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Autore: Sapphire313    12/08/2013    3 recensioni
"Quasi del tutto crollato e coperto da terra sterile e sabbiosa, in un luogo remoto semisconosciuto ai più, vi è un antico castello che in tempi migliori ospitò al suo interno uomini importanti, donne influenti e bellissimi principi.
Ora le mattonelle disconnesse della pavimentazione, i corridoi impraticabili, i muri crollati, le statue erose dalla furia degli elementi e gli un tempo meravigliosi affreschi sulle pareti scrostate non sono che l'ombra del luogo di gioia che fu e in un tale clima di oscura decadenza non possono che nascere pensieri di oscura perversione.
"
Onesided MonochromeShipping.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: N, Touko, Touya
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Videogioco
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Just a Imitation
~ A tail of Deadly Sins and Purity ~

The overflowing emotions and reality
are paint it all over in black.”

Quasi del tutto crollato e coperto da terra sterile e sabbiosa, in un luogo remoto semisconosciuto ai più, vi è un antico castello che in tempi migliori ospitò al suo interno uomini importanti, donne influenti e bellissimi principi.
Ora le mattonelle disconnesse della pavimentazione, i corridoi impraticabili, i muri crollati, le statue erose dalla furia degli elementi e gli un tempo meravigliosi affreschi sulle pareti scrostate non sono che l'ombra del luogo di gioia che fu e in un tale clima di oscura decadenza non possono che nascere pensieri di oscura perversione.

"The impulse that cannot be suppressed."

Nel silenzio assoluto interrotto solo dal suono dei miei passi, l'osservare i muri del castello fa riaffiorare ricordi dolorosi che avrei preferito dimenticare.
Il rantolo dei Pokémon feriti portati al mio cospetto, la loro sofferenza che diventava mia, le parole tonanti di mio padre che predicavano la crudeltà umana nei confronti della natura, l'adorazione dei Sette saggi, la promessa che con il mio potere di bambino eletto dagli Dei sarei riuscito a portare la giustizia della Verità e la speranza degli Ideali in questo sporco mondo.
Inspiro ed espiro profondamente un paio di volte, perché li ho condotti qui, in questo luogo di disperazione e corruzione?
La figura imponente di mio padre con il suo tono di voce grave e carico di disprezzo, le sue mani grandi sul mio corpo di bambino, gli insulti e le umiliazioni.
Esistono tanti altri luoghi solitari e lontani dagli esseri umani che ci hanno tradito, perché un impulso che non sono riuscito a domare mi ha costretto a portare anche loro qui?
Ci rovineremo, si rovineranno.
Questo luogo è maledetto.
Immerso nei miei pensieri non mi sono accorto che i tortuosi corridoi ed i miei piedi che si muovono quasi da soli mi hanno condotto dinnanzi alla mia vecchia camera da letto.
Un brivido freddo mi percorre la schiena.
Da quando siamo giunti qui non vi ho più messo piede poiché in precedenza, quando ho accompagnato in questo luogo di perdizione la nuova eroina, Mei, vederla in rovina mi ha dato una strana sensazione.
Ho provato in contemporanea sollievo e dolore.
I giocattoli rotti e sparsi in giro mi hanno fatto comprendere che quel tempo di grandi responsabilità sulle mie spalle, di orrori senza fine è passato e non tornerà mai più ma anche che sono finiti quegli attimi di tenerezza consolatoria tra le braccia di Verbena ed Helena.
Quanto ho pianto nei loro abbracci tiepidi e profumati, quanto ho amato i loro sorrisi e le loro parole di consolazione, quante frasi non dette hanno compreso le due splendide dee dell'amore e della pace che si sono presi cura di me sin dalla più tenera età!
Incurante dell'affresco raffigurante un eroe del passato che doma i due draghi leggendari della regione di Unima mi appoggio alla parete scrostata ripensando a loro con un pizzico di nostalgia.
Che cosa staranno facendo adesso? Come staranno vivendo le mie meravigliose muse gentili? Spero con tutto il cuore che siano felici.
Non posso proseguire poiché un arco crollato mi impedisce di andare oltre e superare quella piccola camera che è stata come una tana sicura, un luogo sacro e fatato in cui gli orrori della vita quotidiana non potevano raggiungermi, nella quale il mio stesso padre non ha mai osato corrompere il mio corpo e la mia mente.
Mio padre che mi si avvicina con un grande sorriso sul volto ed un piccolo dono in mano.
Mi fa ancora più paura quando è così, lo preferisco quando ha quell'aria scura e contrariata, almeno so che nell'immediato non mi farà del male.
Un rumore proveniente dall'interno della mia vecchia camera da letto mi riscuote da pensieri spiacevoli che vorrei solo dimenticare ma che non dimenticherò mai.
So per certo che non vi è alcun Pokémon all'interno o me ne sarei accorto dunque non mi rimangono che due opzioni possibili di cui una molto improbabile.
È ora di verificare se ho ragione.

