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Autore: Antonella84    14/08/2013    9 recensioni
Akane è a fare shopping con le sue amiche per passare un pomeriggio in spensieratezza e tranquillità, ma soprattutto per evitare di litigare con quello stupido del suo fidanzato.
Destinazione: CENTRO COMMERCIALE! Una ragazza le consegna un volantino con scritto: "Devi sposarti?Il tuo futuro marito però non ti apprezza? Segui i nostri corsi prematrimoniali e gli farai cambiare idea."
Una storia in cui Akane deciderà di imparare ad essere una buona moglie, con annessi e connessi :)
E Ranma? Come reagirà ai suoi strani cambiamenti?
Scopriamolo insieme! Buona lettura!
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ora di cena.
La famiglia Tendo-Saotome era quasi al completo.
Kasumi aveva cominciato a distribuire scodelle di riso a tutti quelli seduti a tavola.
"Kasumi, ma Akane non scende per cena?" Chiese il capofamiglia.
"No papà, mi ha detto di non sentirsi molto bene." Rispose la ragazza. 
Ranma, solo a sentir nominare la sua fidanzata s'irrigidì cambiando colore.
Genma lo notò: "Cosa c'è figliolo? Centri tu, per caso, con il malore di Akane?" Domandò minaccioso il padre di Ranma. 
"Ma che ti salta in mente stupido Panda! Non capisco perchè alla fine deve essere sempre colpa mia!" .Protestò il giovane. 
Tutti lo fissavano.
Sicuramente non gli avevano creduto. 
"E va bene! Vado a vedere cos'ha il maschiaccio!". Rispose rassegnato Ranma. 
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Akane era sdraiata sul letto.
Nella sua testa scorrevano le immagini di quel pomeriggio, fuori dalla solita routine, che aveva appena trascorso con il suo fidanzato. 
Ranma l'aveva trovata sexy, seducente e carina. 
Aveva perfino notato che era stata gentile!
Era riuscita a metterlo in imbarazzo e, fiato alle trombe, era riuscita a cucinare un dolce non decente, ma addirittura buono! 
Quell'esperienza era stata di sicuro una vittoria. 
Ma, nonostante la bella dose di autostima ricevuta, quella sera Akane non aveva avuto il coraggio di scendere ed affrontare lo sguardo di Ranma  davanti a tutti. 
Aveva deciso di non cenare senza dare spiegazioni a nessuno. 
*Domani mi aspetta una giornata dura!*.  Pensò la ragazza. 
Paradossalmente, Akane temeva il corso del mattino seguente, più di quello che aveva appena seguito.
Lei, esattamente come Ranma, aveva molta difficoltà ad esprimersi a parole. Farlo significava esporsi. 
Se la prova del giorno appena trascorso era sembrata più un gioco di seduzione in cui tutte le altre fidanzate erano brave, quella che l'attendeva era una prova molto più complessa e che sicuramente l'avrebbe distinta dalle altre...
Grazie a quel corso, i sentimenti di Akane avrebbero preso parola e nessuna provava per Ranma la stessa cosa che sentiva lei. 
Mentre era assorta in questi pensieri, qualcuno bussò alla porta:
"Chi è?". Chiese la ragazza.
"Akane sono io posso entrare?"
La voce di Ranma arrivò calda e decisa.
*Oh no è lui! Non posso tirarmi indietro, altrimenti addio progressi!*. Pensò la ragazza.
"Certo entra pure!" Gli disse. 
Il ragazzo entrò e subito richiuse la porta alle sue spalle.
Non riusciva però a guardare Akane negli occhi e con lo sguardo fisso sui propri piedi nudi le domandò:
"M-mi ha detto K-Kasumi che stavi poco bene, c-così sono venuto a vedere c-come ti s-senti... Tutto ok?" Balbettò il ragazzo. 
*Kasumi?* pensò Akane. Poi rispose:
"Va tutto bene Ranma…avevo solo un pò di mal di pancia." Affermò la ragazza allampando la prima scusa che le venne in mente. 
