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Autore: M_Cullen    14/08/2013    1 recensioni
Era strano... come se una parte di me fosse morta, ma in realtà, per la prima volta mi sentivo vivo davvero.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec, Demetri, Felix, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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- CONFESSIONI -
 

 
 

Entrai in camera mia con un’espressione cupa dipinta sul volto, mentre Felix rischiuse la porta alle nostre spalle.

Per la prima volta nella mia nuova vita, mi sentivo vuoto, quasi privo di forze. Tutto a causa di quel giovane vampiro che mi aveva rubato il cuore, prima con il suo profumo, poi con il suo viso angelico.

Non riuscivo a togliermi dalla mente il suo sguardo fisso sul mio, che mi chiedeva di rimanere.

Il mio istinto mi suggeriva di tornare da lui, magari di nascosto, ma non mi andava di mentire ancora a Felix. Lui mi aveva salvato la vita, ed io dovevo essergliene grato.

“C’è qualcosa che non va?” la sua mano si posò dolcemente sulla mia spalla, interrompendo ogni mio singolo pensiero.

Mi voltai verso di lui e nell’incrociare i suoi occhi, provai quasi vergogna, come se Felix potesse leggere la mia mente e venire a conoscenza di tutto quello che provavo. Non era di certo in grado di fare ciò, ma poteva benissimo capire che qualcosa mi turbava.

“Va tutto bene, Felix…” mentii ancora una volta in modo spudorato nei suoi confronti, spostando lo sguardo sul pavimento per l’imbarazzo.

Mi afferrò il mento tra le dita, alzandomi il viso, obbligandomi così a guardarlo nuovamente. “C’è qualcosa che devi dirmi?”

Quella domanda suonò per me come un rimprovero. Sembrava più un’affermazione che un interrogativo.

“Io…” balbettai. “Io… devo confessarti una cosa…”

“Tutto quello vuoi, Demetri… sono qui per ascoltarti…”

La sua dolcezza era infinita, ed io avevo quasi timore di parlargli… di raccontargli i miei futili problemi, ferendolo in qualche modo.

“Io… non riesco a stargli lontano…” sbottai, incapace di guardarlo dritto negli occhi. Non gli avrei mai più mentito.

“A chi ti riferisci?” chiese, confuso.

“Il ragazzo che abbiamo conosciuto poco fa, nella radura…”.

Ce l’avevo fatta. Avevo trovato il coraggio di dirglielo, anche se a malincuore. In quel momento mi voltai completamente, dandogli le spalle, cercando di concentrarmi su un punto fisso.

“Quindi, il mio Demetri si è innamorato…” rise.

Alla parola mio,ebbi un leggero sussulto.

“Questo è quello che si dice ‘amore a prima vista’, o cosa?” continuò divertito, venendomi incontro per pizzicarmi un fianco.

Strano da parte sua.

In un certo senso ero dispiaciuto per averglielo detto, dall’altro mi sentivo sollevato… non mi sarei mai aspettato una reazione del genere, anche se i sensi di colpa continuavano ad assalirmi, senza conoscerne il motivo.

“Direi che è stato più un ‘amore al primo… odore’…” sull’ultima parola, incurvai una delle estremità delle labbra all’insù, divertito dalla frase che avevo appena pronunciato.

“Esprimiti meglio…”. Continuava a ridere, come se trovasse la cosa divertente, che per me non lo era affatto.

“Quando andai a caccia per la prima volta, un profumo intenso, trascinante, arrivò alle mie narici… un odore che stranamente mi distrasse dal sangue, cosa che non mi sarei mai aspettato, essendo un vampiro…” Felix ascoltava con molta attenzione le mie parole, come se volesse coglierne fino in fondo il significato. “…volevo seguire la sua scia, per poter conoscere la creatura dalla quale proveniva quell’odore misterioso, ma mi tirai indietro. Poi presi la decisione di accompagnarti, con l’intenzione di ritrovarlo, e così feci… fin quando non arrivasti tu…” conclusi.

Ci fu un momento di silenzio, poi il mio compagno parlò. “Davvero strano… a me non ha fatto questo effetto…” puntualizzò, pensieroso.

“Forse, ognuno la pensa in modo diverso…”

“Forse…” continuò. “Comunque sia, sono davvero felice per te…” sorrise.

“Dici davvero?” ero sorpreso da quella sua risposta. Lo vidi annuire, poi ripresi. “In ogni modo sarebbe meglio dimenticarlo, data la mia posizione all’interno di questo palazzo…”

“Stai scherzando?” alzò la voce, parlandomi di sopra. “Che aspetti?? Va’ da lui!”

Rimasi sbigottito dalle parole che aveva appena pronunciato.

Lui era veramente un amico… il migliore che si potesse mai desiderare, ed io ero davvero fortunato ad averlo accanto.

Avrei voluto abbracciarlo e confessargli quanto tenevo a lui, ma quell’atmosfera fu presto interrotta dal rumore di passi che avanzavano sempre più verso la porta. Difatti, poco dopo, qualcuno bussò.

“Avanti…” risposi, infastidito.

Un vampiro alto, moro, sulla trentina, si arrestò sulla soglia. Avrebbe potuto ricordare Felix per il fisico e la robustezza.

“Aro vorrebbe vedervi in sala congressi.” Parlò, con la sua voce matura e melodica allo stesso tempo. Nonostante tutto risultava alquanto monotona, come se avesse imparato quella frase a memoria, senza capirne il significato.

Io e Felix ci scambiammo uno sguardo veloce, poi ci limitammo a seguirlo.
 
 
 
 
 
 
 

 

  
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