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Autore: J_R14    12/08/2013    7 recensioni
All’apparenza potrei sembrare una ragazza normale, che non ha mai sofferto e che vive la sua vita felicemente, si è vero, adesso sono felice e spensierata, ma non è sempre stato così. Mi chiamo Rose Evans, ho 17 anni e abito da circa tre anni a Londra. Ho un fratello gemello, Zayn Evans, ma non sembriamo affatto fratelli, ne tanto meno gemelli ... siamo sempre stati felici, contiamo tantissimo l'uno sull'altra, ma non avrei mai pensato che quel giorno, la nostra vita sarebbe cambiata ...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Due mesi dopo.

<< Rose sei pronta? Perché se ci metti ancora molto ti aspetto in macchina>> sentii la voce di Louis talmente bene che capii subito che stava urlando come non mai. 
Mi stava aspettando al piano di sotto dalle 9 ed ora erano le 9 e 45; avevo impiegato 45 minuti per prepararmi e non ero ancora del tutto pronta. Era l’anniversario del nostro fidanzamento, stavamo insieme da 3 mesi e avevamo deciso di andare in discoteca a festeggiare.  Perché in discoteca? Perché volevamo distrarci il più possibile dal mondo reale, volevamo staccarci dalla vita di tutti i giorni ed io volevo dimenticare per una sera Zayn. Eh si Zayn … da quando mi aveva dato quel bacio non avevo fatto altro che pensarlo, pensarlo non solo come fratello ma anche come se potesse essere qualcosa di più; più ci pensavo però, e più mi sembrava possibile ed impossibile allo stesso tempo … e questo mi rendeva ancora più confusa. Ricordavo la promessa che avevamo fatto “Ognuno per la sua strada ” e a Zayn che mi disse che per lui sarebbe stata dura dimenticarmi come più di una sorella ma che ci avrebbe provato lo stesso; e alla fine ci era riuscito. Ora era fidanzato con una ragazza arrivata da poco in città, aveva tre anni in più di lui, ma non ricordo come si chiamava, ricordo solo il cognome, Tomlinson … si era la sorella di Louis che era tornata a Londra ma io non gli avevo ancora detto niente; credo che nessuno lo sappia. Le parole che Zayn mi disse dopo avermi parlato di lei erano state “Guarda che coincidenza ha lo stesso cognome di Louis” ed erano più che logiche quelle parole perché non sapeva niente di Louis e non sapeva nemmeno che aveva una sorella. Cacciai via quei pensieri dalla mia mente mentre mi guardavo per un’ultima volta allo specchio prima di uscire dalla stanza e scendere le scale a chiocciola. Vidi che Louis era girato di spalle e rivolgeva sempre lo sguardo verso l’orologio che era appeso alla parete del salone, sopra al camino. Dopo aver sceso anche l’ultimo gradino dissi:      
<< eccomi >> sorridendo. 
<< finalmente ce l’hai fatta>> disse Louis avvicinandosi per stringere la mia mano nella sua.     
<< lo sai che mi faccio desiderare>> gli sussurrai vicino l’orecchio e subito il suo corpo fu percorso da una serie di brividi. 
<< Ti adoro quando fai così … e comunque ne è valsa la pena aspettare. Sei bellissima>> mi disse ancora, mentre con un sorriso a 32 denti stampato in faccia mi fece girare su me stessa. Avevo messo uno dei suoi vestiti preferiti: color corallo, aderente dai fianchi in giù, arrivava un po’ più sopra al ginocchio e aveva uno scollo a V dietro la schiena. Devo dire però che anche a me piaceva molto; in certi sensi lo adoravo.   
<< grazie … anche tu sei bellissimo>> dissi sfiorando le sue labbra dato che aveva cancellato completamente la distanza tra di noi.  
<< e poi vedo che hai messo il mio vestito preferito>>  disse ancora, sussurrando vicino al mio orecchio.  
<< sapevo che ti sarebbe piaciuto>> dissi sussurrando a mia volta vicino il suo orecchio.
A quelle parole lo sentii ridere contro il mio collo e subito dopo si allontanò giusto un po’:
<< Vogliamo andare o vogliamo restare qua?>> disse alzando le sopracciglia.    
<< mmm non saprei >> dissi portandomi un dito vicino le labbra. 
<< allora facciamo così. Mentre tu ci pensi noi andiamo in macchina ok?>>   
<<ma così non scelgo più >> dissi io facendo la faccia di una bambina triste.  
<< lo so >> mi disse sorridendo maliziosamente. Oddio che stronzo che era, sapeva che mi aveva messa in trappola e gli piaceva.    
<< che stronzo >> dissi sorridendo a mia volta. 
<< anche io ti amo Rose >> e dopo queste parole mi diede un bacio veloce e delicato, durante il quale le nostre labbra si sfiorarono appena.  Subito dopo uscimmo di casa ed entrammo nella macchina parcheggiata lì davanti pronti a dimenticare tutto e tutti, fingendo che tutte quelle cose non erano successe e che tutte quelle persone non le conoscevamo.  