"Forse hai mangiato troppa torta al cioccolato!"  Esclamò Ranma rendendosi conto in ritardo del senso ambiguo che poteva avere quella sua affermazione.
Cosa che non sfuggì ad Akane che ancora una volta, decise di giocare.
"O magari ho fatto indigestione di panna montata!". Esclamò sorridendo. 
Il codinato era visibilmente in imbarazzo. Ci fu un enorme silenzio.
Ranma non sapeva proprio cosa dire, avrebbe potuto girare i tacchi e tornarsene di sotto, ma qualcosa teneva i suoi piedi ben piantonati sul pavimento della stanza della sua fidanzata.
Fu proprio lei ha decidere di rompere quel pesante silenzio.
"Ranma, siediti qui vicino a me… Ti va?" Chiese Akane indicando il bordo del suo letto. 
Il ragazzo eseguì la richiesta della  sua fidanzata con movimenti robotizzati. Akane sorrise.
"Sembri l'omino di latta del mago di Oz! Manca solo il cigolio e vai benissimo!".
A Ranma scappò una risata.
"Per caso stai seguendo un corso di attrice comica Akane? Sei quasi divertente!" Disse il codinato ancora ridendo.
Ad Akane invece mancò il fiato per qualche secondo.
Alla parola corso, pensava di essere stata scoperta!
*Fortuna che Ranma non è come Nabiki* pensò. 
Ritornando seria, la ragazza domandò:
"Vuoi dirmi qualcosa in merito ad oggi pomeriggio?".
Il ragazzo sentì nuovamente lo sguardo della sua fidanzata addosso e le mani che gli stavano sudando terribilmente. 
"Riguardo ad oggi dici?" Le chiese.
"È stato un pomeriggio strano...". 
Dato che Akane non era ancora pronta a parlare dolcemente a Ranma, decise di fargli poche domande ma quelle giuste, per farlo aprire un pò di più. *Se ci riesco, tutto ciò potrebbe aiutarmi al corso di domani.* pensò la piccola Tendo. 
"Strano in che senso?" gli domandò Akane.
"T-tu eri strana...eri diversa! E poi cavoli! Hai cucinato qualcosa di commestibile! Cosa c'è di più strano!"rispose ironizzando Ranma. 
La ragazza cedette alla rabbia e rispose:
"Magari è venuto Shinnosuke e mi ha portato un pò dell'acqua della vita!"
"Questo è un colpo basso..."
L'accusò il codinato stizzito.
"Hai iniziato tu!" Si difese la ragazza. Poi continuò:
"Comunque ironia a parte… Dici che sono strana in senso buono o cattivo?". 
Ranma capì che la sua fidanzata non aveva intenzione di mollare la presa.
"Bhè buono ovvio!". Fu la sua risposta.
Akane continuò:
"Quindi ti piaccio di più quando sono così strana?"
Gli chiese con un leggero rossore in viso senza mai smettere di fissare il suo fidanzato. 
Il ragazzo finalmente si voltò per incontrare gli occhi di Akane e quando accadde, entrambi ebbero un sussulto. 
"Akane… Strana o non strana, tu sei sempre tu.." Rispose quasi bisbigliando il morettino. 
"Ciò vuol dire che non ti piacevo prima e non ti piaccio adesso!" Disse tristemente la sua fidanzata.
*Ecco le sue solite conclusioni affrettate*pensò Ranma. 
"Io non ho mai detto questo!" urlò il ragazzo con il codino. 
"E allora spiegati meglio! Sembri la Sfinge con tutti questi indovinelli!". 
"Magari sei tu che sei dura di comprendonio!"
Si difese Ranma. Poi fece un lungo sospiro e continuò:
"Voglio dire che alla fine esiste una sola AKANE e che cambiare atteggiamento, non cambia quella che sei..."
La ragazza si scurì un pò in volto, ma il suo fidanzato non aveva ancora finito:
"Dopotutto però, visto e considerato che sei un maschiaccio violento...alla fine puoi solo migliorare.".
