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Autore: Demoniac_Baby    11/08/2013    13 recensioni
E se un giorno tutto dovesse finire?
E se un giorno foste costretti a combattere per sopravvivere e salvare il pianeta?
Cosa fareste?
Fine, Rein, Lione e Altezza sanno bene cosa fare. Dovranno affrontare mille pericoli e avversità per cercare un ipotetico antidoto, mettendo a rischio la propria vita.
Tratto dal capitolo 1: "Eravamo cinque squadre in tutto. Venivamo chiamati HUNTER: cacciatori. E la missione per la quale eravamo stati addestrati fin dalla nascita era appena iniziata.
STORIA AD OC. Nè Red Moon nè Blue Moon per ora.
ATTENZIONE: POSTI OC TERMINATI.
Buona Lettura!
Demoniac_Baby ex Lora98 ;)
Genere: Azione, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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ZOMBIE'S ATTACK.

 

-Capitolo 1-

Apocalisse

Pov Fine

Era un martedì. Un noiosissimo e freddissimo martedì di metà febbraio.

Come tutti i giorni seguivo svogliatamente la lezione, osservando fuori dalla finestra il mondo che mi aspettava e liberando di tanto in tanto qualche sbadiglio annoiato che non riuscivo a trattenere.

Matematica...puah! La odiavo con tutta me stessa.

Come potevano pretendere i professori di insegnare qualcosa di tanto noioso e complicato?

Stavo per lasciarmi andare al sonno, quando un aeroplanino di carta atterrò leggermente sul mio banco.

Mi guardai intorno fino a che non incontrai due occhi acquamarina che mi osservavano: mia sorella Rein.

Aprii il biglietto.

Ancora tre ore e saremo libere.

Resisti fino ad allora e poi andremo a mangiarci un bel gelato enorme,

proprio come piace a te!

P.S Paghi tu.

Baciii.

Rein.

Sorrisi felice.

Mia sorella sapeva sempre come tirarmi su di morale.

Peccato che non prendemmo mai quel gelato.

Dopo poco la mia attenzione fu attratta da un gruppetto di quattro insegnanti che si dirigevano all'entrata e voltai lo sguardo, pronta a vedere una delle solite risse dei ragazzi di quarta che amavano attaccare briga.

Ma niente avrebbe mai potuto prepararmi a quello che le mie pupille videro.

Li, dietro il cancello di ferro dell'istituto, un “uomo” sbatteva ripetutamente contro le sbarre, tentando invano di oltrepassarle.

Il sangue mi si gelò nelle vene e il primo istinto fu quello di gridare, ma poi ci riflettei un secondo e, cercando di nascondere il terrore, dissi alla prof di mate: “Mi scusi, ma la professoressa Antonino ha chiesto a Me, Rein, Lione e Altezza di andare ad aiutarla con un cartellone sulla vita umana.”

La professoressa mi guardò un secondo con il solito sorrisino stampato in faccia: “Ok, andate pure, ma fate in fretta.” Voltai lo sguardo verso le mie amiche che mi guardavano sbigottite.

Feci loro segno di uscire e mi obbedirono.

Ringraziai la prof e uscii il più velocemente possibile, ma facendo attenzione a non sbattere la porta a causa dell'ansia.

Altezza mi guardò in cagnesco: “Posso sapere per quale motivo hai raccontato questa bugia?” a volte non la sopportavo con quel suo tono da superiore ma indicai la finestra e loro, riluttanti, guardarono.

Lessi sul loro viso un misto di stupore e terrore e mia sorella non riuscì a trattenere un gemito d'orrore: “C-che cavolo è quello?”

Lione scosse la testa sconvolta, facendo ondeggiare i morbidi capelli arancioni: “Non è possibile! Il...il professor Norman aveva ragione!”

Annuii.

Rein: “Quindi...è iniziato l' attacco, alla fine.”

Ci guardammo tutte e quattro con la consapevolezza di quello che stava per accadere.

Lione mi guardò e un lampo di tristezza passò sui suoi occhi: “Che ne sarà dei nostri compagni di classe? E degli altri?”

Per quanto detestassi la cosa, il nostro compito era un altro: “Non possiamo fare niente per loro. Ora la priorità è riunire tutti.”

