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Autore: marilia    06/10/2004    11 recensioni
Una piccola Hr/R spero vi piaccia... e ricordate che chi si odia si ama! p.s. dedicata ad Angele87!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon Natale amore mio…

Buon Natale amore mio…

 

“uff…che nervi! Herm me li passi quegli appunti?” fece per la terza volta Ron. Cercando di apparire disinvolto.

 

“no… così impari a scrivere letterine d’amore durante le lezioni!” rispose acida la ragazza seduta

comodamente su una poltrona d’avanti al fuoco.

 

Ron dimenticò per un attimo ciò che stava accadendo notando quanto fosse bella, i dolci boccoli illuminati dagli ultimi raggi di sole del tramonto che entravano dalla finestra alle sue spalle.

 

Harry e Ginny che stavano giocando a scacchi trattennero a stento le risate.

 

“non era una letterina d’amore!” rispose poi Ron animoso.

 

“senti Ron! Almeno in questo periodo dovresti metterti con la testa e studiare come si deve perché ne va del tuo futuro! Hai i M.A.G.O.!” disse la ragazza alzandosi in piedi e mettendo le mani sui fianchi.

 

“ero solo distratto a lezione!” ribatté lui alzandosi a sua volta.

 

Odiava quando faceva così…

 

“come sempre del resto! Ma per chi mi hai preso eh? Io non posso seguirti per tutta la vita e passarti le soluzioni ai tuoi problemi Ron! Impara a crescere!” strillò Hermione.

 

La brunetta si diede istantaneamente della stupida… stava dando ottime proposte per una lite.

 

Harry e Ginny si girarono verso di loro.

 

Era una delle loro ennesime litigate.

 

“ah io?! Io dovrei crescere?!” urlò lui.

 

“si tu Ron!” gesticolò Hermione

 

“senti non so neppure perché sto facendo i compiti il giorno di natale! Forse perché me l’hai detto tu o

sbaglio? Sono l’unico deficiente che ti sta ad ascoltare!”

 

“perché così da domani sarai libero di fare che cazzo vuoi tu!” strillò lei in risposta.

 

“ma che ne vuoi sapere tu! Non siamo mica tutti rompipalle come te!” buttò fuori Ron.

 

Lei accusò il colpo a abbassò lo sguardo.

 

“ma neanche stronzi come te…” sussurrò correndo verso camera sua.

 

“fanculo!” le gridò dietro il rosso risedendosi e passandosi una mano tra i capelli.

 

“hai esagerato…” fecero in coro i due sul tappeto.

 

Ma il ragazzo non ribatté perché Hermione tornò giù e gli porse dei fogli.

 

“muoviti a finirli… così dopo puoi rilassarti!” disse a stento lei, mentre due lacrime le correvano sulle guance.

 

Ron rimase immobile a fissarla.

 

Naturale… finiva sempre così…

 

“scu…” fece per dire.

 

Me lei gli lanciò una strana occhiata e corse fuori dalla sala comune.

 

Il rosso chiuse gli occhi e respirò a fondo dandosi del coglione.

Non ne faceva una giusta! Riusciva sempre a dire tutto il contrario di quello che pensava…

 

Riportò lo sguardo sui fogli respirando profondamente.

 

Poi ricominciò a scrivere il tema.

 

*

 

“che buono che è stato il banchetto!” fece Ginny deliziata una volta che tutti e quattro furono arrivati in sala comune.

 

Erano solo loro quattro ad essere rimasti di Grifondoro e altri ragazzini del secondo e del terso che salirono nei dormitori a dormire.

 

“già…” fece Hermione sedendosi sulla stessa poltrona di quel pomeriggio e prendendo la cartella dal tavolo alla sua destra.

 

“Harry…perché non vieni di sopra con me? Fra un’oretta è mezza notte…devo darti il mio regalo…” fece Ginny maliziosa.

 

Era un bel po’ che quei due stavano insieme… e Ron sembrava aver accettato la cosa.

 

La guardò di sottecchi e Harry, alzando le sopracciglia, sorrise come un’ebete ai due seguendo la rossa nella sua stanza e salutandoli con la mano.

 

“be… Herm scusa per oggi…” sussurrò dopo un po’ Ron.

 

Le storie hanno sempre un lieto fine… pensò lei.

 

Hermione alzò lo sguardo dal libro che teneva sulle gambe e lo fissò.

 

Aveva lo sguardo basso e si rigirava le dita delle mani, come faceva sempre quando era nervoso.

Non la guardava, e i capelli gli ricadevano sul viso illuminato a tratti dal fuoco, unica fonte di luce.

Dio se era bello…

 

“perché ti sei arrabbiato così? Io…” provò lei mettendo da parte il libro.

 

“veramente sei tu che ti sei alterata!” ribatté lui alzando lo sguardo.

 

“ecco ci risiamo!” fece lei saltando in piedi.

 

“stiamo parlando non c’è bisogno che alzi la voce!”

 

“ma se sei tu che urli!” alzò ancora di più la voce Ron.

