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Autore: Yennefer    13/08/2013    0 recensioni
Racconta le vicende di Lyla, una giovane ragazza che nel Natale del 1964 fa la conoscenza di un certo ragazzo che si rivela essere Paul McCartney, tra i due nascerà qualcosa più di una semplice amicizia ma che non si limiterà a sbocciare in amore.
La scrissi tempo fa su un forum e ora ve la riporto qui :)
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 14 ULTIMO CAPITOLO

      Close your eyes and I'll kiss you
Tomorrow I'll miss you
Remember I'll always be true
And then while I'm away
I'll write home every day
And I'll send all my loving to you.

  
    

5 Dicembre 1965 (Poco dopo la pubblicazione di Rubber Soul)

 
Salve, mi chiamo Paul McCartney. Faccio parte di una famosa band che ha rivoluzionato il mondo della musica. Sono mancino, sono sempre stato considerato il più bello del gruppo e non mi sono mai considerato un traditore ma una persona fedele e leale. Nonostante tutto questa volta tradì. Tradì una delle persone più belle e fantastiche che abbia mai conosciuto, una persona che per me è speciale per un'altra che non lo era per niente. Ecco cosa penso di me: sono un coglione. Mi sono lasciato andare e non ho neanche avuto il coraggio di ammettere il mio errore davanti a lei...chissà...se magari lo avessi ammesso, saremmo ancora insieme. 


Paul


Scrissi questo su un quaderno che avevo trovato poco prima del concerto di Liverpool, quello stesso giorno. Lo scrissi e lo bruciai subito dopo. L'intero quaderno. Mi accesi una sigaretta, avevo litigato con George, anche lui mi dava del coglione per quello che avevo fatto. Lyla era una persona fantastica... Quei suoi occhi verdi mi avevano incantato sin dall'inizio e i suoi capelli biondi erano morbidi come la seta. Eppure ero stato capace di tradirla. Ricordo che mentre suonavo "All My Loving" sul palco, quella sera, non riuscivo a smettere di pensare a lei.
 Avevo bisogno di distrarmi. Mentre gli altri si stavano rilassando, finito il concerto, decisi di uscire e tornare a casa . Per un momento non volevo pensare più a nulla, volevo solo andare a casa...
Così uscì, senza dire niente a nessuno, presi la mia macchina e cominciai guidai dall'Empire Theatre di Liverpool. Per un secondo decisi di fare un salto al Cavern Club, dove avevano avuto luogo i primi concerti con i Beatles ma cambiai subito idea pensando che non fosse il luogo adatto. Lungo la strada notai che una ragazza faceva l'autostop tutta sola, avrà avuto si e no diciassette anni e mi fece pena. Fermai l'auto di fianco a lei e la invitai a salire in auto. "Come ti chiami?" le chiesi "Rita." mi rispose tutta spaesata. "E dove stai andando di bello da sola e a quest'ora, Rita?" . L'auto ripartì e lei guardò fuori dal finestrino sovrappensiero "Da nessuna parte...sono scappata di casa" le lanciai un'occhiata veloce. Mi raccontò  che era incinta e che avrebbe voluto abortire, ma i suoi genitori, bigotti, non glielo avrebbero mai permesso. Diceva che si sarebbe rovinata la vita se avesse avuto un figlio a quell'età. Rita mi faceva sempre più pena. Passò qualche chilometro in silenzio, ancora non avevo ragionato su che cosa fare di lei. Ora guidavo per una strada di campagna, ero uscito da Liverpool senza un motivo ne una meta precisa, a quanto pare avevo scartato anche l'idea di tornare a casa. Chissà...magari sarei scappato con questa ragazzina. D'un tratto Rita spalancò gli occhi e aprì la bocca come per farne uscire un urlo, tutta la tristezza che aveva dentro sparì per qualche attimo e iniziò a gridarmi nelle orecchie "Tu sei Paul McCartney! Ommioddio, non posso crederci! Mi sto facendo dare un passaggio da Paul McCartney!".
Preso alla sprovvista mi girai verso di lei e sbandai l'auto, lei si mise a urlare e la macchina andò a finire contro un albero, e prese fuoco. Io rimasi intrappolato nell'auto mente Rita venne sbalzata fuori e si salvò la vita. Ma perse la memoria. Io morì così, all'improvviso e con i rimpianti in mente per il mio tradimento verso Lyla e sulla spalle una vita vissuta tra gli amici, ma anche sempre in mezzo al palco a suonare lo strumento che amavo. Infondo avevo avuto una vita felice. Chiusi gli occhi e accettai la mia morte.

