Finiti i compiti,ripensai alla frase che mia madre mi aveva detto:'Avrei dovuto abortire.....sei l'errore piú grande della mia vita!' Mi misi a piangere,nessuno si meriterebbe di sentire questa frase dalla propria madre,neanche il killer piú spietato! Allora andai da lei e le dissi tutto ció che provavo:'Se proprio non mi volevi,allora perché non hai abortito invece che farmi passare questa vita come un inferno?!?Con te che sei ubriaca giá alle 10 di mattina?E con la nonna che,se prendo un 6,mi frusta con la cinghia!?!?' Mia madre di risposta mi ruppe la sua bottiglia di rum sulla testa e svenni,questo é quello che mi ricordo.Mi svegliai su un'ambulanza,poi mi riaddormentai di nuovo. Arrivata all'ospedale mi bendarono la testa e dissero che devevo rimanere a riposo per almeno una settimana,quindi avrei perso una settimana di scuola e non potevo permettermelo! Il giorno seguente ho visto entrare un ragazzo nella mia stanza,lo guardai meglio,era Federico.Lo salutai e lui mi disse:'Visto che oggi non ti ho visto a scuola mi sono preoccupato e sono andato dal preside che mi ha detto tutto.' Io mi misi a piangere non volevo che mi vedesse in quelle condizioni,cosi mi girai sul fianco destro,peró mi dimenticai che il camice era aperto sulla schiena e allora  vide le mie cicatrici provocate dalla cinghia di mia nonna.Allora lui mi chiese chi mi aveva provocato quelle cicatrici,gli raccontai tutta la mia storia.Lui mi bació e mi disse:'D'ora in poi io non ti lascieró piú,verrai a vivere con me  e la mia famiglia.' Fu felice della sua decisione e come se non avesse fatto abbastanza per me, mi disse quelle due  parole,che ogni ragazza sogna di sentire:'Ti amo' In quel momento iniziai a sorridere e continuavo ad abbracciarlo e baciarlo,risposi che lo amavo anche io.Si distese nel mio letto e in quel momento cosi bello venne rovinato da una persona inaspettata: mio padre. <>