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Autore: lightblueTommo    16/08/2013    9 recensioni
Esiste la probabilità dell'impossibile? C'è qualche limite posto tra il normale e la fantasia? E se questo ipotetico limite dovesse essere oltrepassato? Aldilà di ciò che normalmente siamo portati a pensare esiste dell'altro, pensato da molti anche come "speciale".
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Niall Horan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La mia faccia assume un’espressione confusa. “Ieri sera ho messo penna su carta e ne è uscita una mezza canzone. Vuoi sentirla?” “Certo.” sorrido sfrontatamente. 

“If I lay here, if I just lay here
Would you lie with me 
And just forget the world?
I don’t quite know how to say, how i feel 
Those three words are said too much 
They’re not enough.” 

Restare lucida ascoltando quelle parole è stato davvero difficile, ma adesso è passato. “Per il momento è tutto, lo so che non è molto ma..” “E’ bellissima.” Niente ma. Mi hai fatta emozionare anche con poche parole. Rimane senza parole, forse non se l’aspettava. “Non ho mai fatto sentire a nessuno ciò che scrivo.” Ora si spiega tutto. “Però con te è diverso.” Chino la testa su un lato per osservare l’espressione che il suo viso ha assunto ma con gli occhiali da sole non riesco a comprenderla alla perfezione. “La sto scrivendo per te.” un colpo al cuore. Spalanco gli occhi. Non so cosa dire, è un gesto meraviglioso e soprattutto, lui è una persona splendida. Adesso è seduto, poggia la chitarra al lato e toglie gli occhiali da sole mostrandomi i suoi occhi. “Non so cosa dire..” sorride. “Aspetta di sentirla tutta allora.” annuisco. “Ti prego cantala ancora.” Sarei capace di ascoltarla altre cento volte di seguito. Le parole, la sua voce, tutto. Il solo guardarlo mi fa venire i brividi. Dopo quello che è appena successo sono arrivata ad una conclusione: non lo conosco da molto, anzi non si può neanche dire che io lo conosca, ma le rivelazioni che mi ha fatto non sono  da niente. Si fida di me. Mi sta dimostrando in tutti i modi quanto lui sia legato a me per qualche strana e misteriosa ragione, e io? Devo fare qualcosa. “Basta che tu sia qui con me.” Devo provare a mettere un post it sul cervello, magari in futuro ricorderò cos’è in grado di fare. “Però così non vale.” È confuso. “Cosa?” “Tu leggi nella mia mente. E io? Sono svantaggiata.” Così non vale. Ride. “Facciamo che.. dirò tutto quello che mi passa per la testa, un po’ come fai tu che fai la telecronaca di tutto quello che passa sotto il tuo raggio visivo.” Davvero? Come faccio a non accorgermene.. “Ah, volevo dirti una cosa.” Annuisco. “Stai attenta al marito di tua madre, non mi è affatto piaciuta la conversazione di stamattina.” “Lo conosco da talmente tanto tempo che ormai non mi fa più effetto. Un volta mi ignorava ma adesso è diverso.” Richiude attentamente la chitarra nella custodia. “Puoi stare lo stesso attenta?” percepisco la sua apprensione. Annuisco poi respiro pesantemente. “Cosa c’è?” lo guardo. “Stavo pensando che potresti esibirti in pubblico.. oh quando mi hai detto che non fai ascoltare le tue canzoni a nessuno è per qualche ragione in particolare?” ci pensa un po’. “Perché non avevo ancora trovato la persona che mi sbloccasse. Comunque la tua è una bella idea.” Sono contenta che gli piaccia.

Un’intera mattina passata a non far nulla eccetto parlare all’ombra di un grande albero. Nessuno dei due ha intenzione di muovere un muscolo. Siamo distesi l’uno di fianco all’altra, poca è la distanza che intercorre tra le nostre mani, ma la voglia di intrecciarle è tanta. Improvvisamente sento la sua avvolgersi nella mia. Sussulto in quel momento. “Abbiamo pensato la stessa cosa.” mi sorride. Forse pensare e lasciare che sia lui a rispondere è meglio che parlare, è molto meglio che esprimere i miei pensieri ad alta voce. Stacca la mano dalla mia per abbracciarmi e avvicinarmi al suo fianco. “Stavolta hai preceduto il mio pensiero.” “No, era da un po’ che volevo farlo.” mi è talmente vicino da poter sentire il mio cuore battere, sembra mi stia uscendo dal petto. Squilla il suo cellulare. 