 

Ma porca….

 

“vedi?!” strillò lei.

 

“sei sempre la stessa non cambi mai!” urlò il rosso.

 

“Ron! Ma perché mi devi far passare sempre per una stronza!?” fece lei mentre le lacrime prendevano a

scenderle sulla guance.

 

“io non ti faccio passare proprio per un bel niente! Sei tu che la devi smettere di fare la maestrina del cavolo!” ribatté lui.

 

“io…io cerco solo di aiutarti…e…tu…mi fai solo male!” singhiozzò lei portandosi le mani sul viso.

 

Ron chiuse gli occhi colpevole.

 

Era impossibile!

Qualcuno ce l’aveva con lui!

Odiava vederla piangere eppure era sempre lui a farlo succedere…

Aveva ragione…

Non aveva fatto niente di male… aveva solo cercato di aiutarlo…

 

Esitò prima di abbracciarla.

 

La brunetta si bloccò un attimo stupita, ricominciando poi a piangere senza ritegno passandogli le braccia

sulla schiena e stringendolo.

 

Ron chiuse un attimo gli occhi cercando di non entrare nel pallone.

 

Le accarezzò piano la schiena e i capelli ripetendo più volte “scusami.... sono uno stupido…”

 

Lei allontanò il viso dal suo petto e alzò lo sguardo arrossato sul suo viso.

 

Era molto più bassa e mingherlina di lui.

 

“no…hai ragione…sono io che sono assillante e…” ma non poté finire la frase.

 

Ron cedette alle sue labbra rosse e gonfie, alle sue guance arrossate…ai suoi occhi da gattina spaurita…

 

… e la baciò…

 

Le strinse i fianchi, mentre lei dopo un momento di stupore ricambiava, prima timidamente, poi sempre più

famelica, passandogli le braccia attorno a collo.

 

Entrambi cercavano di assaporare a pieno tutte le emozioni di cui quel bacio li stava facendo offerta…

 

Si divorarono con quel bacio un po’ arrabbiato…ma che subito degenerò in una dolcezza infinita.

 

Indietreggiarono, sbattendo contro il divano.

 

Hermione ci cadde seduta sopra e Ron in ginocchio tra le sue gambe in una posizione decisamente imbarazzante.

 

Continuarono comunque a baciarsi come se nulla fosse stringendosi, forse perché non si erano neppure accorti del loro spostamento tanto erano presi.

 

Ron si staccò da lei prendendo a baciarle il collo e rendendosi conto della loro posizione.

 

Si eccitò non poco sentendo le cosce di lei a contatto con il suo bacino.

 

Hermione invece arrossì.

 

“Ron…” sussurrò.

 

Lui tornò alle sue labbra baciandola di nuovo, desideroso.

 

“ti amo…” gli sussurrò lei quando si furono staccati.

 

“anche io…da sempre!” rispose Ron con la fronte sulla sua.

 

La baciò di nuovo mentre le sue mani passavano dalle sue braccia alle spalle, ai lati del seno ai fianchi fin

sulle cosce morbide e le gambe vellutate.

 

Risalirono e presero a sfilarle la cravatta, per poi slacciarle la camicetta.

 

Hermione tremò appena sentendo le mani di lui a contatto con le sue spalle mentre gliela sfilava.

 

Ron ruppe per un secondo il bacio per sfilarle la canotta bianca aderente che le copriva il piccolo reggiseno rosato e semplice.

 

Se Ron avesse saputo ciò che stava facendo non sarebbe stato più lui… eppure sembrava così attento a ogni particolare… quasi ad averlo programmato…

 

Invece…è proprio vero che le cose belle accadono quando meno te lo aspetti…

 

…accadono e basta…

 

Le labbra di Ron presero a baciarle il collo mordicchiandole l’orecchio, mentre lei eccitata piegava il collo e gli accarezzava languidamente la schiena.

 

Ron le passò il palmo della mano sul seno, proporzionato al suo piccolo corpo, per poi scendere sulla pancia e alla lampo della gonna.

 

Lei alzò un attimo il bacino permettendogli di sfilargliela.

 

“Ron…” sussurrò ancora con il fiato corto.

 

Ron si fermò e ansimando la guardò negli occhi.

 

“se non vuoi scappa…perché io non resisto più… ti desidero da troppo tempo amore…” le disse dolcemente baciandole la fonte e accarezzandole una guancia.

 

Hermione fu scossa da un brivido, nato dalle sue parole.

 

Erano state dette con una voce così calda…passionale e dolce…che…

 

…lasciò perdere qualsiasi cosa volesse dire e lo baciò, slacciandogli la camicia e sfilandogliela.

 

Poi fece scendere le mani tremanti ai suoi pantaloni.

 

Ron le sorrise dolcemente baciandole nuovamente la fonte mentre l’aiutava a sfilargli i pantaloni.

 

Hermione con mani tremanti gli accarezzò il viso.

 

Ron le prese le mani e le sussurrò baciandole “calmati…”

 

Lei respirava a fatica ed era tutta un tremito.

