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Autore: Karyon    14/08/2013    1 recensioni
E se l'avventura alla ricerca dello One Piece fosse già conclusa?
Dove saranno, cosa avranno creato tutti i Mugiwara?
Il futuro. Ovviamente a modo mio.
![Raccolta One shot]
I. Nico Robin - Porti di mare.
II. Nami - Di villaggi e tempeste.
III. Usopp - Padri & stelle dorate.
IV. Sanji - All Blue Gate.
V. Chopper - Numero Cinque.
VI. Zoro - Strada dell'Armonia.
VII. Brook - Little Yo.
VIII. - XI. I Racconti del Mare Aperto (Ovvero: i pirati del futuro).
Genere: Commedia, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I Racconti dei Pirati del Futuro
Parte quarta - Réunion

 

La casa di Robin e Franky si trovava nella parte bassa di Water Seven che, dopo le ultime migliorie di Iceburg e Paulie, non rischiava più di sprofondare un anno sì e l'altro pure a causa dell'Aqua Laguna. Era di gran lunga la casa più vistosa della città, con i tetti punteggiati di antenne di vario tipo e lunghi corridoi che portavano ai vari laboratori; dopo la carpenteria e la costruzione delle navi, Franky aveva deciso di mettere su un nuovo laboratorio di smanetellazione, quello dedito alla protezione di Water Seven e ai canali di irrigazione della città, quello delle armi che condivideva con Usopp. La parte abitativa era caratterizzata da un'abitazione centrale su due piani, ma tutto il resto si estendeva attorno come raggi del sole. Assurdo.
Il terreno a distanza di metri restava desolato e pieno di relitti perché, a parte la Franky Family, nessuno ancora si fidava a costruire così vicino al mare. Quindi, appena misero piede a terra, tutti i mocciosi della banda scapparono a giocare con pezzi di ferro o legno buttati a caso e vecchie imbarcazioni distrutte.
«Oh, non cominciamo...» sospirò Nami, mentre Shanks e Belle correvano verso quella che sembrava un'imbarcazione a forma di piovra gigante. Manco a dirlo e furono raggiunti prontamente da Olvia, mentre Bankina li guardava timorosamente da lontano.
«Ciao!»
A quel saluto Belle si illuminò e finì praticamente in braccio all'altra ragazza: oltre ad avere la stessa età, avevano un carattere molto simile e la cosa le aveva rese grandi amiche. Shanks, lì accanto, si limitò a una smorfia e ne approfittò per prendere dell'acqua con un secchio trovato tra i relitti e lanciarglielo addosso.
«Ahhhh! Shanks!» Gridarono all'unisono, poi Olvia provò a mollargli un calcio che il ragazzo schivò agilmente.
«Non cominciate voi due...» fece Usopp, mentre spingeva la sua timidissima figliastra nel mucchio. «Dai, vai a giocare con loro...»
Rispetto ai gemelli, Ace e Olvia che erano dei veri casinisti e al riflessivo ma socievole Tom, Bankina aveva un po' di problemi a relazionarsi con tanta gente alla volta. Tuttavia la bambina annuì diligente e si avvicinò al gruppetto «Ehm, ciao...» complice il fatto che non si spostasse molto da Shirop, aveva sviluppato un vero rapporto solo con Olvia e Tom, che gli gli faceva da fratello maggiore.
Olvia sorrise «Non essere così timida! Vi ricordate di Bankina?»Esclamò, tirandola per un braccio. Belle annuì, ma Shanks si illuminò «Massì, ciao! Benvenuta nella ciurma di Shanks!» Fece, mentre le ragazze sbuffavano.
«Che succede?!» S'intromise Ace, appena sbarcato dalla nave.
«Shanks crede ancora di essere il capitano della ciurma...» spiegò Belle.
«Ricordiamoci che il capitano sono io, visto che ci metto la nave» rimbeccò Olvia.
Ace sospirò «Tanto per mare non ci possiamo andare!» Sbottò, molto pragmaticamente, salutando Bankina.
«Invece penso proprio di sì» rispose drammaticamente Tom, interrompendoli. Quando c'erano tutti gli altri cercava sempre di darsi un tono perché, dopotutto, era lui il più grande con i suoi undici anni quindi era maticamente ovvio che fosse lui il capo banda; inoltre, era lui che scriveva e custodiva il Libro, che solo ogni tanto prestava agli altri.
«Cosa intendi dire?» Gli chiese Shanks, a occhi sgranati.
Tom sorrise furbescamente «Che possiamo andare per mare! Sono riuscito a convincerli a mandarci!» Esclamò, mentre tutti gli altri lo guardavano a bocca aperta.
«Davvero?! Fratello, sei un genio!»
«Già, Capitano» aggiunse Belle, sia per infastidire il fratello sia perché la sua cotta per Tom non era poi un segreto di stato.
Shanks sbuffò «Sìsì, bravo...»
Bankina si limitò a sorridere, ma fu Ace a saltellare in giro chiedendo ossessivamente quando sarebbero partiti.
Tom si sedette su un masso, con aria pensosa «Ci serve ancora una bandiera e un po' di provviste, poi possiamo andare» giudicò.
«Sìì!»
«Ehm, se volete posso disegnarla io...»
Tutti si girarono a guardare perplessi Sho, che intanto si torceva le dita per l'imbarazzo. La sua idea era di stare con Sanji, Zoro e Tashigi non con un gruppetto di bambini fanatici dei pirati; però Sanji l'aveva spinto con un “devi farti più amici” ed eccolo lì, a essere fissato come un alieno. Sia per lavoro che per la lontananza Sho aveva solo sentito parlare dei compagni di Sanji, così come dei loro figli; si sentiva un po' fuori luogo.
Miracolosamente fu Ace il primo a parlare «Come ti chiami?»
«Ehm, mi chiamo Sho... vivo con Sanji...»
Olvia annuì con entusiasmo «Quindi sei un cuoco?!»
«Sì, una specie...» balbettò lui, ma tutti proruppero in vari “ohh” ammirati.
Sho sorrise con un po' più di forza «Sono un aiuto cuoco all'All Blue. Però so anche disegnare!»
Tom e Shanks si scambiarono un sorriso «Un cuoco sarebbe ottimo nella nostra ciurma, però abbiamo già una disegnatrice...» fece il primo, indicando Bankina.
La ragazzina gli sorrise «Puoi aiutarmi, una bandiera e grande e in due faremmo prima...»
Sho annuì e fu così che la Ciurma di Shanks – o di Tom – ottenne il settimo membro.