Akane non capì pienamente ciò che Ranma stava cercando di dirle, ma di certo lui meritava un'Akane migliore e lei sarebbe migliorata per il suo fidanzato!
Dopo le parole del giovane, la ragazza guardò l'orologio e accorgendosi dell'ora disse:
"Vorrei dormire se non ti dispiace, domani devo svegliarmi presto."
Ranma un pò deluso chiese:
"Come mai Akane?".
La ragazza senza far trasparire il panico che l'aveva assalita rispose:
"Esco a fare shopping con le amiche, hanno messo i saldi e vorremmo poter scegliere i capi migliori senza uccidere qualcuno!".
"Mi raccomando allora...fatevi valere!"
Rispose Ranma accennando un sorriso sghembo. Poi dirigendosi verso la porta 
diede la buonanotte alla sua fidanzata, lasciandola come in uno stato di trance per il sorriso appena ricevuto. 
Era ufficiale.
Akane voleva con tutta se stessa vedere sul volto di Ranma quell'espressione contenta e divertita, e per farlo doveva essere migliore.
*Vedrai, diventerò dolcissima*.
E con quel pensiero si addormentò sperando che il mattino non avrebbe tardato ad arrivare.
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Il sole si era alzato da poco sui tetti di Nerima. 
Akane si stava preparando in fretta e furia nella sua stanza, non perchè fosse in ritardo, ma perché non vedeva l'ora di uscire di casa.
Prima di tutto ciò, doveva però fare assolutamente una cosa.
Si avviò verso la stanza di Ranma e nel modo più silenzioso possibile entrò.
Il codinato era da solo in camera, il Signor Saotome e l'amico Tendo erano partiti prima dell'alba per un viaggio di addestramento o almeno così avevano lasciato scritto su un biglietto.
Akane, in punta di piedi, si avvicinò al corpo del fidanzato.
Per il caldo Ranma dormiva solo in boxer e la ragazza non potè evitare di notare le goccioline di sudore che scivolavano dal petto del giovane fino a fermarsi sugli addominali scolpiti. 
Mentre dormiva Ranma aveva un'espressione beata, i capelli erano un pò arruffati e alcuni di essi attaccati al viso.
Akane non resistette alla tentazione e ne spostò una ciocca con la massima delicatezza.
A quel tocco leggero, il ragazzo ebbe un brivido nel sonno, e dopo aver sospirato cominciò a parlare:
"A-Akane..."
La diretta interessata perse un battito temendo di essere stata scoperta.
"Come vorrei essere fatto di panna montata.."
Sussurrò il giovane voltandosi dall'altra parte e mettendo in mostra la schiena nuda agli occhi di Akane. 
Inutile dire l'espressione prima imbarazzata e dopo compiaciuta che assunse il volto della ragazza! 
Il tempo era volato, così Akane si alzò e prima di uscire si voltò verso Ranma:
"Dormi bene fidanzato di panna montata.."bisbigliò trattenendo le risate. 
Scendendo le scale la ragazza incontrò Kasumi:
"Buongiorno sorellina!" le disse la maggiore.
"Buongiorno Kasumi!". Rispose.
"Oramai siamo diventate mattiniere?" Chiese la sorella. 
"Eh si.."disse Akane.
"Devo uscire con le amiche." 
Kasumi sorrise.
"Va bene sorellina divertiti. Spero che le tue amiche ti metteranno di buon umore! Divertiti e mi raccomando.."Disse Kasumi tutto ad un fiato.
Akane stava quasi per uscire, quando si bloccò:
"Quasi dimenticavo! Sorella, per caso hai detto a Ranma che non mi sentivo bene ieri sera?" Domandò la ragazza.
"No sorellina mi sembra di no..." Rispose la maggiore voltandole le spalle.
"Ok non importa! Ciao a più tardi!".
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Akane arrivò perfettamente in orario alla corte di Mizu.
"Buongiorno cara! Come siamo carine!"
Disse la donna osservando l'abitino blu scuro sportivo che indossava la ragazza.
