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Autore: KindOfMadness    16/08/2013    2 recensioni
Ho sempre detestato la quotidianità, ma qualcosa rese la mia vita un po' meno noiosa tra tutte quelle villette ben curate di Franklin.
Lo odiavo, era così arrogante.
Ma con che gente si frequentava Jeremy? Di poche cose ero sicura nella mia vita, una di queste era che non gli avrei mai rivolto la parola, tantomeno uno sguardo o peggio, un sorriso.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro, Taylor York, Zac Farro
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER 4.

Mi addormentai in breve tempo, e il mattino alla solita ora squillò la solita sveglia con la solita suoneria.
Alcune mattine l'avrei spaccata volentieri.
Mi preparai pensierosa, ci misi più tempo del previsto; dovetti farmela di corsa fino alla fermata del bus, pregando ogni santo che non fosse partito senza di me. Appena lo vidi accelerai la corsa facendogli segno di riaprire le porte, probabilmente il guidatore mi riconobbe e mi sorrise, riaprendo immediatamente le porte. 
Ripresi un attimo fiato prima di ringraziare, per andare a sedermi nel mio posto a testa bassa, com'era mia abitudine fare.
Intravidi con la coda dell'occhio Chris che rideva assieme ai suoi amici, dopo quell'uscita disastrosa non mi andava di unirmi al discorso, sarebbe stato troppo imbarazzante, così sollevai la testa e gli feci cenno per salutarlo e tirai dritto fino all'ultimo sedile in fondo, vicino al finestrino.
 
                                                                                                                           *
 
Era arrivato il momento di scendere, sul pullman ero rimasta io assieme a Jake della 4° C, e la biondissima Alex della 3° F, era adorabile quella ragazza, ma non sono mai stata molto brava a farmi degli amici, così decisi fin dall'inizio di lasciar perdere.
Scesi con il mio zaino, quasi più grande di me, in spalla e mi diressi ventro l'entrata per raggiungere il mio armadietto; vidi Jeremy che mi aspettava appoggiato agli armadietti mentre si guardava intorno ascoltando chissà quale pezzo nelle cuffie, ma non si accorse ancora della mia presenza, così gli diedi una leggera pacca sulla spalla e dopo un sussulto si tolse immediatamente la cuffia e mi sorrise, quel suo sorriso bellissimo che ti accende l'intera mattinata.
"Allora buongiorno piccola cantante!" mi disse ad alta voce "SSSSSSSHH" gli risposi picchiettandogli il braccio "ma sei pazzo! come ti viene?" aggiunsi dopo un po' ridendo. "secondo te Josh non mi ha detto niente?" mi disse guardandomi con aria maliziosa "Ah non posso nemmeno incontrarlo per caso mentre suonava che lo viene a sapere immediatamente tutta la scuola... bene. Il solito pallone gonfiato" aggiunsi corrugando la mia espressione. "Hey fermati che tra poco esplodi" mi disse Jeremy, ridendo di quella scena. 
"No, ma dai Jerm.. non è possibile! E' scorbutico, antipatico, un pallone gonf.." "Hayls..." mi interrompe Jeremy guardando dietro le mie spalle. "Hey Jer" disse freddamente una voce dietro di me, mi girai ed era lui. "I-io... io scusa, ma..." cercai di trovare una scusa plausibile, ma era impossibile; dovette intervenire Jerm a salvarmi "Scusala Josh, stamattina è nervosa!" "s-si sono nervosa io.. scusa ma tu..." non riuscivo a finire nemmeno una frase. "ci sono abituato." rispose lui, senza un minimo accenno ad un sorriso. "Se avessi due minuti ti spiegherei..." gli dissi, cercando di sembrare più cortese "No, guarda non ho tempo." disse, allontanandosi velocemente. 
"Quel ragazzo ha qualcosa che non va." dissi, portando una mano alla mia fronte. "Hayley... non sembra, ma è un bravo ragazzo!" continuai a fissare Jeremy, " non capisco perchè lo odi tanto se non vi siete mai parlati" aggiunse poi, dubbioso. "N-non lo so." ribattei.
 