Quella sera nessuno ci avrebbe rovinato i nostri momenti.   
Quella sera eravamo solo io e lui.
 

* * *
 

<< Quanto tempo ci vuole ancora? Lo sai che non mi piace stare molto in macchina>> chiesi annoiata a Louis. Eravamo in quella macchina da ormai 20 minuti, che mi erano sembrati un’ora, ed ora mi stavo scocciando e non poco.   
 <<lo so piccola … ma tranquilla che siamo arrivati>> disse sorridendo. Dopo quelle parole scese dalla macchina, che aveva parcheggiato molto velocemente, e come sempre mi aiutò a scendere.  
<< andiamo?>> mi chiese dopo aver chiuso la macchina e dopo aver messo le chiavi nella tasca dei suoi jeans.   
<< certo >> dissi sorridendo mentre stringevo la mano di Louis alla mia e dirigendoci verso l’entrata della discoteca.   
<< oh no, c’è anche la fila >> dissi appena arrivammo lì davanti notando subito che c’erano molti ragazzi prima di noi che dovevano ancora entrare. 
<< e guarda anche quanto è lunga >> continuai.  
<< ci tocca aspettare … mi dispiace >> disse stringendo ancora di più la mia mano mentre rivolgeva lo sguardo verso l’asfalto; sembrava dispiaciuto e mi sembrò che si stava incolpando per quella cosa. Così gli dissi subito: 
<< Louis tranquillo non è colpa tua >> dissi sorridendo il più possibile e costringendolo a guardare i miei occhi. 
<< dobbiamo solo aspettare un altro po’ prima di entrare … speravo solo di non trovare tutta questa gente>> continuai. A quelle parole Louis non rispose, mi sorrise solamente ma riuscii lo stesso a notare che si era tranquillizzato e in un certo senso era tornato quello di prima, quel ragazzo felice che era uscito dalla macchina appena arrivati. Ci furono dei minuti di silenzio durante i quali i ragazzi davanti a noi diminuivano ma erano sempre molti; continuavo a guardare davanti a me sperando che quella fila diminuisse il prima possibile ma all’improvviso sentii la voce di Louis che mi fece rivolgere lo sguardo verso di lui.  
<< Lo so stiamo aspettando da un po’ e a te non piace aspettare tutto questo tempo ma guarda il lato positivo … stai aspettando con me >> disse quasi vantandosi di quella cosa mentre ritornava il Louis di cui mi ero innamorata.     
<< e quindi? >> dissi subito sapendo quale effetto avrei avuto su di lui. 
<< E quindi? Aspetti con uno dei ragazzi più carini e …>> disse ma lo bloccai subito.           
<< Perché tu sai di essere carino? Ne sei proprio sicuro? >> dissi alzando le sopracciglia mentre cercavo di trattenere una risata.  
<< Certo! Anche perché se non fossi stato carino non avresti accettato di essere la mia ragazza>> disse continuando ad essere sicuro di ciò che stava dicendo. Stava cercando di mettermi in trappola, di far vedere che lui aveva ragione ed io torto … e ci era riuscito. Non sapevo più cosa fare, non volevo dargliela vinta così presto e così notando un ragazzo un po’ più avanti di noi:  
<< si, hai ragione … e comunque ho appena notato che quel ragazzo è molto carino >>  dissi indicando quel ragazzo con un tono di sfida; era alto più o meno quanto a Louis, capelli e occhi scuri e abbastanza robusto, poteva anche essere carino ma di sicuro non era il mio tipo. A me piacevano i ragazzi non troppo sicuri di sé, che hanno paura di qualcosa e che hanno bisogno del mio aiuto, non quei ragazzi che si sentono i padroni del mondo, sono sicuri di tutto e se gli chiedi se hanno bisogno di un aiuto ti rispondono male. Quel ragazzo che avevo indicato mi dava come l’impressione che fosse uno di quel genere che non mi piace.   
<< Davvero? Preferisci lui a me?>> disse alzando le sopracciglia. Non gli risposi perché cercai di trattenere un’altra risata; mi piacevano sempre le reazioni che aveva Louis quando si parlava di ragazzi che non erano lui, Zayn o Logan.     
 <<Preferisci baciare lui o me?>> continuò a chiedermi notando anche che non rispondevo alla sua prima domanda. Anche questa volta non gli risposi, ma per fargli capire che stavo scherzando, smisi di guardare quel ragazzo davanti a noi e bacia Louis; un bacio veloce e delicato ma che era servito per tranquillizzarlo.     
<< dimmi una cosa >> chiesi sfiorando le sue labbra mentre le sue mani, che erano poggiate sulla mia schiena, mi tenevano stretta al suo corpo. 
<< Eri un po’ geloso vero?>> continuai sorridendo.  
<< si, ma giusto un po’ >> disse arrossendo leggermente.