"Stamattina sei la prima ad essere arrivata!" Affermò.
Akane sorrise :
"Ecco...non vedo l'ora di iniziare il nuovo corso!" Rispose imbarazzata.
"Da come parli, mi sembra di capire che i risultati della nostra prima lezione sono arrivati!". Affermò maliziosamente Mizu.
"Si..." si limitò a risponderle la ragazza.
"Non avevo dubbi! Brava la mia splendida allieva! Sapevo che avevi del potenziale! Aspettami in aula, tra poco iniziamo!".
Akane prese la sua maschera, la indossò ed entrò in classe. 
Gli altri misteriosi allievi non tardarono ad arrivare.
Akane notò subito l'assenza dell'unico ragazzo presente ai corsi, ma preferì far finta di nulla.
L'insegnante arrivò ed iniziò la sua lezione:
"Bene care ragazze,questa è la seconda volta che ci incontriamo per cercare di imparare qualcosa. In questa lezione, imparerete che la seduzione affinchè porti a un risultato, deve essere sempre ed inevitabilmente accompagnata dalla dolcezza! Ma non intesa come una serie di sdolcinatezze senza senso! Io parlo di dolcezza seduttiva!!!".
Urlò la donna puntando un dito verso la classe.
Alle quattro mascherine calò un gocciolino sul lato della testa, incredule di tanta foga.
"Ehm ehm!" Fece Mizu simulando un colpo di tosse.
"Scusatemi." Disse.
Poi come se niente fosse continuò la sua lezione:
"La dolcezza comprende un sapore, uno sguardo, un tocco e trattare qualcuno con attenzione...particolare. Ma soprattutto, e qui mi rivolgo a qualcuno di voi in particolare, dolcezza non è sinonimo di debolezza.
Perciò non permettete all'orgoglio di confondervi le idee."
Akane sapeva che quelle parole erano destinate a lei.
*Questi cervelloni elettronici sono una forza! Ha capito anche questo dal test!* pensò la giovane Tendo.
Mizu si sedette sulla cattedra incrociando le gambe e muovendo la chioma rosa fluente:
"Vedete ragazze, voi dovete dimenticare la dolcezza come qualcosa di tenero e stucchevole come una meringa! Quella fa venire il diabete, la dolcezza seduttiva invece vi da il potere sul vostro uomo!
In parole povere, i complimenti che rivolgerete ai vostri partner non saranno smielati, quello che farete sarà utilizzare complimenti seducenti".
La donna scese dalla cattedra e cominciò a fare avanti e indietro per la stanza.
"Se un uomo è bello, saprà anche di esserlo.
Dirgli sei bellissimo, non attirerà la sua attenzione,sarete una delle tante che gli sbavano dietro!"
A quelle parole tre maschere quella nera, la viola e la blu sembrarono arrossire di colpo e sentirsi in imbarazzo...Chi tossiva, chi guardava in aria, chi fischiettava indifferente.
La lezione non era ancora finita, così Mizu ricominciò il suo sermone:
"Sedurre un uomo con la dolcezza richiede un iter particolare, dovrete aprirvi con lui, avvicinarvi a lui, fategli capire che ne siete attratte senza essere volgari ma dolci, questo lo spingerà ad interessarsi a voi e quando lo farà.... Bam! È lì che attaccherete! "Disse la donna fiera di sè. 
Le quattro mascherine osservarono Mizu sconvolte.
Più che un corso prematrimoniale, sembrava che la donna le stesse preparando per il fronte!
*In fondo avere a che fare col testone di Ranma è un pò come andare in guerra!* Pensò Akane. 
"Bene,siamo arrivate alla conclusione di questo singolo corso" Disse Mizu.
"Ora, per capire se avete compreso la mia ramanzina, ognuna di voi scriverà su un foglio la risposta a questa domanda:
QUAL È LA COSA PIÙ DOLCE E SEDUCENTE CHE DIRESTE AL VOSTRO PARTNER?