                                                                                                                       *
 
Era ormai la seconda ora, e feci una sosta veloce alle macchinette per comprare qualcosa da mangiare, stavo morendo di fame. 
Come se non bastasse, lui era in piedi fermo al termosifone a fianco alla macchinetta degli snack in cui ero diretta, cavolo ma tutte a me?!
Decisi che non potevo evitarlo a vita, e facendo finta di niente mi avvicinai alla macchinetta, cercai qualche moneta nel portafoglio ma non mi bastavano per prendere nulla di commestibile, così feci per allontanarmi quando "tieni Williams" mi disse una voce ormai conosciuta proveniente dalla mia destra. 
Alzai lo sguardo e trovai Josh con una moneta da 50 in mano, sussultai all'inizio "no grazie, sto bene così" gli risposi di getto, "insisto" mi disse lui inserendola nella macchinetta. "Allora, che cosa vuoi?" mi chiese, pronto a digitare il numero sullo schermetto nero sul lato.
"Mi accontento di un pacchetto di m&m's...ehm, grazie Josh" risposi alzando timidamente lo sguardo verso di lui, che non rispose e anzi, rimase impassibile. "E per stamattina io.. mi dispiace, ero nervosa perchè.." "sh, ora devo scappare, ne parliamo in un altro momento" mi disse, allontanandosi un'altra volta.
Ma perchè era sempre di fretta quel ragazzo?!
 
Entrai nella mia classe di letteratura inglese, nella scuola si diceva che il professore si fosse tinto di rosso. Che tipo.
Mi sedetti al solito posto, vicino alla finestra. Mi piaceva troppo guardare fuori dalla finestra o dal finestrino, mi ricordava ogni volta di essere nel posto sbagliato, come se fuori da quel finestrino ci fosse tutto un mondo che io dovevo assolutamente scoprire. Prima o poi sapevo che ce l'avrei fatta.
 
Il professore entrò in classe, e ogni studente si alzò.
Prese in mano il solito registro e prese a fare l'appello: "Farro!" disse, guardandosi attorno tra gli studenti.
Ma chi era?! Non mi ero mai accorta che ci fosse qualcuno che si chiamava così, quindi spostai anche io il mio sguardo in giro per la classe e vidi Josh alzare il braccio "Qua" rispose al professore, con la sua solita aria da menefreghista forse troppo serio.
Rimasi a fissarlo qualche minuto sconcertata, non era possibile che questo tizio di cui a malapena sapevo il nome mi seguiva ovunque. "Williams" pronunciò il professore, ma ero troppo distratta per rispondere; stavo guardando ancora Josh. "Williams!" ripetè con tono severo, Josh mi fece cenno di rispondere e io dissi "presente!" sprofondando nella vergogna, mentre Josh soffocò una risata.
Era la prima volta che lo vidi ridere in 4 o 5 giorni.
 
                                                                                                                            * 
 
Finì la lezione e lo vidi subito avvicinarsi verso di me "Ma che ti è preso Williams?" disse continuando la sua risata, "Hayley. Mi chiamo Hayley" dissi guardandolo, cercando di adotarre la sua inespressività. "Si va beh, Hayley." rispose, con tono serio. "Nulla, comunque. Non ti avevo mai visto." dissi "Infatti mi sono iscritto da poco!" mi rispose, finsi il sorriso peggio riuscito della mia vita e risposi "Bene.".
Lo sentii bloccarmi da un braccio "Ma come, non dovevi parlarmi?" mi disse, con un sorriso sghembo. "No. Volevo solo dirti che mi ha dato fastidio che non è passato nemmeno un giorno dall'incontro al parco e già lo sa mezza scuola." gli dissi, guardandolo negli occhi. "contando che nella scuola ci sono a malapena un centinaio di studenti, non è tanto. no?" disse, continuando a tenere quell'espressione divertita che suscitava in me una profonda crisi di nervi interna.
"Lasciamo perdere, non capirai mai" dissi, prendendo il libro in mano e dirigendomi verso la porta. 
Dopo qualche secondo, vidi anche lui uscire dall'aula ma poi lo persi di vista.
  
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