 

“se non vuoi dimmelo…” le sussurrò ancora.

 

La brunetta scosse la testa e lo strinse poggiando la testa sulla sua spalla, e prendendogli una mano.

 

Anche Ron la strinse prima i ricominciare a baciarle le spalle e lo sterno.

 

Lei allontanò la testa da lui e la lasciò cadere all’indietro per godere a pieno dei bacini del ragazzo.

 

Lui lentamente scese al tessuto che le copriva i seni e iniziò a baciarlo facendola fremere.

 

Lentamente le sue mani scivolarono al gancetto, e dopo averlo slacciato le sfilò l’indumento.

 

Prese ad accarezzarle i seni eccitati, per poi baciarli e giocarci un po’ mentre Hermione emetteva piccoli versetti e lo accarezzava.

 

Scese lentamente sotto il seno e superò maliziosamente l’ombelico scendendo verso i piccoli slip ricamati.

 

Mentre con le labbra baciava il bordino dell’indumento le accarezzò una gamba, per poi alzarla leggermente

e baciarle la coscia e il ginocchio.

 

Hermione, che non aveva smesso per un attimo di stringergli la mano, alzò involontariamente il bacino di un

paio di centimetri.

 

Ron le baciò di nuovo l’ombelico, poi un’anca e scese a baciare la sua femminilità da sopra gli slip.

 

Lei trattenne bruscamente il respiro farneticando.

 

Ron con una scia di bacini risalì alle sue labbra sfilandole le mutandine mentre lei faceva lo stesso con i suoi

boxer, e li lasciava cadere a terra.

 

La baciò con passione, e lei si strinse subito a lui sentendo una sua mano giocare con lei.

 

“Ron…” sussurrò in estasi.

 

Lui ansimando la alzò un po’ e con lei si girò, facendo si che entrambi stessero comodamente l’uno sull’altra

sul divano.

 

“forse il divano non è il massimo…però…” scherzò Ron.

 

“va benissimo…è tutto così speciale Ron…” bisbigliò Hermione stringendolo.

 

Ron le sorrise.

 

“ti voglio Ron…” disse decisa, movendo il bacino contro il suo.

 

Ron la guardò con estrema dolcezza.

 

Poi le passò le braccia sotto la schiena e poggiò la fronte contro quella sua, entrando in lei.

 

Hermione strinse per un secondo gli occhi respirando a fondo, poi sorrise e aprendo gli occhi sussurrò al

rosso “va tutto bene…stai tranquillo…” aggiunse vedendo l’aria preoccupata del ragazzo.

 

Lui la baciò ancora lentamente e dolcemente, al ritmo delle spinte con cui stava entrando e uscendo da lei.

 

La loro danza diventò sempre più veloce finche non raggiunsero insieme l’apice del piacere.

 

Ron ansimando forte nascose il viso nel suo collo stringendola.

 

Lei gli accarezzò la testa cercando di asciugargli le gocce di sudore che gli correvano sul viso.

 

“è stato bellissimo…” le sussurrò, stendendosi e permettendole di stendersi sul suo petto.

 

“ti amo Ron…” gli sussurrò dandogli qualche bacino sul petto mentre lui le carezzava la schiena.

 

“anche io…” le sussurrò lui baciandole più volte la tempia.

 

“mi prometti che non litighiamo più?” fece la brunetta con gli occhi chiusi e una voce da bambina.

 

Ron rise un attimo e annuì dolcemente.

 

La grande pendola della sala segnò la mezzanotte.

 

“Buon Natale Hermione…” le bisbigliò fra i capelli il rosso.

 

“Buon Natale amore mio…” gli rispese Hermione passandogli un braccio sull’addome.

 

Ron allungò un braccio verso una sedia lì vicino e prese un morbido plaid azzurro.

 

Lo stese su i loro corpi intrecciati.

 

La brunetta si addormentò beatamente tra le braccia di Ron che continuò a fissarla per qualche istante benedicendo chiunque avesse fatto si che le loro vite si unissero, e poco dopo si addormentò.

 

Non sto a raccontarvi ciò che successe la mattina dopo.

 

Tra ragazzini scandalizzati e Harry e Ginny in piena crisi di asma a causa delle risate.

 

Una cosa però fu certa a tutti…

 

D’ora in poi non ci sarebbero state più le litigate quotidiane tra quei due…

 

Oramai non avevano più bisogno di farsi notare…

 

Oramai…tutti sapevano che si amavano…

 

…forse anche troppo bene…

 

hehehe…. RECENSITEEEEEEE!!!!!!!! Bacionissimi a tutti! Dedico questa fic ad Angelè87 dicendole che anche se non le ho recensite (Attenzione: Pubblicità Occulta!) “Whisper”, “Feel Like Home”, “Pourquoi Elle?” e “Clair de lune” sono spettacolari…tesoro…AGGIORNAAA!!!!!

 

Bacioni

Marilia

 

p.s. dai…recensite! Non vi costa niente!

  
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