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Autore: Blooming    12/08/2013    4 recensioni
Sono passati due mesi da quando Dean e Sam hanno visto partire la loro amica Cassandra, quella giovane ragazza piena di coraggio e forza.
Ma i loro destini sono decisi a incontrarsi di nuovo...
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'I nostri demoni'
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Cassie si svegliò, si guardò intorno confusa e disorientata poi ricordò di essere da Bobby, scese in fretta le scale che continuavano a scricchiolare.
Il divano era vuoto, si diresse in cucina dove trovò un biglietto sul frigorifero –Sono andato in biblioteca e dovrò fare delle commissioni- la ragazza aprì il frigo e continuò a leggere –nel frigorifero c’è del latte e del thè, sulla mensola ci sono dei biscotti, il caffè è già pronto. Torno presto.-
Cassie sorrise e prese il latte, ci aggiunse il caffè e cominciò a fare colazione ancora in camicia da notte. I pensieri la avvolgevano, nulla che non si possa uccidere con un coltello o un proiettile.
 


Lavò la tazza e sistemò un po’ la cucina. Non osò toccare tutte le carte e i libri di Bobby, l’avrebbe uccisa se solo ci avesse provato visto che lui trovava tutto nel suo disordine.
Vagò per la casa canticchiando e ballando Starships di Nicki Minaj .
Non aveva intenzione di mettersi i suoi jeans rotti e logori, quella candida camicia da notte era fresca e era perfetta contro il caldo estivo.
Nella fuga aveva perso tutto, la borsa, i libri, l’IPod, perfino la Range Rover era andata distrutta.
Cassandra cercò di non pensarci troppo. In casa faceva veramente caldo e fuori il sole non era ancora così bollente.
Prese coraggio e uscì, puntò una macchina non troppo lontano ma comunque isolata e si sedette sull’ampio cofano, il sole non aveva ancora incendiato il metallo.
Distese le gambe sul parabrezza e tirò su fino all’inguine la camicia da notte che in quel momento rimpiazzava un prendisole, continuò a canticchiare per un po’, cercando di distrarsi da tutto.
Distese i nervi, una lacrima le cadde lungo il viso
“Non devi pensarci. Rilassati. Prendi un po’ di sole.” Disse a se stessa e cercò di sorridersi.

 

L’Impala frenò sollevando polvere davanti alla porta di Bobby.
I Winchester bussarono un paio di volte senza avere risposta.
Preoccupati entrarono pronti a sparare a qualsiasi rumore.
Dean si guardò intorno
“Dean non c’è nessuno.” Disse Sammy “Sarà andato fuori, sai come fa lui. Va via e non dice niente.” Constatò
Dean fissò il fratello e poi si guardò in giro
“Questa cosa non mi piace. È tutto troppo calmo.” Si aggirava per le stanze circospetto ma tutto era al suo posto
Sam lo seguiva accondiscendente sapendo che non c’era nulla di cui preoccuparsi.
Dean passò nella rimessa dietro casa e sentì una voce, una voce che cantava
-Kiss me hard before you go, summertime sadness, I just wanted you to know that baby you’re the best…- cantava ad alta voce piena di malinconia.
Dean pensò che fosse una sorta di demone e corse in direzione della voce facendo cenno a Sam di chiamare Bobby e di seguirlo.
Girò un paio di macchine e quando si accorse che la voce proveniva da una di quelle, si avvicinò cautamente.
Il telefono di Bobby squillava a vuoto
“Dean, non risponde!” si sussurravano i due fratelli
“Riprova.” Disse con la voce ferma ma preoccupato
Costeggiando la fiancata della vecchia Mustang rossa arrivò a fianco del cofano, puntò la pistola sulla ragazza in camicia da notte che cantava, la riconobbe
“Cassie?!” chiese confuso
Lei, che non si era accorta di niente perché assorta nelle parole della canzone, aprì gli occhi, si voltò, gli occhi scuri si allargarono e un enorme sorriso le comparve sulle labbra
“Dean!!” lui sorrise allargando le braccia, lei in una frazione di secondo saltò addosso a Dean stringendogli le gambe intorno alla vita e, lanciandogli le braccia al collo gli diede un bacio sulle labbra
“Heyhey tesoro, vacci piano.” Le sorrise facendola sedere sul cofano della Mustang “Sammy! Sono qui e non sono solo.”
Sorrise appoggiando le mani sulle cosce graffiate di Cassie, lei lo lasciò fare, le era mancato.
Sam comparve da dietro una macchina ancora col cellulare in mano, si sentì la voce di Bobby al telefono
“Pronto?! Che c’è?” rispose burbero come al solito
Sam sorrise guardando Cassandra
“Niente. Siamo da te e abbiamo trovato Cassandra.”
“Tienila lontano da tuo fratello.” Intimò Bobby “E non come hai fatto la volta scorsa. Arriverò per sera.” Mise giù la chiamata
Sam si avvicinò
“Allora Cassie, non ci vediamo da un po’…” Cassie lo interruppe
“Da due mesi.” Disse lei fissandolo sorridente e non poté non notare che era cresciuto ancora, soprattutto gli erano cresciuti i capelli
Dean si spostò da lei e la squadrò
“Allora tutto bene?” le chiese
“Oh sono lontana dallo stare bene ma niente che il tempo e una bottiglia di whisky non possano curare.” Sorrise amara rimanendo vaga “Beh non stiamo qua tutto il giorno, entriamo.” Guardò il sole, circa mezzogiorno “Vi va una bistecca?” Saltò giù dal cofano e tornò in casa seguita dai Winchester
 


