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Autore: queerzay    11/08/2013    1 recensioni
Niall ha vent'anni, e nella vita non gli manca niente.
Zayn ne ha quasi ventuno, e ha perso tutto.
Niall è bianco, come il latte, come la sua visione del mondo.
Zayn è nero, come il caffè da cui dipende, che lo tiene sveglio tutte le notti.
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I primi capitoli sono in revisione.
Ziall (Zayn+Niall), Larry, Narry (Niall+Harry) e Lilo, accenni Ziam.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 2
 


Don't get too close 
It's dark inside.
- Demons, Imagine Dragons.
 
 



"Niall, lo servi tu il tuo amico?"

La voce di Harry giunge a Niall come se fosse avvolta e attutita da del cotone.
E' il 30 novembre, e Niall sta pensando che - esattamente un mese prima - il suo "amico" è entrato per la prima volta nel bar dove lavora.
Da allora non c'è stato giorno in cui il ragazzo sconosciuto non si sia presentato per ordinare il suo caffè nero, doppio e senza zucchero.
Niall non sa neanche il suo nome, ma tutte le mattine si avvicina al tavolo del ragazzo e gli porge la sua tazza di caffè.
Ormai non ha più neanche bisogno di prendere l'ordinazione, perché sa che l'ordine è sempre lo stesso.
Ad essere onesto, Niall è un po' spaventato da questa situazione: il ragazzo non gli toglie mai gli occhi di dosso, e l'hanno notato tutti.
E' per questo che Harry lo chiama "il suo amico". 
Niall non ne è sicuro, ma è quasi certo di sentire un velo di gelosia ogni qual volta che Harry gli parla del ragazzo moro.
Non sa se esserne felice, o se esserne rattristato, perchè sa che Harry sta ancora uscendo con il ragazzo dagli occhi azzurri, che ha scoperto chiamarsi Louis.
Non gli sta antipatico, è solo geloso, e non capisce perché. Niall sa di non essere innamorato di Harry, altrimenti la sera, prima di addormentarsi, penserebbe a lui e non al ragazzo del caffè nero.

"Niall?"

Niall alza la testa e guarda Harry negli occhi, sorridendo debolmente.
L'amico gli sta porgendo la tazza d caffè per il ragazzo misterioso.
Harry borbotta qualcosa, prendendolo in giro, ma Niall finge di non sentire e si pulisce le mani sul grembiule, per poi afferrare il vassoio.
Ci sono appoggiati sopra anche due caffè macchiati e un bicchiere d'acqua.
"A che numero vanno questi?" domanda all'amico, mentre mette il vassoio in equilibrio sul braccio. Harry abbassa un momento il capo, per poi rispondere: "Quindici."
Niall annuisce e si fa strada tra i tavolini occupati, raggiungendo il numero quindici. Seduti al tavolo ci sono un ragazzo e una ragazza.
Niall non può fare a meno di notare la bellezza del ragazzo, come i capelli biondo cenere gli ricadono sulla fronte, e come gli occhi castani corrono velocemente al vassoio.
Per un momento pensa che sia il più bel cliente che abbia mai servito - dopo il ragazzo del caffè nero, ovviamente, - poi cerca di scacciare via quel pensiero e di ricordarsi della ragazza che è seduta accanto a lui.
Il ragazzo lo fissa e gli fa un debole sorriso, in cui Niall riesce a scorgere un velo di sopresa.
Per tutta risposta sorride anche lui posando il bicchier d'acqua accanto al caffè della ragazza.
E' una ragazza davvero bella, anche se i suoi capelli ricordano a Niall il pelo di un barboncino, come tutti i capelli ricci.
Tranne i capelli di Harry. I capelli di Harry sono ricci, ma non sembrano quelli di un baroncino.
A pensarci bene, Niall si rende conto di non poterli paragonare ad alcunchè.
Inttercetta per un momento gli occhi della ragazza riccia, e la scopre a fissarlo, come ogni singola ragazza lo fissa quando lo vede.
Colpita, affascinata, stregata.
Niall si ritrae, entrambi lo ringraziano gentilmente e lui in cambio sorride.
Sente i battiti accellerare man mano che si avvicina al tavolo numero otto, il tavolo del ragazzo misterioso, vicino alla finestra che dà sulla strada, e cerca di concentrarsi.
Pochi giorni prima è stato talmente preso dalla figura del ragazzo che osservava la strada con lo sguardo perso nel vuoto, da inciampare e rovinare malamente a terra, rovesciandosi addosso il caffè. 
Niall non ha fatto altro che rimproverarsi per il resto della giornata, specialmente perché il ragazzo si era girato e lo aveva guardato.
E aveva riso di lui, un piccolo sorriso appena accennato, senza preoccuparsi di aiutarlo.
Niall aveva sbuffato irritato e aveva rimediato in fretta al disastro, le guance rosse per l'umiliazione appena subita e gli occhi accesi di rabbia.
Ecco, Niall si sta distraendo di nuovo e rischia di inciampare per l'ennesima volta e di combinare l'ennesimo disastro.
Scuote la testa e si avvicina al tavolo, il ragazzo gli dà le spalle, e il modo scomposto in cui è seduto gli fa pensare ad un'opera d'arte contemporanea.
Con le mani tremanti, affianca lo sconosciuto e poggia il caffè sul ripiano del tavolo. Niall si muove in silenzio, senza proferire parola, come ogni mattina.
Se potesse, eviterebbe di servire lui il ragazzo misterioso, ma quest'ultimo gli lascia sempre una lauta mancia che non lascia quando a portare il caffè è Harry.
Anzi, forse non è sicuro di non volerlo servire, perché in fondo gli piace quel tipo.
Gli piace come si sporge in avanti per sedersi compostamente quando Niall gli porta l'ordinazione.
Gli piace quando il proprio braccio sfiora la stoffa del suo cappotto.
Gli piace come lui lo guarda mentra poggia la tazza sul tavolo, concentrato.
Gli piace che guardi così solo lui, che quando lo serve qualcun altro si limiti appena ad un'occhiata.
A Niall piace, perché Niall ama essere guardato, essere studiato, essere visto.
Niall lo guarda un momento negli occhi, e fa per andarsene, constatando con tristezza che le occhiaie che circondavano i bellissimi occhi del moro il primo giorno in cui si sono visti non sono ancora sparite, ma la voce del ragazzo lo ferma.

