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Autore: EMNancy    16/08/2013    3 recensioni
Eve è solo una quindicenne dal distretto 10 quando viene sorteggiata per partecipare ai famigerati Hunger Games. Sa che le sue possibilità di sopravvivere non sono molte, ma ce la metterà tutta per tornare a casa.
Dal primo capitolo: 'Quando finalmente trovo un posto che mi sembra adatto per fermarmi per la notte deve essere passata almeno un'ora e mezzo dalla morte di Talo. Non posso fare a meno di pensare che si è sacrificato per me. Spero che al distretto lo ricordino come un eroe, almeno fino alla fine dei giochi. Io lo farò per il resto della mia vita, corta o lunga che sarà.'
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi, Nuovo personaggio, Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Comincia il conto alla rovescia. Tutti i tributi sono posizionati su una pedana non molto distante dalla Cornucopia, intorno alla quale sono ammassati molti oggetti, tra i quali armi, zaini e provviste. Faccio appena in tempo a guardarmi intorno. Il paesaggio sembra prevalentemente montano, con folti boschi e piccoli ruscelli visibili anche dalla mia postazione. Davanti a me il territorio è in salita, mentre dietro sembra continuare in piano. Il cielo è limpido e il sole splende, ma tira un forte vento e fa piuttosto freddo. Per fortuna i nostri vestiti sono abbastanza pesanti. Mi soffermo un attimo a guardare il mio compagno di distretto, Talo, che è qualche pedana alla mia destra. Ci siamo accordati durante le sezioni di allenamento: correremo a prendere il necessario alla Cornucopia e poi scapperemo insieme cercando di evitare il bagno di sangue iniziale.

Quando il tempo scade tutti i tributi cominciano a correre, chi verso i boschi chi verso la Cornucopia. Io mi affretto con Talo e insieme riusciamo ad afferrare due zaini, tre coltelli e una spada. Allora ci voltiamo verso il bosco della parte piana dell'arena, con l'intento di mettere più metri possibili tra noi e gli altri tributi.

Ma ad un tratto sento qualcuno afferrarmi per il collo e tirarmi verso di lui. È Lurn, il tributo del distretto 4. Ha una grossa lancia in mano e sono sicura che mi ucciderebbe all'istante, se Talo non lanciasse uno dei due coltelli che aveva preso verso di noi. Riesce appena a toccare la felpa di Lurn, ma questo sembra abbastanza per farlo imbestialire. Così mi lascia e si concentra sul mio compagno. Talo fa' appena in tempo a lanciarmi il suo zaino e a urlarmi: - Scappa Eve! - che Lurn infila la grande lancia nel suo stomaco e la fa' risbucare dalla schiena.

Vorrei semplicemente urlare e piangere come una bambina, ma so che devo scappare e cercare un posto adatto per accamparmi, così abbandono Talo e corro a perdifiato nei boschi. Mentre lo faccio sento i cannoni sparare almeno una decina di volte.

Il bagno di sangue sembra essere finito.

 

Quando finalmente trovo un posto che mi sembra adatto per fermarmi per la notte deve essere passata almeno un'ora e mezzo dalla morte di Talo. Non posso fare a meno di pensare che si è sacrificato per me. Spero che al distretto lo ricordino come un eroe, almeno fino alla fine dei giochi. Io lo farò per il resto della mia vita, corta o lunga che sarà.

Per passare la notte ho scelto una piccolissima radura completamente nascosta dagli alberi e posizionata accanto a un ruscello. Mi accoccolo sotto uno dei grandi alberi e comincio a ispezionare il contenuto degli zaini. Nel primo, quello che avevo preso io, ci sono due borracce piene, sei panini abbastanza grandi e una piccola corda che sarà lunga al massimo tre metri. Il secondo, quello che mi aveva lanciato Talo, è completamente vuoto, se non fosse per una sbarra di ferro di venti centimetri. Inoltre ho anche un coltello e una spada, non molto pesante per fortuna. Allora metto la sbarra e il coltello nell'altro zaino e mi sistemo la spada nella cintura dei pantaloni. Poi nascondo lo zaino vuoto in un cumolo di foglie un po' distante dal posto in cui avevo deciso di sistemarmi.