Fortunatamente il resto dei ragazzi entrò molto più velocemente in discoteca e senza accorgercene arrivò il nostro turno; entrammo senza problemi e subito andammo al centro della pista a ballare. Louis aveva di nuovo le sue mani sulla mia schiena, io invece avevo le mani sulle sue spalle ed ogni tanto le poggiavo sul suo petto. L’aria in quel locale ormai era diventata insopportabile , i nostri corpi, come quelli di tutti gli altri, erano bagnati di sudore e si sentiva sempre di più il fumo delle sigarette. Ad un tratto Louis si fermò spaventandomi leggermente:  
<< Vado a prendere qualcosa da bere  tu mi aspetti lì? >> mi chiese indicando un divanetto nero che si trovava in un angolo isolato del locale.   
<< Certo >> dissi lasciandogli subito dopo un bacio sulle labbra e andando verso quel divanetto. 
Mi sedetti e riuscii ad osservare meglio quel locale e tutte quelle persone che c’erano: ragazzi e ragazze che continuavano a ballare seguendo il ritmo della musica nonostante il grande caldo ed il sudore che scendeva sui loro corpi, le luci colorate che continuavano a muoversi lungo le pareti, i soffitti ed il pavimento, il bancone del bar pieno di ragazzi che aspettavano i loro drink, la porta d’ingresso dalla quale continuava ad entrare gente nonostante quel locale fosse pieno e poi … fumo dappertutto. All’improvviso sentii qualcuno chiamarmi, sembrava che stesse parlando ma sapevo che a causa del volume troppo alto doveva per forza urlare per farsi sentire così bene: 
<< Rose! >> mi girai e vidi … Zayn?  
<< Zayn!Cosa ci fai qui?>> chiesi alzandomi per andargli incontro.   
<< sono venuto con Emily … sai per stare un po’ insieme. Tu?>> mi chiese dopo avermi abbracciato. Perfetto ero andata in quella discoteca non solo per festeggiare con Louis il nostro terzo mese di fidanzamento ma anche per dimenticare tutto, soprattutto Zayn e cosa succede? Me lo ritrovo lì, proprio davanti ai miei occhi.      
<< Sono venuta con Louis … è da tre mesi che stiamo insieme >> dissi cercando di farmi vedere felice per la sua presenza. 
<< Giusto >> disse triste ed io sapevo perché. Avevo sbagliato completamente, lui stava cercando di dimenticarmi come la sua ragazza ed io che faccio? Gli complico ancora di più la situazione. Così cercai di cambiare argomento e di concentrarmi di più su di lui ed Emily:   
<< Zayn comunque Emily non mi piace … è troppo grande e non voglio che ti faccia soffrire>> Non so perché dissi proprio quelle parole ma non mi piaceva vedere Zayn vicino a quella ragazza. Ero forse gelosa? No, non poteva essere, non potevo essere geloso di mio fratello … e poi perché dovevo esserlo?   
<< Tranquilla Rose, non mi farà soffrire, è una ragazza a posto>> disse sorridendo.      
<< comunque tranquilla sei sempre tu la prima che proteggerei … se è questo che ti preoccupa.>> continuò e subito dopo mi diede un bacio veloce sulla guancia. Sentii subito dopo odore di fumo provenire da Zayn e così:      
<< Zayn ma hai fumato?>>
<< No >> disse irrigidendosi. 
<< Zayn … si sente>> continuai imperterrita come al solito.  
<< si, ho fumato. Cosa c’è che non va?>> mi chiese quasi arrabbiato mentre, per la prima volta da quando lo avevo incontrato lì, mi guardò negli occhi.       
<< niente solo … solo non esagerare>>  
<< Tranquilla Rose, so prendermi cura di me stesso >> disse sorridendo di nuovo, come se quella rabbia, se ci era stata, fosse scomparsa così come era apparsa. 
<< Zayn sei qui … non riuscivo a trovarti >> disse qualcuno interrompendoci. Mi girai verso quella voce e vidi che era una ragazza che non avevo mai visto prima: era alta, aveva gli occhi azzurri, cappelli ricci lunghi e castano chiaro e poi la pelle abbastanza scura, come se fosse stata al mare a fine novembre; dovevo ammetterlo era abbastanza carina.   
<< chi è?>> chiesi appena la vidi ma quando notai che si andò a sedere sulle gambe di mio fratello capii tutto.      
<< Rose lei è Emily … Emily lei è Rose, mia sorella >> disse Zayn presentandoci anche se per me non ce ne era bisogno; sapevo esattamente chi era.  
<< Ah Rose. Zayn mi parla spesso di te … si vede che ti vuole bene >> disse sorridendomi ed ecco che con quelle parole iniziai a pensare di nuovo che Zayn non mi voleva bene solo come sorella … . Quel pensiero però, anche se piccolo, fu interrotto da Emily che disse di nuovo:
<< comunque piacere di conoscerti >> mentre mi porgeva la mano. Io la accettai senza parlare, avrei voluto dire che per me era la stessa cosa ma avrei solamente mentito ed io non volevo mentire. Stavo iniziando a sentirmi in imbarazzo, anche se non sapevo per quale motivo, ma fortunatamente arrivò Louis:   
<< Hey amore eccomi con …>> ma appena vide con chi ero si bloccò e gli caddero i bicchieri dalle mani.   