"Mi chiamo Zayn" dice solo.

Il suo sguardo è perso fuori dalla finestra, sta studiando i passanti, giocherellando con la tazza che Niall gli ha appena portato.
Quest'ultimo si volta e si riavvicina a lui, il vassoio stretto nella mano sinistra.
Le nocche di Niall stanno sbiancando per quanto è forte la presa con cui si sta aggrappando ad esso.

"Niall" mormora per tutta risposta il ragazzo, con gli occhi fissi su Zayn.

Un piccolo sorriso si apre sul viso del ragazzo seduto al tavolo, che si volta per guardare Niall negli occhi. Il suo sorriso è così piccolo e insicuro che Niall pensa di non averne mai visto uno più bello. Neanche quello di Harry, per quanto possa essere sexy, è lontanamente comparabile al sorriso che gli ha appena fatto Zayn.
Niall si accorge solo in seguito, forse con distacco, che Zayn sembra piuttosto nervoso.

"Cosa fai nella vita?"
 
La voce del moro è talmente bassa e timida che Niall si sente riscaldare il cuore a quel suono così profondo.
Poi recepisce la domanda e guarda il ragazzo perplesso. Non capisce cosa intende con quella domanda, non è forse evidente che nella vita è un cameriere?
Non fa in tempo a farglielo notare che il ragazzo parla di nuovo, stavolta senza guardarlo.

"Io dipingo."
 
Dunque é questo che fa.
Dave e Lisa si sono divertiti a cercare di capire cosa faccia il ragazzo misterioso.
Se sia un poliziotto, se spacci, se sia uno scrittore, o solamente un semplice universitario.
Niall sta per complimentarsi con lui - ha sempre trovato affascinanti le persone che dipingono - quando Zayn lo lascia senza fiato con una nuova domanda.

"Poseresti per me?"

Gli occhi del moro sono fissi in quelli color ghiaccio di Niall, e li catturano, intrappolandoli. Niall ha un attimo di esitazione, prima di sorridere.

"Nudo?" domanda, sforgiando uno dei suoi sorrisi più provocanti.

Vede Zayn avvampare e abbassare lo sguardo, a disagio.

"Come scusa?" chiede poi con voce flebile. 
Le sue mani sono aggrappate al bordo del tavolo, e le unghie dei pollici stanno grattando nervosamente il legno di questo.

Niall sorride, divertito. "Devo posare nudo?"

Zayn deglutisce e si tormenta le mani, le guance ancora rosse per l'imbarazzo. "Sì. Cioè no, devi essere vestito. Poi... poi sembra troppo allaTitanic."