Infine comincio a pensare a come dividere le provviste e a come procurarmi altro cibo. Per l'acquanon ci sono problemi: dovrebbero esserci ruscelli quasi dappertutto. Il vero problema è il cibo. Conosco alcune piante commestibili grazie alle sezioni di allenamento, ma se voglio sopravvivere dovrò uccidere qualche animale. Ho sempre odiato farlo, e questo è un grande problema, non solo per le provviste, ma, considerato che sono negli Hunger Games, se voglio provare a vincere dovrò anche uccidere qualcuno.

Il mio distretto si occupa di allevamento e io lavoro con i miei nonni da quando avevo otto anni e i miei genitori sono morti, uccisi da un pacificatore perché non avevano potuto lavorare una settimana per colpa di una malattia. Da allora ho visto ammazzare molti animali, ma io non sono mai riuscita a fare niente del genere. Il lato positivo è che mio nonno mi ha insegnato ad usare i coltelli per difendermi da eventuali attacchi di bestie selvatiche, quindi so maneggiarne uno bene come i Favoriti. Inoltre dalle sessioni di allenamento ho imparato a maneggiare decentemente la spada, ad accendere un fuoco e a fare molti tipi di nodi, oltre che a riconoscere alcune piante commestibili, e sono abituata a camminare giornate intere con pochissima acqua, senza cibo e con qualsiasi tipo di clima. Infatti i miei nonni sono tra i pochi nel distretto 10 a preferire di pascolare i propri animali frequentemente, invece che tenerli sempre chiusi, schiacciati dentro enormi stabilimenti. Per questo la nostra carne è molto rinomata. Negli ultimi anni però soltanto io ho potuto pascolare gli animali, dato che i miei nonni sono incappati in problemi fisici.

Non so come potranno fare adesso, senza di me. Probabilmente pagheranno qualcuno che lavori al posto loro. Ma se io dovessi morire, se non dovessi più tornare a casa, avranno abbastanza risparmi da poterselo permettere per ancora molto tempo? Riusciranno ad andare avanti? È soprattutto per loro che devo tentare di tornare viva dai giochi.

Mentre penso a questo sento dei passi avvicinarsi. Cerco di nascondermi tra la vegetazione e vedo una ragazza avvicinarsi lentamente al ruscello. Lei non mi ha vista, ma io la riconosco: è Dana, dal distretto 5. Quando si china per prendere un po' d'acqua noto che ha un grosso taglio nella mano. Deve esserselo fatto alla Cornucopia.

Improvvisamente vedo qualcosa schizzare dall'acqua e avventarsi sulla ragazza. Sembra un pesce, ma è molto grosso e ha delle zanne incredibilmente appuntite. Probabilmente è un ibrido. L'animale si getta sul collo di Dana e le da un morso. Poi ne arrivano altri quattro o cinque, che cominciano a morderle la faccia e le braccia. Alla fine tutto il corpo della povera ragazza è ricoperto di pesci. Un colpo di cannone. Il tributo si accascia a terra e gli animali tornano nell'acqua.

Mi avvicino lentamente, per prendere tutto quello di utile che aveva prima che l'hovercraft porti via il suo corpo. Gli ibridi l'hanno completamente scuoiata, lasciando però intatti i vestiti. Comincio allora a ispezionare le sue tasche e il suo piccolo zaino. Alla fine trovo una dozzina di frutti, una coperta e un altro piccolo coltello. Vorrei prendere anche la borraccia vuota, ma era caduta nell'acqua nel momento in cui la ragazza era stata attaccata dal primo pesce, quindi non mi arrischio neanche a provarci: sono sicura che se lo facessi gli animali attaccherebbero anche me. Così metto le cose che ho trovato nel mio zaino e torno a sedermi sotto un grande albero.

Posso ritenermi fortunata per quello che ho adesso, ma so che se voglio sopravvivere devo farmi bastare l'acqua nelle due borracce.

 

Spazio autrice: Questa è la mia prima ff, ma mi girava in testa già da un po'. Finalmente ho avuto il coraggio di pubblicarla e, ovviamente, spero che vi piaccia. So di non essere bravissima, ma mi sono divertita e impegnata a scrivere questo primo capitolo, quindi mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Sono ben accette recensioni, sia positive che negative. Credo che i prossimi capitoli, come la storia in generale, non saranno molto lunghi, ma spero che vi piaceranno lo stesso.

EMNancy

  
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