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Autore: cybilbennett    12/08/2013    5 recensioni
'Caro Diario..
Ho sempre creduto che la mia vita fosse perfetta, che nulla potesse andare storto, fino al giorno in cui ho conosciuto loro.
Mi hanno tolto tutto, ora mi chiedo, come si può continuare a vivere se non ti è rimasta più nemmeno una spalla su cui piangere?"
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Bianca Bernardi, Bruno Molina, Leandro Diaz Rivarola, Un po' tutti | Coppie: Antonella/Bruno, Carmen/Leandro, Matias/Patricia
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo II
True love never dies.’


POV Antonella.
 
 
Erano passati già quattro giorni da quando avevo ricevuto quel messaggio anonimo, e in quei quattro giorni non si era fatto vivo nessuno né avevo ricevuto altre minacce come quella; avevo seriamente iniziato a pensare che non si trattasse realmente di Francesca e del suo ‘piano di vendetta’, ma forse era solamente qualcuno che si voleva divertire facendomi uno scherzo.
Ero seduta sul pavimento del teatro della scuola, mentre giocherellavo con il mio telefono, quando un ragazzo spuntò da dietro di me e mi coprì gli occhi con le sue mani.
“Indovina chi sono!” Era impossibile non riconoscere quella voce, così calda e allo stesso tempo dolce, quella voce che era riuscita a scaldarmi il cuore dalla prima volta che l’avevo sentita.
“Bruno!” Urlai di gioia, voltandomi e abbracciandolo. Lui fece lo stesso con me sorridendomi dolcemente.
“Non sono mai riuscito ad incontrarti in giro per la scuola, hai sempre un gran da fare tu, non è vero?”
“Perdonami Bruno se non mi sono mai fatta viva, ma sai.. sono stata impegnata con le prove, non vorrai mica che le Popolari ci battano anche quest’anno?!” Dissi con tono scherzoso, toccandogli con l’indice la punta del naso. Lui scoppiò a ridere.
“No, certo che no..”
“Perfetto!” Iniziai a ridere anche io.
“Che ne dici di vederci questo pomeriggio? Ho scoperto una gelateria che fa dei sorbetti squisiti.. poi potremmo andare a fare una passeggiata.. ti va?”
Cosa? Avevo veramente capito bene?! Bruno Molina mi aveva chiesto di uscire? .. E come avrei fatto a dirgli  di no!?
“Certo, mi farebbe veramente piacere!” Sorrisi, mentre Ernesto entrò nella sala urlando a gran voce che le prove stavano per iniziare.
Mentre stavo uscendo da scuola assieme alle mie amiche mi arrivò un messaggio. Presi il telefono e notai che sul display appariva la scritta ‘Numero sconosciuto’. Allora non mi ero sbagliata, quella era una vera e propria persecuzione.
“Ciao Antonella, so che stai tornando a casa da scuola e non vedo l’ora di godermi la tua faccia quando vedrai la sorpresa che ti ho appena fatto. Non ti dico altro, goditi l’effetto sorpresa.”
Caterina e Luciana si accorsero che la mia espressione felice era diventata improvvisamente cupa e triste.
Honey, che succede?” Mi chiese Caterina, stringendomi la mano.
“Ragazze, ho un bruttissimo presentimento. Vi dispiace accompagnarmi a casa?”
“No, certo che no.” risposero loro all’unisono e ci avviammo tutte e tre verso casa mia.
 
Da fuori sembrava tutto a posto, poi infilai la chiave nella toppa della porta e la girai in senso orario, entrando così in casa. Le persiane erano abbassate e la casa era completamente al buio. Accesi la luce e trovai tutta la casa a soqquadro, ma non vi era anima viva all’interno.
“Che diavolo di scherzo è questo!” Borbottai, incrociando le braccia.  “E dov’è mia mamma?! Mamma! Mamma!” Mi misi ad urlare, mentre una leggera paura si stava impossessando di me.
“Bianca!” Urlarono in coro anche Caterina e Luciana, ma nessuno rispose.
“Ok ragazze, manteniamo la calma!”
“Antonella, tua madre non potrebbe essere uscita?”
“No, non credo.. “ Scossi la testa.
“Ehy ragazze, ho trovato una lettera.” Caterina mi consegnò una busta. “E’ per te, aprila.”
Aprii la busta e ne estrassi una lettera ripiegata in più parti, poi cominciai a leggerla.

