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Autore: M_Cullen    12/08/2013    1 recensioni
Era strano... come se una parte di me fosse morta, ma in realtà, per la prima volta mi sentivo vivo davvero.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec, Demetri, Felix, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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- Desiderio -
 

 

 
Ripassai con la lingua il contorno delle mie labbra, cercando di concentrarmi su quel sapore.

Serrai le palpebre e strinsi i miei capelli tra le dita, deglutendo silenziosamente.

Ciò che era accaduto pochi minuti prima mi aveva scosso, ma soprattutto mi aveva confuso maggiormente, riguardo al mio rapporto con Felix e alla cosa che si nascondeva nel bosco.

Il mio migliore amico si era innamorato di me, od era stato semplicemente un momento di irresistibile voglia?

Speravo con tutto me stesso che si trattasse della seconda opzione, perché, francamente, se fosse stata la prima, io avrei sicuramente rovinato tutto.

Se non fossi stato tormentato da quell’incessante desiderio di quell’essere nella foresta, possibilmente, le cose sarebbero andate per un verso differente. Probabilmente mi sarei anche concesso a lui, cosa che avrei fatto volentieri, date le mie preferenze sessuali.

Sentii dei passi farsi sempre più nitidi, che distrassero i miei pensieri. Qualcuno stava per entrare in camera mia… mi concentrai, comprendendo che si trattava di Felix… e chi altro, se non lui?

Se avessi avuto un cuore, di sicuro mi sarebbe scoppiato in petto.

Bussò alla porta e senza ricevere risposta, la aprì.

“Ehi, va tutto bene?” chiese dolcemente, dalla soglia.

Attesi un momento, poi risposi. “Sì… sì, direi di sì…” dissi distratto. Cercando di evitare il suo sguardo, muovendomi a grandi passi su e giù per la stanza.

“Mi dispiace Demetri… poco fa non so cosa mi sia preso…” continuò, parlando a fatica, mentre rischiuse la porta alle sue spalle, accrescendo il mio nervosismo.

“Perché lo hai fatto, Felix? Ho bisogno di sapere…” sbottai.

“Il tuo viso, il tuo odore, le tue labbra… non ho saputo resistere. Non avevo mai desiderato così intensamente baciare un immortale, semplicemente perché non ho mai conosciuto qualcuno che avesse la tua stessa bellezza, nemmeno lontanamente… quindi perdonami se sono stato inopportuno.”

Con quelle parole mi sentii sollevato.

L’unico problema era che se non l’avesse fatto lui, molto probabilmente avrei ceduto io, sicuramente per il suo stesso motivo. L’eccessiva vicinanza aveva procurato in noi una certa… eccitazione.

Mi domandavo quale sarebbe stata la mia reazione, se avessi incontrato l’essere che sprigionava quel profumo, che quella sera mi mandò in visibilio.

L’avrei trovato, a qualsiasi costo.

“Non devi scusarti, Felix… è tutto apposto…” gli sorrisi, cercando di nascondere il mio continuo imbarazzo nell’incrociare il suo sguardo.

“Te ne sono grato, Demetri… amici come prima?” tese una mano verso di me, in attesa che io l’afferrassi.

“Credevi forse che un bacio potesse rovinare la nostra amicizia?”

Non rispose. Si limitò a ricambiare il mio sorriso, incurvando all’insù una delle estremità delle labbra.

Finalmente tutto era tornato come in precedenza… amavo vederlo sorridere.

“Odio interrompere questi momenti, ma adesso dovrei andare a caccia… ho un certo “fastidio alla gola…”

“No!” urlai istintivamente, voltandomi di scatto verso di lui. “Voglio dire… vengo con te…” speravo che il mio atteggiamento non lo avrebbe insospettito.

“Va bene, va bene…” rise. “Sei il solito misterioso…”

Mi portai le mani dietro la schiena, osservando altrove, per il disagio.

“Andiamo…” disse, gettandosi nel vuoto, ed io lo seguii.

 
-

 
Era di nuovo notte fonda. Il cielo nero e immenso sovrastava la foresta, rendendola oscura e tetra… l’atmosfera perfetta per cacciare.

“Che ne dici di fare a gara? Chi corre più veloce otterrà come premio la preda più giovane…” risi, convinto che il vincitore sarei stato io.

“Sfida accettata… prova a prendermi se ci riesci!!!”

Amavo le provocazioni… scattai in avanti e in una frazione di secondo, ero già in netto vantaggio.

“Adesso chi è il più veloce, eh?” stavamo ancora correndo, mentre io continuavo a ridere, vittorioso, quando ad un tratto vidi Felix rallentare, per poi fermarsi di colpo.

“Che succede?”

Domanda inutile. Gli umani erano nelle vicinanze.

Felix annusò l’aria con un respiro intenso, assumendo una posizione d’attacco, pronto per scattare in avanti. Tutto ciò che conoscevo di lui, il suo sorriso, la sua dolcezza, svanì ed apparve la sua vera indole, divenendo un cacciatore a tutti gli effetti.

Sparì tra il buio degli alberi.

Inspirai a fondo, avvertendo un ringhio cupo fuoriuscire dalle mie labbra… l’odore caldo del sangue umano mi entrò dentro, facendomi quasi perdere il controllo, se non fosse stato per un altro genere di odore che mi travolse completamente.

Sbarrai gli occhi, cercando di spegnere il cervello e compiere una scelta, ma ero tra due fuochi.

Se avessi proseguito verso destra, avrei di certo placato la mia sete, mentre la sinistra, mi avrebbe portato dritto dalla mia fonte di desiderio.

La sete avrebbe potuto attendere.

Seguire la sua scia fu la cosa più semplice che avessi mai fatto in vita mia.

Mi nascosi tra il fogliame… non trattandosi di un umano, avrebbe di certo udito i miei passi.

Intravidi una figura accovacciata al suolo, intenta a… bere.

Con un movimento impercettibile si alzò, facendo scivolare il corpo privo di vita sulla terra inumidita dal sangue.

Un dolore mi trafisse, confondendomi leggermente. Avrei fatto la qualunque pur di assaggiare quel dolce nettare che fuoriusciva dalla gola forata di quell’uomo, ma il desiderio di vedere quell’essere misterioso, era tale da frenarmi.

Il vampiro di fronte a me era basso e snello, sui sedici anni e l’odore che sprigionava mi mandava in estasi.

Scorsi il suo profilo… la sua bellezza era allucinante. I lineamenti dolci, infantili, perfetti, lo rendevano sublime ai miei occhi… mi eccitava terribilmente.

Ebbi dei capogiri. Lo desideravo.

Sotto i miei piedi, il terreno emise un leggero tonfo, facendo richiamare l’attenzione del giovane vampiro che si voltò di scatto verso di me.

“Chi va là?”* la sua voce era leggera, sublime.

Mi feci avanti.

Lo vidi indietreggiare. I suoi occhi rosso vivo, davano l’impressione di essere stato trasformato da pochi giorni.

“Chi sei?”*

Avrei voluto rispondere, ma qualcosa richiamò la mia attenzione.

Felix!

Mi aveva trovato. Era la fine. Avrei dovuto confessargli tutto.

Con un movimento fulmineo afferrò da dietro il più piccolo, tenendolo saldamente per la gola, mentre cercava di forzargli la testa all’indietro.

“Fermati, Felix!!!” urlai.

Vidi l’espressione di Felix mutare completamente, mentre allentava la presa.

Afferrò il ragazzo per i capelli, incitandolo a voltarsi. Poi si rivolse a lui. “Io… io ti conosco!!!”
 



 
*In italiano nel testo.

 

  
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