Il suo è stato poco più che un borbottio, ma Niall l'ha udito lo stesso e non può fare a meno di scoppiare a ridere.
Zayn gli rifila un'occhiata confusa e tormentata, grazie alla quale Niall capisce che il ragazzo voleva porgergli quella domanda da giorni, o forse settimane.

Così "Va bene" sussurra, spostando il vassoio nell'altra mano e appoggiando quella libera al tavolo.

Il moro volta la testa di scatto e lo guarda negli occhi.
Niall si sente un po' a disagio.
E' stato guardato in tanti modi: desiderio, ammirazione, invidia, sopresa.
Ma nessuno l'ha mai guardato così.
Cerca di non pensarci e tira fuori dalla tasca del grembiule la penna e il foglietto per le ordinazioni, per poi porgerlo a Zayn.
Nel farlo, le sue dita sfiorano quelle del moro e Niall sente il calore delle sue mani, le mani di Zayn, che aveva così a lungo studiato, irradiarsi nelle proprie.
Quando Niall si concentra di nuovo sui suoi occhi, Zayn lo sta guardando confuso.

"Scrivimi l'indirizzo" mormora, chinandosi appena in avanti.

Niall si rende perfettamente conto dell'effetto che fa a Zayn, perché è l'effetto che fa a tutte le altre persone, specialmente alle ragazze.
Ma Niall non ha interesse per loro, a Niall interssano i ragazzi, come ad Harry.
E, evidentemente, come a Zayn, che ha appena abbassato il capo sul block-notes e ci sta scribacchiando sopra qualcosa.
Lo porge a Niall, il quale lo sta fissando senza alcun ritegno.
E' davvero preso da Zayn, Niall, e quando è preso da qualcuno non si proccupa tanto di ciò che gli altri pensano.
E' per questo che non si prende nemmeno la briga di distogliere lo sguardo, quando Zayn lo coglie in flagrante.

"Scusi?" lo chiama una voce, prima che Niall riesca ad afferrare il block-notes.

Si volta e vede il ragazzo seduto al tavolo quindici con la mano alzata. Getta uno sguardo a Zayn, a mo' di scusa, poi si dirige verso i due fidanzati.

"Ci porta il conto?" chiede il ragazzo.

Niall annuisce e si avvicia al bancone, facendo lo scontrino per i due ragazzi.
E' irritato, lo hanno interroto nel fulcro della prima vera conversazione con Zayn.
Per scaricare la rabbia, pigia violentemente i polpastrelli sui tasti della cassa, imprecando sottovoce.
Strappa il misero pezzo di carta che lo ha allontanato dal moro e lo porta riluttante al ragazzo con la fidanzata barboncina.
Lo molla lì sul tavolo, battendo il piede con fare impaziente, mentre la ragazza riccia si alza in piedi e sussurra al ragazzo che deve scappare.
Questo annuisce e porge a Niall i soldi, che fa per prenderli. Ma il castano chiude la mano intorno al polso di Niall, facendolo sussultare.

"Il ragazzo moro."
 
Niall lo guarda perplesso. "Come scusa?" 

"Viene qui tutte e mattine?"

Il suo tono è urgente, come se si trattasse di una questione di vita o di morte, e Niall capisce che sta parlando di Zayn.

"Non vedo perché-" inizia Niall, ma il tipo lo zittisce immediatamente.

"Per favore, è importante. Puoi dirgli che devo parlargli?" gli occhi del ragazzo sembrano tormentati e preoccupati, sfrecciano a intervalli regolari verso Zayn, che li sta fissando con la mascella contratta.

"Perché dovrei?" domanda Niall, impuntandosi, la gelosia mischiata all'astio che prova per quel ragazzo sconosciuto. 

"E' una questione di vita o di morte, davvero. Sono il figlio del medico di sua madre."