Cassie era felice di rivedere i ragazzi, erano passati solo due mesi ma non c’era giorno in cui non gli mancassero.
Portò in tavola le bistecche cotte al sangue e poi prese una ciotola con l’insalata
“Sam ne vuoi un po’?” lui si servì e sorrise cordiale “Dean a te non lo chiedo…”
“Brava ragazzina, vedo che hai imparato che io e il cibo sano non siamo proprio amici.”
“Continua a mangiare la tua mucca.” Rimbeccò lei
Entrambi si ricordavano perfettamente di quella strana notte passata insieme, per Cassie aveva significato molto, sia per aver ucciso il suo demone sia per aver passato la notte con Dean dal quale non riusciva a distogliere lo sguardo.
Sam cercò di smorzare la tensione
“Allora Cassie, dicci, cosa hai fatto in questi mesi?” le chiese
Cassie sorrise
“Beh… in questi due mesi ho smesso di cacciare…” disse malinconica
Dean la fissò e ancora con la bocca piena le chiese
“Come mai hai smesso?”
Cassandra guardò per qualche secondo gli occhi verdi di Dean, abbassò di colpo lo sguardo sull’insalata, sorrise nervosa
“Vi piace la bistecca?” cercò di cambiare discorso fissando sempre il piatto, ma Dean era curioso e si impuntò
“Non cercare di cambiare argomento.” Disse innervosito
Cassie si rabbuiò
“Non ho voglia di parlarne. Volete della frutta?” si alzò e andò verso il frigorifero canticchiando per sembrare spensierata
Dean e Sam si guardarono perplessi. Era sempre stata misteriosa come ragazza ma il maggiore dei Winchester che le era ancora affezionato voleva saperne di più
“Eddai Cassie, cos’hai da nascondere?” disse sorridendo
Cassie si fermò davanti al frigo aperto, quel ragazzo era veramente impossibile. Se non voleva parlarne non doveva certo dargli spiegazioni. E anche se provava qualcosa per lui non doveva fargli sapere niente di quei due mesi.
Chiuse il frigorifero con un botto, scrollò le spalle e decise di non considerarlo neanche
“Sistemate voi qui. Io me ne vado fuori.” Non li guardò nemmeno in faccia
 


Uscì, aprì lo sportello di una macchina e si sedette sul posto del guidatore, accese la radio che fortunatamente funzionava, passavano Bang Bang di Nancy Sinatra.
Cassandra pianse nervosamente, appoggiò la testa al volante e continuò a piangere.
Sapeva che non era così lontana dalla cucina da non essere sentita ma non le importava.
 


Sam fissò Dean
“Ma perché non la lasci in pace?” gli chiese brusco
Dean lo guardò
“Volevo solo sapere.” Cercò di difendersi Dean “Ho passato forse la notte più bella della mia vita con quella ragazza. Se permetti volevo sapere perché ha smesso di cacciare.”
Sam prese il suo piatto e lo mise nel lavandino
“L’hai almeno chiamata qualche volta?” Sam era irritato del comportamento, che giudicava superficiale, del fratello
“Ho provato a chiamarla tutti i giorni, per settimane. Non ha mai risposto. Cosa dovevo fare?” chiese retoricamente, più che altro lo chiedeva a se stesso
“Non lo so Dean. Ma se ti ha detto che non voleva parlarne non dovevi insistere.”
Dean e Sam si guardarono per qualche secondo poi sentirono il pianto nervoso di Cassie provenire da fuori.
Dean si alzò per andare da lei ma Sammy lo bloccò
“Hai fatto abbastanza, sistema qui. Vado io.”
Dean rimase senza parole a vedere il fratello uscire senza dirgli niente.
 


Sammy aprì la portiera della macchina e si infilò dentro, Cassie girò la testa ma continuava a piangere, il volto rosso e la pelle secca, con la voce rotta riuscì a pronunciare il nome dell’amico al suo fianco. Lui non diceva niente, stava lì, in attesa che si volesse sfogare.
Dopo qualche minuto Cassandra fece un respiro profondo, piangeva ancora. Riuscì a guardare Sam “Credo di aver bisogno di un abbraccio.” Tremando si avvicinò a Sam che l’abbracciò “Se ti racconto una cosa prometti di non dirla a Dean ne a nessun altro?”
“Prometto.”
Cassie si strinse più vicino a Sam, si sentiva protetta, non come quando era tra le braccia di Dean ma come tra le braccia di un fratello e iniziò a raccontare.
   
 
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