Altezza annuì piano: “Fine ha ragione. Anche se ci vorrà un po'.”

Rein sospirò affranta: “Andiamo.” Poi, inforcammo i nostri cellulari e digitammo i numeri che avremmo sempre sperato non dover mai utilizzare.

I telefoni presero a squillare e dopo qualche secondo una voce fredda e metallica ci rispose: “Miss. Rein, Miss. Fine, Miss. Altezza, Miss. Lione,… desiderate?

Protocollo 778. Attivare timer per l’operazione 1349.” Dissi, cercando di non incrinare la voce.

Tessere di riconoscimento…” disse la voce.

Mi scocciai, maledicendo quegli stupidissimi programmi di sicurezza.

Guardai all’esterno. I professori erano già arrivati e cercavano di parlare con l'uomo, forse di capire cosa volesse. Avrei tanto voluto aprire la finestra e far notare loro il taglio sanguinante lungo la giugulare, gli occhi vitrei e l'aria alquanto affamata, ma non sarebbe servito a niente.

Chiamai le altre: “Meglio sbrigarsi. Tra non molto entreranno anche qui.” La mia voce lasciava trasparire una nota di insicurezza, che mi preoccupai subito di nascondere con un finto colpo di tosse.

Lione seguì il mio sguardo: “Stupidi professori. A momenti tutte le persone all'interno della scuola verranno contagiate. Siete sicure che…”

Lione, no!” dissi decisa capendo fin subito dove voleva andare a parare “Se adesso avvisassimo tutti che un gruppo di non- morti sta per varcare quei cancelli…” abbassai lievemente il tono della voce “…si creerebbe il panico e sarebbe peggio. Per noi e per loro.”

Lione: “Neanche un gruppetto? Proprio nessuno?”

No! Anche io vorrei salvarli, ma è impossibile e lo sai anche tu.” Forse ero stata un po’ dura, ma era necessario. Avevamo altri ordini, altri scopi, altri progetti e tutte quelle persone come zavorra, non avrebbero fatto altro che rallentarci sia fisicamente che con inutili domande.

Non ostante lo trovassi assolutamente disumano e mostruoso… il tempo, per il momento, era limitato.

Ciascuna di noi estrasse dal portafogli una tesserina metallizzata poco più grande di una carta di credito e la mise di fronte allo schermo del cellulare.

La voce ripeté ad alta voce i nostri numeri di codice: “Altezza 265, Rein 398, Lione 154, Fine 457.”

Poi disse i nostri gradi di preparazione: “Altezza 06, Rein 06, Lione 05, Fine 07.” seguì un breve pausa nel quale demmo conferma.

Attivato protocollo 778. Apocalisse.”

Disse infine “Attivata operazione 1349.” Po lo schermo si spense.

-E’ fatta.- pensai. –Ormai indietro non si torna.-

Guardammo fuori dalla finestra e vedemmo lo zombie mordere la mano di un professore.

Rein si portò una mano alla bocca: “OH, NO!”

Quest'ultimo cadde subito dopo sul pavimento, contorcendosi in preda alle convulsioni. E iniziò a sputare sangue sotto lo sguardo sbigottito e inorridito degli altri tre.

Noi non riuscivamo a togliere lo sguardo da quella scena. Sembrava la trama di un film di serie B, eppure era reale.

Quel professore che si stava rialzando e correva al collo della professoressa di Latino per poi strapparne metà, era reale.

Nel giro di un minuto, tutti e quattro i professori erano mutati e si stavano dirigendo all'interno.

CAZZO!” esclamai. E subito dopo l'urlo tremendo delle bidelle ci fece gelare sul posto.

Correte.” dissi.

Tutte e quattro partimmo verso l'unica uscita.

Verso gli zombie.

Arrivammo nel giro di pochi minuti e la scena che ci si parò di fronte era inconcepibile persino per noi che sapevamo.

I professori erano a terra, inginocchiati e i resti sanguinolenti delle povere donne pendevano dalle loro bocche. Il pavimento era macchiato di sangue e l'odore ferreo che emanava era insopportabile.

Feci un passo avanti e pestai qualcosa di molle.

Non volevo guardare, ma lo feci.

