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Autore: Artemis97    11/08/2013    1 recensioni
Isabella è morta giovane.
Edward è un vampiro e con la sua famiglia va ad abitare in una casa da lei infestata.
Cosa succederà?
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 6
PATTO CON NAHUEL (PARTE 2)
 
Isabella pov
 
È difficile richiamare i miei poteri,  è da tanto che non lo faccio, ma posso farcela, devo. 
“Bene Nahuel, preparati” lo faccio mettere davanti a me “chiudi gli occhi, ti ricordi di tua madre?” lui annuisce “sì, è morta appena sono nato, ma ricordo il suo volto. È una delle cose positive di essere come me” io alzo un sopracciglio “te lo spiego dopo” dice e chiude gli occhi. “D’accordo, ecco quello che devi fare. Immagina il volto di tua madre, rivedilo e sussurra il suo nome. Io farò il resto.” Lui inizia a seguire le mie istruzioni mentre io richiamo il mio potere. 
 
La negromanzia, nel mio mondo, è l’arte di richiamare i morti e di governarli. Io farò qualcosa di leggermente diverso e la conoscenza che mi ha dato mio padre mi dice che è stato fatto alcune volte per interrogare alcune anime umane su chi gli ha uccisi, lo si faceva soprattutto per dimostrare che le streghe e gli stregoni non c’entravano affatto con la morte degli umani. Io praticherò una versione leggermente alterata della negromanzia, non riporterò in vita i corpi con le anime dentro e governarli, io richiamerò lo spirito per qualche tempo, sarà pericoloso, ma ne varrà la pena. 
Le tenebre mi avvolgono, entrano dentro il mio corpo e il gelo della morte diventa il mio. Il freddo alberga dentro il mio corpo, non ricordo più cosa sia il calore del sole, non ricordo più cosa sia la gioia. Sento solo tanto freddo e tanto dolore. Ed ecco che la mia mente è catapultata in un luogo buio e freddo, umido. 
 
La tristezza di milioni di anime mi sommerge “sei viva! Va via!”  il pensiero mi raggiunge diretto e forte. 
Sono più voci che si accavallano “non posso. Cerco Pire, la madre di Nahuel. Devo trovarla, è importante” rispondo io, la mia voce è strana. Non la sento più mia, è come carica di dolore, disperazione e morte. 
 
“La donna che cerchi non è più qui”  dannazione! 
“e dov’è?” chiedo. Si sente un mormorio, stanno decidendo se rispondermi o meno “è andata dall’altra parte” 
“dov’è l’altra parte?” chiedo nervosa, la risposta non mi piacerà per niente, me lo sento “è nella Luce, questo è solo il tunnel, il passaggio” ok, la voce che mi ha risposto non mi piace per niente. Mi è troppo famigliare, un moto di orrore mi sommerge “madre?” 
 
“sì tesoro. Con me c’è anche tuo padre” tutte le voci si zittiscono ed emerge la sua “doppia merda” commento sorpresa e spaventata “signorina, non tolleriamo questo tuo linguaggio scurrile e fuori luogo” mi richiama mio padre “scurrile? Può darsi. Fuori luogo? Non credo proprio” rispondo 
“un momento! Questa non è la voce di papà” riprendo io sorpresa “sì che lo è. Questo è il tuo vero padre” 
 
“ah ha … forse è meglio lasciare perdere questo argomento che non la finiremo più. Non sono qui per i miei problemi famigliari, dove è questa Luce che devo andare da Pire?” un silenzio accoglie la mia domanda 
“stai facendo un cattivo uso della conoscenza che ti ho dato” dichiara con voce severa mio padre.
 
“oh, ma sentiti. Non sono fatti tuoi come uso i miei poteri. Non ti sei mai interessato di me per tutti questi secoli, neanche quando ero viva ed umana. Hai lasciato che cacciassero Renee e che lei sposasse Charlie, hai lasciato che fosse un emerita stronza con me come lo era Charlie. Mi stavi lasciando sposare quel porco di C.C. e sono dovuta morire per tirarmene fuori, ho fatto da sola, mi sono salvata da sola quindi tu non venire qui a fare il bravo paparino proprio ora, d’accordo!?!” urlo sfogandomi, liberandomi da tutto l’astio che avevo nei suoi confronti e che ho coltivato in gran segreto nel mio cuore che ora sembra più leggero. 
 