7 Dicembre 1965
Io e Noel avevamo cominciato a fare sul serio, lui si era di nuovo dichiarato a me e una sera eravamo stati a letto insieme. Era stato bellissimo. L'essere tornata da Noel non poteva essere stata una scelta migliore. Ero felicissima di essere nella mia vecchia vita, anche se a volte rimpiangevo Paul e le "avventure" vissute con lui. Ma Noel era la persona dei miei sogni. Stavo cucinando quando squillò il telefono "Vado io!" urlai a Noel "Pronto?" dall'altra parte del telefono mi giunsero singhiozzii di una persona che stava evidentemente piangendo "Lyla? Sono George. Devo darti una brutta notizia. Paul è morto." mi sparì completamente il sorriso dalle labbra, lasciai cadere il telefono per terra e, dopo aver realizzato la notizia, cominciai a piangere ininterrottamente.

Qualche giorno dopo i Beatles annullarono le successive date. Io, George, John, Ringo e anche Noel celebrammo il funerale in gran segreto. Nessuno avrebbe dovuto sapere quell'evento tragico. John disse che quella di nascondere il decesso era una idea folle, Ringo invece sosteneva che rivelarlo avrebbe ucciso la loro carriera. "Come farete a nasconderlo? E' morto! Prima o poi salterà fuori, che lo vogliate o meno!" Ringo sosteneva di conoscere un attore molto simile a Paul e che l'avrebbero sostituito con lui. L'idea era folle, ma funzionò. Con riluttanza i Beatles accettarono la morte del vero Paul McCartney e insegnarono al sostituto i modi di fare e le canzoni. Egli, tale William Campbell, si sottopose ad una chirurgia plastica per assomigliare di più al suo predecessore. La stampa aveva cominciato a sospettare qualcosa ma nulla fu mai certo per loro. A poco a poco cominciarono a nascere leggende su come e SE fosse morto Paul McCartney, andando a formare teorie sempre più folli. Ma i Beatles, soprattutto il nuovo sostituto, continuarono a negare, nel rispetto e nel ricordo del vero Paul McCartney. Nato il 18 Giugno 1942 e morto segretamente  il 5 Dicembre 1965.

Cosa feci io? Accettata, con riluttanza, la sua morte imparai finalmente a suonare la chitarra, composi una canzone in suo onore e svariate altre. Suonai per un po' in giro da solista, re-incontrai perfino i Pink Floyd e Syd Barrett, che era ben cambiato dalla prima volta che l'avevo conosciuto. Era diventato irriconoscibile ma non nell'aspetto bensì nel carattere. Con quello sguardo sempre vuoto di sentimenti. Gli altri mi dissero che non era più quello di una volta ma non mi diedero alcuna informazione su ciò che gli era successo. Nel frattempo avevo mantenuto i contatti con George Harrison. Poi mi sposai con Noel ed ebbi due gemelli. Li chiamai Paul e Syd.




NOTE:

In questo racconto sono riportate alcune date reali, sono presenti fatti realmente accaduti e citate persone esistite veramente, tra cui:

- Paul McCartney
- George Harrison
- John Lennon
- Ringo Starr
- Pete Best
- Cynthia Powell
- Pattie Boyd
- Maureen Cox
- Jane Asher
- Roger "Syd" Barrett
- Roger Waters
- Nick Mason
- Richard Wright
- Bob Klose
- Pink Anderson
- Floyd Council



- Il 6 Maggio 1965 ci fu veramente un concerto dei Rolling Stones a Liverpool
- I Beatles rientrano in Gran Bretagna dopo la vacanza di lavoro alle Bahamas il 10 Marzo 1965
- Il racconto tra il 23 e 24 giugno 1965 (esclusa chiaramente la visita ai genitori di Lyla) è reale, così come il concerto di Milano e il rispettivo Tour in Europa
- L'esperienza di LSD di John, Cynthia, Pattie e George fu reale, ma non ho mai trovato una data precisa
- La "Fender Esquire" piena di specchi di Syd Barrett è reale
- Il racconto di Paul a Buckingham Palace e la nomina di baronetti ai Beatles è reale e avvenne il 24 Ottobre 1965
- I Beatles furono realmente informati del fatto che la regina volesse dargli l'MBE mentre erano agli studi della Twickenham Film
- Il concerto dell' 11 Aprile 1965 a Londra si tenne veramente
- Il concerto del 5 Dicembre 1965 a Liverpool si tenne veramente
- Il concerto del 3 Luglio 1965 a Barcellona si tenne veramente
- Il tour in America è reale
- L'album "Rubber Soul" uscì il 3 Dicembre 1965
- L'album "Help!" uscì il 6 Agosto 1965
- Nel racconto sono citati i Pink Floyd
- Il "Cavern Club" fu un noto locale di Liverpool
- Nell'ultimo capitolo è citato un pezzo del brano "All My Loving" dei Beatles
- La morte di Paul McCartney è solo una leggenda ed è stata un po' modificata per motivi inerenti alla trama (per fare un esempio, Rita nell'originale sarebbe morta con Paul)


Se ho dimenticato di menzionare qualcosa mi scuso apertamente con tutti, iniziai questo racconto nel 2010 pubblicandolo su un forum. Spero che ora che è completo l vi sia piaciuto :)

  
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