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Autore: rainicornsan    13/08/2013    0 recensioni
La bimba chiede se vuole giocare, lui risponde no ti voglio far male...
Una ragazza. Un medaglione. Un miracolo. Un nuovo amore.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Blaise andò a trovare numerose volte Draco e sua sorella. Il ragazzo aveva rivelato solo alla madre della 
"resuscitazione" della sorella. Lucius Malfoy non era al corrente che la sua secondogenita fosse sopravvissuta, perchè
sua moglie e i suoi due figli non sapevano quale sarebbe stata la sua reazione.
L'avrebbe scoperta a giorni, così Draco e Mira si trasferirono a Little Hangleton, un paese a loro poco noto ( erano in pochi a sapere che era stato luogo d'infanzia dei genitori di Voldemort),
in una villetta sontuosa (troppo per due persone, secondo lo stile di Draco) con un giardino enorme, pieno di piante esotiche, laghetti con uccellini e alberi ben potati( su suggerimento di Mira). Blaise faceva loro visita quasi ogni giorno. Pur essendo diventato capo degli Obliviatori al ministero, trovava sempre un paio d'ore per Mira (infatti andava a casa Malfoy più per lei che per far visita al suo vecchio amico).
Capatine a un bar, passeggiate, shopping per Diagon Halley, la cosa andò avanti per un paio di mesi.
Era il dieci di dicembre, e Blaise quel giorno aveva portato Mira a fare una passeggiata in mezzo a un bosco innevato in montagna.
Cominciò a nevicare, e Blaise era incantato da Mira che raccoglieva meravigliata i fiocchi di neve, dello stesso colore della sua pelle.
I fiocchi si adagiavano sulle sue ciglia, sui suoi capelli come tanti piccoli diamanti che si dissolvevano troppo in fretta.
All'improvviso si trovarono davanti a uno spettacolo orribile.
Un piccolo cerbiatto, morto con il cranio spaccato, sotto un tronco di pino enorme. La neve intorno era rosata.
Blaise stava per ridere, come faceva sempre davanti alla morte e alle sue vittime. Lui e i suoi amici se ne prendevano gioco. 
Ma il riso gli morì in gola, pensando alla scena di cui sarebbe potuto essere il protagonista.
"Blaise rise. Mira lo aveva visto con la coda dell'occhio. Lo guardava, stupefatta. -Sei malvagio, Blaise. Non me lo sarei mai aspettato da te.-
Lui la guardò. Si era reso contò di ciò che aveva appena fatto. Per quella sua risata, Mira si era arrabbiata e ora voleva tornare a casa.
Lei continuava a  stare in silenzio, con un espressione molto delusa perfettamente leggibile sui suoi occhioni verdi, mentre lui
continuava a chiederle scusa, più e più volte." Blaise si scosse dal pensiero, inorridito, e ringraziò mentalmente se stesso per non averlo fatto ridere.
Abbracciò Mira, che singhiozzava disperata, portandola via da lì.
 
 
Mira e Blaise erano tornati a un bar per riscaldarsi. Davanti a una cioccolata calda fumante, stavano ancora parlando dell'accaduto.
Blaise rammentò a se stesso che era il momento. "Mira, ti devo chiedere una cosa... Avrei voluto chiedertelo lì, ma dopo quello che
è successo...". Lei annuì. Blaise frugò nella tasca dei suoi pantaloni, cercando quello che doveva trovare, ma tenne la scatoletta con l'anello diamantato  sotto il tavolo.
"Ti volevo chiedere... Insomma... Se mi vuoi sposare?". Mira spalancò la bocca sorpresa, per poi rispondere, sorridendo:
"Io, sai, ci dovrei pensare almeno un paio di giorni. Ti voglio bene Blaise, ma non sono avventata. Devo pensare da sola. Vorrei che mi portassi in una baita,  o qualunque altro luogo desolato, e che mi lasciassi lì per un paio di giorni.
Vorrei anche che avvisassi mio fratello, ma digli che voglio solo prendermi una lieve vacanza.
Voglio che sia una sorpresa, se accetto. E poi c'è un'altra cosa. Quando ero, diciamo, morta, io ho visto dentro il tuo cuore.
Ho visto quanto sei solo e infelice, e te lo dissi, ti ricordi, Blaise? Ma ho avvertito anche un'altra cosa in te. 
Vidi una cosa strana. Anomala, quasi. Il tuo cuore è un miscuglio di bontà silenziosa e rabbia repressa.
Ho visto, non per vantarmi, che io sono una delle poche persone in grado di sedare ulteriormente quella cattiveria che c'è in te.
Non voglio credere che sia una parte prevalente in te..." chiuse gli occhi.
Blaise sussurrò, spaventato: "Era un'altra cosa di cui ti volevo parlare. Se accetterai la mia proposta, vorrei che mi aiutassi a annullarla del tutto. Io mi fido di te, non so cosa mi spinga a farlo, ma io mi fido moltissimo di te, Mira.".
"Partiamo, Blaise. Portami  in quel luogo che ti chiedo ora, per favore..."
 
 
Blaise bussò alla porta. Draco aprì e lo fece entrare. "Sono venuto per salutarti e per dirti che tua sorella per un paio
di giorni è in vacanza.".
Draco alzò un sopracciglio e disse, sorridendo: "Blaise, non sono stupido. So tutto. Ma sono d'accordo.".
Blaise sorrise e  brillò quasi di felicità.
Ancora due giorni. Solo due. Poi avrebbe saputo se la sua piccola stella sarebbe stata con lui per il
resto della sua vita o se il mondo si sarebbe sgretolato ai suoi piedi. 
 
 
 
 
 
E'un pò corto questo capitolo, ma lo aggiornerò in fretta! Ciao ciao!
   
 
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