Niall non è sicuro di capire cosa intende con questo, ma si allontana dal ragazzo, gli occhi leggermente sgranati, e si volta verso Zayn.
Ma Zayn non c'è più. Il ragazzo castano, il quale ha appena notato l'assenza del moro, scatta in piedi, imprecando, e corre fuori dal locale.
Niall lo segue, ignorando le grida di Harry che lo chiamano. 
Si ferma sull'uscita del bar e fa in tempo a vedere il ragazzo raggiungere Zayn e afferrarlo da dietro.
Lo fa voltare verso di sè e gli tiene le braccia unite dietro la schiena con una mano. Le dita dell'altra sono conficcate sul volto di Zayn, che tenta di divincolarsi.
Niall si avvicina di qualche passo e riesce a sentire Zayn gridare un paio di "Lasciami andare!" al tipo sconosciuto.
La presa del ragazzo è forte, e dopo un po' Zayn smette di divincolarsi. 
Lo guarda con un misto di paura e disgusto, ma lui non desiste e continua a parlargli, forse cerca di calmarlo.
Niall sente che gli sta dicendo "Zayn, per favore, ascoltami."
E' tutto quello che riesce a sentire, prima che Zayn riprenda a divincolarsi e ad urlare contro Liam.
Niall li sta ancora guardando quando il moro sputa sulla spalla dello sconosciuto, ma quest'ultimo non sembra turbato da quel gesto.
Lo guarda, guarda Zayn, come se il dolore del moro sia anche il suo, lo guarda come se lo capisse, e Niall si sente inutile.
Niall vede come quel ragazzo guarda Zayn, e capisce che lui non riuscirà mai a volere così bene al moro.
E pensa che sia l'ennesima dimostrazione di quanto sia incapace di amare e di aiutare gli altri.
Guarda tristemente il ragazzo castano, e vorrebbe poter amare Zayn almeno la metà di quanto lo ama lui, ma sa che non potrà mai farcela.
Li vede, vede Zayn quando travolge il tipo in un violento abbraccio.
Vede come le sue dita si aggrappano al colletto del suo cappotto, vede la disperazione del suo gesto, gli occhi serrati, il viso premuto contro la spalla del ragazzo.
Vede le sue mani muoversi velocemente dalle sue spalle alla sua schiena, le dita stringere il cappotto.
E vede il ragazzo ricambiare con uno sguardo triste il suo abbraccio, nascondendo la testa tra i capelli corvini di Zayn. 
Lo conforta.
Lo sorregge. 
Lo aiuta. 
Lo ama.

Niall invece non lo conforta, gli porta il caffè la mattina.
Niall non lo sorregge, lo guarda soltanto fare colazione.
Niall non lo aiuta, lo fa stare sveglio la notte per colpa di tutto quel caffè.
Niall non lo ama, lui lo vuole soltanto.
E' per questo che capisce che quel ragazzo è la persona giusta per il suo Zayn.
Perché Niall non può confortarlo, nè sorreggerlo, nè aiutarlo. 
Ma soprattutto non può amarlo, perché Niall sa di non esserne capace.
Perché Niall sa che Zayn non può avvicnarsi.
Dentro è buio.
 
                                                                                           


                                                                                                              



                                                                                                 -





Hey. 
Dunque. 
Innanzitutto ringrazio tutte le persone che preferiscono, seguono, ricordano, e specialmente quelle che si sono fermate a lasciare una recensione.
Avete idea di quante siete, cioè boh. Sono senza parole, ahah.
Specialmente perché, come già precisato, i capitoli sono un po' pesanti, nel senso che sono concentrati su un periodo di tempo breve e quindi boh, sembrano più os che veri e propri capitoli.
Allora, vi dico solo che aggiornerò presto perchè il terzo capitolo è quasi pronto.
In verità, sto già lavorando al sesto, solo che nel paesino di montagna dove ho la casa la chiavetta non prende, mentre qui sono in trentino e ha il massimo della connessione (YEYEYE)!
Avevo pensato ad una storia di circa dieci capitoli, il problema è che, essenso abituata a capitoli più lunghi, al sesto non sono nemmeno a metà storia.
Quindi i capitoli saranno suppergiù.. venti.
Non uccidetemi, ma ho già in testa tutto e preferirei non tagliare nulla.
Anyway, ultimamente mi escono cose molto depresse, e questa fanfiction è particolarmente influenzata dalla mia depressione, quindi pace.
Ah già, ho dimenticato la cosa più importante. 
Non vi chiederò chi sia il ragazzo castano che abbraccia il nostro zayno, perché è palese che sia liam, muahah.
Coomunque, non amo particolarmente gli ziam, quindi il triangolo non sarà con il povero liam, no.
E non vi dico con chi sarà, perché si è già capito, lalalala.
Bona, vado a cercare i link per i tca che è meglio. 
 
 
 
P.S.: non esprime la definizione di amore, questa gif? (probabilmente non si caricherà, ma è quella in cui niall dice che zayn ha delle belle ciglia e degli zigomi bellissimi). No, ditemi. Non sono l'amore? Cristo. E poi, non è carino da parte di Niall fargli i complimenti sul palco, dopo che hanno offeso così malamente Zay dandogli del terrorista? Scusate, ma io lo trovo adorabile.
  
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