Poco lontano, Rufy alzò la testa dalle braccia incrociate sulla paratia e cominciò «Voglio venire anch'io per mar-» ma non terminò la frase che un pugno scese dal cielo a colpirlo in piena nuca. 
«Ma non dire cavolate e comunque non possono andarsene per mare da soli! Devono aver capito male» sbottò Nami, mentre scendeva dalla scaletta verso un sorridente Usop «Ciao! Finalmente ce l'avete fatta!»
«Sì, abbiamo dovuto ritardare di un giorno perché qualcuno ha distrutto mezza nave...» borbottò la donna, lanciando un'ochiata feroce al suo pessimo marito.
Rufy ghignò «La navigazione non è ancora il mio forte».
Disse colui che aveva navigato tutti i sette mari. Usop scosse la testa con un sospiro rassegnato, poi scorse la zazzera bionda di Sanji che, ovviamente, battibeccava con Zoro sulla porta di casa.
«Marimo, sul serio. Alla prossima ti faccio fuori» stava dicendo Sanji a un Zoro decisamente scocciato.
«Cos'è, siamo di nuovo in quel momento dell'anno?» Li prese in giro Nami, entrando in casa ben decisa a ignorarli. Da quei fatidici due anni in cui si erano separati a causa di Kuma e avevano deciso di allenarsi separatamente, quei due pazzi incoscienti si sfidavano al massimo delle loro forze per sancire chi fosse diventato il migliore; questo voleva dire che da tredici anni quei due cretini rischiavano la morte in modo stupido per un questione di orgoglio. Ormai erano quasi pari anche se, come testa verde si divertiva a ricordare, lui era una spanna sopra da sempre.
«Credici, cuoco babbeo... sono almeno tre anni che vinco io senza possibilità di appello...»
«E piantatela!» Sbottò ancora Nami, prima di accogliere con sollievo il sorriso tranquillo di Robin che prendeva il te in salotto con Tashigi, che molto diplomaticamente aveva deciso di ignorare i suoi compagni di viaggio.
«Ciao, Nami! Sei riuscita a svignartela?»
«Lascia stare, quei due sono un caso perso...»
«Pensa a me che ci vivo insieme».
«Hai tutto il mio sostegno!»
Dopo anni, Nami si chiedeva ancora come fosse possibile che Tashigi potesse vivere con quello spadaccino da strapazzo, ma avevano già capito che anche lei non era del tutto normale, dopotutto.
«Dov'è Franky?» Chiese poi, guardandosi intorno.
«È nel laboratorio tre che ripara una nave per Iceburg. Il Capitano?»
Chiamare ogni membro della ex ciurma con i ruoli che avevano un tempo era un'abitudine che Robin non aveva mai del tutto cancellato.
Nami scrollò le spalle, mentre si sedeva su una poltrona «A far danni, suppongo!»
«Dov'è finito Chopper?» Domandò Zoro, prendendo posto sul divano con Tashigi.
«Mi ha chiamato: faranno un po' tardi a causa del vento...» spiegò Robin, con un sorrisetto enigmatico.
«Faranno?»
«Vedrete...»
A parte lei che, come al solito, faceva da confidente e porta-segreti per tutti gli altri, nessuno sapeva che Chopper non solo faceva da padre putativo a un ragazzino affetto da zoo permanente, ma aveva anche una possibile frequentazione con il capitano della sua base. Sarebbe stato divertente, non vedeva l'ora!
«Yohohoho, questa casa è davvero enorme!» Esclamò Brook, entrando dal corridoio che portava al laboratorio cinque.
«Già, ti sei perso?» Gli chiese Robin, mentre le sue varie mani gli offrivano una sedia e il solito te con latte.
«Io non mi perdo mai, yohohoho!» Rise Brook, ma in effetti era vero che dopo aver girovagato nel Tirangolo Florian riusciva a non perdersi mai, neanche nel Nuovo Mondo ancora poco conosciuto. «Yooki è nella baia coi ragazzi, va bene?»
«Certo, non gli succederà niente vedrai» replicò lei, mentre Sanji entrava in sala con l'aria scazzata.