Un occhio gelatinoso giaceva sotto la mia scarpa, inerme. Alzai lo sguardo con un conato di vomito in gola e osservai le bocche sanguinanti delle bidelle muoversi e cercare carne viva da poter assaporare.

Una volta il professor Norman mi aveva detto: “Per loro niente equivale al sangue dolce e caldo che scorre in bocca e poi giù in gola. E' come la droga per gli esseri umani.”

E gli esseri viventi più vicini eravamo noi.

Merda” disse Lione colpendo con un pugno uno zombie che si era avvicinato troppo.

Quella che una volta era la prof di arte, provò a venirmi addosso, ma con un calcio ben assestato le colpii le gambe, spezzandole e cadde all'indietro con un verso mostruoso.

Un agghiacciante cigolio ci fece voltare lo sguardo: il cancello era stato distrutto e una miriade incontrollata di zombie stava goffamente procedendo verso di noi.

Altezza ci guadò terrorizzata: “Non riusciremo mai ad affrontarli tutti!”

Feci un passo indietro, inizialmente incerta. Poi presi una lunga boccata d'aria mentre gettavo a terra l'ex professore di ginnastica.

Andiamo via!” decisi. E prima che un altro mi arrivasse addosso, partimmo per andare al piano superiore.

Da sotto sentimmo le urla di una studentessa che urlava: “I MORTI!” e subito dopo un pandemonio di studenti che tentavano di uscire dalle aule.

Le urla che si accesero subito dopo erano terribili. Pensai a tutte quelle povere persone che stavano per essere uccise e provai il desiderio di precipitarmi ad aiutarli, ma poi la mano di Rein sulla mia spalla mi fece ricordare cosa dovevo fare.

Corremmo al terzo e ultimo piano e mi concentrai per cercare una via di fuga.

SUL TETTO!” gridai alle altre notando che il primo e il secondo piano erano stati invasi. Indicai la prima finestra abbastanza grande e la aprii.

Uscimmo una alla volta dalla finestra.

Mia sorella era l'ultima.

Occhio a non cadere!” le dissi e le porsi la mano e fece per afferrarla, ma qualcosa la prese e la riportò dentro.

REIIIIIN!!!” urlai e mi rigettai dentro.

Stava combattendo contro gli zombie e se non avessi fatto qualcosa al più presto, ne sarebbero arrivati altri e sarebbe stata spacciata.

Uno stava per morderla, ma con un pugno lo rimisi al suo posto.

A cuccia bello! REIN VAI!” e indicai con un cenno della testa la finestra.

MA...” provò a protestare.

NIENTE MA!” e si arrampicò, mentre prendevo a calci quei bastardi. Quando fu al sicuro, scappai anche io il più velocemente possibile.

Altezza mi tirò su, poco prima che uno mi graffiasse.

Bastava un morso, un graffio, un normale scambio di liquidi per diventare come loro.

Li guardammo con orrore.

Te l'avevo detto” guardai Lione “Parla di zombie e si crea il panico.”

Mi guardò con gli occhi pieni di lacrime.

Se fossimo rimaste per salvare qualcuno...probabilmente saremmo morte anche noi. E lei lo sapeva.

Improvvisamente un rumore ci fece sobbalzare e ci voltammo.

Merda. Altezza, Rein, cercate qualcosa per bloccare la porta.” Ordinai loro mentre Lione e io correvamo a chiuderla a chiave. Non avrebbe resistito a lungo, nemmeno con un armadio davanti. Ma per il momento bastava.

Altezza e Rein tornarono subito trascinando il mobiletto dei fiori che posizionammo davanti all'entrata.

I rumori si fecero ancora più vicini e qualcosa sbattè contro la porta.

Cazzo!” urlò una voce maschile. “E' chiusa!” e subito dopo un urlo di zombie squarciò l'aria.

Aiuto!” c'era anche una voce femminile piena di terrore che implorava di aprire.

Rein fece per togliere il mobile e aprire ma le bloccai le mani.

No.” dissi scuotendo la testa mentre lei mi guardava sorpresa. “No? Dobbiamo aiutarli!” Altezza e Lione le diedero man forte, guardandomi in tralice.

Sono già infetti.” spiegai gettando una veloce occhiata alla porta.

