Cornice
«Abbiamo
deciso che lo diremo.»
La
scatola di colori a olio rimase a galleggiare nell’aria,
e un’espressione confusa e sorpresa si librò negli
occhi di Feliciano.
«Dire
cosa a chi?» domandò il minore.
Lovino
tirò distrattamente quell’unico ciuffo della sua
chioma che proprio non riusciva a domare, mordicchiò le
labbra, fissò il
soffitto e sospirò:
«Ormai
sono sei anni che stiamo insieme. È giusto che anche
Lucia e Federico lo sappiano.»
Il
maggiore percorse la stanza a veloci falcate e si mise a
sedere sul letto, per poi lasciarsi cadere di schiena.
«Mi
chiedo se i signori Carriedo avrebbero mai immaginato
che il loro figlio naturale e il loro figlio adottivo si sarebbero
messi
insieme, quando hanno deciso di accogliere me e te in casa
loro.»
«Lovino…»
«Non
preoccuparti» lo rassicurò il fratello,
rialzandosi dal
letto con uno scatto addominale. «Aspetteremo che tu e Ludwig
torniate dal
vostro viaggio. Non vogliamo che vi perdiate il grande
spettacolo.»
Feliciano
si accucciò ai piedi del letto, e prese una mano
del consanguineo tra le sue. Lovino faceva lo spavaldo, ma le sue dita
tremavano appena. E Feliciano sapeva cosa significava quel brivido: il
fratello
voleva averlo vicino quando avrebbe rivelato tutto quanto ai suoi
genitori
adottivi. Per questo avrebbe aspettato il suo ritorno.
«Hai
paura?»
«Lucia
e Federico sono brave persone. Credo che capiranno»
Lovino si strinse nelle spalle, ostentando una tranquillità
che non provava. «Ma
non so se… capiranno subito.»
Il
maggiore passò una mano tra i capelli, per poi
scompigliare quelli del fratello.
«Prima
o poi toccherà anche a te e Ludiwg» la bocca ebbe
una
contrazione nervosa nel pronunciare il nome del fidanzato del fratello.
«E temo
che sarà molto più difficile, con quella zavorra
mangia patate.»
«Ludwig
mi aiuterà, quando verrà il momento»
sorrise
Feliciano. «L’ha sempre fatto.»
Lovino
avrebbe voluto replicare con qualcosa di velenoso, ma
l’espressione beata del fratello gli fece franare
l’invettiva tra i denti: il
suo viso aveva la luce di chi credeva fermamente di poter affrontare
qualunque
cosa pur di continuare a stringere la mano del suo innamorato.
Sospirò,
abbassando il capo. Sperava solo che la vita non
potesse mai spegnere il sorriso del fratello, e che quello stupido
crucco si
impegnasse a dovere per difenderlo.
«Rilassati,
in montagna» gli augurò Lovino. «Quando
tornerai, ci sarà il grande spettacolo.»
Il
maggiore non riuscì a oltrepassare la porta: le braccia
minute del fratello lo strinsero in vita, e una parola flebile
scivolò sulla
sua spalla:
«Grazie.»
L’indice
e il pollice del maggiore schioccarono a elastico
sulla sua fronte, e Lovino sbuffò un sorriso.
«Divertiti.»
Feliciano
annuì, chiuse il borsone, se lo lanciò sulle
spalle e scese le scale il più velocemente possibile.
Voleva
raggiungere la stazione. Lì ci sarebbe stato Ludwig
ad aspettarlo.
Aveva
voglia di gettargli le braccia al collo e baciarlo, e
stare attaccato al suo braccio per tutto il tempo del viaggio. E
aspettava con
impazienza che la notte scendesse per permettere loro di gustarsi un
po’ di
intimità.
Salì
sull’autobus al volo, il cuore martellante contro le
costole.
Non
aveva dimenticato la bruma che aveva offuscato i giorni
in cui era stato la vittima dei bulli. Anche se si era diradata, un
poco di
quella caligine era rimasta nascosta dentro di lui, a ricordargli
quanto la
gente potesse essere malvagia, anche senza ragioni apparenti. Ma la
luce che
lui e Ludwig cercavano di mantenere viva era colata ovunque nel suo
mondo,
facendogli riscoprire i colori che prima erano infangati nella penombra.
Scese
dall’autobus di corsa, e accelerò ulteriormente
quando
lo vide aspettare di fronte alla stazione.
«Ludwig!»
lo chiamò.
E
gli gettò le braccia al collo e si sporse per baciarlo
proprio come aveva immaginato sull’autobus.
E
il Ludwig reale rispose ancora meglio di quello nella sua
fantasia.
Aveva ancora tante tele e tanta voglia di dipingere, e il mondo esterno era pieno di colori splendidi. Non vedeva l’ora che Ludwig glieli mostrasse tutti.
E con questo capitolo si conclude la storia ç_ç
Vi chiedo di nuovo enormemente scusa per il ritardo con cui mi presento, ma gli ultimi mesi sono stati un inferno, tra studio, esami e lavoro ç_ç Finalmente ho avuto un po' di tregua, e sono quindi riuscita ad aggiornare<3
Spero che il finale, sebbene breve, vi sia piaciuto<3 E la storia non finisce propriamente qui: ci sarà un seguito, incentrato su Lovino e Antonio, in cui compariranno anche i due protagonisti di questa fanfiction<3 Il titolo non è ancora stato deciso, ma ho già scritto i primi capitoli<3 Posterò anticipazioni e informazioni a riguardo nella mia pagina di FB<3
Se invece avete voglia di altro GerIta made in Red a partire da ora... lo troverete in Caleidoscopio, una fanfiction nuova di zecca che pubblicherò proprio oggi<3
E ancora una volta... grazie a tutti voi che avete accompagnato fino alla fine Feliciano e Ludwig<3
Grazie di cuore<3
Alla prossima!
Red