«Cos'è, ti è andato il sushi di traverso?» Lo prese in giro Zoro, ma quello guardò Robin «Cos'è questa storia che possono andarsene in giro con un'imbarcazione e un jolly roger?» Sbottò, alla faccia della coerenza: praticamente Sho, sotto suo ordine, si faceva e rifaceva la Grand Line e i vari mari in lungo e largo per effettuare delle spedizioni, mentre se doveva andarsene in giro con una barca a Water Seven gli andava in pappa il cervello.
Ovviamente Zoro glielo fece presente.
«È una cosa totalmente diversa: Sho è esperto nella navigazione con le navicelle dell'All Blue e conosce molto bene tutti i mari, ma qui si parla di mocciosi sprovveduti che adesso stanno ridisegnando un Jolly Roger in acque pericolose» grugnì, ma Nami scosse la testa «Anch'io non credo sia una mossa saggia, ma le acque di Water Seven sono tranquille dall'epoca di Enies Lobby e della CP9» replicò, zittendo tutti nel ricordare l'assurdo periodo che aveva anticipato l'entrata in ciurma di Franky.
«E poi gli ho permesso di muoversi solo lungo la linea di bassa marea che io stesso ho disegnato, sta tranquillo fratello!» Aggiunse il carpentiere, alle sue spalle, prendendolo per il collo.
«Ok, ok. Come non detto...» sbottò, arrendendosi all'evidenza che loro erano i soliti incoscienti e lui era un padre adottivo fin troppo ansioso.
Intanto, sul molo di casa, la piccola ciurma aveva messo appunto un vero Jolly Roger – che mostrava un teschio con una corona e una spada incrociata a una lancia – e una vera imbarcazione, che venne chiamata New Seas.
«A questo punto sarebbe ora di ridefinire i ruoli... non possiamo partire per mare nel caos» spiegò molto saggiamente Tom, mentre si metteva il cappello che Dragon aveva regalato a sua madre.
«Che poi quello sarebbe di nostro nonno, imbroglione!» Sbottò Shanks, immusonito sulla polena a forma di sirena.
«Beh, intanto sono io che scrivo il codice e sono anche il più grande, quindi comando io» rimbeccò Tom, ma Sho sorrise con aria di scusa «Veramente io sarei più grande di almeno due anni...»
«Ecco, il capo dovrebbe farlo lui!» Esclamò Olvia, a cui Sho era stato istantaneamente simpatico.
Belle sospirò «Piantatela, Tom è un grande Capitano...»
«Grazie, Belle».
«Lo dici solo perché hai una c-o-t-t-a per lui!» Scandì Shanks, facendo ridere tutti e rendendo praticamente viola la sorella – finendo conseguenzialmente in acqua ad annegare.
«Daaaaaai partiamooooo!» Urlò Ace che, da bravo figlio di suo padre, non ci andava tanto per il sottile.
«Ok, allora-» Tom non finì la frase, che qualcosa cadde dal cielo, schizzandolo di acqua da capo a piedi. «Ma che...»
Tutti alzarono il capo verso l'alto e notarono una grossa sagoma nera che oscurava parzialmente il sole; il viso di Chopper fece capolino con aria preoccupata «Zaomi, stai bene?!»
Una testa ricciuta spuntò dall'acqua giusto in tempo per urlare un “non so nuotare”, poi ripiombò sott'acqua lasciandoli tutti impietriti.
«Accidenti!» Esclamò Shanks che, essendo già in acqua, riuscì prontamente a salvarlo. «Stai bene?»
Zaomi tossì e sputacchiò per un po', poi annuì col capo «Sì, sì... grazie».
Intanto, quello che si scoprì essere un grosso uccello aveva fatto scendere Chopper e una strana donna ed era volato via. Chopper zampettò preoccupato verso di loro «Grazie ragazzi, Zaomi ha un frutto zoo-zoo e non sa nuotare. Come stai?»
Zaomi annuì di nuovo, poi fu subbissato di domande sul suo frutto e il suo aspetto bizzarro. Il baccano aveva richiamato tutti quelli all'interno che ora li guardavano dalla porta «Possibile che devi fare sempre entrate ad effetto?» Lo prese in giro Zoro, mentre Chopper arrossiva accampando scuse. Tutti comunque si erano accorti della donna dai lunghi capelli biondi e orecchie da volpe che li osservava composta dietro di lui. Sanji, ovviamente, fu il primo a presentarsi con aria da dongiovanni, prendendosi un pugno in piena testa da Tashigi.