<< Emily? >> disse in un sussurro e subito pensai che nessuno l’avesse sentito a parte me, ma non fu così.   
<< Louis come fai a conoscere Emily?>>  chiese subito Zayn.  
Solo in quel momento realizzai che solo io sapevo che Emily era la sorella di Louis e che non lo avevo detto ancora a nessuno.    
<< Zayn lei è … >> iniziò Louis balbettando ma fu bloccato da Emily. 
<< sono sua sorella >> disse immediatamente.  
 << S-sua sorella?>> balbettò anche Zayn rivolto ad Emily mentre aveva gli occhi spalancati per la sorpresa. Io intanto ero in silenzio ed assistevo alla scena senza dire una parola; non volevo dire che io sapevo tutto, non volevo complicare le cose.   
<< Si, sono sua sorella … non sai da quanto tempo ti stavo cercando Louis >> continuò Emily mentre, alzandosi dalle gambe di Zayn, si diresse verso il fratello con le braccia aperte, pronta ad abbracciarlo.   
<< Non mi toccare >> fu la risposta di Louis che si allontanò leggermente mentre continuava a fissarla.   
<< Louis ma … >> iniziò Emily ma questa volta fu bloccata lei da Louis.  
<< Non mi toccare. Prima voglio sapere perché sei tornata >> e intanto la guardava come se volesse mangiarla con gli occhi.   
<< Louis non qui >> disse scuotendo la testa.  
<< Emily dimmelo. Perché sei tornata? >> 
 Non capivo il perché di quella domanda; Emily era sua sorella ed era sicuramente tornata per stare un po’ con suo fratello.   
<<Louis … no, per favore, non qui >> insistette Emily ma Louis era ancora più duro a mollare.   
<< Cazzo Emily dimmi perché sei tornata>> urlò Louis. Non lo avevo mai visto così ed iniziai a spaventarmi leggermente, non volevo che litigasse con sua sorella … almeno non in pubblico. Dopo quelle parole e dopo aver preso un bel respiro profondo Emily iniziò a parlare; sentivo che le tremava la voce ma non smetteva: 
<< Ho bisogno del tuo aiuto Louis. Non ho più un lavoro, ho perso la casa e … e sono sola >>  
<< Lo sapevo >> sussurrò Louis. Sapevo però che era rimasto lo stesso male per quella risposta.       
<< lo sapevo che non eri tornata per stare con me >> continuò mentre delle lacrime iniziarono a riempirgli gli occhi.      
<< Louis lasciami spiegare >> disse Emily ma fu bloccata ancora da Louis; voleva parlare e lo avrebbe fatto.             
<<E credi che ti aiuterò dopo tutto quello che mi hai fatto? Credi che ti aiuterò perché sei sola? Lascia allora che ti ricordi una cosa … secondo te chi mi ha aiutato quando i nostri genitori sono morti e tu mi hai lasciato solo a 16 anni? Chi secondo te? >> stava alzando la voce gradualmente e intanto vidi una lacrima scendergli sulla guancia; anche ad Emily scese una lacrima. 
<< ti rispondo io … nessuno. Nessuno mi ha aiutato, sono dovuto diventare adulto a 16 anni quando invece a quell’età si devono fare pazzie, scherzi, non si deve pensare al futuro, non si deve pensare a quello che si farà il giorno seguente; ci si organizza all’ultimo momento perché non hai impegni già programmati ed io ho perso molti amici per essere diventato subito adulto. Emily la mia vita non doveva andare così>> continuò ed intanto altre lacrime scesero dai suoi occhi. Stava perdendo completamente il controllo, non avevo mai pensato che odiasse così tanto sua sorella e in quel momento volevo solo che si calmasse e ritornasse a ragionare; stava agendo d’istinto e non perché ci aveva ragionato su.         
<< Louis mi dispiace … non volevo, volevo solo vivere la mia vita, una vita da normale diciottenne.>>  disse Emily fra le lacrime ed i singhiozzi.   
<< ed io secondo te non volevo vivere una vita da normale sedicenne? Si che lo volevo ma non ho potuto perché qualcuno è troppo egoista per pensare anche a suo fratello>>  stava letteralmente urlando, non lo avevo mai visto così arrabbiato con qualcuno o per qualcosa.       