“Devo tornare a casa.” “Va bene.” Mette in spalla la chitarra e mi riaccompagna a casa. Sembra vada di fretta, infatti mi saluta velocemente e va via. E’ ormai passata l’ora di pranzo, infatti a casa c’è solo mia madre. “Ma dov’eri finita?” “Ero.. sono uscita.” Esito nel rispondere, la sua espressione ha un non so che di rabbia. È di sicuro successo qualcosa con Cameron. “Bianca potresti farmi un favore?” annuisco. “Solo per un po’ di tempo, non è che potresti stare da tuo padre?” mi correggo: è certamente successo qualcosa con quel troglodita. “E Tom?” “L’ho accompagnato dai nonni.” Qui la storia è seria. “Va bene, ma se succede qualcosa di strano, qualunque cosa, per favore fammelo sapere.” Mi abbraccia e fa cenno di si con la testa. Salgo in camera mia a preparare un borsone, metto un po’ quello che capita e ritorno giù. “Se hai bisogno chiamami, a qualunque ora.” “D’accordo.” Sorride quasi controvoglia. “Ho già avvisato tuo padre e, non vede l’ora che tu vada da lui. Mi raccomando, passa un bel week-end tu che puoi.” Ricevo un bacio in fronte ed esco di casa. Non mi piace questa situazione, sento che potrebbe accadere qualcosa di brutto, e dopo questa richiesta di mia madre, le parole di Niall mi spaventano. Voglio che Cameron esca dalla nostra vita: dalla mia e da quella di mia madre; non si merita un uomo così.

Una volta di fronte casa di mio padre, infilo che chiavi nella serratura, apro la porta ed entro. Tutto è in ordine come sempre. Voglio fargli una sorpresa: preparerò qualcosa da mangiare. Apro il frigo ma.. tutto c’è tranne che cibo commestibile. Vorrà dire che ordinerò una pizza. 
“Tesoro mi dispiace ma è appena successo un contrattempo e sono costretto a trattenermi in ufficio. A stasera, ti voglio bene.” 
Questo è il messaggio che ho appena ascoltato nella segreteria telefonica. Va beh, vuol dire che lo aspetterò fino a stasera, mi toccherà cercare un passatempo. Puzzle? No, meglio fare un giro su internet. Accendo il computer e navigando mi accorgo della presenza di un sito in particolare. È il sito di un locale, si chiama ‘21Guns’.                                        
                                       
Mi incuriosisce questo sito, sono sempre attratta dal particolare, e questo lo è. Entrandovi mi accorgo che in alto a sinistra sono scritti molti annunci. Scorrendo nella lista me ne salta subito uno agli occhi: CERCASI INTRATTENITORE. LUNEDI’ E VENERDI’ SERA. È perfetto per Niall. Glielo dirò, ma di sicuro già lo saprà. Ecco un lato negativo di questa cosa, non gli puoi mai fare una sorpresa. Prendo carta e penna, annoto tutto quello che serve e conservo gli appunti in un luogo dove sono sicura che non andranno persi. L’intero pomeriggio passa in fretta, anche senza far nulla sembra che il tempo voli. Sarà che non vedo l’ora di riabbracciare mio padre, è da troppo tempo che non ci vediamo. 



Salve gente! c: 
Ecco il sesto capitolo spero tanto vi sia piaciuto. La canzone in questione è 'Chasing Cars' di Snow Patrol, se vi va andate a sentirla; personalmente l'adoro e poi immaginatela cantata da Niall, sarebbe magnifica! Bene, detto questo spero vogliate lasciare una recensione per farmi sapere cosa ne pensate :) 
Al prossimo capitolo dolcezze, baci x
  
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