Sospiro “mi sono sfogata abbastanza, come ho detto non sono qui per me. Ditemi dove è questa Luce” ordino secca “sei morta?” chiede Renee sconvolta e sembra triste, ma vaffanculo và!
 
 “sì!” beh, più o meno … ma per la miseria, mi stanno prosciugando della pazienza “ma perché non sei venuta qui prima? In che senso che non si è mai interessato a te per secoli? E se sei morta perché sentiamo la tua viva?” chiede addolorata Renee, che sia triste perché le ho dato della stronza? Che sia triste perché sono morta? Nah, mi sto facendo delle pippe mentali.
 
“Vi sembro viva perché sono ancorata al mondo dei vivi da due legami: uno, un vampiro che cerca sua madre e mi fa da collegamento e due, sono uno spettro! Legata alla vita come sono legata alla morte perciò mi è stato più facile entrare” dichiaro “uno spettro?” mio padre sembra sgomento. 
 
“sì, uno spettro. Ora vogliamo tornare all’argomento che mi preme?” chiedo io irritata “qui il tempo sembra essere fermo perciò ci chiedevamo perchè non eri ancora arrivata” sussurra mia madre “io non potevo! Io non potevo o ti avrebbero ucciso. Le mezze streghe non sono mai accettate … devi credermi … perdonami e …” lo zittisco in fretta, fa troppo male sentirlo. 
 
“sì, sì. Senti se vuoi il perdono te lo dò basta che mi racconti di questo posto e mi dici dov’è la Luce” lo sento sospirare sconsolato “non lo farai neanche se ti aiuto” “ah ha … sei intelligente dopotutto … aiutami e basta” “ok” dice soltanto per un po’, poi aggiunge “questo è il tunnel delle anime che non possono andare avanti perché non vogliono, sentono ancora qualcosa da fare nel mondo dei vivi. Io e tua madre ti abbiamo aspettato, non volevamo andare senza di te … tu verrai mai con noi, vero?” sembra una supplica. 
 
“no, non voglio andare con chi mi ha tradito e poi io non potrò mai venire. Sono bloccata di là per sempre” dico soltanto e quando riprende a parlare sembra più triste che mai “bisogna andare infondo. Noi non sappiamo cosa c’è di là, una volta che siamo pronti veniamo avvolti da una luce che può essere dorata o nera. A differenza tua noi qui ci vediamo, siamo morti. I vivi non lo possono fare, qui ci conosciamo tutti … comunque quando si praticava questa variazione della negromanzia, l’anima si poteva prendere se era ferma qui e non se è di là quindi non potrai cercarla. Per farlo dovresti essere morta e pronta a passare e se anche te ne andassi dovresti andare dove è andata lei, nella Luce dorata. Non che voglio dire che tu sia stata malvagia o altro, non fraintendere”
 
 “capisco, stai tranquillo” dico soltanto “perché la cerchi?” mi chiede mamma “la sto cercando per un ragazzo, è sua madre e vuole rivederla per l’ultima volta” dico soltanto “comunque io andrò a prenderla” dichiaro decisa prima di richiamare i miei poteri al massimo “non lo fare!” sento urlare mio padre, ma a me che mi interessa? La decisione è mia e io lo faccio. Per Esme e Carlisle, per Emmett e Rose, per Alice e Jasper e per Edward, il mio sole.
 
Il potere mi avvolge e io ripeto una litania che dovrebbe aiutarmi in un millesimo di secondo “ti invoco morte, portami da colei che cerco. Ti invoco, io non ti chiamo per egoismo o cattiveria, ti invoco. Portami da Pire, la madre di Nahuel”. Stavolta il gelo aumenta così tanto, la morte mi entra completamente dentro riempiendomi e io sento il desiderio di farmi indietro. Lo sopprimo, non lo farò mai. Per il mio amore e per la mia famiglia di vampiri farò questo ed altro. Mi scuserò con loro, aveva ragione B., io non odio tutte le famiglie e non tutte mi fanno schifo. Tornerò da loro e mi scuserò. Per loro resisterò, per loro. 
Una calda luce dorata mi avvolge e io mi sento in pace, vengo catapultata via. 
 