<<Louis te l’ho detto … mi dispiace. Sono tornata per il tuo aiuto ma anche per farmi perdonare, per sistemare tutto>>              
<< Non servono a niente queste parole e ormai non puoi fare più niente. Quello che è stato è stato e non  può essere cambiato. Mi hai rovinato la vita ed ora non puoi fare più niente per rimediare … è troppo tardi.>> e dopo aver preso un bel respiro:          
<< e mi dispiace perché sei sempre mia sorella ma io non ti aiuterò, non dopo quello che mi hai fatto>> continuò iniziando a calmarsi ma quello che disse fece crescere il coraggio dentro di me:  
 << Ma Louis è tua sorella >>  dissi gridando a causa del volume della musica che era aumentato notevolmente, per farmi sentire.
<< Rose non dire niente … non cambierò la mia idea. Non l’aiuterò, per me può anche andarsene e tornare da dove è venuta. Non la considero più mia sorella, anche perché quella Emily che conoscevo è morta due anni fa insieme ai miei genitori. >> e intanto continuava a piangere.
Mi girai verso Zayn e vidi che aveva la bocca aperta per la sorpresa, io non riuscii più a dire niente anche perché quel poco coraggio che avevo era scomparso, notai Emily che piangeva guardando negli occhi il fratello e Louis che dopo un altro respiro profondo disse ancora: 
<< se sei venuta sperando che ti avrei aiutato hai sbagliato completamente Emily>> e detto questo le diede le spalle e si diresse verso i bagni dicendo ancora: 
<< ho bisogno di un po’ d’aria >> e con quelle parole scomparve tra i miliardi di ragazzi che si trovavano in quella discoteca e che non sapevano cosa era successo due secondi fa. Vidi subito dopo Emily correre verso l’uscita con le lacrime che continuavano a rigarle il viso e Zayn che dopo avermi detto :
<< Vado da lei … ci sentiamo sorellina >> la seguii correndo a sua volta.  
Io invece che ero rimasta su quel divanetto nero, ormai da sola, decisi di alzarmi e di andare a parlare con Louis.                                                               
 
 
*Louis’ Pov*

Ero seduto sul pavimento freddo del bagno della discoteca e piangevo. Piangevo in silenzio cercando di trattenere le lacrime che però continuavano a scendere sulle mie guance. In quel momento desideravo solo non essere mai nato o per lo meno di non avere una sorella come Emily. Non potevo credere che era tornata a Londra solo perché aveva bisogno del mio aiuto, non potevo credere che non era tornata per stare un po’ con me e magari per farsi perdonare … non potevo e non volevo crederci. Anche se non era sembrato stavo male per averle risposto in quel modo e per non averla aiutata, ma sapevo che se lo avessi fatto, dopo se ne sarebbe andata via di nuovo abbandonandomi ancora una volta … ed io non volevo stare di nuovo male per lei. Anche se ero lì, seduto da solo, avevo sempre la musica della discoteca che mi faceva compagnia e che in un certo modo mi liberava la mente e non mi faceva pensare a niente. Quel senso di libertà e leggerezza però, scomparve subito, e questo accadde anche perché sentii qualcuno bussare alla porta di quel bagno e che stranamente non entrò. 
<<Louis sei lì? >> ed in quel momento capii perché quella persona dietro la porta non era entrata direttamente; era una voce femminile, era … Rose. In quel preciso istante nella mia mente comparve un altro problema che avevo e che volevo risolvere al più presto: da qualche notte Rose, mentre dormiva, non faceva altro che pronunciare il nome di Zayn e subito dopo dire “No Zayn, siamo fratelli … non possiamo.”  
Si agitava nel letto, sudava tantissimo e poi la mattina seguente non ricordava niente ed era come se quelle cose me le fossi immaginate Dovevo, e soprattutto volevo, scoprire cosa Rose non poteva fare con Zayn, ero determinato più che mai e quella sera le avrei fatto dire tutto … era anche quello il motivo per cui l’avevo convinta ad andare in una discoteca questa sera e non in un ristorante.   
<< Rose voglio stare da solo >> le dissi all’improvviso asciugandomi, con i palmi delle mani, le lacrime che continuavano a scendermi dagli occhi e intanto quel pensiero su Rose e Zayn scomparve un po’ alla volta dalla mie mente.   
<< Non ci pensare nemmeno, io da qui non me ne vado … ti aspetto qui fuori finché non deciderai di uscire. Posso aspettare tutto il tempo che vuoi, non ho fretta e poi sono abituata a queste cose grazie a Zayn>> mi disse testarda come sempre … ma anche questo mi piaceva di lei; l’essere testarda e non arrendersi subito.    
Stavo per dirle “Perché non entri invece di aspettare lì fuori?” ma prima che la mia bocca potesse dire una cosa così stupida, date le circostanze, mi ricordai che mi trovavo nel bagno degli uomini e che Rose lì dentro non sarebbe mai entrata. Non so perché ma stranamente mi sentii più tranquillo, tranquillo perché non volevo farmi vedere da nessuno debole e mentre piangevo, nemmeno da Rose.   