«Ahia!»
«Piantala di fare il cascamorto con tutte... ciao, io sono Tashigi» si presentò, allungandole la mano.
Lei sorrise «Io sono Kendall, capitano della base cinque».
Gli altri si scambiarono un'occhiata perplessa, ma Nami la salutò come una vecchia amica, mentre Robin le rivolse lo stesso sorrisino di poc'anzi. E quando tutti arrivarono al momento din chiedersi che fine avesse fato il loro ex Capitano, una piccola esplosione anticipò il volo di questo ultimo dal primo piano, fino a schiantarsi quasi sulla barca dei ragazzi; alla fine dovettero salvare anche lui e, tra una predica e l'altra, ritornarono all'interno per sentire la storia di Zaomi che entrò di buon diritto a far parte della ciurma dei nuovi pirati.
Quando finalmente decisero che il Capitano sarebbe stato Tom, che semplicemente salì per primo sulla barca e minacciò di mollarli lì se non ubbidivano – la piccola ciurma si preparò a salpare per il grande mare, rappresentato dalla riva ovest di Water Seven, guidata dal nuovo navigatore/occasionalmente cuoco Sho e seguiti a distanza dalla piccola mascotte Yooki.
«Speriamo bene...» sussurrò Sanji, che osservava i preparativi dalla finestra, mentre Rufy consegnava ai ragazzi il log pose di Water Seven, convinto com'era che dovessero davvero salparen per il mare aperto.
«Rufy, sei un capo disperato...» borbottò Zoro, ma lui si limitò a ghignare un “non si sa mai”.
Nami sospirò «D'accordo... ora che abbiamo mandato i vari pargoli potenzialmente a morire, che ne dite di ricominciare con le memorie?»
«Cosa sono le memorie?» Chiese Kendall, sorseggiando lo strano te portato da Brook.
«Aiutiamo Robin a ricostruire la storia, partendo dalle nostre singole esperienze» spiegò Chopper.
«Siamo stati quasi sempre insieme, ma ognuno di noi è entrato nella ciurma in tempi diversi e molti non conoscono tutta la storia... Foosha, Coco's village e Arlong...»
«Shirop e la Going Merry...»
«Drum, Hiilk e Kureha... per non parlare di Wapol!»
«E tutta la storia della Baroque Works, di Bibi e del suo regno? Senza dimenticare Skypiea, Nolan il bugiardo ed Ener... ne abbiamo avute di avventure».
Kendall sorrise «Sembra una storia molto interessante. La stai scrivendo tu?»
Robin annuì «Sto già scrivendo collane che narrano delle scoperte fatte nel Nuovo Mondo, dei cambiamenti attuati dalla Rivoluzione, della caduta del Governo... ma ho pensato che mancasse qualcosa. Quando Gol D. Roger e la sua ciurma hanno raggiunto lo One Piece, la storia è morta con loro perché avevano deciso di non divulgarla. La morte del Re dei Pirati aveva dato il via alla nuova era e nessun membro di quella ciurma aveva intenzione di fermare il destino raccontando ciò che aveva visto. Ma ora tutto è cambiato...»
«Già, quei tre fatidici anni da quando siamo stati divisi all'arcipelago Saboady hanno davvero cambiato il corso della storia» fece Nami, ritornando con la mente al momento in cui il Tiranno li aveva fatti sparire sotto al naso di Kizaru. Al tempo, non sapevano come stavano realmente le cose.
«E se dovesse scegliere un solo titolo che racchiuda tutta la vostra storia quale sarebbe?»
Nel silenzio della stanza, Robin sorrise «Direi che sarebbe... la Leggenda, la Leggenda del Paese fatto di Sole».
Il silenzio assorto, quasi reverenziale, sembrò mangiare il restante delle parole; mentre Robin cominciava a raccontare con la sua voce lenta e cadenzata, un gruppo di inerbi pirati stava salpando dal piccolo molo qualche metro più avanti, issando un Jolly Roger con impressa la corona del Re dei Pirati.
Qualcuno, un giorno, aveva detto che la storia era destinata a ripetersi.
Forse quella non era altro che l'inizio di una nuova epoca.

