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Autore: GlanzenderMond    16/08/2013    2 recensioni
L è alle prese con il caso Kira ma ora ha anche un altro di cui occuparsi: il caso della stella polare.
Riuscirà a scoprire cosa lega una ragazza misteriosa alla caduta sulla Terra di questa stella? Kira avrà la meglio su L?
Dal Capitolo 1:
Iniziò a muoversi, voltando il viso a destra e sinistra per capire dove si trovasse. - I.. Io.. Non ho fatto nulla.. Sono.. Solo caduta.. - tentò poi di spiegare puntando gli occhi grandi dove credeva fosse l'uomo che le aveva rivolto la parola poco prima.
- Caduta da dove? -
- D.. Dal cielo. -
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Light Of Stardust
The Light Of Stardust



L, il detective del secolo, nessuno si sarebbe mai aspettato di vederlo avvolto in un caso dal quale, forse nemmeno lui, sarebbe riuscito ad uscirne.
Ma procediamo con calma e, soprattutto, dall'inizio.
Quel giorno, anzi, quella notte d'inverno, il nostro caro detective stava lavorando, come al solito del resto, ad uno dei casi scelti da lui in modo tanto scrupoloso quanto capriccioso. Lui stesso si definiva così: un bambino capriccioso ed infantile che odiava perdere.
Ormai per lui risolvere un caso e consegnare un criminale alla giustizia era divenuta quasi una vera e propria sfida, soprattutto da quando c'era questo Kira.
Ma chi si credeva di essere poi? Lui non era nessuno per poter giustiziare in quel modo le persone! Ma perché poi giustiziare? Il termine corretto forse era giudicare.
Se voleva fare giustizia allora avrebbe dovuto togliersi la vita con i suoi stessi poteri, no?
Non era questo però di cui doveva preoccuparsi. Kira, per il momento, era passato in secondo piano.
Il motivo? Semplice, il caso che aveva tra le mani era semplicemente.. assurdo!
Si, assurdo era il termine corretto per descriverlo, infondo però lo aveva scelto anche per questa sua caratteristica.
Bene, cosa sapeva? Che la stella polare era scomparsa dai cieli in una notte d'inverno e che questa si era schiantata sulla Terra creando un enorme cratere.
Fin qui, penserete voi, è tutto nella norma. Molti detriti spaziali, piccoli meteoriti o altro cadono ogni giorno sulla terra, anche se di piccolissime dimensioni, e tanti meteoriti od asteroidi cadono, su altri pianeti.
Il vero mistero era un altro, gli era stato detto che all'interno di questo cratere era stata rinvenuta una ragazza, ancora viva, che sembrava non conoscere nulla del posto in cui era o degli oggetti che le avevano mostrato, come il cellulare.. Chi non conosceva un cellulare!?
E poi... Come aveva fatto una ragazza finire all'interno di un cratere?! E come faceva ad essere ancora viva!?
All'inizio aveva ipotizzato che, dopo l'incidente, questa si fosse inoltrata verso questo luogo, prima che la polizia arrivasse, e che fosse semplicemente scivolata all'interno di quell'enorme buco fino a finirvi al centro.
C'era qualcosa però, oltre al suo aspetto, a non convincerlo.
Gli era stata mandata una foto della ragazza ed aveva richiesto anche un rapporto su di lei.
Diceva di chiamarsi Hiromi Kuznetsov, di avere vent'anni e di essere caduta.
Ad ogni modo, rinchiuso nella sua stanza d'albergo, aveva chiamato colui che aveva la sua completa fiducia: Watari.
- Vai a prendere la ragazza e portala qui. - fu il semplice ordine impartito dal ragazzo dagli scompigliati capelli corvini.
Quella ragazzina voleva forse prenderlo in giro? Quello non poteva essere il suo vero nome! Al mondo, ed aveva controllato per ore, non c'era nessuno con quel nome! Caduta, da dove poi!? Doveva vederci chiaro in quella faccenda, non era certo il tipo da farsi prendere in giro da una ragazzina più piccola! Insomma era un uomo di ventiquattro anni ed era la persona più intelligente che il mondo avesse, probabilmente, mai visto! Non poteva farsi ingannare! Per nulla al mondo!
Mentre l'anziano signore andava a prendere la ragazza, lui si alzò dal pavimento e si guardò appena intorno, mordendosi piano il pollice.
Come avrebbe dovuto accogliere una ragazza? Come avrebbe dovuto accogliere una completa sconosciuta? Che fosse lei Kira? Se fosse così avrebbe dovuto farsi vedere in volto? Non avrebbe mai rischiato tanto.
Camminò con lentezza verso un ripiano della stanza dove vi erano posati dei pasticcini, li prese e poi andò a posarli sul tavolino. Subito dopo si diresse nella sua camera da letto ed aprì l'armadio iniziando a prendere vestiti in modo per guardarli in modo scettico. Sia chiaro: non voleva farsi bello. Quello era il suo ultimo pensiero. Trovò una benda e così la prese attendendo che Watari tornasse insieme alla piccola bugiarda (?), ciò era sicuramente da verificare.
Passarono i minuti che L trascorse rimanendo appollaiato su una poltrona, aspettando impaziente l'arrivo di questa Hiromi, rimanendo avvolto nel buio, aveva infatti pensato bene di spegnere tutte le luci ed abbassare tutte le tapparelle così che solo la lieve luce del computer illuminasse vagamente la stanza.. Ovviamente il pc era rivolto verso il posto dove si sarebbe seduta la sua "indagata", in modo che solo lei venisse illuminata, seppur leggermente.
Poco dopo la porta si aprì: era Watari.
Il detective alzò subito lo sguardo, puntandolo sulla porta qualche metro più avanti e fu allora che la vide.
Nonostante la luce fioca riuscì a vedere distintamente la sua figura: una ragazza bassina, probabilmente alta all'incirca 1.60 m; capelli lunghi, lo sguardo confuso ed, avrebbe osato dire, spaventato.
Watari fece sedere l'ospite sulla poltroncina davanti al computer che si presentava con il marchio di fabbrica del detective, ovvero una L gotica nera come sfondo.
- C.. Chi siete..? - domandò con voce tremante la ragazza, lasciando di stucco il detective: la sua voce era a dir poco angelica.
- Dovrei farti io questa domanda - fu la semplice e fredda risposta uscita dalle labbra del giovane.
Non le staccò gli occhi di dosso, nemmeno per un istante, la guardava e riguardava cercando di scoprire dai suoi movimenti, dalle sue espressioni, qualsiasi tipo di informazione e dettaglio che avrebbero potuto aiutarlo nel sapere la verità.
La vide deglutire a vuoto - H.. Hiromi.. - si presentò poi lei sempre con lo stesso tono.
Iniziò a muoversi, voltando il viso a destra e sinistra per capire dove si trovasse. - I.. Io.. Non ho fatto nulla.. Sono.. Solo caduta.. - tentò poi di spiegare puntando gli occhi grandi dove credeva fosse l'uomo che le aveva rivolto la parola poco prima.
- Caduta da dove? -
- D.. Dal cielo. -


...To Be Continued...




***Spazio Autrice***

Salve a tutti! Sono tornata con una nuova fanfic e spero vi piaccia!
Fatemi sapere che ne pensato commentando sia positivamente che negativamente, ci tengo ad avere un vostro parere!
Alla prossima!

Mizuki Lawliet





  
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