<< Allora dovrai aspettare molto, ma molto tempo, perché io da qua non esco e tu, fortunatamente, non puoi entrare >> dissi convintissimo di quella cosa ma … 
<< sicuro che non possa entrare?>>  mi chiese immediatamente. Notai però che ora sentivo meglio la sua voce e così mi girai verso la porta e … vidi Rose proprio lì davanti ai miei occhi. Era in piedi, aveva le braccia incrociate sotto il petto e le sopracciglia alzate.  
<< Rose … >> iniziai ma fui bloccato, come molte altre volte, da Rose.    
<< Guarda che sulla porta non c’è scritto “Vietato l’ingresso alle ragazze” è una cosa che pensiamo noi, ma io potrei tranquillamente venire qui quando ne ho bisogno >> mi disse sempre restando alzata.   
<< Giusto >> fu la mia risposta. Sinceramente non sapevo cosa dirle e poi non avevo voglia, in quel momento, di parlare di quelle stupidaggini che poi se ci pensavo non erano tanto delle stupidaggini.              
<< Louis cosa c’è? Ci sei rimasto male? >> mi chiese immediatamente Rose con un debole sorriso in faccia mentre si abbassava per sedersi accanto a me.      
<< No, non ci sono rimasto male >> dissi mentre sentivo di nuovo gli occhi bruciarmi a causa delle lacrime che iniziarono a formarsi ancora una volta.   
<< e allora cosa c’è?>> continuò ad insistere. Si è vero che mi piaceva anche quel suo lato … ma non volevo che insisteva ancora. 
<< lasciami in pace >> dissi brusco mentre allontanavo la mia guancia dalla sua mano. Non so perché le risposi in quel modo, non lo avevo mai fatto … sapevo solo che i miei occhi non avrebbero trattenuto ancora per molto le lacrime e che presto avrei iniziato di nuovo a piangere.  
<< Louis anche tu? Per favore non fare come Zayn,  non voglio cacciare anche a te le parole con la forza>> disse mentre cercava di farmi girare verso di lei ma inutilmente. Sembrava quasi … delusa, anzi era delusa, delusa da quel mio comportamento di merda nei suoi confronti.  
<< Per favore Louis ... mi vuoi dire cosa è successo?>> continuò questa volta con un tono più dolce. Non l’avevo mai sentita parlare con quel tono di voce, almeno non con me, e stranamente fu proprio quello che mi fece parlare.     
<< non pensavo che mia sorella fosse così … così stronza, ecco l’ho detto. Torna a Londra solo perché ha bisogno di un mio aiuto. Mi fa schifo>> dissi sputando quelle parole con tutta la rabbia che avevo dentro.      
<< Louis ma è tua sorella, capisco che sei arrabbiato con lei per come si è comportata con te due anni fa … ma è l’unica famiglia che ti è rimasta>> continuò sperando che con quelle parole avrei cambiato idea, ma per quanto volevo darle ascolto, ero troppo arrabbiato con Emily e non l’avrei perdonata né in quel momento né mai.        
 << Io non ho più una famiglia Rose. I miei genitori sono morti due anni fa e con loro è morta anche Emily e il Louis di prima. E poi perché dovrei renderle la vita più semplice quando è stata lei che a 16 anni me l’ha complicata? Non merita il mio aiuto ed io non ho bisogno di una sorella>> dissi alzando un po’ la voce mentre guardavo le mie scarpe poggiate su quel pavimento. Non so perché non guardai Rose negli occhi mentre dicevo quelle parole … sapevo solo che non sarei riuscito a sfogarmi in quel modo con lei se avessi incontrato il suo sguardo. Mi calmai un po’ respirando lentamente e dopo, finalmente, riuscii a girarmi verso Rose e guardarla negli occhi.  
<<non ho bisogno di lei … adesso ho te, Zayn e Logan. Siete voi la mia famiglia>> e dopo quelle parole Rose si buttò, letteralmente, sul mio petto lasciandomi senza fiato per la sorpresa.  
<<Louis mi dispiace … non volevo far andare così le cose. >> mi disse mentre iniziava a piangere contro il mio petto. Ma perché piangeva? 
<< Rose ma cosa stai dicendo?>>  
<<Louis … io sapevo che Zayn stava uscendo con Emily e sapevo anche che era tua sorella>> mi disse mentre asciugandosi le lacrime con le mani, abbassava sempre di più la voce finché non diventò un sussurro.  
<< lo sapevi? E perché non mi hai detto niente?>> le chiesi incontrando ancora una volta il suo sguardo e cercando di non far vedere la mia delusione. 
<< perché immaginavo che saresti stato male dopo averla incontrata e non volevo vederti soffrire. Non mi piace vedere la gente che soffre figuriamoci vedere il mio ragazzo che soffre>>  mi disse continuando a tenere lo sguardo basso. Oddio quanto era dolce, in quel momento non riuscii a trattenere un piccolo sorriso perché ero contento che si era preoccupata per me … significava che ci teneva davvero.  