To love and to be loved
to the point of going mad.”

Portando con sé l'odore appena percettibile del mare e la sabbia del deserto, il vento proveniente da sud mi sferza impietosamente il viso impedendomi di tenere gli occhi bene aperti: dalla cima di una torre che ancora resiste all'azione del tempo non riesco a vedere che le altre torri del castello non crollate mentre scompaiono del tutto alla mia vista l'edificio imponente della Lega Pokémon e l'orizzonte tinto dei colori del tramonto.
Mi piacerebbe riuscire a non vedere che ad un paio di metri dal mio naso anche in altre situazioni, mi risparmierei e mi sarei risparmiata un'infinità di dolori.
Vorrei non aver mai visto le occhiate ammirate ed adoranti lanciate a quella sciocca di Mei, il profondo rispetto della gente nei suoi confronti: è la nuova eroina dicevano mentre ti portavano quasi in trionfo, ma nessuno ricorda che per avere un nuovo eroe prima bisogna averne uno vecchio?
C'è ancora qualcuno che si ricorda della precedente salvatrice della regione?
No, io credo di no.

Ricevo delle strane occhiate, forse divertite e forse incuriosite, le rare volte in cui esco da questa gabbia di decadenza e vado tra le persone normali, ma tra di loro non uno che parli di me, non uno che ricordi il mio nome.
Oramai sono diventata un pezzo di storia inghiottito dalla scarsa riconoscenza delle persone.

È forse davvero così e non me ne voglio rendere pienamente conto ma il mio non è solo un mero bisogno di attenzioni, di voglia di vivere in eterno sulla bocca della gente e sui libri di storia, un capriccio da ragazzina che avuto il suo momento di gloria ne desidera ancora ed ancora, io voglio solo che la gente riconosca ciò che ho fatto perché per Unima e la sua gente ho messo a repentaglio la mia stessa vita!
Non ho messo in gioco dei soldi o la reputazione, cose che danno un dispiacere se perse ma che è comunque possibile recuperare, qui si sta parlando della mia vita e di quella della mia squadra.
Non è come in un videogioco, dopo il game over non si ha possibilità di caricare la partita precedente e ricominciare da capo e a quanto pare nessuno sembra comprendere come stiano realmente le cose, nessuno, nemmeno i Capipalestra che hanno avuto modo di vedere con i propri occhi la disperata situazione in cui eravamo ed il mio coraggio nell'affrontarla; mentre io continuo però a combattere contro il mondo affinché comprenda il proprio errore madornale, non si può dimenticare un'eroina, Touya ha finito per arrendersi di fronte a questo triste fatto e dispiacere ed amarezza hanno preso definitivamente possesso del suo cuore.
Una nuova raffica di vento fa svolazzare con forza i miei lunghi capelli castani facendomi nuovamente chiudere di occhi, le occasioni in cui vorrei essere cieca di fronte alle ingiustizie del mondo sono davvero tante, troppe.
Come vorrei non aver mai visto le occhiate che N, il mio N, lancia a quella nullità che è diventato Touya, quel ragazzo debole e senza spina dorsale che non riuscirà mai a ricambiare il suo amore perché passivo di fronte agli avvenimenti -negativi o positivi che siano- della vita. Credevano di essere soli quel giorno maledetto in cui li ho sorpresi assieme ma io ero lì, nascosta in una delle tante zone d'ombra del castello, con le lacrime agli occhi mentre il mio meraviglioso principe dal cuore puro lo accoglieva tra le sue braccia, gli accarezzava il viso, lo baciava con dolcezza e lo guardava con desiderio mentre Touya, passivo, né dava segni di apprezzare né lo ha mai allontanato.
È stato come ricevere uno stiletto avvelenato del cuore perché N, solitamente così sensibile di fronte al dolore altrui, non si è accorto che se me lo chiedesse per lui farei qualsiasi cosa, non si è accorto che sarei disposta ad uccidere e ad uccidermi, non si è accorto che darei di tutto pur di poter stare tra le sue braccia per un attimo.
Non si è accorto di quanto lo amo.

