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Autore: M_Cullen    16/08/2013    1 recensioni
Era strano... come se una parte di me fosse morta, ma in realtà, per la prima volta mi sentivo vivo davvero.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec, Demetri, Felix, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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- CAMBIAMENTI -
 

 
 
“Ti presento Santiago, l’ultimo arrivato nella nostra guardia, ma non per questo meno importante…”

Felix accennò un sorriso, mentre spiegava pazientemente cercando di integrarmi il più possibile, per mettermi al mio agio.

“Santiago, lui è Demetri…” disse poi, rivolgendosi a quest’ultimo. Camminavamo tutti e tre a pari passo.

“Sì, ho già avuto modo di conoscerlo, quando lo portasti qui… era messo piuttosto male…” rise di gusto, dandomi sui nervi. Non riuscii a trattenere un sibilo, che entrambi udirono perfettamente.

Gli bastò aprir bocca per guadagnarsi la mia antipatia. Non sapevo niente di lui, ma già non mi piaceva affatto.

“¡Veo que no es tan fuerte como me dijeron!”*

Non compresi la sua lingua, - che doveva essere spagnolo – ma dal modo in cui pronunciò quella frase, capii che si trattava sicuramente di un insulto alla mia persona.

“Dovresti smetterla, Santiago…” sbottò Felix, prendendo le mie difese. “Non ti hanno mai spiegato che è da maleducati parlare un’altra lingua, davanti ad altri che non la comprendono?”

Il suo rimprovero gli dava una certa autorità, che fino ad allora non avevo mai avuto modo di notare.

Fu sufficiente una sua frase, per farlo zittire completamente e obbligarlo a fissare il pavimento, per l’imbarazzo, il che fece nascere un ghigno di soddisfazione sulle mie labbra.

Felix mi rivolse lo sguardo, mostrandomi l’occhiolino, ed io lo ricambiai con un sorriso sincero. Era adorabile.

Santiago aprì la grande porta dinanzi a noi, dandoci la precedenza, mentre lui si fermò accanto alla soglia, con le mani poste dietro la schiena.

I nostri signori erano impegnati nella lettura, di chissà quale importante opera. Per un momento ebbi la sensazione di averli disturbati, ma d'altronde, erano stati proprio loro a desiderare la nostra presenza.

Non appena ci fermammo a pochi passi da loro, smisero immediatamente di continuare le loro faccende private, venendoci incontro.

“Oooohh… un cambiamento davvero… notevole…” sorrise Aro, ponendo lo sguardo sui miei nuovi abiti. “…degno di un vero Volturi.”

Guardai in basso, totalmente in imbarazzo. “Grazie, mio signore…”

“Vedo che il nostro amico Felix, non ti accompagna spesso a caccia…” continuò, fissando le mie iridi, che al momento avrebbero dovuto avere il colore della notte “…dovrai essere parecchio assetato…” continuò, afferrando la mia mano tra le sue.

Mi sentii parecchio turbato sia per la sete, che era riuscito a richiamare, sia per il suo gesto… aveva gli occhi fissi su di me, ma non ero del tutto sicuro che mi stesse osservando. Sembrava in trance.

“Desidererei conoscerlo!!!” gridò euforico.

Inizialmente non capii a cosa si stesse riferendo, poi mi tornarono in mente le parole di Felix.

“Aro, il capo clan, te lo lesse nella mente quando eri in fin di vita.”

In quel momento compresi tutto… Aro era entrato nei miei pensieri, vedendo il mio incontro con Alec. Era a lui, che si riferiva.

Ebbi un sussulto, e subito rivolsi lo sguardo a Felix, che ricambiò, stranito.

Sapevo che anche lui pensava ciò a cui pensavo io.

“Sarà fatto, signore…” rispose lui, al mio posto.

Conoscevo benissimo le sue intenzioni… stava facendo tutto questo per darmi l’opportunità di incontrare Alec nuovamente. Non avrei mai fatto abbastanza per ricambiarlo.

“Andrete questa sera stessa… sono davvero curioso di conoscere questo giovane vampiro!” disse Aro, entusiasta, come farebbe un bambino con il suo nuovo giocattolo, incapace di attendere. “Adesso andate!” ci congedò, allargando le labbra in un sorriso esagerato.

-

Ci inoltrammo nella foresta. Felix stava costantemente al mio fianco, sorridendomi continuamente.

“Non ti ringrazierò mai abbastanza, Felix…”

“Non ce n’è bisogno…” mi rassicurò, sfiorandomi la spalla. “Suppongo che questa, sia l’ultima notte in cui potremo rimanere da soli, io e te…” mi rivolse uno sorriso triste, con una nota di delusione.

“Cosa intendi dire?” chiesi io, non capendo il significato delle sue parole.

“Non credo che la mia presenza sarà ancora gradita, dopo che quel ragazzo avrà messo piede a palazzo…”

Come poteva mai pensare una cosa del genere? Lui sarebbe stato sempre e comunque il mio migliore amico, e niente, dico niente, avrebbe mai potuto spezzare quel rapporto.

“Smettila di dire idiozie! Credi forse che quello che provo per lui possa rovinare una solida amicizia come la nostra? Sempre ammesso che lui mi ricambi, la tua presenza sarà comunque gradita…”

“Dici davvero?”

“Indubbiamente”

“In ogni caso, posso esprimere un mio ultimo desiderio?”

“Consideralo già esaudito… dopo tutto quello che hai fatto per me, sei il solo a meritarlo…”

Non feci in tempo a concludere, che mi ritrovai il viso tra le sue mani.

In quell’istante avrei voluto possedere un cuore, per poterlo sentire battere all’impazzata nel momento in cui il suo sguardo si posava sul mio, in modo intenso, come nessun altro era in grado di fare.

Chiusi gli occhi, in attesa che le sue labbra si posassero sulle mie, come l’ultima volta, ma contrariamente a ciò che mi aspettavo, le sentii sfiorare la fronte con estrema delicatezza, procurandomi un piacevole brivido lungo la schiena.

Avrei tanto voluto sfogarmi, ma piangere non mi era più possibile, quindi l’unica soluzione sarebbe stata quella di imparare a frenare le mie emozioni.

Continuavo a tenere gli occhi chiusi, quando una goccia di pioggia scivolò delicata sul mio volto, obbligandomi a riaprire le palpebre, in cerca del suo sguardo… quel ragazzo riusciva sempre a sorprendermi. Cercava di nascondere la sua tristezza dietro ad un sorriso, ma io sapevo benissimo ciò che aveva dentro.

In pochi secondi le mie guance si rigarono di mille goccioline d’acqua, sostituendo le lacrime che avrei tanto voluto versare.

“Niente e nessuno, potrà rovinare il nostro rapporto, Felix. Ci sarò sempre per te… resterai per sempre il mio principe oscuro.”

“E tu il mio angelo, mio dolce Demetri…” mi sussurrò dolcemente, mentre sfiorava il mio viso completamente bagnato, con la punta delle sua dita, che al contatto con la mia pelle, sembravano seta.




*Vedo che non è così forte come mi hanno detto.

  
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