<< mi dispiace per non avertelo detto subito >> continuò mentre mi sembrava ancora preoccupata. Decisi allora di stringerla fra le mie braccia e di accarezzarle la schiena; lei non si oppose e appoggiandosi con il viso sul mio petto, si fece coccolare un po’. Sapevo che impazziva quando avevamo dei momenti così dolci ed anche a me facevano impazzire questi momenti. Erano gli unici momenti durante i quali sentivamo il vero amore che provavamo l’uno per l’altro. 
<< tranquilla Rose … ti perdono anche se non ero arrabbiato con te. E poi ho capito perché non hai voluto dirmi niente>> dissi sussurrando vicino il suo orecchio nel tentativo di farla tranquillizzare ulteriormente. Non potevo essere arrabbiato con Rose, nemmeno se combinava qualcosa che a me dava veramente fastidio, perché lei era l’unica ragazza che mi capiva e che cercava di farmi stare sempre bene; l’unica con la quale mi sentivo a mio agio e ridevo anche se non ero in vena di scherzare … l’unica che amavo davvero.   
<< Davvero? >> mi chiese timidamente tornando poi ad appoggiare la schiena sul muro dietro di noi.  
<< si, davvero >> le dissi convintissimo con un sorriso a 32 denti stampato in faccia. 
<< adesso vogliamo tornare a ballare? Siamo venuti qui per divertirci e festeggiare, non per piangere e stare male >> dissi continuando a sorridere mentre mi alzavo dal pavimento.
<< dai andiamo a divertirci >> continuai subito dopo, allungando la mano verso Rose per aiutarla ad alzarsi. Lei la accettò e stringendo la mia mano, uscimmo da quel bagno per continuare a goderci della serata.

 

* * *



Erano da un pezzo passate le due di notte e quella discoteca era ancora strapiena di ragazzi; alcuni continuavano a ballare seguendo il ritmo della musica, altri che continuavano a bere nonostante fossero già completamente ubriachi ed altri ancora che stavano ancora cercando qualche ragazza da conquistare.  
Tra quei ragazzi completamente ubriachi c’era anche Rose, era completamente ubriaca e non capiva più niente. Parlava senza mai fermarsi, diceva a volte frasi senza senso e continuava a baciarmi con foga … non l’avevo mai vista così. Potevo dire di essere stato io la causa di quel suo stato, l’avevo incitata a bere e lei, anche se prima rifiutava, aveva iniziato a farlo; sapevo infatti che non riusciva a sopportare molto bene l’alcool e che quando era ubriaca diceva di tutto, compreso quello che non voleva dire a nessuno … un modo perfetto per farmi dire quello che non poteva fare con Zayn. Lo so ero uno stronzo, un imbecille, idiota, un ragazzo senza cuore … tutte le parole peggiori di questo mondo, ma sapevo che se non lo avessi fatto,Rose non mi avrebbe mai detto niente … ed io volevo saperlo. All’inizio sorrisi vedendola in quelle condizioni, da ubriaca non solo era anche più bella, era anche più divertente ma … ma dopo un po’ le cose iniziarono a peggiorare. Non so perché ma iniziò a sentirsi male e vomitò anche un paio di volte. Anche io iniziai a sentirmi male, male perché adesso lei non si sentiva bene per colpa mia, mi sentivo male perché a causa della mia voglia di sapere l’avevo incitata ad ubriacarsi sapendo che sarebbe potuta stare male … mi sentivo uno schifo. In quel momento vedendola piegata in due per il dolore, capii che avevo fatto una grande cazzata e che non volevo più sapere cosa non poteva fare con Zayn … almeno non se significava fare star male la ragazza che amavo. Me lo avrebbe detto da lucida e solo se me lo voleva dire; non l’avrei costretta. Così senza pensarci due volte, le tolsi l’ennesimo bicchiere di Vodka dalla mano e:
<< Rose dai vieni … andiamo a casa >> le dissi mentre le mettevo le mani sui fianchi per farla alzare.
<< già andiamo a casa? Ma non ci siamo ancora divertiti e poi … voglio fare una cosa con te >> mi disse mentre poggiandosi con le mani sulle mie spalle, per non cadere, iniziò a lasciarmi una scia di umidi baci sul collo. Capii immediatamente le sue intenzioni e la allontanai in modo dolce ma veloce, solo quel poco per farle impedire di continuare. 
<< e invece ci siamo divertiti abbastanza … soprattutto tu >> iniziai a camminare con lei al mio fianco, mentre avevo un braccio intorno ai suoi fianchi per impedirle di cadere notando però che comunque non riusciva a camminare molto bene e così:   
<< prendi questa >> le dissi dandole la sua borsa che avevo preso dallo sgabello dove era seduta.
<< perché?>> mi chiese ma io non le risposi. L’unica cosa che feci fu abbassarmi, poggiarle il braccio libero sulle mie spalle, metterle un braccio dietro le ginocchia e poi sollevarla da terra. 
<< Louis mettimi giù … immediatamente. Voglio restare ancora un po’ >> fu la risposta che ottenni.      