Everything and anything in my memory
Are sinking into the darkness
Falling away.”

Sdraiato sul letto dalla verde coperta sbiadita osservo il soffitto che poco a poco, in un lento ed inesorabile procedere, perde pezzi di intonaco.
Semplicemente sto lì, immobile per ore, a rimuginare su dolorosi fatti del passato e ad osservare come il lento disgregarsi di questo castello sia un calzante paragone con la situazione umana ed in particolare con la nostra di ex eroi: vi è stato un periodo in cui i nostri genitori hanno lentamente posato una pietra sopra all'altra gettando le fondamenta di ciò che siamo ora insegnandoci cosa era giusto e cosa sbagliato, siamo sorti dalla sabbia dell'anonimato e abbiamo impressionato il mondo con la nostra grandezza ed ora, trovata una dimora più bella, degli eroi migliori, ci hanno tutti abbandonati in balia dell'azione nefasta del tempo e del peso della nostra stessa coscienza.
Un nuovo pezzetto di calce cade accanto a me in un piccolo tonfo.
La nostra anima sta cadendo a pezzi come questo dannato castello.
Touko dice che dovrei fare altro, pensare a una qualsiasi altra cosa per non tornare sempre su tali tristi pensieri ma da lei, che predica bene ma razzola male, non accetto tali consigli poiché è la prima ad essere distrutta dal dolore e dal tormento.
Non vuole accettare che la società ci ha dimenticati, che la gente ora preferisce Mei e quell'altro ragazzetto, che la fama non è altro che un valore effimero e vuoto come la vita degli uomini e dunque continua a combattere affinché ciò che abbiamo fatto venga riconosciuto. Ciò nonostante io, seppur conscio che il suo è un inutile struggersi, la guardo ammirato e con un pizzico di invidia.
So che è inutile ricercare ciò da cui io rifuggo eppure ammiro chi lo fa.
Ammiro Touko con il suo strenuo combattere, la sua caparbietà nell'inseguire sogni che la porteranno alla distruzione, la sua voglia di vivere, la sua necessità di essere ricordata nei secoli a venire.
Amo la sua voglia di vivere diametralmente opposta al mio desiderio di morire.
Amo Touko e vivo solo per sapere che non morirà per colpa mia.

Tightly and strongly
I want to be embraced
The warmth of the overlapping bodies is
a Imitation.”

