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Autore: M_Cullen    13/08/2013    1 recensioni
Era strano... come se una parte di me fosse morta, ma in realtà, per la prima volta mi sentivo vivo davvero.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec, Demetri, Felix, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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- Addii -

 

 
 
“Fermati, Felix!” lo implorai, avanzando verso di loro.

“Che ci fai ancora vivo, moccioso??” gli urlò contro, strattonandolo.

Ancora vivo? Cosa significava? La mia mente era un totale caos, e la cosa peggiore era il fatto che stavo per mettermi contro il mio migliore amico per salvare la vita ad un perfetto sconosciuto.

“Basta, Felix… lascialo andare!”

Mollò la presa, scaraventandolo di peso al suolo. Percepii un ringhio cupo fuoriuscire dalle labbra del giovane vampiro.

“Perché ti interessa tanto lasciarlo in vita? Lo conosci anche tu per caso?”

“Ti spiegherò tutto, Felix…” risposi, sconfitto.

“È solo un neonato, Demetri! Cos’ha di tanto speciale?”

“Come fai a conoscerlo??” Con la coda dell’occhio osservavo l’espressione infuriata di quel ragazzo, che cercava di capire i nostri discorsi.

“Cosa volete da me?”* ringhiò, interrompendoci.

Come ti chiami, ragazzo?”* gli chiese Felix, calmandosi di colpo.

Che t’importa?? Mi hai già rovinato la vita una volta!!!”*

“Che significa, Felix? Vuoi darmi delle spiegazioni??” lo afferrai dalle spalle, implorandolo di riferirmi tutta la verità, ma da lui non ricevetti risposta.

“È stato lui a rendermi così!” si intromise il più piccolo, alzandosi di scatto. “È solamente colpa sua se adesso sono un mostro!”

“Non è stata una mia scelta!” lo interruppe, parlandogli di sopra. “Come hai fatto a sopravvivere?”

“Semplice… non mi hai ucciso del tutto!” parlava a denti stretti, tremando dalla rabbia. “… mi hai lasciato nel pieno della sofferenza, a morire dissanguato… ho sofferto per giorni e tu non hai avuto il minimo ritegno… te ne sei andato riservandomi una morte lenta, atroce. E ancora peggio, mi hai tramutato in questo! Avrei preferito morire.”  la sua espressione dava l’impressione che volesse attaccarlo da un momento all’altro.

“Non ho colpe! Se avessi saputo, ti avrei sicuramente ucciso!”

“… ma un lato positivo c’è… con questo nuovo corpo posso distruggerti!” ignorò del tutto le sue parole e scattò in avanti, pronto ad attaccare Felix, ma io lo fermai in tempo, anche se sapevo benissimo che contro di lui, non avrebbe avuto possibilità.

La sua vicinanza mi mandava in visibilio… ma non era il momento di pensare a certe cose.

Lo sentivo dimenarsi sotto la mia presa ferrea. “Sta fermo… non ti faremo del male…” gli sussurrai all’orecchio.

“Lui me ne ha fatto già troppo… deve avere la lezione che si merita!”

“Shh… non lo ha fatto apposta. Pensa la situazione inversa… se ti fossi trovato tu al suo posto?” Si fermò per un momento. “Sei sicuro che quell’uomo sia del tutto dissanguato?” gli chiesi, mostrandogli il corpo senza vita dell’uomo che giaceva a pochi passi da noi.

Mi guardò dritto negli occhi, consapevole di aver sbagliato a prendere una decisione così affrettata.

Ero fiero di me stesso. Lo avevo convinto. Ma la cosa che mi eccitava maggiormente era il fatto che lui mi stesse ascoltando.

Prima di mollare completamente la presa, lo voltai nuovamente verso di me, obbligandolo così a fissarmi.

“Qual è il tuo nome?” gli chiesi dolcemente, tenendolo ancora saldamente per le spalle esili.

“Alec…” sussurrò con la sua voce immatura ma allo stesso tempo melodica.

I suoi occhi fiammeggianti, la sua pelle diafana, i suoi lineamenti delicati, ma soprattutto le sue labbra carnose, piene di vita… cosa avrei dato per poterle assaggiare... immaginavo il sapore.

Eravamo molto vicini, tanto da sentire il suo respiro dal profumo inebriante… mi tornò in mente quel momento di intimità trascorso con Felix. Avevo il timore di perdere il controllo.

Spostai lo sguardo sulla sua gola… avrei tanto voluto poggiare le sue labbra su di essa, in modo da poter assaporare la sua pelle, che sicuramente avrebbe avuto un gusto irresistibile.

La tentazione era forte e il desiderio incontenibile. Qualcosa nel suo sguardo mi fece capire che probabilmente, lui pensava lo stesso. Anzi, ne ero pienamente convinto.

Lo lasciai andare, ma lui non smise di fissarmi nemmeno per un momento.

Mi voltai verso Felix, che mi fece cenno col capo, come ringraziamento per aver salvato la vita di entrambi.

“Vogliamo andare, Demetri?” mi chiese, sfiorandomi l’avambraccio.

Annuii, nonostante la mia mente mi dicesse di fare il contrario, urlandomi di rimanere. Allontanarmi da Alec sarebbe stato terribile, adesso che lo avevo ritrovato.

Non potevo riferire a Felix quello che provavo… almeno, non per il momento.

“Addio Alec…” gli dissi col cuore in lacrime “…abbi cura di te…”*

Non ricevetti risposta… si limitò ad osservarmi, immobile, senza togliermi gli occhi di dosso, nemmeno per un secondo.

Dannazione, non guardarmi in questo modo,pensai.

Più mi osservava con quello sguardo triste, deluso, più sarebbe stato difficile dirsi addio.

Seguii Felix, scostandomi di qualche passo da lui.

Mi voltai ancora una volta verso Alec, che con quegli occhi cremisi mi guardava come se stesse sul punto di piangere.

Provai ad evitarlo, ma era più forte di me… la tentazione di tornare indietro era inarrestabile.

Dovevo farcela… provare a dimenticarlo, ma era impossibile. Non avrei mai potuto scordare quegli occhi, che mi imploravano di rimanere.

Deglutii quell’amaro che avevo in bocca, e abbassando lo sguardo presi a correre a più di centocinquanta all’ora, allontanandomi per sempre da quella radura.
 
 


*in italiano nel testo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  
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