E come fai a dirlo?” mi chiese Lione quasi urlando. Lo sapevo che avrebbero voluto aiutarli, ma la nostra vita era la priorità per il momento. Non potevamo metterci in pericolo così stupidamente.

Riconosco le voci. Elliot Marley e sua sorella Mary. Lui è stato morso.” spiegai freddamente mordendomi il labbro inferiore.

E lei?” mi chiese Rein “Lei possiamo aiutarla.” Mi innervosii...possibile che non capissero?

Oh certo!” sbottai “Aprite la porta e dite -Cara Mary entra pure. Oh tu no Elliot, stai per diventare uno schifosissimo zombie quindi dobbiamo lasciarti fuori!- Provate a spiegarglielo questo!” tutte e tre abbassarono lo sguardo non sapendo cosa dire. Avevo ragione e lo sapevano.

Le urla provenienti dal giardino ci fecero avvicinare al parapetto.

Un gruppo di studenti impavidi, si era avventurato in cortile, finendo però nelle fauci fameliche di quegli esseri mostruosi.

Rimanemmo a guardare quello spettacolo agghiacciante fino a quando un aereo militare F 104 non si posò a pochi metri da noi.

Ne uscì un uomo con un completo militare e una maschera anti contaminazione sul volto, che riconobbi essere Alastair, un avviatore della marina che avevo conosciuto un paio di anni addietro.

Su, coraggio, salite!” ci ordinò e man mano che montavamo sul mezzo, dava una protezione anche a noi.

Ciao Alastair” mi sedetti nel posto accanto al suo “Dacci le ultime novità.”

L'uomo fece alzare l'aereo e ci avviammo alla base senza guardare indietro: “Alla base è scoppiato il finimondo. Non sappiamo ancora come questo virus sia scappato. Avevamo preso ogni precauzione, ma a quanto pare qualcuno si è inoltrato nel sistema e l'ha fatto fuggire. Siamo riusciti a salvare tutto il resto, meno la camera blindata 88 e sette scienziati.”

Guardai fuori dal finestrino. La città pullulava di carne marcia che camminava.

Dobbiamo trovare gli altri.” dissi più a me stessa che agli altri.

Avete già convocato gli HUNTER?” chiesi poi sperando in una risposta affermativa.

Si, devono arrivare domani. Dovrete trovarvi tutti nella sala del consiglio a Dublino.”

Annuimmo tutte.

Noi facevamo parte di una squadra speciale della marina militare mondiale.

Eravamo cinque squadre in tutto. Venivamo chiamati HUNTER: cacciatori.

E la missione per la quale eravamo stati addestrati fin dalla nascita era appena iniziata.

 

Angolino dell'autrice:

Salve a tutteeeeeeeeeeeeeee!!!!!

Come va? Vi ricordate di me?...No?...Oh giusto, ho cambiato account. Una volta ero Lora98 e forse conoscete qualche mia vecchia storia: “Quando il cuore è spezzato”, “Il giorno del mio matrimoio”, “Ad Halloween tutto è possibile”, “Aiutami a capire” e “Merry Christmas”. A chi non mi conoscesse...PIACERE!!!! :)

Comunque...dopo tanto che sono rimasta assente ho voluto ripresentarmi con questa nuova storia ad OC. :)

Partecipate in tanti!

 

E ora le regole:

1) Massimo 16 OC sennò sono troppi da gestire.

2) Siccome vorrei creare delle storie d'amore tra i personaggi OC almeno la metà (8) dovranno essere personaggi maschili. :)

3) Non chiedetemi storie d'amore con Shade o Bright.

4) Siate dettagliati su quello che volete, non risparmiate nemmeno un dettaglio perchè non posso leggere le vostre menti e non posso inventare caratteristiche io per ogni personaggio.

Grazie dell'attenzione.

 

Nome:

Cognome:

Età:

Aspetto fisico:

Carattere:

Luogo di provenienza:

Squadra di HUNTER a cui appartenete ( Ex. squadra 2,3,4 o 5):

Vestiti abituali:

Arma preferita:

Punti di forza:

Punti deboli:

Veicolo (facoltativo):

Il tuo partner dovrebbe essere (Ex. Dolce, peperino, con una forte personalità...)

Personaggi con cui vuoi legare di più:

  
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