Il cigolio della porta annuncia il mio ingresso in quello che è diventato il tuo nido sicuro lontano da tutto e tutti, la mia vecchia camera da letto.
Mi apro in un sorriso ma tu, sdraiato sul letto, ti volti appena e non mi degni di uno sguardo.
-Disturbo, Touya?-
La mia voce rimbomba in quella stanza dagli alti soffitti, tu non rispondi.
Mi avvicino e mi inginocchio accanto a te ma tu non ti muovi, ti abbraccio piano facendo attenzione a non schiacciarti ma tu non ti muovi, ti passo le mani tra i capelli ma tu non ti muovi, appoggio le mie labbra alle tue in un casto bacio ma tu, ovviamente, non ti muovi.
Sei come una bambola bellissima dall'anima dilaniata dai dispiaceri della vita.
Schiudi appena le labbra quando la mia lingua cerca la tua ma non ricambi il bacio e incredibilmente ti sento parlare quando, le mie mani sulla cerniera dei tuoi pantaloni, mi vedi tentennare di fronte alla possibilità di donarti un piacere molto più intenso.
-Fermati. Non sarà per colpa mia che la sacralità di questo posto verrà violata.-
Alzo lo sguardo ed incontro il suo, intenso e deciso, e comprendo che il Touya che conoscevo, il ragazzo dolce e pronto a preoccuparsi degli altri prima che di se stesso esiste ancora e lotta per sopravvivere seppellito da uno spesso strato di cinica disillusione, di odio per la vita e profonda delusione.
Una volta ho raccontato loro che cosa mio padre mi faceva, da bambino, di come questa stanza fosse per me un posto sicuro e Touya, con le lacrime agli occhi, mi era parso profondamente colpito e addolorato.
Ora so che ha davvero ascoltato quello sfogo e che i suoi sentimenti erano -e sono- genuini.
Non posso che essergliene grato.
-Perché mi dedichi tutte queste attenzioni?-
La tua domanda innegabilmente strana mi scuote dai miei pensieri e mi coglie totalmente alla sprovvista.
-Perché invece non le rivolgi a Touko?- continui convinto -Fingi di non essere a conoscenza della cosa ma sai benissimo che è profondamente innamorata di te, perché dunque non rivolgi tanta dolcezza ad una persona che se la merita? Le tue carezze mi lusingano ma io non sono degno di tante attenzioni e poi vedendola felice in tua compagnia lo sarei anch'io.-
Sei un pessimo bugiardo Touya.
-Saresti davvero felice di vedere la donna che ami in compagnia del tuo migliore amico?- Sapendo come stanno realmente le cose faccio davvero fatica a definirci migliori amici poiché forse sarebbe più corretto dire che siamo tre disperati invischiati in un amore senza futuro e in un futuro senza amore ma tu non sollevi obiezioni e mi lasci continuare.
-Il tuo altruismo è ammirevole ma non credi che dovresti pensare anche a te stesso e a ciò che provi realmente? Mi si strazierebbe il cuore a vederti con lei e credo che per te, mio piccolo principe dal cuore puro, le cosa non sia diversa.-
Ti giri su un fianco e con lentezza ti metti a sedere sul letto, taci ma l'espressione sul tuo viso vale più di mille parole.
Ho colto nel segno.
Mi alzo, mi siedo accanto a te su quel morbido letto che ha accolto il mio corpo stanco e le mie emozioni scosse per così tanti anni e ti abbraccio ancora.
-Dobbiamo uscire da questo castello maledetto lasciandoci sentimenti dolorosi e ricordi spiacevoli alle spalle per sempre, Touya. Probabilmente non riusciremo più a trovare una persona che possa amarci e allo stesso tempo comprendere appieno ciò che abbiamo vissuto e ci farà male ma visto ciò che ci sta accadendo, non mi riconosco e non vi riconosco più, percorrere strade differenti è l'unico modo che abbiamo per non precipitare nella follia e per continuare a vivere.-
Ti stringo con più forza e appoggio il mio viso sulla tua spalla mentre tu, inaspettatamente, mi accarezzi i capelli.
Più di una volta ti sei lasciato baciare da me senza opporre alcuna resistenza e nel corso del tempo ho compreso che avrei potuto possedere il tuo corpo senza troppe difficoltà ma che non avrei mai avuto accesso alle tue emozioni più intime e al tuo cuore: in rari, rarissimi momenti come questi, però, nei quali tu sembri uscire da quello stato di apatia più totale e ti rivolgi a me con un gesto gentile, si accende una speranza che mi fa credere che prima o poi potrai comprendere la forza dei sentimenti, non solo l'amore, che mi legano a Touko e ancor di più a te.
-Comprendo il tuo punto di vista ma a me non interessa vivere, N. Io non sono polvere solo per voi.-
Mi sento gelare, pronunci tali terribili parole con il tono più calmo del mondo.
-Questo mondo egoista non ha più niente da offrirmi e io non riesco più a trovare una luce che possa guidarmi al di fuori di tenebre tanto fitte. Mi aggrappo dunque ai pilastri del mio passato pregando che almeno loro possano essere felici.-
Una lacrima solitaria si fa strada sul tuo volto impassibile e bagna il mio viso ancora appoggiato sulla tua spalla.
-Io vorrei morire ma non posso farlo. So quanto tieni a me, quanto ti struggeresti per la fine di una creatura meschina che non merita tante delicate attenzioni di un principe gentile e la un tempo bella e vivace Touko, l'eroina arrabbiata dimenticata dalla società, sfiorirebbe con te.-
Alzo lo sguardo, la lacrima è accompagnata da tante altre.
-Immobile e debole, incapace di reagire, già sono un peso per te e Touko e non vorrei esserlo anche da morto. Eppure vivere in questo triste mondo è faticoso, così faticoso! Che cosa posso fare per essere felice, N? Cosa posso fare per vedervi finalmente felici?-
Il tuo oramai è un pianto disperato e singhiozzando come mai era successo prima ti aggrappi a me con forza mentre io non posso fare altro che abbracciarti a mia volta.
Sono sempre riuscito a comprendere i sentimenti dei Pokémon che mi circondano eppure non mi sono mai accorto con che forza la disperazione ti attanaglia il cuore, come il tuo spirito di ragazzo puro e gentile sia sprofondato nella depressione vedendo colei che più ami, Touko, perdersi in mille paranoie, sogni di gloria, rimpianti e rimorsi.
Non mi sono mai accorto come le persone che più amo si siano smarrite tra i fantasmi del proprio amore e della propria mente perdendo di vista ciò che ci spinge ad andare avanti con orgoglio di esseri umani.
Non mi sono mai accorto come in questo castello maledetto le nostre anime stiano sprofondando sempre di più nel buio, come le nostre vite si stiano lentamente consumando nell'oscurità.
In questo castello maledetto non vi è che l'ombra del nostro impossibile amore malato.
In questo castello maledetto non vi è che una brutta imitazione della nostra vita.


