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Autore: sakylu_asakura    21/02/2008    0 recensioni
Introduzione rimossa perchè non presenta nessun accenno alla trama della fanfiction.
Inserirne al più presto una valida.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Hao Asakura, Nuovo personaggio, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!! Questa è la prima fanfic che io abbia mai pubblicato su Internet. Fa un pò schifo, è mal scritta perchè l'ho fatta 2 anni fa quando ero una principiante, ma ho pensato di lasciarla esattamente così com'è perchè... boh, perchè mi piaceva così. Buona lettura!
Kisses from Saky.Lu
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A Tokyo erano appena le 7 di mattina e le strade della città eppure erano già vive e sveglie. I ragazzi di tutti i quartieri, sebbene avessero scuola alle 8.30, erano già per strada e riempivano i caffè ed i bar cercando di mangiare qualcosa. In una delle vie centrali della città, un gruppo di 4 ragazzi faceva la sua colazione seduto al tavolo di uno dei cafè più chic della città, la "Caféterie Tokyo". Al contrario degli altri ragazzi, erano davvero molto tranquilli. Erano due ragazzi e due ragazze. Si chiamavano Yoh Asakura, Manta Oyamada, Sakura Tao ed Hasi Mishizawa. Yoh era un ragazzo molto bello, e simpaticissimo. Aveva i capelli castani, un pò lunghi, e gli occhi pure castani e sempre sereni. Fra i capelli aveva un paio di cuffie grosse ed arancioni. Indossava un paio di pantaloni verdi ed una camicia aperta, che lasciava intravedere il petto nudo ed una collana con 3 ciottoli che sembravano zanne di squalo.
Manta era... tappo. Davvero, era alto nemmeno un metro! Aveva i capelli a caschetto biondicci, gli occhi enormi e vestiva come Yoh, solo che aveva anche la cravatta. Era di carattere abbastanza socievole, e molto intelligente.
Hasi era una bella ragazza, simpatica e vivace. Aveva i capelli molto lunghi e di uno strano blu oltremare, gli occhi turchesi ed un sorriso aperto e vispo. Vestiva una camicietta azzurra ed un paio di jeans (lei e Sakura si sarebbero cambiate a scuola). Le piaceva molto scherzare, ma sapeva anche essere seria.
Sakura era la più bella delle due. Aveva i capelli lunghissimi, biondo platino, che teneva raccolti in due codini che le arrivavano fino alle ginocchia, e due occhi azzurrissimi, molto dolci. Il suo sorriso era dolce, gentile ma leggermente freddo. Sorrideva veramente solo con i suoi amici. Indossava una minigonna davvero corta, bianca, a pieghe, ed una casacchina alla coreana (sapete quelle con il collo con i 3 bottoncini?) di seta nera. Aveva una voce bellissima e gentile, e come hasi cantava e ballava benissimo.
I 4 stavano bevendo del tè seduti al tavolo di questo café, quando sentirono una campana in lontanaza suonare. In fretta e in silenzio presero le cartelle, lasciarono sul tavolo i soldi per il conto e corsero verso l'istituto privato Shinra, la scuola media che frequentavano.
-Presto ragazzi, muovetevi o finiremo per fare tardi!- esclamava in continuazione Manta.
-Ma insomma, mi spieghi come fai a correre così se hai le gambe tanto corte?- ansimò Hasi correndogli dietro.
-Rilassati Manta... intanto la prima ora è grammatica e la profe arriva sempre mezz'ora dopo!- gli disse Sakura sorridendo. Yoh ridacchiò: -Hi hi hi! E' tanto vecchia e scema che secondo me non si ricorda nemmeno come si chiama!-
-Dai! Non è bello parlare così dei prof!- si indignò Manta. -Però... hai ragione!- cedette subito dopo. Intanto erano arrivati a scuola. Sakura ed Hasi corsero negli spogliatoi ed indossarono una gonna verde ed una camicetta bianca, l'uniforme femminile della scuola. Yoh e Manta le aspettavano fuori.
-Dai! Dai! Stavolta siamo in ritardo!- gridò Manta che stava già correndo verso la classe. Gli altri, ridendo, gli corsero dietro.
Salirono le scale, girarono a destra, superarono l'aula di musica, quella di scienze ed attraversarono qualche corridoio fino a giungere all'aula di grammatica, dove stranamente la prof li stava aspettando. La signora Nitomoki era una vecchia donna vedova, severa ma mezza matta, ed anche molto smemorata. Andava sempre in giro con uno chignon e con lo stesso tailleur beige. I ragazzi sospettavano che a volte si dimenticasse dove abitava, perchè la vedevano spesso girare con aria smarrita e chiedere indicazioni ai suoi studenti.
Però quel giorno aveva l'aria di ricordarsi (almeno per una volta) cosa stava facendo. Infatti squadrò tutti con aria impassibile ed aprì la porta.
-Ragazzi, ascoltatemi!-
Si fece subito silenzio.
-Bene. Oggi abbiamo un nuovo compagno di classe. Cercate di farlo sentire a suo agio. Ora lo farò entrare. Ragazzo, presentati.-
Mentre il nuovo ragazzo entrava, Sakura rivolse uno sguardo a Yoh e fu sorpresa. Il suo amico stava fissando un punto dietro di lei con gli occhi pieni di sorpresa e di una specie di puro terrore. Lo stesso Manta. Si voltò e vide che il nuovo studente era un ragazzo molto bello, simile a Yoh. Aveva i capelli lunghi e castani, gli occhi uguali a quelli di Yoh, ma con uno sguardo malizioso ed impertinente. Le labbra erano appena piegate da un sorrisetto ironico mentre scrutava la classe con aria poco interessata, come se si considerasse superiore. Quando parlò, sembrava che il terrore di Yoh avesse subito una conferma.
-Il mio nome è Asakura Hao.-
Ignorando gli sguardi incuriositi di tutti, Hao attraversò la classe in silenzio e si sedette proprio dietro a Sakura, che lo osservò cercando di capire perchè Yoh avesse paura di lui, ma dopo pochi istanti si voltò ed aprì il libro per correggere i compiti.
  
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