 

Note:

Salve! Prima che mi uccidiate ho un paio di cose da dire: la storia era nata i modo diverso, ma è andata mutando in corso d'opera.
L'idea di avventure legate ai figli dei Mugiwara c'è ancora nella mia testa, però ho pensato non fosse il momento adatto. Questo era più il momento di una reunion con un piccolo sguardo su futuro e un altro sul passato, niente di più. Ho intenzione di scrivere ancora dei figli così come li ho creati, ma in una sede diversa (magari con un'eta più sfruttabile, perché concorderete con me che parlare di bambini ancora così piccoli è un po' limitante). A parte le storielle del libro, non credo di essere capace di controllare dei bambini veri (passatemi il termine) e in questo piccolo capitolo un po' si capisce. Non so ancora bene cosa farò, ma forse riprenderò l'idea con figli più grandi – ecco, almeno giovani – e ripartire da lì. Che ne pensate?
Per quanto riguarda la riunione dei grandi, la storia è andata avanti da sé fino a un punto enigmatico e piuttosto reverenziale, facendo scemare un po' l'aspetto comico con cui era nata sta storia, me ne rendo conto. Il fatto è che ho talmente tante idee sul futuro (però passato, ossia da Saboady in poi) che ho idea di trasformare tutto in una long, con questa raccolta come flash forward.
Insomma, aspettatevi una long entro non molto. :D
Ho intenzione di riprendere tutti gli avvenimenti dalla divisione ad opera di Kuma in poi (quindi i due anni di skip, Marineford e tutto il resto saranno a modo mio e si distaccheranno molto dal manga attuale) e boh, spero ci butterete almeno un occhio. La fine di questa raccolta si è scritto un po' da sola e, anche se brusca, in realtà non mi spiace: crea un buon parallelismo tra gli adulti che parlano del passato e i nuovi pirati che salpano, anche se simbolicamente, per il futuro. Spero non vi faccia troppo schifo.
Nella speranza di attuare al più presto possibile questi due nuovi progetti nati dallo schema di questa raccolta, vi saluto!

A presto! <3

   
 
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