Common sense and morals
Crushed and destroyed.



~*~



[Note di una che, se non lo è già, sta per diventare pazza.]
Una volta finita la mia roba mi delude sempre, non è all'altezza delle immagini che avevo nella mente. Comunque, dato che una resa cruda è meglio che niente, vado avanti e cerco di fare quel che posso.”
Io e quel genio di H. P. Lovecraft siamo decisamente su due piani diversi ma direi che queste parole -scritte in una lettera all'amico Clark Ashton Smith- riassumono perfettamente ciò che penso di questo racconto. Vista la mia dubbia abilità di scrittrice tutte le immagini e le situazioni che avevo in mente proprio non rendono sulla carta e poi, essendo proprio tanti gli spunti per la storia, nella paura di dimenticarne qualcuno fondamentale o comunque significativo, non vorrei averne inseriti troppi e messo un po' di confusione nella testa di quei coraggiosi lettori che sono arrivati sino alla fine...
Giusto per chiarire un paio di cose: i testi che ho usato per dividere i vari punti di vista (introduzione neutrale, N's POV, Touko's POV, Touya's POV, N's POV) sono tratti da href="
http://www.youtube.com/watch?v=H22xjO-lTtg">[questa traduzione] di una canzone che amo alla follia ossia “Imitation Black” di NatsuP cantata dai Vocaloid Len Kagamine, Gakupo Kamui e KAITO; la mia non è una song-fig ma semplicemente quei versi mi sono sembrati adatti allo scopo di dividere i paragrafi in modo artistico (...si, è una cosa assurda) e di illustrare, più o meno, lo spirito dello stesso.
Quanto all'idea di base, quella di avere tre “eroi dimenticati” con Touya silenzioso e rassegnato, Touko che è arrabbiata con tutto e tutti ed N che invece ha accettato la situazione è nata tramite una risposta data su Ask da Akemi Kaires ad un'altra persona di cui ora non ricordo il nick (se stai leggendo, utente dal nome dimenticato, complimenti per la domanda!): come ho scoperto quel nuovo modo di vedere dei personaggi che io interpreto in maniera diametralmente opposta mi si è accesa una lampadina e poco a poco l'idea ha preso forma dando vita a questa storia.

Giusto per perdermi ancora un po' in chiacchiere ringrazio infinitamente Pon, la mia carissima amica nella vita reale prima ancora che sul web, per aver ascoltato tutti i miei scleri su questa storia quando era ancora in fase di lavorazione pur capendo poco di Pokémon, Nivees poiché con lei si fangirleggia che è una meraviglia (e qui il fangirling vario ed eventuale mi ha aiutata un sacco) e last but not least Akemi_Kaires che mi ha dato l'incredibile input di base, che ha autorizzato la stesura di questa fanfic da una sua idea appena abbozzata e che mi ha sostenuta con grandissimo entusiasmo.
Grazie infinite Paola, davvero, erano secoli che volevo scrivere qualcosa di serio in questa sezione e tu mi hai dato una grande idea.
È dunque passato più di un mese tra l'illuminazione iniziale e l'ultimo punto, ho ascoltato sino allo sfinimento l'album VanaN'Ice più la colonna sonora dei videogiochi de “Il Professor Layton” e ci ho messo anima, sudore ed un paio di neuroni.
Ho forse inserito un po' troppe pare mentali, in questa mia piccola storia, ma spero che l'abbiate comunque apprezzata.
   
 
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