Diverso
“Mamma… ma non è blu!” esclamò
il primogenito alla madre, dopo aver visto uno dei tre fratellini appena nati.
“No, non dire così, vedrai che
appena tuo fratello avrà messo il pelo sarà di un blu stupendo” fece il padre,
mentre leccava la testa dell’amata. Ma intanto passavano i giorni e il pelo
iniziò a crescere, ma Blu, così l’avevano chiamato i genitori, non mostrava la
minima traccia di quel colore, a differenza degli altri della stessa
cucciolata.
“Cara, forse Red aveva ragione… Non sembra aver la minima
traccia di blu” disse Thor alla moglie. La gatta non riuscì a dire nulla al
marito, tanta era l’angoscia. E intanto anche i mesi passavano, e Blu si
sentiva sempre più solo. Non riusciva a trovare nessun amico, tutti si
allontanavano da quell’essere così diverso. In quel mondo dove non vi era nulla
senza una minima traccia di quel colore, nessuno voleva stargli accanto. Anche gli
stessi fratelli cercavano di non farsi vedere spesso accanto a lui e questo
straziava il cuore del povero Blu. Nessuno della sua famiglia si era mai reso
conto che non passava una notte in cui non versasse almeno una lacrima, perché all’apparenza
sembrava sempre felice. Ma dietro quei sorrisi si celava solamente un giovane
gatto dalla tristezza infinita. Se non fosse stato per i genitori, che amavano
il loro piccolo più di ogni altra cosa, non dando retta al parere di tutti
esseri che vivevano nella loro zona, per il povero Blu sarebbe stata una vera
disgrazia.
“Ciao!” salutò un giorno una voce. Il micio si guardò
intorno e vide un piccolo elfo seduto sul ramo di un albero.
“Parli con me?” domandò l’incredulo gattino.
“Certo, non vedo nessun altro qua nei dintorni”
“Sì, hai ragione…” fece Blu, comunque ancora sorpreso da
quel piccolo essere che non cercava affatto di evitarlo.
“So che sei molto triste, è vero? Ti piacerebbe andare
invece in un luogo dove sarai accettato? Un luogo… dove il blu non esiste?”
“Cosa? Esiste davvero un posto del genere?” domandò il
micio sorpreso dalla notizia.
“Certo, posso portarti lì quando vuoi… Però tutto ha un
prezzo”
“Cosa vuoi, allora?”
“Una tua lacrima, e il patto sarà consolidato”
“Tutto qui? Però… i miei genitori?”
“Non ti devi preoccupare di questo. Una volta raggiunto
quel mondo sarà come se qui tu non fossi mai nato e non avessi mai dato tutti
quei problemi ai tuoi. Creerò un contatto col nuovo universo che potrà essere
raggiunto solo da chi è privo del blu, mentre per tornare indietro è necessario
possederlo almeno in minima parte”
“Questo vuol dire che non potrò mai più tornare qui e
rivedere la mia famiglia?”
“Esatto, ma qui sei triste, quindi non vedo perché restare!”
“Effettivamente… Ma tu come fai
ad avere tanto potere? Gli elfi di solito non sono dotati di una magia tanto
grande. O almeno, questo è ciò che ho sentito”
“Non hai tutti i torti, ma io sono particolarmente
dotato, sono il migliore fra tutti”
“Ancora non sono certo di ciò che voglio fare, devo
rifletterci un po’ su… Elfo, tu dove vivi? Così, se
mi decidessi, potrei venire a cercarti”
“Io abito molto lontano da questo luogo, nella palude
delle serpi viola, ma sappi che se non dovessi accettare adesso il mio patto
non avrai una seconda occasione!”
Allora Blu rifletté qualche altro secondo, per poi
accettare l’accordo. Pianse così la lacrima necessaria per l’elfo, e questi
rese fede al patto. Scese dall’albero, si morse un dito, e col sangue disegnò
il contorno di una porta sul tronco. Subito dopo gli bastò porre una leggera
pressione perché questa magicamente si spalancasse, mostrando il mondo in cui,
probabilmente, avrebbe trascorso il resto della sua esistenza.
E da quel giorno, la sua vita cambiò.
Devo dire che è stato un capitolo un
po’ stancante! Non sapevo come elaborarlo, ma spero di averlo fatto al meglio. Poi
ero indeciso se trattare della vita di Blu nel mondo oltre la porta, ma alla
fine ho optato per non farlo. Magari i dettagli del periodo in cui Blu e Alice
ancora non si conoscevano li inserisco piano piano,
creando più attesa! Fatemi sapere come vi sembra, grazieee!
E aspetto nuovi lettori ;)