Atterro in un giardino su una collinetta. Mi guardo intorno, sono capitata sul portico di una casa rosa con uno steccato bianco. Mi alzo e inizio a camminare verso un albero poco più in là che ho visto, sotto c’è una figura. Si sentono i gabbiani e le onde del mare, non capisco, dove sono? Raggiungo la donna, ha la pelle scura e sta dipingendo. Indossa dei jeans rosa e un veglioncino bianco. La raggiungo e mi guardo davanti. Incredibile! Proprio davanti a me, o meglio sotto la collinetta c’è il mare! Le onde si infrangono sulla sabbia, c’è un porticciolo con una barca e una scalinata in legno che porta fin quassù! 
“Bello vero?” dice la donna “abbiamo tutti delle isole dove vivere e raggiungiamo gli altri attraverso il mare. Casa mia è proprio carina, sai? Ma mi piacerebbe di più se ci fosse il mio Nahuel. Ma bisogna dare tempo al tempo, era inutile aspettarlo nel freddo del tunnel. Sono andata avanti e anche lui lo avrà fatto, ma ciò non toglie che ci ritroveremo entrambi qui” ok, cosa devo fare io ora? 
“che maleducata, sono Pire e ho saputo che mi stavi cercando. Perché?” 
“Tuo figlio vuole vederti per un ultima volta, sono qui per lui. Abbiamo fatto un patto e intendo mantenerlo. Tu vuoi venire? Poi ti riporto qui, solo cinque minuti signora” “perché dovrei? Io lo aspetterò qui e lui mi raggiungerà un giorno” decisi di giocare sporco “non penso che lo farà signora” dico 
“e perché no?” chiede lei corrucciata “perché lui crede di avervi ucciso”
 l’incantesimo di lettura del pensiero è veramente utile a volte, anche se non ho capito il fatto del mezzo vampiro. 
 
Se non lo avessi fatto non mi sarei fidata “si fermerà nel tunnel chiuso nel suo dolore e non volendo andare avanti per paura che voi lo guardiate con disgusto” 
“che schiocchino, non lo farò mai. Tu glielo dirai e le cose si metteranno a posto” 
“non lo farò e anche se lo facessi non mi crederà mai” dichiaro io. Lei si chiude in un ostinato silenzio e io guardo il mare. È così azzurro, il sole così caldo. Esiste il paradiso? Ed è questo? 
“D’accordo, andiamo” dice lasciando cadere il pennarello che stava utilizzando, guardo la tela. Quella che vedo lì è l’immagine di un bambino, Nahuel? Si, sembra lui da piccino. 
 
Io chiudi gli occhi e cerco il mio collegamento con il mondo dei vivi, il mio da spettro e … non c’è! È sparito! Oh merda. 
“Cosa c’è?” mi chiede la donna “niente, devo solo trovare il collegamento. Intanto mi dia la mano” lei mi afferra con forza e decisione. Intanto io cerco affannosamente il mio collegamento di spetto, ma non lo trovo … no no no, devo trovarlo, devo farlo. Non posso essere arrivata a tanto per poi fallire così! 
Un collegamento, ne sento uno. Sospiro, che cavolo di paura che ho avuto. Il collegamento è quello di Nahuel! Mi ci aggrappo felice e veniamo trascinate di là. Ricompariamo davanti a Nahuel e lo richiamo. Lui apre gli occhi di scatto e rimane a fissare meravigliato sua madre. Pire inizia a singhiozzare e prova ad abbracciarlo, ma lo trapassa. 
“Non puoi farlo, lui è fatto di carne, tu no. Vi do cinque minuti da soli, vi prego non fatemi pentire della mia fiducia” dico prima di sparire. 

Angolo dell'autrice

vado di fretta! quindi rispondo velocemente a qualche recensione!!
ShesTheOne mi piaceva che Bella fosse utile in qualcosa quindi ho pensato: perchè no? ed è venuta fuori questa storia!

paride mi fa piacere che tu abbia commentato questo capitolo, anche io qualche volta o dimentico di commentare una storia o non ho proprio tempo. Comunque grazie per il complimento ^_^

Giulia99FlorFedeCullen ho fatto in fretta a postare, hai visto? ^_^ grazie per avermi commentato e spero che lo farai anche con questo capitolo. Grazie per i complimenti, farò del mio meglio per meritarmeli! ù_ù

Rebyseby già già, se quei vecchi volturi credevano di far tremare la mia Bellina si sono proprio sbagliati di grosso! ù_ù Nahuel comunque per me è un bel personaggio, spero di avergli reso giustizia nella mia storia! Volevo inserirlo da qualche parte perciò eccolo qui! XD

Beh, ora vado che ho un sonno tremendo!
Saluti e bacioni,
la vostra Artemis97
  
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