvazione dello sposo (cosa facilmente comprabile con qualche bacio o carezza.)
Ad ogni modo, il piccolo Teo è meglio di quanto ci aspettassimo.
Carino come il padre, con un meraviglioso sorriso sdentato, il carattere appena accennato si prospetta già identico a quello di Mic, compresa la sua particolare inclinazione omicida verso Giorgio.
È davvero adorabile.
Certo, se evitasse di farci affogare nei pannolini ogni volta che ci ritroviamo a casa sua per più di dieci minuti, gli vorremmo ancora più bene.
Vedere la mia pazza e indomabile migliore amica trasformarsi in una responsabile mamma non è stato affatto facile, e tutt’ora non riesco pienamente ad accettarlo.
Ovviamente lei fa di tutto per starmi accanto quando ne ho bisogno e per partecipare alle nostre uscite di gruppo, ma le cose sono cambiate.
Non si rapporta più in un certo modo a me, rimprovera Giò quando si cimenta in cose pericolose, resta annoiata dalle nostre conversazioni infantili ed è quanto di più diverso ci possa essere dalla sé stessa di appena un anno fa.
Eppure è la mia migliore amica, nonostante adesso non sia più la ragazza che ho conosciuto quel giorno tra i banchi di scuola, ma una vera e propria donna.
Nel frattempo ho anche stretto il rapporto con Serena, una nostra compagna di classe, e lei insieme ad Hill è stata il mio supporto quando sentivo che ormai con Mic tutti i ponti erano stati tagliati.
Adesso stiamo più o meno bene noi quattro insieme, o almeno ci proviamo.
Edoardo invece sembra ancora lo stesso ragazzo di sempre, anche se con un marmocchio tra le braccia.
Lui, Giò e Fra’ non hanno attraversato la crisi di noi ragazze con la nostra amicizia, ma l’hanno anzi rafforzata.
Ah, dimenticavo.
Francesco e Stefano sono ritornati migliori amici.
I dettagli purtroppo non sono di dominio pubblico, ma diciamo che sono riuscita a strappargli di bocca qualche parola.
Dopo che lasciai Ste’ il giorno seguente a quando mi ero ripresa Francesco in quella cabina telefonica, tra i due fu odio più di prima.
Battibecchi continui, piccole e grandi risse, dispetti da bambini idioti.
In poche parole erano diventati ancora più insopportabili.
Poi, durante le vacanze estive, passarono un mese in Calabria con un viaggio offerto dalla propria scuola calcio, al quale parteciparono anche Giorgio ed Edoardo.
E da lì, non si sa come, sono ritornati ad essere quelli di una volta.
Anche il mio rapporto con Stefano è notevolmente migliorato.
Inizialmente, dopo il soggiorno a Londra, non ero più riuscita a guardarlo negli occhi.
Si, perché per me non era più il ragazzo dolce di cui ero stata innamorata, ma l’ubriaco che voleva avermi contro la mia volontà in quella squallida camera del privè di una discoteca.
L’anno scorso però, l’inizio della scuola ha portato con sé altri cambiamenti.
Lui e Hilary si erano messi insieme – davvero questa volta – e inoltre era ufficialmente ritornato nel gruppo di amici.
Perciò ho dovuto vederlo ogni giorno seppur contro voglia, e alla fine i bei ricordi hanno avuto la meglio su di me e mi hanno portato a perdonarlo.
Siamo amici adesso, anche se alcuni suoi sguardi talvolta mi fanno intendere qualcos’altro.
Ma non ci bado più di tanto.
Non ricommetterò mai più lo stesso errore di due anni fa.
Ritornando a Ste’, l’anno scorso i suoi genitori hanno divorziato.
Perché ve lo sto raccontando?
Beh, perché si dia il caso che la sua deliziosa madre abbia iniziato a fare coppia fissa – da quasi otto mesi – con il mio adorato paparino.
Eh si: adesso io e il mio ex ragazzo siamo praticamente fratellastri.
All’inizio ho avuto innumerevoli istinti omicidi contro l’uomo che mi ha messa la mondo, ma alla fine ho accettato anche quello.
Perché le novità si possono accettare o rifiutare.
Ma anche se scegli la seconda opzione, le cose non torneranno come prima.
Mio padre si è davvero innamorato di Monica, e anche volendo non potrei mai dirgli di lasciarla per un mio capriccio.
Che poi, ormai non riuscirei più a vivere senza le sue meravigliose torte al cioccolato!
È simpatica e dolcissima, non la vedo come una quasi matrigna, ma più che altro come un’amica.
Venendo alla mia di madre, anche con lei le cose sono cambiate.
Da quando lei e papà si sono separati avevo ricevuto molte chiamate e messaggi a suo nome, ai quali non però avevo mai risposto.
Così lei ha ben deciso di utilizzare il privato per telefonarmi.
Non abbiamo parlato molto, solo quanto bastava per organizzare un incontro.
È stato Francesco ad accompagnarmi a Firenze per vederla e a stringermi la mano rassicurante per tutto il tempo del nostro dialogo.
È successo quasi un anno fa.
Con calma lei mi ha spiegato che aveva deciso di divorziare poiché innamorata di un altro uomo, che ha poi a sua volta deciso di rompere con lei dopo appena qualche mese di convivenza.
Era triste e al contempo strano vedere tristezza nei suoi occhi e ascoltare il racconto della sua ultima storia d’amore, ma non mi ero data per vinta e le avevo dato modo di spiegarsi, anche se dopo tanto tempo.
E alla fine, dopo molti altri incontri, ho deciso di perdonarla.
Non perché io l’abbia compresa, né perché io abbia accettato il suo comportamento,  ma semplicemente perché non avevo più le forze per andare avanti senza una madre.
Ed è da un anno a questa parte che finalmente l’ho ritrovata.
Abita ancora a Firenze, ma riusciamo a sentirci telefonicamente ogni giorno e parliamo per ore.
E ogni volta mi accorgo che mi mancava ancora di più di quanto pensassi.
Ho quindi ricostruito a fatica il puzzle della mia vita, che raccontato non rende il paradiso che è in realtà.
Scontato dire che il pezzo migliore era e resta lui, il mio tassello fondamentale.
Francesco.
E chi l’avrebbe mai pensato che mi sarei perdutamente innamorata dell’odioso ragazzo che avevo sentito urlare su quel treno la mia prima mattina a Torino!
Sono ormai due anni che stiamo insieme, due meravigliosi anni.
Ho stampata nella mente la nostra storia: il primo incontro, i litigi, la gelosia, il primo bacio, l’attrazione fisica, la consapevolezza di esserne innamorata, la dichiarazione, la rottura, la prima volta, la relazione clandestina, la fine.
E poi quella notte in cui è ufficialmente iniziata la nostra storia d’amore, senza maschere, né sotterfugi, senza mezze misure e paranoie.
Quella notte a Londra, quella magica notte.
Ancora non riesco a non piangere dall’emozione al pensiero.
Perché Fra’ non era riuscito a vedermi da dentro quella cabina, non poteva.
Ma mi aveva guardata.
Mi aveva guardata con il cuore e aveva creduto alle mie parole, mi aveva perdonata e aveva avuto il coraggio di continuare ad amarmi nonostante l’avessi fatto soffrire.
Ed è grazie a quello che adesso siamo immensamente felici.
Ma forse non è tutto merito nostro, forse è vero che siamo affidati a qualcosa di superiore.
Il destino? Nah …
Una stella.