La procedura è come quella della volta scorsa, avete 20 minuti.. Buon lavoro gioie!" 
E così dicendo si chiuse nel suo ufficio.
Akane era nel panico più totale.
Se trovava difficoltà a mettere per iscritto i suoi desideri e sentimenti, come avrebbe fatto ad esprimerli a parole, dolci e seducenti per di più, a Ranma? 
La ragazza tutta tremante prese in mano la penna e cominciò a riflettere:
*Cosa devo dire? In che modo? Cosa penserà Ranma? E se non mi prendesse seriamente? E se lo farò arrabbiare? E se non gli interessasse?*
Ad un tratto la ragazza frenò i suoi mille quesiti.
S'illuminò di colpo e in fretta e furia scrisse sul foglio:
<<  SULLE TUE LABBRA TROVERÒ LA RISPOSTA A TUTTE LE MIE DOMANDE... >>. 
Akane arrossì vistosamente.
Piegò il foglio e si diresse verso l'uscita dell'aula per consegnarlo a Mizu. 
Nel mentre anche le altre tre ragazze si alzarono e quella con la maschera nera sorpassò Akane in malo modo dandole una spallata:
"Stà un pò attenta stupida ragazzina! Ahahahahaha!" Disse la maschera nera ad Akane.
*Ehi ma quella risata isterica..sembra Kodachi!* Pensò la ragazza. Ma alla fine si autoconvinse del contrario. 
Vedendo sfilare davanti a sè le altre ragazze, Akane decise di consegnare per ultima.
Si affacciò dalla porta dell'aula e vide l'ultima delle ragazze in maschera, quella blu, uscire fuori dal locale.
Aspettò qualche minuto, stava quasi per lasciare la classe quando un'altra figura femminile, che non era Mizu, lasciò l'ufficio.
Akane la osservò nascosta.
La ragazza portava un lungo impermeabile beige, una macchina fotografica al collo, il viso era per metà coperto da un grosso cappello maschile e da due occhialoni neri a specchio.
Portava sicuramente una parrucca, perchè in mezzo al biondo canarino Akane riuscì a scorgere una ciocca di capelli, più o meno lunga quanto i suoi, sul castano scuro.
*Che strano modo di vestirsi con questo caldo!*pensò la ragazza.
La signorina misteriosa uscì anche lei dal locale, e solo allora Akane potette avvicinarsi all'ufficio di Mizu.
"Posso entrare?" Chiese la giovane Tendo.
"Oh cara sei tu! Prego accomodati... Puoi levarti quella cosa dalla faccia!" Le disse la sua insegnante.
Akane non se lo fece ripetere due volte, tolse la maschera ed agitò i capelli per rimetterli un pò in ordine.
"Allora tesoro, hai trovato difficoltà col compito che ti ho  assegnato in classe?"chiese Mizu. 
"Ad essere sincera si. Non vado molto d'accordo con le parole!".  Rispose Akane imbarazzata.
"Non preoccuparti ragazza mia, con i miei consigli supererai anche questo tuo limite." La rassicurò la donna.
La piccola Tendo consegnò il suo foglio esattamente come avevano fatto le altre allieve.
Era quasi arrivata alla porta dell'ufficio per lasciare alla donna il tempo di scrivere i suoi consigli per lei, che la ragazza, vinta dalla curiosità le chiese: "Mizu... Chi era quella ragazza che è uscita poco fa dal tuo ufficio?". 
La donna sorrise e senza alcun problema rispose:
"Nessuno in particolare mia cara, diciamo che è... come dire... un mio informatore. Bisogna stare attenti alle mosse della concorrenza!".
Rispose la donna.
Akane uscì e trascorsi dieci minuti Mizu le consegnò i suoi consigli.
Dopo i rispettivi saluti, Akane dirigendosi verso il dojo Tendo non riusciva a togliersi l'immagine di quella ragazza misteriosa da davanti gli occhi: *Eppure ha qualcosa di familiare...* Pensò.
E mentre i dubbi l'assalivano casa Tendo comparve all'orizzonte.
  
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