Cara Antonellina,
hai capito adesso cos’era la sorpresa di cui ti parlavo? No? Allora procedi con la lettura.
Non sai chi io sia, ma forse lo hai intuito. Ho qui con me una persona a te molto cara, prova ad indovinare di chi si tratta. Oh, hai indovinato, è proprio tua madre! Per il momento sta bene, più o meno, ma sai, come ti ho già detto qualcuno deve pagare un conto in sospeso, e visto che quel qualcuno non sei tu dato che ti sei categoricamente rifiutata, tua mamma ha preso il tuo posto.
Che cosa meravigliosa aver tra le mani la donna che ho sempre detestato e sapere di poter decidere della sua stessa vita.
Ovviamente ti starai chiedendo come fare per riaverla, semplice. Basta che tu firmi quel foglio, cedendo così il tuo contratto discografico a mia figlia, poi devi solo riportarmi il foglio e riavrai tua madre indietro.
Il successo o la tua famiglia? Hai ventiquattro ore per pensarci, intanto io mi divertirò un po’ con Bianchina.
E ricorda, più il tempo passa più la situazione di tua madre peggiorerà, ti conviene fare una rapida scelta.
Baci, Honey.


Sentivo gli occhi pizzicarmi e delle lacrime iniziarono a fare capolino, se era un incubo avrei desiderato svegliarmi al più presto!
“Anto, tesoro, che succede?!” Mi chiesero le ragazze. Spiegai a grandi linee la situazione e le feci giurare di non farne parola con nessuno. Quando se ne andarono mandai un messaggio a Bruno.
“Ehy Bruno sono Antonella. Oggi non posso uscire con te.. ho avuto un imprevisto.. mia madre ha deciso di portarmi fuori per fare shopping. Usciamo un altro giorno, ok? Ti voglio bene.”
Il display del mio cellulare si illuminò dopo poco, Bruno mi aveva risposto.
“Non preoccuparti, posso sempre aspettare una magnifica ragazza come te. Buone spese, ti voglio bene anche io!”
Sorrisi. La vicinanza di bruno era l’unica cosa che poteva tirarmi su di morale in un momento come questo. Presi il contratto da firmare ed una penna, decisa a compiere quella pazzia, ma poi mi venne in mente una persona: avrei parlato con Leandro di questa storia, era come un padre per me e mi fidavo ciecamente di lui. Piegai i due fogli di carta e li riposi nella borsa, per poi dirigermi a casa Diaz Rivarola.
 
 
POV Bianca.


Quando mi risvegliai feci fatica a mettere a fuoco le pareti del luogo in cui mi trovavo: non era di certo casa mia, ne casa di Leandro, le pareti erano grigie ed scrostate ed un sacco di tubi e sbarre di metallo uscivano fuori dal cemento. Ero distesa a terra e solo allora ricordai di quello che era successo: qualcuno si era introdotto in casa mia e dopo avermi messo a soqquadro la casa aveva premuto un fazzoletto imbevuto di sonnifero sul mio naso, facendomi addormentare. Ora dovevo solo scoprire chi era la mente diabolica che si nascondeva dietro a tutto e soprattutto cosa voleva da me.
“Ciao Bianca.” Una voce familiare mi costrinse a voltarmi.
“Francesca? Cosa ci fai qui? .. Anzi, cosa ci faccio io qui!?”
“Calmati tesoro, più ti agiti e più la tua situazione si complica.”
“Brutta sgualdrina! Cosa vuoi da me?!” Istintivamente la fronteggiai, dandole uno schiaffo così forte che dovette portarsi la mano alla guancia arrossata.
“Benissimo Bianchina, ti sei messa nei guai da sola, poi di che non ti avevo avvertito.” La strega schioccò le dita e due uomini –anzi, due armadi- sbucarono da dietro di lei, venendo in mia direzione. Uno mi bloccò per le braccia, l’altro mi diede un pugno in pieno viso. Ero sicura che avrei perso la sensibilità della mascella, o peggio. Iniziai a sputare sangue, mentre scalpitavo con le gambe per fermare quel pazzo. Mi arrivò un altro pugno, stavolta più piano e l’uomo che mi teneva per le braccia mi lasciò cadere a terra. Caddi con un fianco poggiato a terra e sentivo il sangue scorrermi lungo tutta la guancia. Mi arrivò un calcio alle costole, e subito un altro, finchè non fui costretta a portare la mano alla parte dolorante. Adesso facevo anche fatica a muovermi.
“Non ti stai divertendo?” Continuò Francesca, ridendo di gusto.
“Tu sei pazza, sei completamente pazza!” Furono le uniche cose che riuscii a dire, prima che un calcio allo stomaco mi mozzò il respiro.
“No, la pazza qui sei tu. Ti avevo detto di rimanere calma, che non ti sarebbe successo nulla di male, ma tu no. Tu sei testarda tesoro. Lo vedi, ti metti sempre nei guai!”
Avrei voluto strapparle i capelli uno ad uno e toglierle quel sorriso ebete dalla faccia una volta per tutte.
“Ah, ti avviso che la tua vita è nelle mani di tua figlia Antonella. Vediamo se per riaverti cederà il suo contratto discografico a mia figlia Babi. Tornerà ad essere una nullità, ma certo avrà la sua cara mammina sana e salva.” Si avvicinò a me e mi pulì il sangue dal viso con un fazzoletto bianco. “Oh, che peccato Bianchina, pensa se Leandro ti vedesse in queste condizioni!”
Con le poche forze che avevo le mollai un calcio sullo stinco e sorrisi quanto capii di averle fatto piuttosto male. ‘Ben ti sta, sgualdrina’ pensai tra me e me, poi mi arrivò un altro calcio sullo stomaco e non ebbi nemmeno la forza per urlare: mi mancava il fiato, una sensazione di soffocamento mi pervase.
“Basta così ragazzi, per il momento dovrebbe aver imparato la lezione.”
I due gorilla annuirono, andandosene.
“Sei stata molto sciocca a metterti contro di me, tesoro. Quello che ti è successo non è nulla in confronto a quello che sono capace di farti.”
Lasciò cadere il fazzoletto –già sporco di sangue- accanto a me e mi gettò anche una bottiglia d’acqua.
“Se hai sete bevi, sempre che tu ci riesca.” E con una fragorosa risata chiuse a chiave la porta di quella stanza, se così si poteva chiamare.
Con le poche forze che mi erano rimaste mi girai, poggiando la schiena al pavimento. Potevo solo sperare che Antonella non commettesse la scelta sbagliata e che si sbrigasse a portare quel dannato contratto firmato. Quando le forze mi abbandonarono del tutto mi addormentai sul pavimento gelido di quel garage, con in mente il viso di Leandro che mi sorrideva.
 