Qualche stella sta lì per noi.



... The End

 

Piccolo Angolo Di Luce
Buon San Lorenzo a tutti! Aspettate anche voi una stella cadente?
Beh, per adesso accontentiamoci di quella che protegge l’amore di Noe e Fra’, lassù in cielo <3
Allora, eccoci arrivati al tanto atteso epilogo.
Non mi piace per niente, ma ormai è diventato scontato.
Avrei voluto scrivere di tutto, e alla fine ho finito con il non scrivere niente.
Ed ecco come è uscito fuori questo riepilogo della situazione due anni dopo la scena della cabina telefonica.
Vi immaginavate che sarebbero successo tutte queste cose?
Io sinceramente ero incredula mentre scrivevo XD
Ma lascio a voi il compito di scrivermi i vostri pareri, invece che tirare ad indovinare cosa ne pensate.
Quindi mi dedico alla parte davvero importante di questo capitolo: i ringraziamenti, che per la prima volta cercherò di fare per bene.

Grazie a chi ha reso possibile far arrivare questa storia a 172 recensioni, alle 58 persone che l’hanno inserita tra le seguite, alle 12 ricordate e alle 37 preferite.
Grazie a chi ha contribuito a far aumentare le visualizzazioni del primo capitolo fino a farle arrivare a 2093.
Grazie a chi c’è sempre stato, a chi è arrivato da poco, a chi ha semplicemente letto senza recensire.
Grazie a Lapam8842, Ginnasta_98, Accidentally, Change_Your_Life e Ama_TeenAngels, lettrici fidate che mi hanno sostenuta in tutto questo tempo e alle quali dedico questo capitolo.
Grazie a Two girls and a heart che è qui da pochissimo, ma che mi ha reso davvero felice con le sue parole gentili.
Grazie a Fra’ e Noe per aver riempito i miei giorni con capitoli e pensieri su di loro, idee e ispirazioni.
Grazie a Mic, Dodo, Giò, Ste’, Hill, Luce e tutti i protagonisti per avermi permesso di creare una realtà che dava modo di discostarmi dalla solita monotonia.
Grazie alla mia testa dura per essere riuscita ad arrivare fino alla fine.
Ok, la smetto XD
Concludo solo dicendo che, per chi avesse voglia di continuare a seguire i miei deliri, ho da pochissimo iniziato una nuova romantica che si intitola “Don’t Let Me Go – ‘Cause I’m Tired To Feeling Alone” (la storia è più semplice del titolo, non preoccupatevi XD).
A presto <3
xoxo
   
 
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