Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Pot    16/08/2013    0 recensioni
Amare, amare la famiglia, amare da sorella oppure amare da ragazza ?
Questo è ciò che Jessica dovrà scoprire, ciò che dovrà decidere. Lei ama, sa amare. Ma l'amore le spezzerà il cuore. Le madri a volte commettono errori, a volte anche errori che significano dolore per la figlia. Jessica dovrà affrontare ostacoli e dovrà prendere decisioni importanti. Lo saprà fare ? beh se una persona ama realmente sa fare tutto, va in contro a tutto pur di stare accanto a quella persona. Jessica lotterà per l'amore. Una storia avvincente, dove tutti sbagliano. Ma anche dove perdonano.
-Hai paura del vuoto?
-Si di quello che lasciano le persone...
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una notte del genere non l'avevo mai passata. Sul serio. Ho passato le ore buie a girarmi e rigirarmi nel letto, pensando a ciò che 'mia madre' mi ha detto. Pensando a Niall, alla nostra situazione. Le luci del sole mattutino mi accarezzano il viso. Non sempre dormo con la serranda alzata, anzi mai. La chiudo sempre... ma ieri notte avevo tanto bisogno di guardare fuori. Di vedere quella pioggia schiantarsi violenta a terra e immaginare che quella fossi io mentre distruggevo tutto. La voglia di alzarmi dal letto è pari a zero. Non ho alcuna intenzione di farlo. Ho il mascara e il trucco in tutto il viso. Le lacrime secche sulle guance e il cuore a pezzi, la cosa peggiore. Controllo l'ora: 10:30. Noto che mi è arrivato un messaggio è di Niall.
'Ehy Jessica.. dobbiamo parlare. Assolutamente.'
Parlare ? E' fuori. Non ci penso neanche. Tirare fuori il discorso è solo altra sofferenza, quindi perché dovremmo parlare ??
'E' fuori discussione.'
Invio.
'Jes smettila di fare la bambina, anche a me fa male e tanto. Ma dobbiamo chiarire e risolvere la situazione.'
Quindi dovremmo parlare con i nostri ? O no fuori discussione.
'Se con 'dobbiamo chiarire' intendi parlare con mia mamma, è letteralmente fuori discussione. Io con lei non ci parlo più.'
Invio e poso il telefono. Abbraccio le coperte e penso. Sono ancora arrabbiata, o se lo sono ! Il messaggio di risposta arriva subito.
'Intanto dobbiamo chiarire noi due. Ci vediamo oggi alle 11:30 al solito posto, poi pranziamo insieme.'
Alle 11:30 ? Ma è fra un ora ! Odio fare le cose di corsa. Rispondo con un 'Ok'. E poi, con grande stanchezza, mi alzo dal letto. La testa mi gira e ho sensazione di vomito. Gli occhi bruciano un casino e la gola è dolorante. Ci mancava questa. Esco piano, piano dalla porta, cercando di non farmi sentire. Poi entro in bagno e chiudo a chiave. Mi faccio una doccia tiepida per cercare di sciogliere un po' il nervoso. Cosa diciamo impossibile. Con l'accappatoio torno in camera, sempre senza farmi sentire, entro e chiudo la porta. Quando mi giro calpesto la lettera che ieri sera mamma, o meglio Rosy, ha lasciato sotto la porta. La raccolgo, ma non voglio leggerla. La poso, per ora, sulla scrivania. Sono le 11:15, devo sbrigarmi. Mi vesto velocemente e cerco, con un po' di trucco, di togliere le occhiaie. Prendo borsa, chiavi e telefono e sgattaiolo fuori. Osservo intorno e non c'è nessuna traccia di Rosy, mentre attraverso il salotto per raggiungere la porta, sento il rumore dei piatti che cadono a terra e lei imprecare.
'Ahhh !! Non me ne va bene una ! E'mai possibile ?'
Inizia a singhiozzare. Mi accorgo dal rumore dei passi che sta venendo verso me. Indietreggio cautamente, ma poi me la ritrovo a pochi passi da me, fra l'entrata del salotto e della cucina. Appena mi vede si blocca, smette persino di asciugarsi le mani nello strofinaccio che tiene in mano. La fisso. Mi fissa. Ha la bocca leggermente aperta, li occhi sgranati. Sospira. So che sta per dire qualcosa. Devo evitare ogni singolo dialogo. Sistemo la borsa e, prima che possa parlare, mi giro, apro la porta e me ne vado. Esco dal cancello, chiudendolo in modo da non far uscire Sasha. La mia cagnolina. Mi incammino nel marciapiede rasente casa. Passando davanti alla finestra della cucina, volto lo sguardo e noto Rosy seduta al tavolo, con le mani in testa che sta piangendo. Per un attimo ho provato compassione. Sarei tornata dentro e l'avrei abbracciata. Ma, in sondo, il guaio l'ha combinato lei ! E, sinceramente, non so come potrà fare a rimediare. 
Sono le 11:40, è 10 minuti di ritardo. Poi dice a me ! Sono seduta al tavolo del bar in cui io e lui ci siamo conosciuti, da allora è rimasto 'il nostro posto'. Giro il cucchiaino nella tazzina del caffè. Alzo lo sguardo per dare un occhiata in giro e.. scorgo, non lontano da me, la sagoma di un ragazzo alto e biondo. Mi alzo di scatto e lo fisso. E' inseguito da alcune ragazzine che cercano di riuscire a strappargli una foto. Ci sono abituata. In fondo lui è Niall Horan, componente della band degli 'One Direction'. Ammiro la sua bellezza, mentre con cautela si dirige verso di me. Non so se le fans sanno di noi, penso di sì. Ci avranno visti, però noi non abbiamo ufficializzato niente su questo. Appena mi vede, mi lancia un cenno con il capo. Io lo saluto con la mano, poi mi dirigo verso di lui. Le fans urlanti mi notano e si bloccano all'improvviso, rimanendo ferme a fissarci. Inizio ad accelerare il passo, così fa lui. Appena siamo abbastanza vicini da poterci toccare, ci afferriamo le mani. Lui mi tira a se con un gesto dolce, poi avvolge le sue braccia attorno al mio corpo. Mi sembra di essere in uno di quei film in cui le coppie non si vedono da tanto. Per noi è una cosa del genere, anche se siamo stati insieme la sera prima, sembra che non ci vediamo da chissà quanto. 
'Niall..'
'Shh..'
Posa un dito sulle mie labbra, si ferma a fissarmi un po'. Poi scosta con le dita un ciuffo dei miei capelli dietro l'orecchio, mi afferra il mento e inclina il capo leggermente verso destra. Lo aspetto, fallo, fallo ! Si avvicina, io mi avvicino. Eccoci. Siamo vicinissimi. Le nostre labbra si sfiorano ed iniziano a muoversi. Lui inizia a sospirare e io inizio a stancarmi di quella fottuta distanza. Così la spezzo. Afferro con una mano il dietro del suo capo e lo spingo con violenza verso di me. Le nostre labbra finalmente combaciano e il bacio diventa sempre più appassionato. Sento lo sguardo di quelle ragazzine su di noi. Ma non importa. Sto vivendo un momento magnifico. Non voglio farlo cessare. Non è la prima volta che ci baciamo, ma lo sembra. Le emozioni sono le stesse. Quando ci distacchiamo le nostre labbra oppongo resistenza e i nostri corpi uguale. Ma noi sappiamo per cosa siamo lì. E purtroppo è così.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Pot