 
POV Antonella.


“Leandro!” Piombai in casa Diaz Rivarola senza nemmeno bussare, ero preoccupata e la mia preoccupazione era piuttosto visibile.
“Antonella, che c’è!?” Leandro si alzò dal divano e mi venne incontro, abbracciandomi.
“Leandro, devo parlarti in privato, si tratta di mia madre.” Lui annuì e mi accompagnò nel suo ufficio, sotto lo sguardo sbalordito di Carmen.
Chiuse la porta a chiave, in modo che nessuno potesse disturbarci, poi si sedette di fronte a me.
“Allora, dimmi cosa ti è successo..”
“Non so se dovrei dirtelo.. “ Iniziai a torturarmi le mani, proprio in quel momento mi venne un ripensamento, ma decisi comunque di continuare. “Oggi tornata da scuola ho trovato la casa messa a soqquadro e mamma era sparita, poi ho anche trovato questa lettera sul tavolo.” Dissi porgendogliela.
Lui iniziò a leggerla e più andava avanti più il suo sguardo si faceva apprensivo e preoccupato.
“Chi ti ha scritto questa lettera?! Avanti Antonella, dimmelo!”
Io scoppiai a piangere. “E’ stata Francesca.” Sussurrai fra i singhiozzi.
“Ne sei proprio sicura?!”
Io annuii.
“Bene, allora andiamo alla polizia e facciamo subito una denuncia!”
“No, no!” Lo fermai io. “Conosco quella donna, non si ferma di fronte a nulla, nulla la spaventa! E’ pericolosa Leandro e potrebbe fare del male a mia madre..”
“.. O potrebbe averglielo già fatto! Non ci pensi a questo Antonella, non ci pensi?”
“Si, è solo che voglio risolvere la cosa al più presto. Ho deciso che le consegnerò il contratto firmato; questa sera la chiamerò per farmi dare l’indirizzo, ma voglio che tu mi accompagni quando dovrò fronteggiarla.. per favore Leandro.”
Lui annuì. “D’accordo, facciamo come dici tu, ma ti giuro che se si azzarda a torcere solo un capello a Bianca la faccio richiudere in prigione per il resto dei suoi giorni.”

 
 
Angolo Autrice.

Ehylà! Wow, già due recensioni, e chi se lo aspettava, lol Grazie a Brendahugme e ad EvangelineMalfoy per ciò che hanno scritto e per l’incoraggiamento che mi hanno dato. Un grandissimo bacio anche a quelli che hanno letto e hanno aggiunto la storia alle preferite.
Voi siete la mia forza ragazzi, non dimenticatelo!
Vi voglio bene, al prossimo capitolo.
.. si, anche stavolta non ho nessuno spoiler, lol e no, non dite che sono cattiva con Bianca, no. Vedrete che presto si riscatterà trovando un nuovo amore. Ecco, vedete, ho fatto un piccolo, minuscolissimo spoiler!
Al prossimo capitolo! 
  
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