<< non ci pensare nemmeno, qui non ci restiamo un minuto di più e si ti rimetto giù … ma quando saremo arrivati a casa >> le dissi e intanto vidi che aveva socchiuso gli occhi. Mi sorpresi per quel suo comportamento, era passato solo un secondo, durante il quale l’avevo solo presa in braccio, e lei già si era addormentata … e per fortuna che voleva rimanere ancora lì. Pensai e intanto sorrisi tra me e me.
<< già dormi? >> le chiesi appena uscii dalla discoteca. Rivolsi lo sguardo verso di lei: aveva la testa poggiata sul mio petto, le braccia intorno al mio collo mentre sulla pancia aveva poggiata la borsa e … ed era bellissima anche in quello stato e anche mentre dormiva. Arrivai alla macchina che aprii con qualche difficoltà e sorrisi quando, poggiandola sul sediolino della mia macchina, che avevo abbassato, si lamentò leggermente. 
<< avevo detto che volevo rimanere ancora un po’ lì dentro >> mi disse appena entrai anche io in macchina.    
 << ed io ti avevo detto che ce ne saremmo andati lo stesso>> le dissi per la centesima volta mentre accendevo il motore. Sentendo quelle parole si girò bruscamente verso di me e sorrisi di nuovo: aveva gli occhi rossi, probabilmente a causa della stanchezza, era distesa di lato verso di me con le gambe piegate e le braccia intorno alle ginocchia, aveva i piedi scalzi perché aveva tolto le scarpe e poi i capelli biondi sparsi intorno al suo viso.  
<< ti odio >> mi disse quasi sussurrando ma sentii lo stesso la sua voce.    
<< si, anche io ti amo Rose >> e le diedi un leggero bacio. Un bacio delicato e veloce ma che mi fece sentire lo stesso il sapore delle sue labbra sapevano di alcool e … e di Rose.  
<< dai adesso riposati>> dissi accarezzandole la guancia prima di partire. Stranamente non ricevetti nessuna protesta e così sorpreso mi girai verso di lei e subito capii il motivo … si era addormentata, di nuovo. Sorrisi vedendola così, sia perché mi divertii quel suo comportamento e sia perché ero felice; felice di non aver rovinato tutto e soprattutto felice perché, fortunatamente, Rose non aveva parlato di quella cosa che volevo sapere su di lei e Zayn. Il viaggio fu molto silenzioso, troppo silenzioso per essere in compagnia di Rose e appena arrivai davanti casa, scesi e andai dal lato di Rose per prenderla di nuovo in braccio e non svegliarla. La presi in braccio, lasciando però le scarpe e la borsa in macchina, le avrei prese la mattina seguente e dopo aver chiuso la portiera, mi avviai verso la porta d’ingresso.  Iniziai a cercare le chiavi di casa ma era difficilissimo farlo con Rose in braccio e così la svegliai.  
<< scusami Rose, non volevo svegliarti … non riuscivo a trovare le chiavi ma ora ce le ho >> dissi alzando il mazzo di chiavi per trovare quella che mi serviva. Adesso Rose era poggiata sulla mia spalle e il mio braccio, che non era occupato dalle chiavi si trovava sulle sue gambe. Dopo un po’ riuscii finalmente a trovare la chiave che mi serviva, la infilai nella serratura della porta e:   
<< Sai che Zayn mi ha baciata e mi ha detto di amarmi?>> mi disse Rose all’improvviso con la voce assonnata.



*Spazio autrice*
TADAN (immaginatevelo alla Marcel/ Harry) ecco finalmente che sono riuscita a sfornare (?) questo capitolo :)
Molti di voi adesso mi vorranno picchiare o uccidere ma vi prego non lo fate *stasupplicandoinginocchio*
Ho avuto una marea di impegni in questi giorni e non sono riuscita ad aggiornare prima di adesso :(
Spero solo che continuerete a seguire questa storia e a lasciarmi qualche vostro parere, ci tengo davvero tanto.
Comunque cosa ne pensate del capitolo? Sono sincera, a me non è che piaccia chissà quanto ma lo considero come "un capitolo di passaggio"
Qui vediamo l'incontro di Louis con la sorella, Emily e poi cosa succede alla fine? Rose, ubriaca come è, dice quello che è successo con Zayn a Louis.
Voi cosa pensate che possa succedere? Spero di leggere qualche vostra recensione (così so che non mi avete abbandonata)
Un bacio a tutti/ e <3
P.S. vi dico solo un'altra cosa e vi lascio, sabato parto per il mare quindi non so se potrò aggiornare per fine agosto (dato che torno a settembre), ma state tranquilli/ e perchè continuerò a scrivere i capitoli e se ci sarà internet (cosa che spero tantissimo) li pubblicherò anche :p
P.P.S. Woooow 10 recensioni al capitolo precedente? Per molti di voi posso essere poche ma per me sono tantissime :D (Grazie davvero)
  
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